19. Lei non ha paura di me.

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"La consapevolezza e l'amore, forse,
sono la stessa cosa.
Perché non conoscerete niente senza l'amore,
mentre con l'amore conoscerete molto."
(Dostoevskij)

Passarono due giorni dall'incontro con Alfie Solomons e, fortunatamente per Tommy e Scarly, l'ebreo aveva accettato di buon grado la loro proposta e si erano stretti le mani ignorando le minacce di morte e le pistole puntate in fronte dei minuti precedenti a quella alleanza. Tom vedeva incrementare i guadagni e sentiva una leggera tregua nell'aria, non aveva sentito parlare di nessun problema per due interi giorni e tutto questo gli sembrava strano, a dir poco surreale.
Ah, l'Universo si starà sicuramente preparando per darmi il colpo di grazia...
Pensava questo mentre quella mattina fumava la sua prima sigaretta quotidiana tra le coperte messe alla rinfusa, il braccio sinistro mezzo addormentato e messo dietro la testa di Scarlett. Già, perché loro ormai dormivano insieme da qualche giorno nel suo letto e si erano decisi che, finita la tempesta abbattutasi su tutta Small Heath, avrebbero almeno confessato alla famiglia Shelby che c'era qualcosa tra di loro, molto di più di una semplice complicità o amicizia. In realtà, a parte Ada e Polly, le quali era sicuro che già sapessero ogni cosa, Tom sospettava che il resto dei suoi consanguinei avesse intuito la situazione.
Quando prima della guerra lui e lei stavano insieme, gli Shelby non avevano nessuna briciola di potere, era il padre che si dava da fare nei suoi affari illegali e a volte li invitava a farne parte e ad insegnar loro i trucchi del mestiere, ma in quel periodo stavano più o meno nell'ombra. In seguito al papà andato via che li aveva abbandonati, alla morte della madre, Thomas dovette rendersi conto che la vita non gli avrebbe regalato molta felicità, che le cose e le persone che amava doveva tenersele strette e proteggerle. Proprio per questa convinzione lui e Sky da ragazzi non si facevano vedere molto intimi in pubblico, anche perché se uno degli amici del padre di Scarlett lo avesse saputo Tommy avrebbe vissuto un brutto quarto d'ora.
La vedeva lì, accanto a lui, bella e incantevole come un cielo stellato durante l'estate, dormiva tranquilla sul suo corpo, beandosi del calore che quello emanava. I capelli erano avvolti in una treccia; quella notte ci avevano dato dentro perché si erano accertati che nessuno fosse in casa: Polly era nei suoi alloggi, Esme era dalla sua famiglia - i Lee -, gli altri fratelli erano al Black Lion e Linda si trovava ad una messa serale. Il suo collo era di nuovo marchiato dei segni fatti a regola d'arte da Tommy; parte del suo corpo nudo e sinuoso, dalle forme perfette, era oscurato dal bianco lenzuolo spiegazzato che li copriva. Mentre fumava, l'uomo dagli occhi di ghiaccio la guardava e cercava di imprimere nella sua mente ogni dettaglio della sua figura, completamente ammaliato: la bruciatura sul fianco, le cicatrici che le deturpavano la pelle liscia in alcuni punti, quei due piccoli lividi permanenti sulla spalla che appartenevano sicuramente a dei colpi di pistola da cui lei si era salvata. Quelle imperfezioni non dovute ad una sua colpa la rendevano unica. La squadró totalmente, nuda com'era in quel letto, ricordando ogni singolo attimo della notte appena passata, inspirando il fumo, godendosi quell'attimo di estasi e pace interiore.
Posò tranquillamente la sigaretta nel posacenere spegnendola quando la vide strizzare gli occhi e muovere le gambe. Quando quelle iridi nocciola vennero a contatto con la luce diffusa della camera, queste si scontrarono con quelle ghiaccio di Tommy.
-Thomas...- Quando si sentiva chiamare così sapeva di essere ormai spacciato. Tom amava quando Sky gli parlava col suo nome completo, si sentiva stranamente meglio al solo ascoltare la sua voce che lo pronunciava, riusciva a mandarlo completamente fuori di testa con una semplice parola. Quando sentiva la sua presenza, anche se solamente il suo profumo, stava bene ed era grato al mondo per la donna che aveva accanto, grazie alla quale riusciva anche ad unire di più la sua famiglia. Scarlett era il fondamentale, il collante, l'equilibrio, e non avrebbe permesso a nessuno di portargliela via di nuovo, anche a costo di uccidere Cole, non gli sarebbe importato, quell'uomo era davvero un pazzo.
È quando ti rendi conto che hai bisogno di lei in ogni istante della tua vita che ti ha ufficialmente fottuto il cervello...
-Buongiorno...- Tommy la prese con le mani aperte e la portò su di lui, baciandola con un sorriso sul volto. Anche Sky aveva la stessa espressione e aveva dormito tranquillamente per tutto il tempo. -Sai, non sogno più il sangue quando sto con te...E tu non ti fai di oppio...
C'era da aspettarselo che lo Shelby rimanesse stupito da quella frase. Lei sapeva che lui fumasse quel genere di roba?
-Hey, non mi guardare a bocca aperta. Stavo cercando il mio fermaglio e non lo trovavo, il cassetto era aperto e io ho guardato. È inutile che io ti dica che è stata una pessima scelta e che quando esageri puoi riscontrare gravi pericoli. Thomas, non ti posso perdere per del cazzo di oppio.-
Lui abbassó gli occhi leggermente, poi li rialzò guardandola e con voce flebile le promise: -Non lo toccherò più, va bene. Fumavo durante la notte perché i ricordi della guerra mi facevano venire le allucinazioni. Ma tu mi fai smettere di pensare e di sognare la guerra, mi fai amare ed è quasi un miracolo visto il bastardo che sono. Ho smesso da quando sei venuta tu.
La donna sbuffò sorridente ed iniziò a toccargli i capelli con delicatezza. -Non sei un bastardo...Thomas, tu fai quello che fai perché devi.
-Non sono uno buono di cuore però.
-Neanche io lo sono del tutto, ormai nessuno lo è.- riflettè ridente lei. Thomas le prese la treccia e gliela sciolse piano piano, accarezzandole la chioma e attorcigliandola tra le sue dita. Si guardarono intorno per qualche secondo, la stanza era messa a soqquadro: i vestiti sparsi dappertutto, i cuscini per terra, il reggiseno finito appeso alla lampada del comodino, la coperta più pesante tirata giù sul pavimento.
-Sembra che ci sia passato un uragano qui dentro...- disse Scarlett ridendo.
-Giá. Toccherà mettere a posto, tra poco non si riesce più a passare.
-Ti ho graffiato le spalle sulle cicatrici...- disse preoccupata lei facendo svanire quel mezzo sorriso. Lui si mise a ridere e con un gesto veloce la portò sotto di sè appoggiandosi con i gomiti sul materasso. Si avvicinó alle sue labbra fino al punto di sfiorarle.
-Non è niente se lo compenso con questa notte passata con te...a sentirti urlare il mio nome...- Prese a baciarla con più foga, continuando a mugolare con la sua voce roca e profonda. -...la tua bellissima voce che mi diceva di andare più veloce...Che gemeva sotto il mio tocco...- Thomas le morse dolcemente il lobo dell'orecchio e la baciò nei punti più sensibili del collo fino ad arrivare di nuovo alle sue morbide labbra.
-Che ne pensi di riprendere?- Lei sorrise e respiró più a fondo, sentendolo lambire la sua pelle ancora e ancora. -Insegnami a dirti di no...
-Non oggi.-
Il tempo però di approfondire quel contatto che entrambi sentirono dapprima dei passi e poi qualcuno che bussava alla porta. Si staccarono di colpo col fiatone, Tommy le fece segno di stare in silenzio e di rimanere ferma. Si alzó in ginocchio sul letto passandosi una mano sulla faccia, ascoltando la voce della persona fuori dalla porta.
-Tommy! Tommy, sei sveglio?-
Lui alzó gli occhi al cielo chiedendo con la sua solita arroganza: -John, che cazzo vuoi? È mattina presto!
-Lo so che è mattina presto, Tommy! Scarly è con te?
-Perché Sky dovrebbe essere con me?
Lei si trattenne dallo scoppiare a ridere.
-Ah, non lo so, forse perché sei fottutamente attratto da lei da quando eri un ragazzino?-
Tommy si fece molto più serio in volto e le mimó un "Non ridere!", la donna aprì la bocca per la meraviglia.
-John, potresti non farlo diventare un affare di Stato? Ne parliamo in un altro momento, cazzo! Che vuoi da lei?
-No, niente, Ada ha chiamato dalla sua nuova casa e voleva parlarle.
A quel punto l'uomo sul letto perse la pazienza.
-E tu mi hai chiamato a quest'ora per dirmi solo questo?!- Non gli importava più di tanto che non fosse l'orario giusto, più che altro che non fosse il momento giusto. Dalla porta si sentì la risata sfacciata di John.
-Beh, ha detto Ada che era urgente. E poi mi sembrava di sentire la sua voce!
-John, dai! Scarlett non è qui, dorme negli alloggi di Polly da quando il Garrison è esploso!- mentí lui con sicurezza.
-Va bene, allora passa e diglielo tu. Vado a prendere Esme al campo, ci vediamo per la sorpresa!
Tom lo liquidò con un: -Sì, sì, certo e ora vai, a dopo.- Aspettò di non sentire più nessuno in giro e si rigirò verso di lei, che a quel punto liberò quella leggera risata cristallina che stava trattenendo. Lui si arrese guardandola e si ritrovò a fare un mezzo sorriso, farfugliando: -Ho un fratello stronzo...
Lei sospirò divertita e si riallacciò il reggiseno, alzandosi in piedi e rivestendosi; lo stesso fece Tommy con fare seccato. Ad un certo punto le venne in mente una cosa e lo fermó un secondo.
-Thomas, visto che adesso Pol non abiterà più lì, pensavo di poter sfruttare io quella piccola baracca fino a quando non troveremo una soluzione definitiva...Sai meglio di me che questo dormire segretamente da te non è un buon piano...-
Dopo qualche secondo lui accettò, anche se storse il naso facendolo. -Va bene...Ma non inizierai ad evitarmi come fa Ada, vero?
Lei rise di soppiatto e gli passò una mano sul petto. -Non è affatto mia intenzione evitarti. E comunque sia, anche se ci provassi non ci riuscirei. Sai, sei impossibile da evitare e impossibile da dimenticare, Thomas.
-Due punti a favore per me, allora. Attenta quando esci, vedi di non farti beccare...
Lui la baciò con la sua solita decisione e passione, poi la lasciò andare sussurrandole: -La prossima volta riprendiamo sul serio...-
Si guardarono per un tempo che a loro sembrò infinito e dopo un cenno della testa Scarlett andó via, chiudendosi la porta alle spalle. Era una delle poche volte in cui si svegliavano con il sorriso sul volto...

𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora