14. Amnesia

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«I wish could wake up with amnesia and forget all about the stupid little things.»
-Amnesia; 5 Seconds Of Summer.

Mi passai una mano tra i capelli, accarezzando le ciocche lunghe mentre osservavo le foto attaccate al muro delle scale. Alzai un quadro, abbastanza grande, prima di prenderlo tra le mie mani. Accarezzai il vetro lasciando che il leggero strato di polvere si rigasse.

I capelli mori erano corti, accarezzavano le spalle del piccolo corpo di mia figlia mentre sorrideva fuori da casa, seduta sull'altalena affiancata da un castano sorridente che girava la carne sul barbecue. Sorrisi spontaneamente all'immagine, ricordandomi quanto, nonostante il vecchio odio reciproco tra me e Louis, quest'ultimo mi fosse stato accanto. Misi la foto al suo posto precente e scesi definitivamente le scale.

La porta del salotto era già aperta, con la luce del sole che filtrava attraverso i vetri puliti. Entrai, il ragazzo, ormai adulto, ma perfettamente coscente di non voler crescere del tutto, guardava sotto al tavolo. Aggrottai le soppraciglia, lasciandomi sfuggire una risata. "Niall? Cosa stai facendo?"

"Cerco nostra figlia, non è una cosa ovvia?" Alzò un soppraciglio, rivolgendo lo sguardo su di me.

"Cos'ha fatto di tanto terribile?" Domandai aiutandolo, aprii l'anta del mobile, cercando con lo sguardo e lasciandola, purtroppo, sfuggire, non rendendomi conto di quanto quella ragazzina possa essere veloce. Rise lasciandosi il salotto alle spalle.

"Daisy!" Urlò il padre, facendo pochi passi, in confronto a lei, prima di arrivare alla cucina. "Rivoglio il mio telefono!" La mora uscì da sotto il tavolo, facendo strusciare le sedie sul pavimento. La presi, stringendola a me e tirandola su, le sue gambe penzolarono a causa dell'altezza del tavolo.

"Non uccidetemi!" Urlò la sua vocina. "Non ho ancora visto un panda! Voglio vedere un panda prima!" La risata rumorosa- ma, ammettiamo, fantastica-riempì la stanza quando abbracciò la piccola. Alzó la mano in alto quando il telefono scivolò dalla tasca posteriore dei jeans con i fiorellini di Daisy.

-

La luce della finestra era scura, rispetto a quella mattina, le nuvole coprivano il sole luminoso che faceva trasparire giusto qualche raggio, come se non volesse sparire del tutto. Le sue labbra si aprirono poco quando il fumo uscì, il puzzo della stanza era odioso, ma avere lui, su quel letto, mi distraeva continuamente dai pensieri che cercavo di formulare per nascondere la sua figura dalla mia mente.

"Daisy?"

"Credo che sia crollata a letto dopo aver corso per praticamente tutta casa." Sorrise, facendo partire una canzone alla piccola radio. "Sta dormendo, Niall, penso che si sveglierà."

"Shh, è bassa." Ammise, avvicinandosi. Le sue braccia mi circondarono il bacino, stringendolo contro il suo, sorrise compiaciuto quando un brivido attraversò la mia schiena. "Stringimi." Ordinò, portai le mani dietro il suo collo, portandolo vicino al mio viso. "Baciami." Sorrisi timida, negando un suo bacio.

Provai a non reagire quando la punta del suo naso strusciò in modo dolce sul mio collo, fallendo miseramente. Le mie guance divennero più calde, lasciando una scia di un rosa più profondo. Chiusi gli occhi, sentendo i suoi piedi muoversi ed iniziando a seguire i suoi piccoli passi.

"Sai, vorrei svegliarmi con un'amnesia, dimenticarmi le piccole stupide cose." Sussurró, un sorriso si stampò sul mio viso. "E per favore, baciami." Allontanò il suo volto dal lato sinistro del mio viso, prima di avvicinarsi alle mie labbra, facendo sfiorare quegli strati rosei di pelle. "Fallo."

E sembreró stupida, forse senza una ragione specifica, ma lo feci, poggiai le mie labbra sulle sue. "Sono io che ho il coltello dalla parte del manico, piccola."

"Io sono la persona che non hai il coraggio di colpire."

Spazio Autrice:
Perdonatemi, anche ragazze che leggono altre storie, non posso aggiornare molto perchè ho tipo la rete morta. Riposa In Pace, amore.❄️

Ma oltre alle mie crisi da mancanza wi-fi :"), spero che il capitolo vi sia piaciuto.

Quando potete passate a dare un'occhiata alla mia storia Larry 'Butler', love you❤️

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