Un ruggito. È questo quello che sentiamo una volta inoltrate nella foresta. Una tigre verde esce dai cespugli. Si avvicina a noi. Non sono mai stata così sollevata in vita mia. -Ok, Gar, finiscila. Così la spaventi.- rimprovo l'animale. La tigre verde si nasconde dietro dei cespugli secchi. Subito dopo, nello stesso punto, c'è un idiota dai capelli verdi che cerca di rivestirsi. -Venire...? Vieni hai...?- fa Rachel. -Sta tranquilla. Non mordo.- dadi Gar. -Oh, ma che spiritoso.- dico, alzando gli occhi al cielo. -Si, lo so, sono molto simpatico. Coraggio, andiamo.- dice, afferrandoci le mani. Iniziamo a correre e arriviamo in una vecchia casetta di legno. Io e Rachel ci sediamo davanti al falò che abbiamo appena acceso, mentre Gar raccoglie dei ramoscelli per alimentare il fuoco. -Non è lontano da qui.- dice il ragazzo, riferendosi alla nostra destinazione. -Ci riscaldiamo un po'.- aggiunge. -Cosa non è lontano? Dove stiamo andando?- chiese Rachel. -Dove potete rilassarvi.- risponde il ragazzo, accovacciandosi accanto al fuoco per buttarvi i ramoscelli raccolti prima. -Io di certo non mi rilasso. Non ti rendi conto. Sto cambiando. Riesco a sentirlo. E sta peggiorando.- dice la ragazza. -Rach, ti ho già detto di stare tranquilla. Se ci sono io, nulla può ferirti. Io così come respingerlo.- la rassicuro. -E poi non sarà peggio dei tizi con cui vivo. Fidati. Siamo speciali anche noi.- aggiunge Gar. -Io non sono speciale. Sono pericoloso. Hai visto cosa ho fatto prima.- dice Rachel. -E tu hai visto che cosa ho fatto io, e Emris ti ha mostrato le sue capacità. A proposito angioletto, hai ancora le ali spiegate. - Gli faccio una smorfia e mi affretto a chiuderle. Poi Gar torna serio. -Non hai paura di me, vero?- chiede alla ragazza. -No. No, io...ho spazzato via il tetto di una chiesa, e tu mi stai dando una mano, quindi.- risponde Rach. -Ho i capelli verdi.- aggiunge il ragazzo. -Vedo che il tuo umorismo non è cambiato da quando me ne sono andata.- dico. -A proposito, non mi avete ancora spiegato come vi siete conosciuti.- dice Rachel. -Non so se te l'ho mai detto, ma prima di trovarti abitavo con una famiglia un po' particolare, ehm...ed è stato lì che ho incontrato Gar.- spiego. Gar mi batte il pugno e subito dopo sentiamo un rumore fortissimo. Uno sparo. Ci precipitiamo fuori e quello che vediamo è uno spettacolo tremendo. Un cerbiatto steso al suolo, ferito gravemente, e due cacciatori sul punto di ucciderlo una volta per tutte. Io e Rachel ci guardiamo e poi ci mettiamo tra i due uomini e la preda. -Lasciatelo in pace.- dice Rach. -Cosa diavolo...? Da dove sbucate fuori?- chiede uno dei cacciatori. -Non l'avete sentita? Ha detto di lasciarlo in pace.- dico, con tono minaccioso. -Tornatevene a casa, ragazzine. Forza, via.- dice l'altro, ridendo. Si sente un verso e Gar fa la sua comparsa sotto forma di tigre. Poi ruggisce. I cacciatori cadono è uno di loro spara un colpo all'altro. -Mi hai sparato!- esclama. -Andate via!- dice Rachel. mi due scappano. Poi Gar fa per tornare alla forma umana. -Ok, se non vuoi vedere uno spettacolo orrendo, ti conviene girarti. Guardiamo come sta il cerbiatto.- sussurro all'orecchio della ragazza. Ci chiniamo per vedere le condizioni dell'animale. La ferita è grave. -Cazzo. Ok, dobbiamo fare pressione.- dico. Mettiamo le mani sullo squarcio. -Lo so che hai paura. Mi dispiace per quello che ti hanno fatto.- dice Rachel. Con una mano accarezzo il fianco del cerbiatto. -Dovevo fare più di un ruggito. La verità è che non ho mai morso nessuno prima d'ora. Il sangue mi disgusta.- dice Gar, una volta tornato sé stesso. -Sta peggiorando. Non c'è niente da fare.- mormoro. Poco dopo, gli occhi del cerbiatto diventano vitrei e il suo cuore smette di battere. -È andato.- Rachel piange. -Stai bene?- chiede Gar. Le metto una mano sulla spalla. -Mi dispiace.- dice tra i singhiozzi. -Ehi, non è colpa tua.- le sussurro. Lei continua a piangere. -Rachel, non c'è niente di cattivo in te. Davvero niente.- dice il ragazzo. -Non lo sai questo.- -Si, lo so. Ho un ottimo istinto per questo genere di cose. Andiamo. - Aiuto la ragazza a tirarsi su e continuiamo il nostro percorso. Poco dopo arriviamo davanti a una grande casa. La mia casa. -Cazzo, quanto mi è mancato questo posto. Muoviamoci.- dico sorridendo. Afferro la mano di Rach e procediamo. Facciamo il giro e arriviamo davanti a una scalinata che porta al seminterrato. -Dobbiamo scendere?- chiede Rachel. -Oh, sì. Forte, eh? Andiamo.- risponde Gar. Scendiamo le scale e ci ritroviamo davanti a una porta. La oltrepassiamo e ci sono altre scale. Arrivati alla fine di esse c'è una grande stanza buia. -Allora, cos'è questo posto?- chiede la ragazza. -Oh, io lo so bene cos'è.- rispondo, emozionata. -Io lo chiamo...Nirvana.- dice Gar, accendendo la luce. Questo posto è pieno di roba fighissima. Ci sono videogame, flipper e anche un mini bar. -Accidenti!- esclama Rachel. -Volete da bere? Ho qualcosina. - dice il ragazzo. - Birra di radice? Aranciata? Succo d'uva?- chiede. -L'uva.- risponde Rach. -Ehi, aspetta. Non hai più il succo al frutto della passione? Gar, così mi deludi.- dico, facendo la finta offesa. Ridacchio. -Passami una root beer, lattugaman.- aggiungo. Poggio i gomiti sul bancone. -Credevo avessi smesso di chiamarmi così.- dice il ragazzo, passandomi la bibita. -Sai che non lo farò mai.- rispondo, scompigliandogli i capelli. Rachel si guarda intorno. La sua attenzione viene catturata da uno dei poster appesi. -Quello è originale. È del '48. L'hai visto?- chiede Gar. -Non sei un po' giovane per vedere film così vecchi?- chiede Rach di rimando. -Vuoi dire classici. Ho tutti i film in cui si scontrano con un mostro.- -Che vuoi farci? È vecchio dentro.- dico ironicamente. -Sei un fanatico?- chiede la ragazza. Scoppio a ridere. -Scusa. Ti ha dato del fanatico.- dico tra le risate. A meno che non sia cotto, scatenerà un putiferio. -Ti riferisci ai film classici, ai vinili e ai videogiochi? Si esatto, esatto ed esatto.- dice il ragazzo, rifilandomi un'occhiataccia. -Allora, dove hai preso questa roba?- chiede Rach, mentre gioca con uno degli oggetti da collezione presenti nella stanza. -Lo sai, in giro.- risponde Gar, togliendole dalle mani il suo prezioso tesoro e passandole il soccorso d'uva. -Questo è vintage.- aggiunge. -Io di solito non esco molto.- dice ancora Gar. -Mh, si.- dice Rachel. I suoi occhi cadono su una foto dei genitori di Gar. -Si, loro sono morti.- dice il ragazzo. Il mio sorriso da imbecille sparisce. Quindi quanto sia doloroso per Gar. -Mia madre anche lo è. Avevo solo lei.- risponde Rach. C'è un attimo di silenzio. -Ma chi erano quelle persone con te e Emris alla pista pattinaggio?- chiede Gar cambiare di argomento. -Oh sai, solo persone. Allora, sei tuoi genitori non ci sono più...chi vive qui?- -È davvero una risposta complicata.- risponde il ragazzo. -Andiamo, lattugaman, diglielo.- lo incoraggio. Gar sta per rispondermi ma una voce ci fa voltare. Conosco bene quel suono metallico. Sorrido istintivamente. -Oh oh.- dadi Gar. -Chi è?- chiede Rachel. -La risposta complicata.- -Gar, sei laggiù?- chiede la voce. -Rach, ti conviene nasconderti.- dico. -Nascondermi? Da cosa?- chiede la ragazza. Gar la chiude nell'armadio e poi si siede su un divanetto, facendo finta di giocare. -Gar? Gar!- Ed ecco il mio omone di latta preferito. Gar si toglie le cuffie. -Ciao, Cliff. Vieni butta?- dadi. -Con chi stavi parlando?- chiede l'uomo. -Con me.- dico, alzando la mano. -Emris? Cazzo, siamo stati tutti preoccupati quando sei sparita. Il Capo ci ha detto qualcosa sulla tua missione ma non ci ho capito niente.- -È un piacere rivederti, amico.- dico, sorridendo. -Dove sei stato oggi, Gar?- chiede poi l'uomo-latta. -Quaggiù, amico, no? Poi è arrivata Emris e abbiamo parlato un po', vero?- Annuisco. -Cavolate. Sei andato di nuovo in città.- -Il controller si è rotto e ne dovevo comprare uno nuovo, ok? Sono andato e tornato prima del rientro del capo.- -Oh, accidenti! Ragazzino!- -Rilassati. Non mi ha seguito nessuno. Ho tenuto un basso profilo.- -Vuoi tenere un basso profilo? Allora indossa un cappello.- Gar ride. Alzo gli occhi al cielo. Fanno così ogni volta. -Divertente! Sai, è una bella battuta. Ne ho sentita una io. Perché il robot era arrabbiato? Perché qualcuno premeva i suoi pulsanti.- Cristo santo, quel ragazzo è un idiota. -Ah ah ah, continua puro. Avrò una coperta di tigre verde sul mio letto. Una cena. Tra un'ora. Tutti e due. Andate a dire a Larry cosa volete, presto.- conclude Cliff. -Ok, veniamo su fra un attimo.- dice Gar. -Non sono stato messo al mondo per fare da babysitter.- si lamenta l'uomo-latta. Poi esce e si richiude la porta alle spalle. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo. -C'è mancato poco. Giochiamo?- chiede Gar. Poi Cliff entra di nuovo e spalanca la porta dell'armadio in cui era nascosta Rachel. -Beccata!- esclama. Ok, ora siamo ufficializzati fottuti. -Non sono stato messo al mondo per fare da babysitter.- si lamenta l'uomo-latta. Poi esce e si richiude la porta alle spalle. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo. -C'è mancato poco. Giochiamo?- chiede Gar. Poi Cliff entra di nuovo e spalanca la porta dell'armadio in cui era nascosta Rachel. -Beccata!- esclama. Ok, ora siamo ufficializzati fottuti. -Non sono stato messo al mondo per fare da babysitter.- si lamenta l'uomo-latta. Poi esce e si richiude la porta alle spalle. Tiriamo tutti un sospiro di sollievo. -C'è mancato poco. Giochiamo?- chiede Gar. Poi Cliff entra di nuovo e spalanca la porta dell'armadio in cui era nascosta Rachel. -Beccata!- esclama. Ok, ora siamo ufficializzati fottuti.
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The daughters of Trigon
FanficUna missione. Un oscuro segreto. Riuscirà Emris a portare a termine il compito che le ha assegnato sua madre e tenere al sicuro Rachel? ⚠️ La storia seguirà gli avvenimenti della serie. Purtroppo alcune età dei personaggi cambieranno, ad esempio Jas...