38. Thanks, love.

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|| Emily's Pov ||

Lasciai cadere il test a terra, portando le mani sul volto. Era negativo, fortunatamente.

"Emy?" La voce di Zayn rimbombava nelle mie orecchie, il suo pugno batteva ripetutamente sul legno scuro della porta. "Cosa succede?"

Accartocciai il test dentro la carta, buttandolo nel piccolo cestino all'angolo. La porta cigoló quando le mie dita insicure abbassavano la maniglia. "È positivo." Mentii, prendendo un profondo respiro e un piccolo passo verso di lui. "Zayn, non puoi più approfittare di noi per la salute di tuo figlio. Lasciaci andare, io ti prego."

Le sue mani si appoggiarono sulla mia vita, spingendola verso la propria. Zayn posó le labbra sul mio collo, lasciandovi baci umidi. Alzó gli occhi al cielo quando fu costretto ad allontanarsi a causa del campanello.

Aprì la porta nella convinzione che fosse ancora il castano tatuato. Ed invece no.

"Niall." Mi lasciai scappare. Corsi, sentendo le manette stringere i miei polsi quando cercai di aprire le braccia per stringerlo a me. Le sue braccia si strinsero attorno ai miei fianchi, tirandomi su.

"Ti amo." Sentii quelle parole essere sussurrate al mio orecchio quando Zayn mi trascinó via.

"No!" Tolse le manette dai miei polsi, incrociando poi le nostre mani. "È così che deve andare!" Abbassai la testa quando il suo viso venne premuto sulla mia guancia. "Lei è mia." La sua mascella era serrata. "Sei mia."

Chiusi gli occhi, prendendo a tremare impaurita. "Smettila, ti prego." Sussurrai impotente.

Il biondo prese le mie difese. Le dita ruvide di Zayn strusciarono sulla mia pelle ferita e feci un verso di dolore, rimasi a guardare impassibile Niall tirare un pugno sul suo volto. "Tu eri mio fratello!" Urlò nella disperazione e rabbia, tirando calci nel suo stomaco. "Eri il mio tutto!"

La portiera dell'auto sbattè e andai verso la porta, notando Liam correre verso la porta aperta. Spinsi le braccia sul suo petto, puntando i piedi a terra. "Spostati, Emy."

Rimasi immobile davanti a lui, facendo sempre più forza contro i suoi pettorali. "Lascialo."

Mi voltai: Niall era fermo accanto al corpo di Zayn, il quale sembrava aver ormai perso i sensi. "Lui ti farà del male." Sussurrai guardandolo. "Lui ha fatto del male a me e lo farà anche a te."

Il ragazzo sospirò, abbracciando il mio corpo esile da dietro. "Piccola, era il figlio del mio patrigno.-le sue labbra erano poggiate sulla mia mascella- Lascialo."

Liam sorrise sghembo, spostandosi dalla mia presa. La sua mano finì sulla spalla del biondo. "La tua ragazza fa pompini da Dio." Ridacchió amaro, una volta avvicinatosi al suo orecchio.

Sobbalzai quando le urla e i pugni piccoli di mia figlia si sentirono da dietro la porta. Tutto intorno a me sembrava nullo ormai. Sentivo solo le sue urla e i miei piedi nudi correre verso la porta. "Piccola mia, sono mamma." Dissi battendo sulla porta.

Sentivo i due probabili fratellastri urlarsi contro nel salone mentre mia figlia non rispondeva più ai miei richiami. "State zitti!" Urlai disperata prendendo poi la maglia di Liam. "Perché Daisy non mi risponde? Cosa le hai detto?" Urlai ancora.

Niall fermò i miei movimenti, bloccandomi al muro con le lacrime agli occhi. "Promettimi che non piangerai." Chiusi gli occhi, annuendo. "Mi ha detto che ha perso i sensi perché Zayn ha esagerato."

Strinsi i denti, la sua maglia stretta nelle mie dita mentre cercavo di non singhiozzare. "Hai promesso di non piangere." Cercò di tirarmi su il morale inutilmente mentre baciava la mia mascella.

"Io l'ho sentita urlare.-singhiozzai-stava urlando il mio nome."

"Certo, piccola, stava urlando." Mi sostenne. Piansi sulla sua spalla stringendomi a lui, urlando e pregando Liam di aprire la porta.

Quest'ultimo armeggiava con le chiavi, riuscendo poi ad aprire la porta. Mi scaraventai dentro, vedendo mia figlia immersa nel sangue.

Presi il suo corpo, piangendo e correndo verso il mio ragazzo. "Andiamo all'ospedale, ha bisogno di cure."

"Piccola, stai per svenire, hai poche forze.-Niall accarezzó le mie braccia.- dobbiamo andare a casa prima che anche tu ti senta male."

"No, noi-"

"Andiamo a casa." Sbottó. Strinsi il corpo di Daisy tra le mie braccia, piangendo, mentre guardavo Zayn fare minimi movimenti ed aprire appena gli occhi. "Liam, sai cosa succede se fai il passo sbagliato." Mormorò a denti stretti quando mi spinse nel sedile posteriore.

"Va all'ospedale." Provai ancora una volta.

"Piccola, chiamiamo un dottore. Ma tu hai bisogno di cibo e casa nostra è molto più vicina rispetto al fottuto ospedale." Sbottó, partendo.

Accarezzai il viso della piccola sentendo le continue parole rassicuranti di Niall. "Niall.-lo interruppi.- Grazie, ti amo anche io."

Lo specchietto mi permise di vedere il sorriso stampato sul suo volto.

||Spazio Autrice||

Okay, sono successe un po' di cose e non tutte belle, ma questo non giustifica il mio ritardo e.e

Comunque, NON FATE IL LINGUISTICO, VI TOGLIE LA VITA SOCIALE LOL.

Vi amo e se un giorno mi vorreste abbracciare, vi stringo forte come farei con Harry. OuO

SONO UNA NANA, VI LASCERÒ SFOTTERMI QUANDO MI VEDRETE.

Se volete contattarmi, trovate tutti i miei account sul mio profilo.

Vi amo, ciao, piccole mie.

PSYCHO 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora