"You're the light, you're the night, you're the color of my blood"
-Love me like you do; Ellie Goulding||Emily Pov's||
I suoi occhi azzurri erano incastrati nei miei e per quanto il mio cervello volesse allontanare il suo corpo al mio, sentivo quest'ultimo volere il suo tocco, le sue labbra sulla mia pelle, ma continuavo a ripetermi di odiarlo. Non dovevo, non potevo fidarmi dopo quello che aveva fatto alla nostra famiglia.
"Niall, sai che non possiamo ricominciare tutto come se non fosse successo nulla." Riuscii a spezzare quel contatto visivo, abbassando lo sguardo e sentendo le sue braccia stringermi sempre più.
"Dio, Emy, sai perché è successo."
"È sbagliato, cerca di capirlo." Lo guardai, facendo vincere finalmente la parte ancora viva di me, che riusciva ancora a pensare. "Daisy ti ama, è difficile fidarmi di te, e se tu un giorno magari sparissi ancora?" Feci un passo indietro quando si avvicinò.
"Non lo farò." Mi sorrise, baciando la mia fronte quando fu abbastanza vicino. "Non adesso, non ancora."
Uscii dalla stanza, avevo bisogno di quell'aria fresca che mi batteva sul viso, di una semplice boccata d'aria. Sorrisi alla piccolina mentre uscivo dalla casa, sedendomi sull'altena.
Avrei dovuto cambiarla, le corde con cui la gomma era appesa all'albero erano piuttosto sporche e sfatte, e nonostante a poche persone potesse importare, a me interessava. Era la cosa che mia figlia amava fare, dondoarsi e giocare con quell'altalena fino a quando le era possibile, rideva spesso anche quando magari cadeva. Sorrisi spontaneamente a quei pensieri, asiugando una lacrima caduta sul mio viso.
Era perfetto, tutto, anche le odiose maestre di mia figlia con cui ogni santa volta mi dovevo fermare a parlare perchè mi chiamavano, per educazione. Ma niente dura per sempre e doveva arrivare lui.
A sconvelgere i miei pensieri che avevano messo troppo tempo per crearsi.
Continuavo a ripetermi di odiarlo, perché era quello che dovevo e volevo fare, non volevo affezionarmi, eppure avrei fatto durare quel bacio un'infinità se me ne fosse stato possibile."Mamma tutto bene?" Mi voltai, vedendo gli occhi chiari di mia figlia guardarmi. Annuii, vedendo che avanzò comunque. "Papà ha detto che state male. Perchè?"
"Perchè mamma ultimamente non sta bene con la testa, sai?" Lei mi sorrise, come se fosse già una piccola donna che riesce a comprenderti. "C'è papà che lavora troppo e ho paura che possa partire ancora per un altro viaggio. Sai, farebbe soffrire sia me che te." Cercai di spiegarle, evitando i dettagli visto che, nonostante cercasse di essere una piccola donna, non lo era. Vidi Niall chiamare la bambina mentre le chiedeva di prendere qualcosa da mangiare, avvicinandosi. "Niall, per favore, ho bisogno un attimo per -sbuffai, guardando altrove, pur di evitare i suoi occhi- pensare."
"Emy, voglio far parte di questa famiglia." Si spostò, sedendosi accanto a me, per quanto scomodo fosse per due persone quel piccolo posto. "Con ciò intendevo far parte della vostra vita, diventare un vero padre, un vero uomo." Spiegò, sorrisi, incontrando il suo sguardo. Sentii un brivido attraversare il mio corpo quando la sua mano accarezzò il mio ginocchio. "Voglio far parte della tua vita, essere quello che definisci 'tuo', accompagnarti dalle maestre che ti chiameranno perchè Daisy magari farà casino a scuola oppure cucinare quando tu torni tardi da lavoro."
"Niall, ripeto, non è facile perdonarti."
"Cristo, piccola, te lo sto chiedendo per favore." I suoi occhi si inumidirono, cercò il mio sguardo, spostando il mio volto con due dita pur di sentire i nostri respiri mischiarsi.
"Niall, è davvero così... Difficile."
"E se cambiassimo il patto?" Sorrise, maliziosamente. "Sai, quel poco di pazzia mi è rimasta." Prese i miei fianchi, stringendoli leggermente quando entrambi fummo in piedi, l'uno davanti all'altra. "Facciamo che io non pago proprio niente se non posso far parte veramente della tua vita."
"Tu non lo farai veramente." Risi nervosamente. Il mio lavoro era andato e le parole 'nessun soldo' risuonavano nella mia testa. Non avevo abbastanza soldi per durare abbasta tempo da trovare un lavoro che avesse accettato me e il mio curriculum. "Siamo la tua famiglia, Niall!"
"Diventa di nuovo mia, fammi far parte di te, di nuovo. Voglio far parte della tua vita, come una volta." Sentii la porta-finestra aprirsi, mia figlia apparì con le bottiglie di varie bibite e cibi spazzatura nella piccole braccia. Immaginavo solo quanto potessero pesare per lei. "E io farò tutto, ti aiuterò in casa, pagherò tutto, persino la spesa."
"Dove li prendi tutti questi soldi?" Ebbi il coraggio di chiedere.
"Quando sono andato via di casa, sono tornato da mia madre, mi ha detto che il suo nuovo compagno aveva un'azienda di cui fa parte anche lei. Si fida di me, siamo grandi amici e ne siamo a capo." Ampliò il suo sorriso ed io annuii.
"Accetto, ma promettimi che non mi farai del male. In tutti i sensi, non lo reggerei."
"Non lo farei mai, amore." Sentii le sue labbra sulle mie, risi leggermente sentendo la risatina di mia figlia mentre posava le cose sull'erba. Guardò noi e sentii un 'che schifo!'
da parte di quella piccola bambina.Poteva risultare una scelta affrettata, anche troppo, ma mi servivano soldi.
Avrei dato tutto, pur di vedere un sorriso sul volto di mia figlia. E per quanto mi avesse riavuta, se pur essendo stronzo, sentivo un pizzico di felicità nel mio cuore ed iniziai davvero ad odiarlo.Spazio Autrice:
Heila lettrici❤️Prima di tutto, spero vi piaccia il capitolo, se non avete capito qualcosa, scrivetelo nei commenti o inviatemi un messaggio privato. OuO
Secondo, molte di voi hanno iniziato a chiamarmi 'idola' e a dire 'scrivi da Dio' o cose del genere. Mi sono spesso commossa leggendo i commenti o i messaggi, siete qualcosa di perfetto al mondo e sono fortunatissima ad avere il vostro amore. Siete fantastiche e fantastici, nel caso ci fossero anche ragazzi. Non so come ringraziarvi, sono davvero senza parole.
Vi amo, vengo a trovarvi a casa con un mazzo di rose, aspettate ancora qualche minuto e.e❤️
STAI LEGGENDO
PSYCHO 2
FanfictionA distanza dal vuoto che nel cuore le si era creato, Emily non riesce più a mantenersi, dovendo fare lavori che vorrebbe, invece, rifiutare. La propria figlia la guarda sempre con ammirazione nonostante ciò che stia accadendo, nonostante la loro cri...