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Finalmente siamo arrivati. Entriamo in uno dei palazzi e ci dirigiamo verso l’appartamento 304. -Allora, chi sono questi tizi?- chiede Rachel. -Vecchi amici. La verità è che non li vedo da molto tempo.- risponde Dick. Bussiamo. Ad aprire è una bellissima ragazza dai capelli biondi. Sembra sorpresa. Dick e quella donna si salutano in modo impacciato. -D’accordo, questo silenzio è imbarazzante. Io sono Emris e lei e Rachel.- dico, per smorzare un po’ la tensione. Stringo la mano alla bionda. Dice di chiamarsi Dawn. Approfitto di quel contatto per leggerle un po’ la mente. Cazzo, sembra che Dick sia una sua vecchia fiamma. Mi stacco e cerco di non ridere. Anche Rachel stringe la mano e vedo che anche lei ha usato il suo potere. Ci scambiamo uno sguardo e ci capiamo subito. -Possiamo parlare?- le chiede Dick. -Hai solo un ritardo di quattro anni, ma certo.- Ci fa entrare. -Wow, questa casa è enorme.- dice Rachel. Poi ci portano sul tetto. C’è una grande voliera con delle colombe bianche. -Awww, sono adorabili.- dico. Si, adoro gli animali. Io e Rachel ci sediamo lì davanti, mentre Dick e Dawn si mettono in un posto appartato per parlare. -Emris, devo chiederti una cosa. Te l'ho già domandato molte volte ma, ti prego, dimmi da chi diavolo mi stai proteggendo. Chi è la persona da cui devo stare alla larga? Mi basta sapere questo.- chiede Rachel. Faccio un respiro profondo. - È mio padre. Lui è...lui è il demone che vedi quando ti specchi. Non sa che sono qui. Pensa che io sia ancora nella mia forma immortale. Non abbiamo contatti da molto tempo. Lui ha un piano per arrivare alla distruzione del mondo, e gli servi tu. Ecco perché devo proteggerti. Per impedirgli di arrivare sulla terra e di fare del male a te e l'intera umanità.- -D’accordo, ma io che c’entro con tuo padre?- chiede Rachel, confusa. -Ecco...- prima che possa aggiungere altro vengo interrotta da un uomo. È incazzato nero per chissà quale motivo e sta parlando con Dick e Donna. -Hey, che diavolo ci fai qui, Dick?- -Hank.- lo rimprovera Dawn. -Ho un grave problema.- risponde il nostro amico. -Che bella riunione state facendo.- continua l’uomo chiamato Hank. -Sai che non è come sembra.- dice Dick. -È come sembra a me.- -Hank.- lo interrompe di nuovo Dawn, facendo un cenno verso di noi. L’uomo si gira a guardarci. -Lo vedo confuso.- dico all’orecchio di Rachel. -Più che confuso mi sembra un vero coglione.- risponde lei. -Mi sa che hai ragione.- Ridacchiamo. Donna e Hank tornano dentro per parlare. -Merda, qui si che ci divertiamo.- dico, riferendomi alla situazione. -Eh già.- risponde Rachel.
                                ...
La sera fanno sistemare me e Rach nella stanza degli ospiti. Mentre mettiamo a posto il letto, da brave ragazzine impiccione, abbiamo la brillante idea di mettere Dick in imbarazzo. Ci scambiamo uno sguardo complice. -Allora, tu e Dawn?- chiede Rach, con fare innocente. -No.- risponde Dick. -Avanti, idiota. Sai che non puoi mentirci.- dico, poggiandomi le mani sui fianchi. -Eravamo ragazzi. Buonanotte.- Dick fa per andarsene. -Perché l’hai ferita?- chiede Rachel. -Non era mia intenzione.- risponde l’uomo. -È una scusa del cazzo.- dico sedendomi accanto a Rach. -Concordo.- dice quest’ultima, battendomi il pugno. -Ma è una storia passata.- conclude Dick. Fa di nuovo per uscire. -Non per lei.- dice Rachel. L’uomo rimane fermo per qualche secondo. -Riposatevi un po‘.- dice. Poi se ne va. -Sbaglio o è stato un po’ stronzo?- chiedo. -Solo un po’?- risponde Rach. Ridacchiamo. -Andiamo a dormire, coraggio.- concludo. -Buona notte.- dice Rachel, una volta sistemata sotto le coperte. -Notte.- rispondo.
                                  ...
Stamattina io e Rach siamo andate a fare un po’ di spesa con Dawn. Ora stiamo rientrando nell’appartamento. Stiamo parlando del trono di spade. A quanto pare piace anche a Dawn. Quest’ultima dice che possiamo usare la sua TV per finire la serie ma che prima dobbiamo togliere le scarpe. Facciamo come detto e la ringraziamo. Poi andiamo a finire quella benedetta serie. -Dawn è davvero simpatica, vero?- dico, mentre guardiamo la TV. -Si, hai ragione. Oh, cavolo! Draghi? Questa serie sta diventando molto meglio!- Rido per il suo entusiasmo. Poi sentiamo dei rumori provenienti dall’altra stanza. Andiamo a controllare e vediamo Hank e Dick sul punto di pestarsi a sangue. -Fermi!- dice Rachel. Continuano. Rach prova di nuovo. Niente. -Ragazzi, finitela!- provo io. -FERMI!- ripete ancora Rachel, usando i suoi poteri. I vetri si rompono e i ragazzi smettono di litigare. Sono tutti stupiti e confusi. -Mi dispiace.- dice Rachel, correndo nella stanza degli ospiti. -Complimenti.- dico ai due uomini. Vado a vedere come sta mia sorella. -Va tutto bene, Rach?- chiedo. -Ho rischiato di perdere di nuovo il controllo.- risponde con tono piatto. -Hey, è tutto ok. È normale che ti succeda.- dico, sedendomi accanto a lei. Poco dopo arriva anche Dick. Si siede sul letto. Sospira. -Scusami. È sempre peggio.- dice Rachel. -Non hai niente di cui scusarti, Rachel. Sono l’unico che dovreb...- L’uomo viene interrotto da Dawn. La donna bussa e entra nella stanza. -Come ti senti, tesoro?- chiede. Rachel sorride in risposta. -Hank si scusa. Può essere un vero stronzo qualche volta. Dobbiamo andare, noi...abbiamo un impegno.- continua. Dick si avvicina alla donna. -Dawn, credo che dovreste rinunciarci. Lo sappiamo che è troppo pericoloso.- dice Dick. -A volte si vince e altre si perde.- risponde la donna. Poi sorpassa Dick e viene verso di noi. -Prendetevi cura di lui, d’accordo? Ha bisogno di tutto l’aiuto possibile.- dice. -Ok.- rispondiamo io e Rach all’unisono, sorridendo. Dawn esce. -Le serve il tuo aiuto. Riesco a sentirlo.- dice Rachel. -Non è questo che fai?- continua. -Cosa?- chiede Dick. -Aiuti le persone.- risponde la ragazza. -Era quello che credevo.- risponde l’uomo. Si siede e sospira. -Credevo che fosse una delle cose che mi riusciva meglio. Finché ho capito che più serviva aiuto, più dovevo far male ad altri, mi seguite?- -Qualche volta, quando sento l’oscurità venir fuori sembra giusto.- dice Rach -Ti capisco.- risponde Dick. -Ascolta, sappiamo tutti che vuoi aiutare, sei solo terrorizzato. Ma come hai detto tu, a volte non c’è tempo per avere paura.- dico. Inutile dire che alla fine lo abbiamo convinto.

The daughters of TrigonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora