"Il cuore di un uomo è molto simile al mare,
ha le sue tempeste, le sue maree
e nelle sue profondità
ha anche le sue perle."
(Vincent Van Gogh)-Chi di voi è dei Peaky Blinders?-
Un ragazzino era appena entrato al Black Lion, proprio mentre quelli del pub iniziavano a fare domande troppo personali per i gusti di Tommy e Scarly. Seguirono il bambino senza fiatare, attraversando baracche disabitate e stracci stesi al vento, lanciandosi qualche volta uno sguardo d'intesa. Mentre entrambi si guardavano intorno Tom chiese: -Sei armata?
-Lo sono sempre...
-Beh, preparati a non esserlo più.- E così accadde: appena entrarono in una fabbrica caduta a pezzi, si ritrovarono due uomini. Li perquisirono totalmente, riservando a Scarly qualche mano in più del dovuto, toccandola con più profondità del previsto. Si dovette trattenere dal non mollargli un pugno con sguardo di sfida, era già successo mille volte, ma doveva stare ferma stavolta o si sarebbe trovata un proiettile in fronte. Che cazzo la toccano a fare? Di certo non ha una revolver sul culo, che stronzi. Quanto vorrei sputargli in faccia...Sky sembra abituata a trattenersi, da fuori sembra non fregargliene un cazzo. Purtroppo neanche lei può fare niente. Mi incappucciano e mi portano chissà dove, finchè non ci ritroviamo seduti davanti ad un uomo e una donna, credo di non averli mai visti in vita mia. Per un secondo Sky è disorientata, poi però riacquista l'atteggiamento pieno di nonchalance che la caratterizza in questi momenti. Da questo istante in poi, non avrebbero potuto scalfirci.
O forse mi sbagliavo...
Scarlett li guardò con un sorriso e un baluginio di sfida negli occhi. Incrociò i piedi e con gli stivali li appoggiò all'angolo del tavolo, mossa che fece infuriare la donna davanti a lei.
-Nessuno te l'ha insegnata l'educazione, Scarlett Winterhouse?- disse sfacciatamente l'uomo, pronunciando il suo nome con disgusto. Sky non si scompose e raccontò: -Da dove vengo io l'educazione è evitare di spaccare la faccia a qualcuno solo al primo incontro.
-Ha la fama di essere spietata.
-I suoi occhi fanno abbassare la testa a chiunque, tutti la temono. Ammazza la gente, ha la fama di essere sadica.
Scarly scoppiò a ridere, avrebbe sfruttato la sua nomea al meglio contro i suoi avversari. Le servivano sul piatto d'argento qualsiasi cosa volesse dire. -Guardate le vostre facce...Avete il coltello dalla parte del manico e l'espressione di chi sa tutto, che volete di più? Dite le cose così come stanno, non aggirate l'argomento principale parlando, parlando...- li prese in giro lei mimando con le mani le loro bocche che continuavano a non stare zitte. Questa teatralità era la strada giusta da prendere, concordò Tommy silenziosamente guardando bene i loro pugni che si chiudevano dalla rabbia. -Sai, hanno fatto esplodere il mio pub...Avete fatto esplodere il mio pub.- li fissò con freddezza girando lo sguardo verso quei volti.
-Ha la fama di essere uno che non molla.
-E ha la fama di essere uno che non ha paura di niente.- Ci pensò Scarlett a interromperli sbuffando.
-Visto? Parlano...parlano...- L'uomo sbottò e le puntò la pistola alla testa. -Hai paura della morte, stupida troia? Adesso mi fai incazzare!
-Hmm, ti lascio credere di sì.- Sky era tranquilla quando la gente le puntava la pistola alla testa. Sapeva infatti che quella, se fosse stata la sua morte, sarebbe stata la morte migliore. Quando ti sparano così, non hai nemmeno il tempo di sentire dolore.
-Ti senti più potente adesso? Sappi che tutto quello che hai detto mi è scivolato addosso senza neanche sfiorarmi.- gli spiegò Scarlett guardandolo con la coda dell'occhio.
-Fatemi capire...Che tipo di ribelli siete, eh? Ho letto che ultimamente vi siete messi a litigare fra di voi, è vero? Il re vi offre un trattato di pace e voi ci fate una guerra sopra...Divertente, voi che dite? Una guerra per la pace- Tommy gli parlò con voce bassa, tranquilla, quasi rilassata, asettica. E intanto che li guardo, ho già capito chi sono, sono troppo lenti a comprendere cosa stiamo facendo io e Scarlett. -Voi siete a favore del trattato o contro? Scusate, non riesco proprio a capirlo...
-Ora deciderete se vivere o morire, signori.
L'uomo puntò una seconda pistola sulla testa di Tommy, lui tranquillo continuò a parlare: -Tu ti chiami Irene O'Donnell. Tuo figlio va a scuola a Cherrywood Road, ad Harborne. Ha le stecche di ferro alle gambe, si chiama Sean e arriva ultimo a ogni gara. Poverino. Sì, poverino, non farà mai gare importanti. Mi sono spiegato, Irene O'Donnell?
Sento premere il piede che ho appena appoggiato a terra, Thomas vuole farmi capire qualcosa. Inventa, Scarlett, inventa! -Avevo un cugino malato all'epoca...Mio zio aveva dei debiti con le persone sbagliate, lui era semplicemente il modo più semplice per fargli capire che doveva pagare. Dall'ultima domenica in chiesa non l'ho più visto il mio cuginetto...Forse perché quella domenica si teneva il funerale di un ragazzino...Sa, signora O'Donnell, la gente non si fa più l'esame di coscienza. Spara, che prenda una bottiglia o un bambino, non fa più differenza. Noi abbiamo più...clemenza, in queste cose. Dica perché cazzo siamo finiti qui e noi spariamo alla bottiglia. Se continuate a fare i vaghi, a giocare con noi e a far saltare in aria le nostre proprietà...farò un giro personalmente a, come hai detto che si chiama? Ah sì, alla scuola di Cherrywood Road.- La storia era tutta una bugia, ma c'era un filo di verità in quello che aveva detto. Lei era una delle poche che si faceva degli scrupoli prima di premere il grilletto, molti non ci pensavano due volte. Scarlett sentì premere sulla sua tempia la canna della pistola ma non tremò affatto, lei e Tommy ce li avevano in pugno, non sarebbero morti per mano loro.
-Non spareresti ad un ragazzino!- urlò l'uomo infuriato.
-Sono una sadica senza pietà, non mi avete descritto in questo modo?
-Non ne troveremo altri così, loro sono i prescelti.
-Sono uno dei prescelti...Sono un prescelto...E un prescelto può fumare?-
Tom si accese una sigaretta sospirando, Scarlett spostò la direzione della pistola con due dita, levandola dalla sua testa con un gesto teatrale. -Da quant'è che siamo qui, una ventina di minuti? Che dobbiamo fare...Siamo i prescelti per fare cosa?
-Lasciate che vi spieghi. Lei è una killer, la Rosa Nera, ce l'ha detto una persona di nostra conoscenza.-
Campbell...O Albert? No, Campbell, per forza. Come fanno ad essere collegati a lui? Chi sono?
-Ha ucciso un sacco di persone, centinaia.
Jackie ha messo troppe storie in giro, non è vero!
-Per ora lo sanno in pochi...Ma se l'intera Inghilterra scoprisse che un'assassina è a piede libero, i piani alti sarebbero costretti a farvi fuori. Inoltre, il nostro "amico" ha preso in ostaggio un certo Albert. Un innocente...Un povero ragazzo. Albert Morrison ha dieci fratelli, fanno tutti un lavoraccio, lui e lo zio fanno di tutto per loro, per sfamarli, perché hanno la paga più alta. Se muore Albert perché lei non segue gli ordini, i fratelli inizieranno a morire senza nulla da mangiare. Con la peste che gira nessuno li aiuterà.- Seguirono minuti di interminabile silenzio, poi Scarlett parlò.
-Accetto il lavoro solo perché si scatenerebbe una catena di eventi e minacce che, sinceramente, non ho voglia di far cominciare. Avete già fatto saltare in aria un pub, siete davvero la mia seccatura preferita.-
Mi hanno messo alle strette...Mi hanno messo alle strette...
-Bene. Signor Shelby, a lei stesso trattamento. Facciamo fuori tutti i suoi familiari se non ci ascolta. Al completo. Tutto questo se lei non...
-Accetto. Quando finirà questa faccenda, che dobbiamo fare?
-Quello che sapete fare meglio, uccidere. Avete ricevuto anche le medaglie al valore dopo averlo fatto in guerra.- Cazzate...Non sanno il dolore che proviamo noi, la sofferenza di dover ammazzare persone sotto costrizione, le notti insonni, la fame, la cenere. Non sanno un cazzo e si ostinano a non sapere. Meglio mettersi una benda davanti agli occhi che guardare in faccia la realtà, mettersi nei nostri panni.
-Ci vediamo presto, adesso potete uscire.
-Che cos'è, eh? Ci state sfottendo? Perchè ci fate aspettare?!- Sky sbattè le mani sulla scrivania.
-Scarlett, andiamo...-
-Sì, bravi, andate cagnolini.
Se ne andarono, avevano cercato di reggere alle provocazioni fino alla fine. Dopo aver camminato qualche minuto in silenzio, Sky sbottò, si stava trattenendo da troppo tempo.
-QUELLA È L'IRA, THOMAS! CI FANNO IL CULO, NON POSSIAMO DIRE NULLA.
Se prima erano tranquilli e sereni, adesso Tommy e Scarly sentivano solamente rabbia e paura. Thomas la abbracciò di scatto, voleva calmare lei, ma anche se stesso. Poi la guardò negli occhi: -Sappi che qualunque cosa dovrai fare, non sarà colpa tua. Non sarà colpa tua...Dobbiamo andare avanti lo stesso, essere forti, dobbiamo proteggerci con le unghie e con i denti, capisci?
-Sono stanca di uccidere per conto di altri che non si vogliono sporcare le mani. Jackie ha diffuso dappertutto la storia che un sacco di persone sono state ammazzate al mio passaggio. Me la sta facendo pagare per averlo quasi ucciso, per non averlo sposato e adesso finisce per salvarsi costituendosi. Se collaborerà, forse gli daranno così poco che ce lo riroveremo tra i piedi ancora e ancora. Sempre.
-E allora noi lotteremo, ancora e ancora. Sempre. Si arrenderanno ancor prima di iniziare.
Sky annuì, gettando la testa sul collo di Tom. Lui le sussurrò all'orecchio: -Vorrei che fossimo da soli, al sicuro, per il resto della vita. E vorrei baciarti, di nuovo.- Lei sorrise tornando a fissare i suoi occhi, stavolta con coraggio e comprensività.
-Ce la faremo Thomas. Ti prometto che usciremo dal buio più forti di prima.
-Sì, te lo prometto anche io, pure se le promesse non sono facili da mantenere a lungo termine. Adesso andiamo, parlo con Moss e poi riunione di famiglia, va bene?
-Va bene, io raggiungerò gli altri dopo aver recuperato i resti di ciò che c'era nei miei alloggi. Devo trovare un'altra sistemazione.
Tommy ci pensò per due secondi e gli consigliò: -Vieni da noi. Ti troviamo qualcosa su cui dormire, se vuoi stai nel mio letto e io mi metto da qualche altra parte per non destare sospetti. L'importante poi è rimanere uniti in un solo posto, è meglio per tutti.
-No Tom, vi causo solo impicci in questo periodo di merda in cui non servono a un cazzo ulteriori problemi.
-Non dire così, sai che non ci fa nessuna differenza se rimani con noi. Poi...mi fai sbollire la rabbia.
Ci pensò per qualche secondo, analizzando i pro e i contro della situazione.
-Se sono d'aiuto allora rimango, grazie. Dai, ci vediamo dopo.
Presero strade diverse, consapevoli che d'ora in poi niente sarebbe stato come prima, non ora che l'IRA e forse anche Campbell li avevano in pugno.
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𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺
Historical Fiction𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘐𝘭 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 - Thomas e Scarlett dovranno fare il viaggio che detterà loro il destino prima di essere davvero felici, attraversando ogni tipo di ostacolo e provando ogni genere di emozione. Ce la faranno a...