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Dick è fuori adesso, quindi siamo rimaste solo io e Rach. Decidiamo di dare un'occhiata in giro. -Emris, vieni a vedere.- mi dice Rachel dal salotto. -Che succede?- La ragazza mi porge una busta. La apro. Ci sono dei soldi. Tanti soldi. C'è anche un biglietto. Lo leggiamo. -Non posso crederci.- dico, arrabbiata e amareggiata. Rachel si mette a correre. -Hey, dove vai?- La seguo. Arriviamo davanti alla voliera. Rachel si ferma. Le poggio una mano sulla spalla e sci sediamo. Stiamo lì, in silenzio, a riflettere. -Sono qui sopra.- sentiamo dire dopo un po'. È Dick. -Hey, che cosa ci fate qui?- chiede. -Ero preoccupato.- aggiunge. Non rispondiamo. -Ragazze. Qualcosa non va?- chiede ancora. -Mostragliela.- dico a Rachel. Lei prende la busta con i soldi e il biglietto. -Quando pensavi di dirci che ci avresti lasciate qui?- chiedo a braccia conserte. -Hai detto che non lo avresti fatto, ma mentivi. Devi mentire molto. Hai un vero talento.- dice Rachel, sul punto di piangere. -Di che stanno parlando?- chiede Hank. Io e Rach andiamo verso di lui e gli passiamo la busta. -Hank, non leggere...- fa per dire Dick. -C'è scritto il mio nome sopra.- Apre la busta. -Che cazzo...Le avresti lasciate qui? E ci avresti pagato?- chiede Hank. -Non è così semplice.- risponde Dick. -"So che voi sapreste badare a loro". A me sembra molto semplice. Ci volevi comprare?- -Hank, sta calmo. Stava provando ad aiutare.- dice Dawn, cercando di calmare l'uomo. -Cosa? Tu sapevi tutto? Hai visto cos'ha fatto.- -Adesso basta.- -È un cazzo di sociopatico.- -Hey!- Io e Rachel ci allontaniamo dalla coppietta di amanti dei pennuti. -Hey, ragazze, sarei tornato per voi.- dice Dick, toccando la spalla di Rach. -Vedi se mente.- le dico. Lei lo fa. -Bugiardo.- dice. -Lo sapevo.- dico. -Non saresti mai tornato per noi.- aggiunge la ragazza. -Oh, salve a tutti e cinque.- dice la voce sconosciuta di una donna. Ci voltiamo. Ora con noi c'è una famiglia composta da madre, padre e due figli adolescenti. Chi diavolo sono questi? -Chi cazzo siete?- chiede Hank avvicinandosi. Il padre lo butta a terre. Dick ci fa nascondere. -State giù.- ci ordina. -Aspetta, non lasciarci.- dice Rach, ma è troppo tardi. Iniziano a combattere. È tutto così veloce. Tutto ciò che riusciamo a vedere con chiarezza è il corpo di Dawn che precipita dal palazzo. Gli sconosciuti ci circondano. -Eccovi qui, care ragazze.- dice la donna. Ci fanno alzare e ci portano di sotto. Il ragazzo mi tiene saldamente le braccia. -Hey, fai piano! È così che ti approcci con le ragazze? Amico, fai pena.- dico, ironicamente. Il ragazzo mi spinge e mi fa salire in auto, accanto a Rachel. Ore e ore dopo siamo ancora in macchina con questi idioti. I ragazzi stanno facendo uno stupido gioco e stanno litigando. -Cos'è questo show di folli?- dice Rachel, sottovoce. -Educazione, cara. Allora, chi deve farla prima di prendere l'autostrada?- chiede la madre. Tutti alzano la mano. Ci fermiamo in una stazione di servizio e io e Rachel ci rifugiamo nel bagno. Il padre è fuori dalla porta. -Sbrigatevi, ragazze. Non abbiamo tutto il giorno.- dice. -Forza, muoviti.- dico sottovoce, incitando Rach a sbrigarsi mentre cerca di aprire la finestra. L'uomo continua a chiamarci. -Arriviamo subito.- dice la ragazza. -Forza, ragazze. C'è gente che vi aspetta.- -Usciamo subito.- fa di nuovo Rachel. Cerchiamo di tagliare i lacci di plastica che ci legano. Poi sento la presentazione di papà. Sta provando a comunicare di nuovo con Rach. Sentiamo l'uomo fuori parlare con qualcuno. Poi vediamo una luce rossa. Fuoco. Veniamo sbattute contro il muro con forza. La parete davanti a noi è esplosa. Una donna con dei capelli rosa e ricci fa il suo ingresso. -Voi sapete chi sono io?- chiede. -Ragazze, ditemi chi sono.- insiste. -Non ne abbiamo idea.- dico stupita e confusa allo stesso tempo. -Andiamo. Ho la sensazione che starete meglio con me che con loro.- dice. Ci aiuta a rimetterci in piedi e ci libera le mani. Uscendo dall'edificio distrutto vediamo un corpo carbonizzato. È quello stronzo che ci ha rapite. Saliamo in macchina. -Questo non è mio.- dice la donna, staccando il deodorante per auto e lanciandolo dietro. -Hey!- esclamo dai sedili posteriori. La ragazza dai capelli ricci mi ignora e continua a parlare. -Non ci siamo mai viste? Ne siete sicure?- chiede. Rachel fa segno di no con la testa. -Non ti ho mai vista in vita mia.- ammetto. -Fanculo.- dice la donna. -Lo sai che è una domanda strana, vero?- chiede Rachel. -State ai vostri posti e in silenzio. Devo riflettere.- conclude capelli rosa. Rachel prova a usare i suoi poteri ma la donna la scansa bruscamente. -Non voglio che tu lo faccia. Ma che cosa hai fatto ad ogni modo?- chiede. -Riesco a sentire cosa provano le altre persone. Ma non ho percepito niente da te. Chi sei tu? Dimmi cosa vuoi da me e la mia amica.- -Non lo so. So che ci sono delle persone lì fuori che provano a farvi del male e io no, ok?- dice la donna. Mi si accende un campanello d'allarme. -Conosci mia madre per caso? Si chiama Aries, è un...- comincio a dire, ma vengo interrotta. -Non so chi sia. Comunque, chi erano quelli? quelle persone, che cosa vogliono da voi due?- -Non lo sappiamo. Possiamo sapere il tuo nome?- chiede poi Rach. -Certo che si. Potete chiamarmi Kory. Se è davvero questo.- -Aspetta, non sai come ti chiami?- chiedo sorpresa. -Non ricordo niente prima di qualche giorno fa, solamente che cercavo la tua amica.- risponde indicando Rachel. -Perché?- chiede quest'ultima. -Non lo so. Speravo che incontrandoti mi sarebbe scattato qualcosa, ma io...sembra che neanche tu sappia chi sono io, e non lo sa neanche testa divisa dietro, quindi.- lascia la frase in sospeso. -Hey, i miei capelli sono bellissimi.- dico, facendo l'offesa. La donna ridacchia, poi prende una foto e la passa a Rach. Vi è raffigurata una donna con delle suore e tiene una bambina in braccio. -Mamma.- sussurra Rachel. -Dove l'hai presa questa?- chiede. -A casa tua.- -Cos'è Saint Paul?- Mi sporgo per vedere meglio. -Lo scopriremo abbastanza presto.- risponde capelli ros...scusate, Kory. -Come hai fatto quella cosa, prima?- chiede Rachel. -Fatto cosa?- -Quell'uomo...l'hai bruciato.- -Non lo so. C'è qualcosa dentro di me.- -Un potere?- -Non lo so con esattezza.- -Anch'io credo che sia oscurità...- -È una luce.- Le due si guardano per un momento. Ci fermiamo per mangiare qualcosa. Entriamo in un locale. -Arrivo tra un attimo.- dice la cameriera. Kory si ferma dopo aver fatto qualche passo. -Cosa stai facendo?- le chiede Rachel. -Controllo che sia sicuro.- -Sai, sei leggermente paranoica.- dico, prendendola un po' in giro. Ci sediamo. -Volete ordinare qualcosa?- chiede la donna di prima. -Pollo e waffle.- rispondiamo io e Rach all'unisono. Ci guardiamo e scoppiamo a ridere. -Pollo e waffle in arrivo. I migliori della zona. Signora, vuole qualcosa anche lei?- -No, grazie mille.- risponde Kory. Un uomo, che a quanto pare si chiama Travis, entra nel locale e si appiccica a quella povera cameriera come una cozza. Lei è molto a disagio. -Scusami, Travis. Stava prendendo la nostra ordinazione e noi andiamo un po' di fretta.- dice Kory. -Dovreste cercarvi un altro posto.- risponde bruscamente l'uomo. -Aspettatemi in macchina, ragazze.- ci intima Kory. -Esatto, e va anche tu con loro, dolcezza. Prima che qualcuno si ferisca.- continua Travis. -Andate.- -Ma se poi...- fa per dire Rachel, ma Kory la interrompe. -Ora.- -Andiamo.- la incoraggio. Torniamo in macchina e sbirciamo dal finestrino per vedere cosa succede. -Ne uscirà vivo, secondo te?- mi chiede la ragazza. -Nah, non credo.- Come pensavo, Kory combina un casino. Poi prende il nostro cibo e torna in macchina, come se nulla fosse. -Pollo e waffle. Offre la casa, a quanto pare.- dice, passandoci i sacchetti. -Beh, ora sappiamo una cosa di te. Sei una tipa tosta.- dice Rachel. -No, lei non è solo una tipa tosta. Lei è uno spirito guida.- la correggo. Ridiamo tutte e tre.

The daughters of TrigonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora