10. Passione senza pensieri.

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"Dubita che le stelle siano fuoco,
dubita che il sole si muova,
dubita che la verità sia mentitrice,
ma non dubitare mai del mio amore."
(William Shakespeare)

Tommy e Scarly avevano due personalità che schiacciavano chiunque si mettesse sulla loro strada. Erano più simili di quanto potessero immaginare, anche se per certi versi credevano che fosse il contrario. A volte si sentivano diversi dagli altri, incompresi, come se loro volessero qualcosa di cui le persone non avessero bisogno per vivere. Si capivano in un modo che gli uomini esterni a quella situazione non avrebbero compreso: ambiziosi, combattenti, difensori che proteggevano chi amavano, erano questo Tommy e Scarly. Nella vita avevano imparato a capire che i sentimenti potevano esere ritorti contro di loro, che la gente poteva pugnalare le loro spalle se non si fossero difesi. Per compensare la fragilità del cuore iniziarono ad indossare una maschera; Tommy quella dell'uomo senza emozioni, freddo e calcolatore, senza pietà, Scarlett quella della donna forte, doppiogiochista, scaltra e astuta, una persona da temere.
Recitavano la parte del cattivo, era questo ciò che alla fine la gente si aspettava da entrambi. Tommy Shelby non sarebbe riuscito ad essere leader se la gente l'avesse visto buono e gentile. Scarlett, al tempo stesso, doveva essere guerriera e complottista, aveva in più il fatto di essere donna e, in una società patriarcale, lei si doveva far strada con le unghie e con i denti. Nessuno le avrebbe mai dato nulla senza aver lottato.
Ma dietro chi c'era? Spesso facevano fatica a rispondere a questa domanda, anche perché si stavano scordando facilmente della loro parte buona da soli. Ma insieme loro riuscivano a recuperare il tempo perduto, i sorrisi veri, le risate pure, l'amore, il sentimento. Insieme la loro anima, imprigionata e rinchiusa dentro una fortezza, poteva finalmente liberarsi e unirsi all'altra metà. Perché forse erano questo Thomas e Scarlett: due anime destinate a riscoprirsi e ad amarsi solo in compagnia dell'altra...

La piccola tenuta era situata su una collina tra le grandi valli di quella zona. C'era una certa magia nell'aria, un'atmosfera completamente diversa dalle altre in cui i due dovevano vivere ogni singolo giorno e sopravvivere ogni singola notte. Il prato era verde e a un miglio circa si riusciva a vedere un gregge che pascolava.
-Mi sembra di essere nelle valli dove prima venivo a trovarvi sui carri. Sono forse ritornata indietro nel tempo?- domandò ironicamente Scarlett con lo sguardo incantato dal paesaggio. Era tutto così stabile e tranquillo, lei odiava queste ultime due cose, ma ne aveva un grande bisogno adesso. Dall'altro lato della valle in cui era posta la casa c'erano dei campi coltivati e una stalla che, vista da una certa distanza, avrebbe potuto contenere uno o due cavalli. Tommy si tolse il berretto e lo infilò nella tasca interna del pesante cappotto nero, poi le mise una mano dietro la schiena e la intimó ad andare avanti con lui. Il sole non c'era, oscurato dalle solite nuvole grigie del cielo, e il freddo non smetteva di entrare nelle ossa e percorrere tutto il corpo facendo risalire un brivido.
-Siamo abbastanza vicini da quello che una volta era il campo dove vivevamo coi carri, quindi non ti sbagli. Il tempo sembra essersi bloccato a quando eravamo piccoli. -
Iniziarono a camminare per raggiungere la casa, stretti l'uno nell'altro, sorridendo.
-Non mi piace vivere di ricordi, di solito la maggior parte si trasformano in rancore e rimpianto, quelli lacerano l'anima. Ma a volte fa bene pensare a quando ancora eravamo ignari del mondo e guardavamo i più grandi per imparare da loro a fare del nostro meglio, a farci valere anche se eravamo dei piccoli bambini alti così.- disse ridendo Scarlett, indicando un'altezza che andava da terra fino alla sua vita.
-Sai, è strano come l'essere umano da giovane voglia essere grande e da grande voglia ritornare piccolo. Io non dico che non mi manca, ma non posso rammaricarmi se sono ancora sulla Terra.
-La penso allo stesso modo, accontentarsi di come si è adesso non significa essere deboli e poco ambiziosi, per me vuol dire che ho preso coscienza del tempo che scorre, apprezzare quindi ogni cosa buona, anche se piccola.
Thomas la guardava ammaliato, negli occhi nocciola della donna scorgeva il riflesso del magnifico paesaggio circostante. Non sapeva cosa dire, ma era contento di avere una persona così consapevole di tutto ciò che le stava intorno.
Scarlett si girò e si riprese con un sorriso: -Ti starai annoiando a morte a sentirmi...
-No, affatto, ti ascolterei per ore. È bello vedere il mondo dal tuo punto di vista...
Albert si chiedeva come mai avessi scelto una persona come Tommy. Beh, lui è l'unico con cui la mia anima si sente al sicuro, adora la parte di me che riflette e si meraviglia di tutto quello che dico, lui è l'unico che riesce a trovare una punta di sè stesso nel modo in cui penso il mondo.
-È per questo che ti amo. E per molte altre cose, sì, ma soprattutto perché ci sei anche per pensare e basta. È una cosa veramente rara da trovare in una persona.
Thomas le circondò col braccio sinistro le spalle e sporse la testa verso di lei per unire le loro labbra, poi la guardò per pochi istanti piegando la testa confuso.
-Stai piangendo?- Scarlett scoppiò a ridere prendendolo in giro e tra i suoi sorrisi cercó di dire: -No, genio! È il vento freddo che mi va negli occhi.
-Allora affrettiamo il passo, dentro si starà meglio. Ricorda che dobbiamo trovare un escamotage per uscire da questa storia, eh...
-Ci inventeremo qualcosa...

𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora