29. I can't hate you

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«Change, change your life, take it all. We gonna stick together know we'll get through it all»
-Change your life; Little Mix

|| Niall Pov's ||

Le sue labbra si muovevano con le mie, si allontanò e tenne gli occhi verdi fissi su di esse. Mise una mano sul mio petto. E sentii un dolore. Un dolore nel petto che nemmeno l'alcol era capace di provocarmi.

"Molly, non voglio tradirla." Per tutta risposta, me la ritrovai a cavalcioni, il mio petto ormai nudo. E lo stavamo facendo nel nostro letto. Nel letto in cui quella piccola e dolce ragazza, ormai donna, venne fatta mia. "Piccola..." Gemetti quando il suo bacino si strusciò contro il mio. "Cazzo muoviti, arriverà tra poco." Le sussurro, prima che la mente possa qccorgersi di cosa ho detto, lei sorride maliziosa.

La vedo mettere il volto tra le mie gambe, i boxer calati. Mi prende tra le sue labbra velocemente ed io gemo il suo nome. Perché il mio cervello non si stava rendendo conto di ciò che facevo, ma mai negherò che il piacere che stavo provando era immenso. Venni nelle sue labbra e sentii la porta aprirsi. "Ops." Sussurrò ridacchiando. La spinsi via e mi misi una mano nei capelli, vestendomi velocemente.

"Rimettiti quel fottuto vestito." Aprì le labbra per dire qualcosa, ma la zittii. "Quelle le hai già aperte abbastanza." Le richiuse e fece un mezzo sorriso, rivestendosi. Uscii dalla stanza, aspettandomi che lei stesse riportando Daisy nella sua stanza, che non la potessi ritrovare dietro la porta. Sbagliato, Horan.

La ritrovai davanti a me, con gli occhi spalancati. Molly uscì dalla stanza, muovendo i suoi capelli sulla schiena. Mi diede un bacio a stampo salutandomi. Non ricambiai e cercai di avvicinarmi a lei.

"Non toccarmi." Sussurró. Abbassai il braccio proteso verso lei e sentii gli occhi inumidirsi. "Nel nostro letto? Davvero? Te la sei fatta nel nostro letto?" La sua voce spezzata continuava ad essere bassa. "Ti urlei contro fino a non avere aria se Daisy non stesse dormendo." Dice a denti stretti.

La abbraccio velocemente. Non volevo perderla. Non volevo. Non volevo, cazzo. Avevo combinato troppe stronzate, troppe cosa che se messe insieme formavano un unico, gigantesco sbaglio. Quello che io mi definivo. E continuavo a chiedermi perchè le stessi facendo tanto male. Perché la stavo distruggendo. La perfezione non merita di essere distrutta. "Perdonami." Piansi. "Non abbiamo scopato."

"Come?" Le sue braccia rimasero lungo i fianchi, ridacchiò amara."Avevi le guance rosse, i suoi capelli erano scompigliati, Niall. Qualcosa avete fatto."

"Io non-" mi bloccai, scoppiando a piangere sulla sua spalla. "Sei l'unica cosa che voglio. L'unica cosa che mi rimane." La guardai negli occhi.

E volevo solo prenderla, toccarla, toccare la sua pelle soffice, dirle che davvero l'amavo, che quelle dette non erano parole sprecate. Ma era tardi, ormai. Avevo distrutto tutto ció che mi teneva in piedi. E stavo crollando sotto il suo sguardo che mi sembrava sempre così innocente e bellissimo.

"Niall, io-" fece un respiro, cercando di smettere di piangere. "Credo sia finita."

E fu in quel momento che caddi a terra. Letteralmente. Mi misi le mani sul viso, sentivo un dolore alle ginocchia causato dalla caduta, ma non m'importava. Avevo il cuore in mille pezzi e sembravano sparsi, impossibili da trovare e ricomporre. "Non dirlo, non dirlo." Singhiozzai.

La vidi raggiungere la mia altezza. "Forse siamo sbagliati, Niall. Siamo troppo diversi per stare insieme. Un disastro e una perfezione non possono stare insieme."

"Non sei più la perfezione, ti ho distrutta." Sussurrai.

"Mi riferivo a te." Lasciai un bacio sulle sue labbra, facendola sbilanciare e mettendomi a cavalcioni su di lei. Continua a baciarla, fino a che le mie labbra non ne poterono più. "Mi rendi tutto troppo difficile." La sentii mormorare.

"È ciò che voglio." Le accarezzai il viso e sorrisi sotto le lacrime. "Giuro che ti farò capire di amarti. Di essere amata. Non vado via da questa casa."

"Niall, per favore-"

"Sta zitta." Ridacchiai e le lasciai un altro bacio a stampo. La presi in braccio, lasciandola sul nostro letto, dalla parte dove Molly non era stata. "Qui noi non abbiamo fattp, uhm, niente." Sussurrai imbarazzato. Annuì, arrendendosi quando la strinsi tra le mie braccia.

"Ti amo troppo per odiarti." La sentii stringere la presa dopo quella sua frase.

Mi addormentai lentamente e sorrisi alle sue parole. Idiota, sono ancora mezzo sveglio, ma sappi che ti amo.

Spazio Autrice:
So che mi state odiando per il ritardo, love you xx

Sappiate che sono a Roma ora, dai miei parenti, non ho molto internet o altro e sono molto impegnata.🔮

Per 'impegnata' intendo i 'non stare molto al telefono' di mia madre. So che voi mi capite. OuO

Adoro "Drag Me Down". E nonostante non sia 5sosfam, "She's Kinda Hot" spacca. Blbl.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e vi amo, bye❤️

PSYCHO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora