«I give you my love to borrow, but you just give it away»
-Maroon 5; PayphoneSistemai la coperta di Daisy, continuavo a stare seduta al suo fianco, nonostante la fiaba fosse finita, nonostante lei ormai stesse dormendo.
La luce fioca mi permetteva di vedere il suo viso, illuminando la sua pelle liscia e quei capelli scuri lisci che le stavano ricadendo sul volto. Spostai una ciocca, mettendola dietro le sue spalle e spegnendo finalmente la luce.
Scesi le scale, strofinandomi gli occhi e rovinando il mascara per l'ennesima volta, ma satavo davvero morendo di sonno. Il ragazzo mi sorrise, abbracciandomi quando mi vide, sugli scalini, ed era così bello sentire di nuovo la sua stretta.
"Ho deciso di provare." Dissi con uno sbadiglio, come se fosse la cosa più normale al mondo, come se non ci avessi mai messo i giorni per pensarci. Lui rise.
"Dici davvero? Sei sicura?"
"Vuoi che ci ripensi?" Sorrisi, alzandomi leggermente sulle punte, per raggiungere la sua altezza sul piccolo scalino. Ricambiò, poggiando le sue labbra sulle mie.
E nonostante i nostri baci fossero casti, sentivo le farfalle fastidiose nello stomaco.
-
Era passata una settimana da quando quelle parole lasciarono le mie labbra.
Ed era fantastico vedere gli occhi di mia figlia illuminarsi ad un nostro bacio nonostante ogni volta le uscisse un piccolo 'ew'.
E mi chiedevo cosa avesse fatto quando avrebbe scoperto cosa io e Niall avevamo fatto per darle la vita. Forse sarebbe svenuta o forse avrebbe vomitato al solo pensiero, ma non ero costretta e non volevo, dirglielo. Quindi, i miei pensieri al momento erano tranquilli.Spensi il phon quando i capelli mori di Daisy furono abbastanza asciutti da permetterle di non prendere un altro accidente. Corsi al piano di sotto visto che come risposta al suono del campanello, Niall aveva esultato per il punto della squadra per cui, molto probabilmente, tifava.
Aprii, ritrovandomi una ragazza dai capelli colorati davanti. Mi sorrise, ricambiai. "Buonasera, desidera?"
"Niall Horan è in casa?"
Niall abbassò improvvisamente il volume del televisore raggiungendo me e la ragazza sconosciuta all'ingresso. La guardò per qualche secondo, prima di dirle, poco gentilmente, di uscire. Aggrottai le sopracciglia, guardando la ragazza alle mie spalle. "Scusi, mi può spiegare che succede?"
"Non penso che a lei possa importare." Il suo tono mi fece arrabbiare, e, precisiamo, non poco.
"Sono la sua ragazza, quindi si, mi interessa e mi risponda, anche subito." Sorrisi falsamente.
Pochi secondi dopo sentii il cuore andare in pezzi. Mi ero fidata, un'altra volta, inutilmente. La ragazza, che avevo scoperto chiamarsi Molly, mi raccontò del 'ritardo di lavoro' che qualche giorno fece il mio ragazzo. Nel suo ritardo, la baciò, entrando nel bagno del Wild. E la fermai, avitando di farla andare avanti e sbattendo la porta davanti al suo viso. "Emy, posso provare a spiegarti, un attimo."
"Spiegare cosa?" Sentii una lacrima rigare il mio volto, la asciugai in fretta, cercando di trattenere le altre. "Ti avevo detto che avevo voglia di provarci, di nuovo." Trattenni un singhiozzo, per quanto fosse difficile. "E invece no, hai dovuto rovinare tutto. Hai una figlia, mio Dio, è una cosa orrenda-"
"Perchè per una fottuta volta non ammetti che lo stai fecendo per te?" Mi puntò il dito contro, facendo un passo avanti. Indietreggiai. "Oltre a Daisy, tu mi ami e hai paura a dirlo! Ammettilo che mi ami come otto anni fa, quando in quella stanza l'abbiamo concepita."
"Otto anni fa eravamo in una stanza che puzzava, ma non ce ne importava nulla." Spiegai. "Otto anni fa, noi eravamo innamorati."
"Lo siamo tutt'ora, è solo difficile da ammettere che il nostro cuore é nelle mani dell'altro." Alzò le spalle facendo l'ennesimo passo verso di me, ero ad un passo dal muro e speravo davvero che non potesse toccare la mia schiena, non avrei potuto resistere alla nostra piccola vicinanza. "È stato uno stupido bacio."
"Anche noi ci baciamo, Niall." Precisai, tirando su con il naso cercando di dare fine alle lacrime. "Anche i nostri sono baci stupidi?" Assottigliai lo sguardo, spingendolo via quando si avvicinò. "Mi fidavo di te, cazzo, Niall! Mick mi aveva detto di averti visto, ma io non ci credevo perchè ero convinta che tu stessi in quel tuo ufficio, mi sono fidata fin troppo, di nuovo. Ho paura, Niall, ho avuto paura e ho cercato di vincerla ma sto creando un fottuto muro che sembra diventare sempre più grande."
Avrei voluto prenderlo, sbatterlo contro il muro e prenderlo a schiaffi, dirgli quanto in realtà a lui ci tenessi e poi magari avvicinare le sue mani alle mie e baciarlo, ma era tardi, tra noi c'era un muro e sembrava indistruttibile.
Prese le mie mani, poggiandole sulle sue guance, la leggera barba ad accarezzare il mio tocco. "Sono io, amore." Mi venne spontaneo, ed odiai, quando asciugai una sua lacrima. "E ti amo come sempre, per favore." Negai, allontanandomi.
"No, non sei quello che una volta mi diceva cose perverse sulla quale ridevo, facendoti credere che lo avremmo fatto." Mi sorrise, abbassando lo sguardo, forse incapace di sostenere il mio. "Quella stessa sera sei tornato a casa e hai fatto l'amore con me, Niall! Come cazzo hai potuto?"
Urlai, fregandomene, almeno al momento, che mia figlia potesse sentire. Quest'ultima scese le scale fermandosi a metà. "Daisy torna su, per favore."
"Mamma che succede? Ti ha fatto male papà?" Insistette, facendo cadere involontariamente una lacrima sulla mia guancia.
"No, amore, torna su, fallo per mamma. Io e papà stiamo solo discutendo." Lei mi diede retta, capendo forse che insistere mi avrebbe fatta piangere di più.
Sentii le sue mani sui miei fianchi, le sue labbra furono sulle mie, le nostre lacrime a mischiarsi come se fossero l'ossigeno che poco fa stavo trattenendo. Si staccò da me, mantenni lo sguardo sulle sue labbra, sapendo che erano state toccate anche da Molly, sapendo che per quella parte di tempo lui non aveva il mio sapore sulle labbra."Non cacciarmi via dalla tua vita di nuovo, per favore."
"Non ti caccio di casa solo per nostra figlia, sappilo. Notte Niall." Andai a passo veloce verso la mia stanza mentre un 'notte piccola' lasciava le sue labbra.
Spazio Autrice:
Heilá ragazze OuOMi scuso se rispondo tardi, ma ho problemi con wattpad ultimamente...❤️
So che mi state odiando, ma sorry, vi ano lo stesso :")
Ciao amori❤️
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PSYCHO 2
FanfictionA distanza dal vuoto che nel cuore le si era creato, Emily non riesce più a mantenersi, dovendo fare lavori che vorrebbe, invece, rifiutare. La propria figlia la guarda sempre con ammirazione nonostante ciò che stia accadendo, nonostante la loro cri...