26. Hi, future husband

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«I have died every day, waiting for you. Darlin', don't be afraid, I have loved you for a thousand years.»
-A Thousand Years; Christina Perri.

Guardai Daisy. La fissai a lungo. Più di quanto dovuto.

Mi ricordai. Del tesserino falso per entrare. Di come il poliziotto mi guardò storto al manicomio, otto anni fa. Di come lui mi strinse. Di come i miei occhi si chiusero in due fessure.

Ricordai lui, mentre pronunciava il mio nome, sussurrando. Immaginai il giorno in cui le cose sarebbero state davvero perfette. Magari lontano; una meta, una fine, c'è sempre.

Immaginai Louis mentre sistemava la cravatta a Niall, stretto in uno smoking mentre vorrebbe bestemmiare talmente tanto per l'ansia che persino il prete avrebbe iniziato a farlo per la rabbia. Risi a quel pensiero. Immaginai me, in un vestito bianco, lungo sino a piedi, con il petto stretto tra la stoffa. Rose che parla con me, infilando il suo vestito in tinta con i colori della sala dei ricevimenti.

Forse il nostro primo ballo sarebbe stato su una canzone che lui detestava, ma sapevo che a nessuno dei due sarebbe importato, quel giorno. Magari, quella sera, in un aereo per il viaggio di nozze, mi avrebbe detto cose che nemmeno si potrebbero immaginare. Ed io avrei semplicemente riso, vedendolo mentre sorrideva.

E Gesù, vederlo sorridere. Vederlo felice, mentre rideva con quella sua risata che era tanto amata. Prenderlo e baciarlo, diventare quella che lo avrebbe dominato, che lo avrebbe reso in pace con se stesso.

Desiderare tutto ciò, era pura pazzia. Ma chi dei due non lo era? Ero io, quella che non lo aveva ucciso quando ne aveva la possibilità, forse già coscente di ciò che sarebbe accaduto in futuro; era lui quello che mi diede della pazza, pur essendo l'unico in quella casa a parlare e urlarsi contro da solo.

"A cosa pensi?" Il pupazzo cadde sul pavimento, rimanendo con un sorriso cucito sulla stoffa. Scossi il capo.

"Nulla di così importante, amore." Sentii gli occhi inumidirsi, non di lacrime, non so, di felicità? Quei momenti in cui guardi qualcosa con occhi luminosi, come fossero la cosa più importante, l'essenza che ti ha reso ciò che sei.

"Vieni a giocare, mamma?" Alzò uno dei pupazzetti. Sorrisi, annuendo, nonostante con quegli occhi a bottone e il sorriso cucito fossero estremamente inquietanti. "Papà, io vado a giocare con la mia amica fuori." Interpretó, con la sua solita voce, Daisy. "Tu fai la mamma." Sussurró. Risi, annuendo ancora.

"Va bene. Io sto un po' con mamma." Imitò Niall. Ed era una situazione imbarazzante. Mentre lui e io parlavamo attraverso le bambole. "Va tutto bene, cara?"

"Certo, tesoro." Mossi la bambola, avvicinandomi.

"Sembra che tu stia pensando a qualcosa."

"Ma non credo sia importante." Sbuffó, iniziando a muovere le gambe del suo pupazzo con i capelli marroni.

"Beh, dovrei sapere le cose a cui pensi."

"Non per forza i mariti devono sapere tutto." Mi guardò negli occhi, sorrisi. "Oppure no?"

"Hai ragione, cara." Lasciò cadere il pupazzo a terra. "Perciò dovrei diventare tuo marito per sapere cosa ti succede?"

"Dipende." Rise. Daisy continuò a giocare, persa nel suo mondo.

"Allora, Signorina Grace, sappia che diventerà mia moglie al più presto possibile."

"N-noi-." Mi lasciai sfuggire una risatina nervosa. "Ci sposiamo?"

"Ho già le fedi." Strizzò l'occhio, mentre le mie braccia si legavano al suo collo e Daisy sorrideva, facendo vedere le sue adorabili fossette.

Spazio Autrice:

Blblbl, so che aspettavate questo momento.💕

Ma boh, ci potranno essere anche colpi di scena. 🌚

Arriviamo alla notizia very important: riscriveró Psycho, togliendo gli errori e poi credo di inviarlo ad alcune case editrici.

Devo ammettere peró, che non è una cosa sicura perchè non lo sono io. Insomma, e se vedermi o sapere cose sulla mia vita vi farà cambiare idea su di me?

Vi avviso che comunque sto seriamente pensando alla cosa.

Grazie di tutto il sostegno, penso di aver detto talmente tanti grazie da superare Harry Styles. Ma vabbi🌚💕

Vi amo, bye❤️

PSYCHO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora