6. Fiamma eterna.

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"Se due persone sono fatte l'una per l'altra
finiranno per ritrovarsi,
a dispetto della distanza, del tempo
e persino delle circostanze."
(Nora Ephron)

Erano passati due giorni dal bacio con Tommy e Scarlett si malediva in continuazione a causa dei suoi sorrisi improvvisi. Sentiva le farfalle nello stomaco come una ragazzina alle prime armi, non capiva come mai con Thomas fosse così...
Diverso. Con lui è tutto diverso, persino l'amore. Sì, ho avuto alcune relazioni dopo la guerra e durante, ma non hanno niente a che fare con il rapporto che ho con lui.
In questi giorni, oltre al pensare e al rimuginare su ciò che le era accaduto, Scarlett aveva lavorato notte e giorno al Garrison, era stato un periodo intenso per il pub tanto amato. Inoltre, aspettava l'arrivo degli altri Peaky Blinders che erano andati a riscuotere i guadagni delle corse al di fuori di Birmingham.
In quelle ore noiose il pomeriggio, aveva legato molto con Esme, anche se non aveva la stessa intelligenza e prontezza di lei, sapeva essere molto furba e scaltra, riusciva a comandare John a bacchetta, il che questo era meritevole.
Con Linda ci parlava poco, ma condividevano alcuni interessi e sapevano fare bene i conti. Lizzie, beh, era Lizzie. E ancora non si era abituata ad avere Scarlett in giro, le riservava del rancore per averle rubato Tommy. Ma aveva parlato anche di questo con lei. Perché Scarlett era dieci passi avanti a tutti, anche se a volte finiva per combinare guai. Aveva parlato con la donna alta e mora, spiegandole che doveva stare tranquilla, il suo posto e il suo lavoro non glielo avrebbe tolto nessuno, neanche lei. Da lì in poi Lizzie cercò di essere più rispettosa nei suoi confronti, d'altronde aiutava sempe tutti ed era una risorsa adatta per i Peaky Blinders. Non era andata con il resto dei gangster perché Tom l'aveva obbligata a restare lì a Small Heath per fare da "guardia" nel quartiere.
Aveva sistemato due uomini che volevano rapinare il pub con un bel calcio nelle parti basse, qualche taglio e li aveva consegnati a Moss, aveva controllato le entrate e le uscite del Garrison perché non si fidava molto della matematica di Arthur e si era accorta che mancava solo di riscuotere qualche mancia. Aveva risolto anche quello e, ora che aveva visto Ada passare a Birmingham per andare a Watery Lane, ne approfittó per andare a casa Shelby.
Mise il berretto e si incamminó sotto lo sguardo di ogni passante, intimidito e rispettoso riguardo alla sua presenza. Scarlett ci stava abbastanza male per questo, avevano paura di lei ma questo era il prezzo da pagare stando con gli Shelby. Sperava solo che non si venisse a sapere che fosse la Rosa Nera, o avrebbe avuto qualche problema con il governo.
-Scarly, entra dentro, c'è Ada!- disse Linda appena la vide passare tra la folla di uomini e donne davanti al tavolo delle scommesse.
-Oh, Linda, hai avuto telefonate da Arthur?
-No, ma tornano stasera. Hanno dovuto far...capire agli allibratori di un ippodromo chi era che comandava...Sai come sono.
-Tranquilla, Linda, Arthur ha grande cuore ma questo lo sai bene. Dov'è Ada?
-Di lá, nell'ufficio di Tommy, ti sta aspettando.
Scarlett corse dentro la stanza e chiuse le porte in fretta e furia. Sentiva ancora l'odore dell'uomo, misto con una fragranza femminile di cui sapeva bene la provenienza. Si guardarono per un po' e poi si abbracciarono, Ada già piangeva e sorrideva come non mai. Scarlett riusciva a stento a trattenere le emozioni.
-Mi hai fatto preoccupare ogni giorno Rose! Ho letto la lettera della tua morte nell'ufficio di Thomas, sono scoppiata a piangere! Poi ho saputo che ti trovavi a Londra con lui e sono passata! Cazzo, te ne vai e adesso sei proprio una bella donna, più di prima!
Scarlett si ricordò i bei tempi passati insieme alla sua migliore amica. Facevano di tutto insieme, si prendevano in giro e collaboravano per uscire la sera senza essere viste, rubare nei negozi. Era quella la loro normalità e ad entrambe mancava molto sentirsi in quel modo. Ada era l'unica a chiamarla col suo secondo nome, diceva che si avvicinava di più alla sua essenza e al suo spirito.
-Non quanto te! Allora, prima che tu dica qualcosa, sono felicissima per te! Tutte quelle serate a cercare Freddie Thorne sono servite a qualcosa!
Ada le tirò un pugno sulla spalla scherzando.
-Non provare a parlare d'amore! Freddie è proprio ciò che volevo, ma adesso il mio preferito è Karl, ovviamente.
-Dov'è il piccolo Thorne?
-L'ho lasciato col papà, sai com'è...Freddie, tra manifestazioni e altro, aveva solo questo giorno libero e lo voleva passare con nostro figlio. Chissà che stanno combinando, sono in pensiero!
-Per loro?
-Per la casa, ovvio, la distruggeranno!
Scoppiarono a ridere e Scarlett continuò prendendola per le mani: -Cara amica mia, adesso mi troverai sempre in mezzo ai piedi!
-Ti avevo detto di non entrare nei Peaky Blinders!
-È la mia casa, Ada. E io voglio stare qui tra gli Shelby. Poi il lavoro qui mi piace, sono realizzata. Tommy ha grandi idee e io ne ho molte di più. Con il mio aiuto tutto questo progredirà in qualcosa di meglio. E magari, di più legale...
-So cosa hai fatto con Jackie, è stata la scelta migliore anche secondo me. Un uomo morto...
-Non è mai un bene, lo so...
-Ma adesso parliamo d'altro! Polly parla molto con me...- L'unica donna tra i fratelli Shelby sfoggiò un sorriso malizioso, al che Scarlett si preoccupò.
-E? Vai dritta al punto, Ada, che c'è?
-Due giorni fa Pol è entrata in stanza di Tommy che era mattina presto. Lui era appena tornato e lei voleva sapere se fosse andato tutto bene. Si stava sciacquando il viso, e guarda un po', ha notato del rossetto rosso sul labbro superiore. Ho fatto due più due, sai che sono brava in matematica, ma lo sono ancora di più a capire certi atteggiamenti. Ora, chi sarà mai la donna misteriosa dal rossetto rosso fuoco che Tommy Shelby ha baciato? Io la conosco, si chiama Scarlett Rose Winterhouse.
Cazzo, glielo avevo tolto tutto, ma lui mi aveva baciata di nuovo...Ora Polly e Ada lo sanno!
-Io? Io? No! No, ovvio! Perché dovrei essere io?
-Rose, menti proprio in modo pietoso. Perché non me lo hai detto, aspettavo da tanto tempo che voi vi rimetteste insieme. Poi ho saputo della tua finta morte e non ci ho più sperato, ma adesso...Adesso devi recuperare il tempo perduto!
-Ada, ti prego non iniziare con questi discorsi! Ho evitato Polly proprio per questo motivo!
-Ah, ecco perché non mi parlavi!
Zia Polly fece capolino nella stanza e Scarlett si sentì disperata. Sembrava che due gemelle le stessero facendo un interrogatorio e lei fosse la colpevole. Era un inferno.
-Scusa Pol, mi sembra che però non ci sia più scampo a questa conversazione. Che volete sapere?- alzò le mani in segno di resa.
-Beh, cazzo, che ti ha detto? Almeno voglio sapere come si comporta mio nipote con le donne!
-E io voglio prendere per il culo mio fratello.
-Capisco, buone motivazioni le vostre. Comunque, non mi ha detto molto...
-Sputa il rospo, Rose!
-Oh, e va bene, ha fatto un lungo monologo. Mi ha detto un sacco di cose, aggiungendo che mi ama e che sono la sola con cui riesce ad essere il vecchio Tommy.
-Che ha detto?! Mio nipote ha detto "ti amo" e ti ha semplicemente baciato? Gli uomini e i loro cazzi mi stupiscono sempre!- esclamò Polly cacciando il fumo dalla bocca.
-Cazzo, finalmente vi siete ritrovati! Lo cambi completamente! Magari mi darà un aumento adesso che è stordito dall'amore!
-Beh, potrei avere una certa influenza su Tommy Shelby...
-Tesoro, adesso parliamo di cose serie. Da quant'è che non scopi?- disse la donna più grande tra loro tre senza un minimo di vergogna. Scarlett era completamente allibita da quel tipo di domanda.
-Pol! Che c'entra adesso!
-È importante! Almeno ti ricordi come si fa?
-Certo che sì, e poi non è da tanto che non vado a letto con qualcuno! L'ultimo è stato Albert, il contabile di Jackie Cole, ma lui è fuggito in Australia!
-Ti piaceva?
-Albert? No, eravamo semplicemente amici, è successo una sola volta.
-Va bene, che dire...Congratulazioni a voi, eh...Comunque, non dite a nessuno che voi due siete e sarete sempre le mie donne preferite!
-Non si dicono queste cose Pol!- la interruppe Ada sorridendo, fingendo di essere stupita da quell'atteggiamento.
-Ah, solo io posso fare favoritismi, cazzo!
E iniziarono a ridere, fumando e ricordandosi dei bei tempi passati insieme e inaugurandone altri e altri ancora. Erano un trio unico nel suo genere. Polly, la saggia comandante, Ada, la donna realizzata e combattiva, e Scarlett, l'intelligente e sensuale lavoratrice sempre più avanti degli altri.
Tutte e tre si facevano strada tra gli uomini, andavano contro i pregiudizi sulle donne dell'epoca e avevano un carattere forte. Chi le avrebbe fermate insieme?

𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora