𝐂𝐇𝐎𝐂𝐎𝐋𝐀𝐓 | 𝐤𝐭𝐡 [◌]

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐔𝐍𝐃𝐈𝐂𝐈

Quel ragazzo puzzava.

Puzzava di alcol, erba e droga. Le pupille dei suoi occhi erano più larghe del normale ed il suo corpo era troppo vicino a quello di Riye.

Continuava a sorridere, quel sorriso disgustoso di uno che pensava di poter avere ogni cosa senza il bisogno di chiedere il permesso. Aveva voglia di arrestarlo e di distruggere le mani grandi che le stringevano il fondo schiena come se fosse stato suo di diritto. Quell'essere disgustoso aveva anche una mezza erezione che premeva contro il corpo minuto di Riye.

Se avesse avuto qualcosa nello stomaco gli avrebbe vomitato addosso senza alcun rimpianto, sfortunatamente non aveva mangiato molto prima di uscire e le uniche cose che stavano per lasciare la sua bocca erano insulti.

«Cosa ci fa una bella bimba come te tutta sola?» chiese con voce profonda, avrebbe davvero voluto aver mangiato qualcosa in più prima di uscire... vomitargli addosso sarebbe stata una bella soddisfazione per lei. «Sembra che tu non ti stia divertendo, potresti divertirti con me»

E quello, unito alla mano di Namjoon che strinse con più forza il suo gluteo la fece reagire. Le stava facendo male quel maiale. Aveva un livido fresco e quell'idiota lo stava stringendo i suoi glutei come se tra le mani avesse avuto delle palline anti-stress. Se avesse potuto Riye avrebbe fatto la stessa cosa stringendo tra le sue mani i testicoli di quell'idiota fino a farlo piangere.

Sollevò con forza la gamba destra, pronta a colpirlo, con estrema soddisfazione, nella parte più sensibile del suo corpo ma i suoi sogni andarono in mille pezzi quando qualcuno allontanò l'idiota.

Taehyung.

Doveva immaginarlo, dopotutto il ragazzo stava tronando dal bar con i cocktail e poi non sarebbe stata sicuramente la prima volta che prendeva le sue difese.

La musica nel locale era troppo alta per capire quello che stava dicendo Taehyung ma non ci voleva molto per capire che il ragazzo era arrabbiato.

Teneva l'idiota per il colletto ed aveva lo sguardo duro. Stava dicendo qualcosa che lei non riusciva a capire poi lo lasciò andare con una spinta che lo fece indietreggiare e cadere quando toccò con le gambe il divano.