15. "I hate you too"

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«My life is brillant, my love is pure. I saw an angel, of that I'm sure.»
-You're Beautiful; James Blunt.

||Nobody Point Of View||

Lei era ferma davanti al ragazzo che l'aveva aspettata per così tanto tempo che ne aveva ricordato le ore, contanto sulle proprie dita i secondi per poter calmare i suoi polmoni quando entrò nel locale.

E quando le si avvicinò, la porta chiusa a chiave, gli occhi chiusi a loro volta a ricordare il momento in cui la serratura scattò in quella piccola stanza piena di pazzia. La sua. La sua pazzia cresciuta a causa di quella mora che amava più di tutto.

Niall accarezzò i capelli ricci e leggermente annodati della ragazza, sorridendole. Pieno di ricordi, sentendo che la sua pelle sarebbe potuta andare a fuoco sotto quei vestiti.

E voleva toglierli, voleva dare inizio a quello che non avrebbe mai dimenticato, che le sarebbe entrato in testa come pensiero per la quale sorridere. Perchè se c'era una cosa che Niall amava, era farla sorridere.

"Emily." La chiamò. La pelle di quest'ultima fu scossa da un brivido. "Baciami. Fallo, questa volta."

E lei non riuscì a resistire, fu un attimo, e le loro labbra si toccarono. Ed era un bacio casto, ma ad entrambi sembrava bastare così, sembrava bastare un semplice sfiorare delle loro labbra per poter mostrare quanto amore ci fosse tra i due. "Niall, ti odio."

"Non è vero." Rise. Emily, per quanto non lo volesse ammettere, aveva un incredibile confusione in testa.

La sua testa non voleva cadere di nuovo, non voleva cedere in quello in cui era precedentemente caduta. Ma il suo cuore, il suo corpo, le dicevano di non pensare, di rischiare e godersi quei piccoli attimi, di amarli fino in fondo.

E scelse di non pensare, di spegnere quell'interruttore che era rimasto acceso per fin troppo tempo.

I polpastrelli di Niall accarezzarono la sua pelle, insicuri, ricordando quando l'avevano ferita. Toccó la mascella di Emily, sfiorando le sue labbra, lontane dalle proprie qualche centimetro. "Sei bellissima." E poi la baciò, dando forza a quel bacio.

E quel bacio aveva forza, passione e malizia, ma era così atteso da entrambi che non avrebbero mai voluto dare fine a quello che avevano appena creato.

"Se questo è odio, Emy, ti odio anche io." La punta del suo naso finì sul collo di Emily, facendo piccole linee orizzontali. "Davvero tanto."

E quei momenti sembravano infiniti.
Niall si lasciò scappare uno sbuffo quando la piccola bussò alla porta, guardò in basso e la ragazza arrossì di colpo, ridendo nervosamente mentre copriva il suo viso. "Non credo sia il caso di farmi vedere da mia figlia in questo stato." Constatò, sorridendo alla propria ragazza, la quale annuì.

La chiave girò mentre la piccola entrava saltando sul letto vuoto, le uniche presenze in quella stanza erano Emily e Daisy. L'amore infinito di quelle due non era paragonabile a niente. "Che facciamo oggi, mamma?"

"Ora lo chiediamo anche a papà, Day." Si sdraiò a sua volta, lasciando che le punte dei capelli lunghi cadessero disordinate sul letto. "Tu che vorresti fare?"

La bimba ci pensò su, guardandosi attorno mentre la schiena era incurvata in avanti e la sua mente priva di idee. "Andiamo al lago."

La giovane mamma sorrise al pensiero un Niall abbracciato a lei, i loro corpi bagnati nell'acqua, le loro frasi dolci. Successe tanti anni fa, eppure le parole erano ancora limpide nella sua mente.

Immaginò il suo passato, quella scena precisa, con la presenza di Daisy, che magari chiedeva a Niall come riuscisse a mantenersi a galla oppure un coro delle loro voci mentre le chiedevano di entrare in acqua insieme a loro.

Sorrise, annuendo dopo un lungo tempo di attesa da parte della piccoletta.

Spazio Autrice:

Non pensavo di poter fare un capitolo così pieno di ricordi del mio primo 'Psycho', ma dovevo farlo.❤🙊

So che l'intero libro, e il precedente, è stato scritto in prima persona, ma mi sembrava molto più adatta la terza persona per questo capitolo.

E, as always, vi amo.❤️

PSYCHO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora