The daughters of Trigon

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Salve mondo, è Emris che vi parla e oggi vi racconterò la mia storia. Non sono una ragazza come le altre. Io custodisco un segreto. Pochi sanno chi sono veramente. Sono cresciuta in una casa di svalvolati con caratteristiche alquanto strane. Mia madre è un angelo. No, non nel senso che è buona come un angelo o che è morta. È letteralmente un angelo. Si chiama Aries. È bellissima,ma davvero severa. Ha sempre molte aspettative, e a volte finisco per deluderla. Passando a mio padre, diciamo che è leggermente diverso da lei. Lui è un demone. Leggermente diverso, eh? Vuole che distrugga il mondo insieme a lui. Bella attività di famiglia, non trovate? Essendo figlia di un angelo e di un demone ho ereditato poteri da entrambe le parti. Posso vedere cosa la gente desidera, leggere i pensieri, spostare le cose con la mente, entrare nella testa delle persone, posso rendermi invisibile e sentire quando le persone con cui ho instaurato un legame sono in pericolo. Ho anche dei poteri curativi ma non riesco a padroneggiarli bene. In compenso ho un paio d'ali. Forte, vero? Inoltre io esisto da migliaia di anni. Sono stata al fianco di mia madre fin dalla mia creazione. Dopo la mia nascita, mamma e papà non andavano più così d'accordo. Il loro amore finì. Mamma aveva capito che essere immondo fosse mio padre e voleva tenermi alla larga da lui. Papà continuava a darmi il tormento. Riusciva a entrare nella mia testa e farmi provare dolore. Voleva costringermi ad andare da lui per avere qualcuno con cui attuare il suo piano per distruggere l'umanità. Io l'ho respinto per millenni e continuo a farlo anche adesso. Quattordici anni fa, mio padre mise al mondo un'altra bambina. E fu così che mamma mi mandò sulla terra. La mia missione era proteggere quella ragazza. Mia madre mi diede il corpo di una neonata e decise affidarmi alla prima famiglia disposta a prendersi cura di me. E questa famiglia abitava casualmente accanto alla casa della ragazza da proteggere. Mia madre appariva ogni sera per ricordarmi quanto fosse importante quella missione. La mia sistemazione però durò solo sette anni. Qualcuno, probabilmente uno dei seguaci di mio padre, uccise tutti gli abitanti della casa. Eccetto me. Scappai. Mi rifugiai nel bosco. E fu lì che un uomo mi trovò e, vedendo le mie condizioni, mi ospitò in casa sua, in cui vivevano persone speciali. Mia madre non si fece sentire per un po'. E con "per un po'" intendo altri sette anni. Mesi fa però si è fatta di nuovo viva. È stato poco prima dell'inizio della scuola. Ha detto che dovevo tornare ad occuparmi della missione il prima possibile. Mi ha affidata ad un'altra famiglia. Ho iniziato ad andare a scuola. Sono riuscita a trovare la ragazza da proteggere, Rachel. La tengo d'occhio da quel momento. Ma se devo tenerla al sicuro, mi toccherà avvicinarmi ancora di più.