-Oh mio Dio!- Stringo mia sorella in un forte abbraccio. -Non sai quanto mi sei mancata.- -Anche tu.- risponde la ragazza, ricambiando volentieri la stretta. Finalmente è qui. -Gar mi ha detto di Jason. E anche della profezia.- dice poi, sciogliendo l'abbraccio ma stringendo le mie mani nelle sue. -A proposito di quello, c'è dell'altro.- Racconto tutto ciò che era successo con Dick il giorno prima, sotto le orecchie attente di mia sorella e Gar. -Perché non me l'hai detto?- chiede quest'ultimo. -Diciamo che ero troppo occupata a domandarmi cosa cazzo fosse successo prima di mettermi in macchina.- rispondo. -Dick mi aveva appena chiesto se fossi disposta ad uccidere Jason e stavo per diventare una bestia di satana, non penso siano cose da tutti i giorni.- aggiungo. Gar abbassa lo sguardo. -Credi che fosse Trigon?- mi domanda Rachel. -No. Lui è morto. Non penso fosse un'influenza esterna. Era qualcosa dentro di me.- Fisso le iridi in quelle della ragazza. -Non voglio diventare come Lui, Rach.- mormoro scuotendo la testa. Lei posa una mano sulla mia guancia, mentre con l'altra continua a stringere la mia. -Non lo sarai mai, Emris. Te lo posso assicurare.-
-Avete idea di come trovare Dick e Kory?- È sera ormai, e mi sono ripresa del tutto. Ora è il momento di andarcene. -No. Forse è meglio così.- risponde Gar mentre indossa una felpa. -Perchè dici questo?- chiede Rachel confusa. -Siamo più al sicuro se siamo da soli.- Rachel sembra confusa. -Non le hai parlato del perché ci troviamo in questo fantastico e lussuoso appartamento dotato di ogni comfort?- Gar si rabbuia. Non l'ha fatto. -Allora ci penso io. Vedi, il caro amichetto del mio amato ragazzo, non solo gli ha ficcato in testa idee assurde come già sai, ma ha anche avvelenato l'acqua di Gotham con la sua droga e come se non bastasse ha fatto girare un video di propaganda in cui dava tutta la colpa a Nightwing. Quindi, adesso il nuovo eroe della città è un Cappuccettorosso drogato, nonché il mio fidanzato, e la polizia e il popolo ci vogliono morti. Elettrizzante, non trovi?- Rachel mi guarda, cercando di realizzare ciò che le ho appena detto. -Non avrei mai dovuto lasciarvi.- mormora. -Non dirlo neanche.- dice Gar. -Hai fatto quello che dovevi.- -Non ho ottenuto niente. Ma sono qui ora e voglio dare una mano.- -Bene.- Gar sorride e si piega a raccogliere una bomboletta di formaggio spray. -Credo di avere una pista.- -Una pista?- domando confusa. Gar si avvicina alla parete. -Esatto. Continuo a rimuginare sul fatto che Jason è tornato dalla morte, e nessuno sembra sapere come. Così ho fatto delle ricerche. Ho trovato dei vecchi diari di Bruce Wayne e ho trovato questo simbolo.- Disegna qualcosa di familiare sul muro. -Bruce ha scritto che è collegato a un posto di rinascita. La Fossa di Lazzaro. Forse sono folle ma continuo a pensare che questo sia la chiave di tutto.- Cala il silenzio per qualche secondo. Rachel analizza il simbolo. Ma certo. -So dove si trova.- I due si voltano verso di me. -Andiamo.-
Arriviamo in un edificio pieno di uffici. I miei piedi sembrano muoversi da soli mentre sfrecciamo nel labirinto di corridoi. -Sto sentendo una strana energia.- mormora la ragazza dietro di me. -Deve essere magia oscura.- Continuo a camminare. -Riportare persone in vita dalla morte non sarà tutto rose e fiori.- dice Gar. Svolto in un corridoio. -Sentite anche voi odore di bagel?- chiede il ragazzo. Idiota. -Si, Gar. L'inquietante edificio abbandonato vende bagel.- ribatte Rachel. -Un semplice "no" è sufficiente.- -Chiudete il becco, tutti e due.- sbuffo. Entriamo in una stanza con un grosso armadio di metallo. -È qui. Lo sento.- Mi volto verso Rachel che annuisce. -State indietro.- Sposto l'armadio con la magia, rivelando un buco nel muro che conduce a una galleria. -Bingo.- -Dopo di voi.- dice Gar. Alzo gli occhi al cielo. -Che galante.- Scavalco e mi inoltro nel corridoio buio. Dopo quella che sembra un'eternità troviamo delle scale. C'è una grata da cui entra la luce della luna. Scendiamo e un'altra luce, questa volta azzurra e innaturale, ci acceca dal fondo della galleria. Il soffitto è affollato da bestioline scure. -Pipistrelli?- chiede Rachel. -Ti giuro che mi seguono ovunque vada.- dice Gar. Ci avviciniamo ancora di più alla fonte di questo bagliore e ciò che ci si presenta agli occhi è una sorta di stagno fluorescente. -Eccola qui.- -La Fossa di Lazzaro.- mormora Gar, incantato. I pipistrelli vorticano intorno ad essa, come se volessero dirci qualcosa. Studiamo la Fossa e lo strano liquido al suo interno. D'un tratto tutto comincia a tremare e quella sensazione così familiare che provo quando qualcuno è in grave pericolo si fa spazio nel mio petto. -Ragazze? Che succede?- -È Dick.- rispondiamo in coro. -Sta succedendo qualcosa a...- Rachel viene interrotta dalla melma nera che comincia a fuoriuscire dal suo corpo. Urla. -Gar, non ti avvicinare.- ordino. Rachel mi afferra la mano e comincio a sentire ciò che sente lei. A provare lo stesso dolore. Rovescio la testa all'indietro, non più padrona del mio corpo. Il mondo viene inghiottito dal buio. Poi tutto tace. La melma si ritrae, come se nulla fosse successo. Gar ci porta fuori, in strada. -Dick sta morendo.- diciamo io e Rachel, prendendo fiato. L'aria fredda mi accarezza la pelle. -Riuscite a trovarlo?- chiede il ragazzo. Facciamo entrambe segno di si con la testa. Poi, senza dire nulla, ci incamminiamo a passo spedito, seguendo quella sensazione che so per certo senta anche lei. Ci ritroviamo in una piazza. Eccolo. Dick è disteso a terra in una pozza di sangue, il collo squarciato. -Dick!- -No!- Io e Rachel ci accovacciamo al suo fianco. La pelle è fredda e pallida. -Potete fare qualcosa? Siete insieme ora, no?- Ci proviamo, ma è tutto inutile. -È andato.- mi rassegno. Rachel singhiozza. Gar caccia un urlo. Io rimango lì, come pietrificata. È stato Jason? No, lui non avrebbe mai...vero? Un battere d'ali. I pipistrelli. Volano sopra le nostre teste, come se si stessero prendendo gioco di noi. Si stringono intorno a Gar, che comincia a mutare e...diventa un pipistrello verde. Non l'ha mai fatto. Cosa diavolo sta succedendo? I pipistrelli, guidati da Gar, sollevano il corpo esanime di Dick. Li seguiamo di nuovo verso la grotta buia. Una volta arrivati quelle bestioline tengono Dick sollevato al di sopra della Fossa, come se stessero aspettando l'okay per procedere. Rachel dà il permesso e così l'uomo viene immerso nello strano fluido luminoso. Ora non ci resta che aspettare. -Ragazze?- chiama una voce poco dopo. Gar si è ritrasformato. -Ce la farà?- chiede. -Ha funzionato con Jason.- rispondo speranzosa. -Lo riuscite a sentire?- chiede il ragazzo. -Deve combattere, Gar.- risponde Rachel. -Non possiamo più aiutarlo deve combattere lui.- Gar si accovaccia accanto a Rachel. -Mia madre mi raccontava delle storie, sapete?- mormoro. -Proprio su questa Fossa. Mi ha parlato dell'uomo che scoprì la prima. Doveva salvare il figlio del suo padrone. Ci riuscì, ma...il principe non fu più lo stesso. Pochi conoscono questo posto. Molti di quelli che se ne sono serviti sono cambiati radicalmente. Forse è anche per questo che Jason sta facendo tutte queste cose cattive.- Sospiro e mi alzo in piedi. -Devo prendere un po' d'aria. Torno subito.- così dicendo mi avvio fuori dalla galleria. Arrivata all'esterno prendo un bel respiro. A terra noto una pozza d'acqua. Immediatamente un'idea si fa spazio nel mio cervello mentre guardo il mio riflesso e faccio una cosa molto insolita per me. Cerco di evocare mia madre. So che non sembrerò una figlia modello dopo questa affermazione, ma non è facile evocare un angelo. Mi concentro più che posso. Niente. Fantastico. Poi una sensazione. Un brivido. Ma non ha a che fare con mia madre. Mi precipito di nuovo dentro, dove vedo Dick fradicio e ansimante sul pavimento. -Ce l'ha fatta.- mormoro. -Rachel? Gar? Emris?- Mi irrigidisco. Sono felice che stia bene, ma non riesco a non pensare a quello che è successo a casa, prima del combattimento con la polizia. -È tutto apposto. Sei salvo.- lo rassicura mia sorella mentre lui si alza in piedi. -Vogliamo aiutarti.- -Stai bene? Cos'è successo là sotto?- gli chiede Gar. -Crane si può fermare. C'è ancora tempo.- è l'unica cosa che dice prima di incamminarsi verso le scale. Gar cerca di fermarlo. Deve riposare. -Sulla Anton c'è una sala di controllo abbandonata.- dice Dick, ignorandolo. -Cercate di trovare Conner. Riunite i Titans.- Poi riprende a camminare. -"Riunite i Titans" dove?- chiede Rachel. -Portateli da Donna.- risponde, prima di sparire. -Ha detto "da Donna"?- domanda Gar confuso. -Già. E questo significa una cosa sola.- Mi volto verso mia sorella. -Ce l'hai fatta, Rach.-
Siamo nel luogo che ci ha indicato Dick. Chiamiamo il nome di Conner ma non otteniamo risposta. Ci dividiamo. -Hey, guardate qua.- dice Rachel. La raggiungiamo e sul pavimento scorgiamo una polverina verde. Gar ne preleva un po' con la mano e la studia. -È Kryptonite.- mormoro. -Conner è stato qui.- dice il ragazzo. -Cosa diavolo è successo?- sussurra. -Dov'è andato?- chiede Rachel. Una voce. Viene dalla radio. Corriamo in quella direzione. -C'è ancora qualcosa che funziona.- esclama Gar. -Nuova localizzazione. Fra l'Ottantanovesima e Keaton Avenue. Evitate di recarvi in questa zona. La resistenza non è più al sicuro. Ripeto. Non siamo più al sicuro. I Titans stanno guidando l'evacuazione.- -Ha detto "i Titans"?- chiede Rachel. -Beh, ha detto anche di non andare lì, che aspettiamo?-
Ad accoglierci c'è un bel fuocherello. Dozzine di uomini della polizia spara a un piccolo gruppo di persone, che si protegge con gli sportelli del proprio veicolo. Decidiamo di dare una mano. Con la magia, io e Rachel, mettiamo al tappeto gli agenti. Uno riesce a sfuggirci, ma sviene non appena una tigre verde gli si para davanti. Missione compiuta. -Togliti la pelliccia e vieni a salutarmi.- Quella voce. Un sorriso che va da un orecchio all'altro mi si stampa in volto mentre Donna cammina verso di noi. -Cavolo, stai bene per essere una non morta.- dice Rachel, abbracciandola. -Già, una zombie davvero affascinante, se posso permettermi.- aggiungo stringendola a mia volta. -Che dolci.- ribatte Donna, sorridendo. Sono così felice di vederla. -Lydia mi ha detto che hai partecipato alla mia veglia. Lo apprezzo davvero molto.- -Credo che sia servito più a me che a te, ma hey, ci ho provato.- risponde mia sorella. -A volte basta provare. Hey, ragazzino.- Gar corre ad abbracciarla. -C'è Wonder Girl, il sequel.- Donna ride. -Mi piacerebbe continuare la nostra rimpatriata di famiglia, ma abbiamo un problema con Crane e Dick ha bisogno di te.- dico. -Aspettiamo un momento.- risponde la nostra amica voltandosi indietro. Quattro figure, due adulti e due ragazzi, parlottano. Guardando meglio, mi accorgo che uno di loro è Tim. Che diavolo ci faceva con Donna? Lei lo osserva, aspettando una sua mossa. -Stiamo aspettando un plot-twist drammatico in cui il ragazzino deciderà di unirsi a noi per salvare questa cittadina del cazzo?- sussurro all'orecchio di Donna. -Mi era mancato questo modo di fare.- -Lo prendo come un si.- Poi il ragazzo dà le spalle alle persone con cui stava parlando e viene verso di noi. -Lo sapevo.- dice Donna. Avevo evidentemente ragione. -Beh, benvenuto in squadra.- Gli porgo la mano.
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The daughters of Trigon
Fiksi PenggemarUna missione. Un oscuro segreto. Riuscirà Emris a portare a termine il compito che le ha assegnato sua madre e tenere al sicuro Rachel? ⚠️ La storia seguirà gli avvenimenti della serie. Purtroppo alcune età dei personaggi cambieranno, ad esempio Jas...