5. Incontri e confessioni.

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"Conoscere l'amore di quelli che amiamo,
è il fuoco che alimenta la vita."
(Pablo Neruda)

La notte era presto arrivata, coprendo Londra di oscuri presagi. Le strade erano lucide, bagnate dalla recente pioggia, i lampioni illuminavano i visi delle coppie che avevano deciso di divertirsi nei soliti locali, i night club erano aperti e anche il Poker Cafè & Restaurant lo era. Un posto lussuoso, che non aveva niente a che vedere col Garrison, completamente diverso. La gente ballava charleston, i musicisti suonavano già da qualche ora e le sale per giocare d'azzardo erano stracolme di gente.
In mezzo a tutto quel trambusto c'erano Tommy e Scarly, appena arrivati, che stavano scrutando l'intero luogo alla ricerca di Jackie o almeno dei suoi uomini. Si trovavano completamente a disagio in quel luogo che per loro non aveva nulla di familiare, ma cercavano di non darlo a vedere. Entrambi avevano un completo nero, Scarlett si era cambiata le scarpe, indossando degli stivaletti corti col tacco, nei quali aveva nascosto in modo esperto tre proiettili. Thomas era più bello del solito, la camicia era segnata dalla sua corporatura muscolosa e i pantaloni gli fasciavano le gambe alla perfezione, pensava Scarlett da quando lui era arrivato al Garrison per portarla a Londra. I suoi occhi di ghiaccio guardavano più lei che la sala circostante, ma l'uomo si accorse presto che non era il momento adatto per osservare Sky, avrebbe dovuto concentrarsi sul resto.
-Intrufoliamoci nella sala da ballo, noteremo meglio la situazione.
-Vuoi davvero ballare adesso Scarlett?
-Non credevo fossi così sciocco Thomas. Pensa meglio, dalla sala si vedono le stanze private ai piani superiori. I corridoi si aprono proprio sullo spiazzo dove la gente danza.
-Bene, allora andiamo a ballare- capì Tommy prendendole la mano e portandola sulla pista. Lì partì un lento e loro iniziarono a muovere i primi passi, osservando la situazione più in alto. Mentre si guardavano negli occhi però, a Tommy uscirono delle parole che egli stesso si pentì di aver detto: -Sei bellissima stasera...Beh, lo sei sempre...
Scarlett arrossì leggermente al complimento che le aveva fatto il suo complice, a quel punto lui iniziò a pensare che in fin dei conti avesse fatto bene a non tenersi dentro quelle parole. Tommy sorrise notando quel rossore sulle guance, allora la donna per uscire da quella situazione cercò di ritornare alla realtà.
-Ti sembra questo il momento di sprecare belle parole per me?- Scarlett non pensava di essere bella, a dire il vero non ci faceva caso, non le importava più di tanto. Se si fosse guardata per più di due minuti allo specchio avrebbe iniziato solo a sottovalutarsi. Anche se gli altri le facevano i complimenti, lei non si credeva bella davvero. Ma invece lo era eccome, solo non vedeva l'evidenza: aveva un atteggiamento così sensuale per natura, era intelligente e aveva un bel carattere. Le ultime due cose erano soprattutto quelle che facevano impazzire un uomo con il cervello come Tommy.
-Non era un complimento, piuttosto una constatazione. Ho semplicemente descritto ciò che vedevo davanti a me.
Scarlett sorrise a quelle parole, lui era uno dei pochi uomini che non la faceva sentire a disagio, lo era sempre stato.
-Allora, gli uomini di Cole hanno tutti un fazzoletto giallo nel taschino della giacca, quindi sono quelli al secondo piano sulla sinistra. Li vedi? Sono appostati davanti a quella porta.
-Vediamo chi entra prima di andare.
-La canzone si sta facendo più movimentata, sai ballare a questo ritmo Thomas?
-Oh, lo scoprirò solo adesso. Cerco di seguire i passi degli altri, per quanto ancora dobbiamo fare questa cosa?
-Finché non vedo che ci sono fregature in questo incontro. Adesso balla, io penso a guardarmi intorno.
Dal lento ad una danza molto più energica fu un attimo. Tommy non era abituato a ballare, anche se se la cavava egregiamente in qualsiasi cosa faceva. I due si allontanavano, Tommy le faceva fare molte giravolte e i passi diventavano complicati da seguire, ma per fortuna il ballo stava finendo. Lui notò che Scarlett doveva dirgli qualcosa, così le fece fare un casqué e si ritrovarono faccia a faccia. -C'è un problema. Ore dieci, guarda in alto. Quell'uomo ha una pistola e sta entrando nella stanza con Jackie.
-Quei fottuti bastardi sono armati...Vieni di qua, la canzone è finita, cerchiamo di non dare nell'occhio.
Scarlett lo seguì velocemente fino alle scale. Lì Tommy le spiegò: -Allora, qualsiasi cosa succeda lì dentro, al minimo movimento, tu mi passi i proiettili. Dobbiamo essere "preoccupati", tu per tuo fratello e io per i miei affari, entrambi per i Peaky Blinders.
-Bene, adesso andiamo, si stanno facendo le nove.

𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora