"Il sentiero per il paradiso
inizia all'inferno."
(Dante Alighieri)-E adesso ci tocca aspettare...Aspettare Campbell, suonano strane queste due parole messe insieme...- rimuginò Scarlett mentre guardava le pozze d'acqua per terra, create dalla pioggia recente che si era abbattuta su Small Heath. Vedeva il suo mezzo riflesso in quei piccoli stagni, l'ombra scura del suo viso che si contrapponeva alla luce di alcuni lampioni e a quella che veniva dalle vetrate opache e spesse del Garrison quella sera. Fumava una sigaretta di Tommy e fissava il vuoto appoggiata alla porta sul retro del locale. Tra lo stipite e la parete c'era lui, vicino alla donna che amava, che faceva la stessa cosa. Entrambi con un berretto in testa, la quale non smetteva di fare fumo per i troppi pensieri. Quando prendeva una sigaretta in mano, Sky era nervosa o tormentata, stavolta era entrambe le cose. Inspirò il fumo e lo fece uscire dalla bocca, appoggiando la testa al vetro, chiudendo gli occhi. -Non c'è mai un cazzo di attimo in più per stare tranquilli qui...- disse con voce sommessa, Tom la guardò e la rassicurò, cosa che non era abituato a fare: -Quando questo sarà finito, avremo la tranquillità. Anzi, è stato un periodo abbastanza sereno fino ad ora...- constató, poi mirò al cielo -Polly ha detto che guardando le nuvole si capiscono tante cose.
-L'ha detto anche a me...Quando le nuvole sono ferme e grigie, quando piove e non batte il sole, ti devi preoccupare.
L'uomo attaccò a parlare con tono più sicuro come se di colpo si fosse risvegliato dal sonno. -Espandiamoci a Londra. È da un po' che ci penso, adesso che stiamo bene economicamente e che abbiamo un largo e buon controllo qui a Birmingham, non è una cattiva idea. Ho già adocchiato parecchi luoghi e punti d'appoggio in questi giorni, visto che siamo passati nella città un sacco di volte.
-Sì, sarebbe una buona idea, in fondo dobbiamo far vedere a Campbell che non ci importa un cazzo delle minacce. Una sola cosa, non hai detto agli altri di restringere gli affari illegali e cercare di ricoprirli?
-Esatto- Tommy respirò facendo un lungo tiro alla sua sigaretta bianca, esalando: -Ho detto di coprirli qui, ci ripuliamo in un luogo, ci espandiamo in un altro. Bisogna confondersi e comparire all'improvviso, prendere posto insinuandosi nel buio.
-Questa tecnica ci potrebbe rafforzare, ha senso in fin dei conti. È un folle pensiero, ma funziona.
-Sapevo che avresti capito. In fondo ragioniamo allo stesso modo, uguale ambizione.- Scarlett si ridestò da quella posizione rilassata e si avvicinò, appostandosi a pochi passi da lui. Con occhi pieni di saggezza gli rispose: -Sì, uguale ambizione. Però Thomas, c'è una cosa che tu non hai e io invece ho: la cautela. Ragiona ogni passo meglio di come facevi prima, fallo per tutti, va bene? So bene che non sono la persona migliore per dire queste cose, ma ci sono passata e ho fatto un casino. Noi due non siamo molto bravi riguardo all'istinto, spesso cadiamo quando lo utilizziamo, quindi assicurati di saper nuotare prima di gettarti nel mare.
Ha ragione, lei ci è passata e sa cosa si prova ad aver fatto una cazzata. Anche io ci sono passato, ma stavolta no, stavolta devo ragionare lucidamente e anche lei, abbiamo lasciato troppe cose in sospeso. Vorrei essere nel posto di stamattina, solo noi due, fuori dai fottuti casini della nostra vita, ma non si può fuggire, non si deve fuggire. Sono molte cose, ma non un codardo, questo è sicuro. Lei meno di me, se sa di dover risolvere qualcosa guarda in faccia la realtà e la affronta a mani nude.
-È un'unica via. Superato quell'ostacolo ci sarà l'alba di un nuovo giorno di sole. E se riverrà la pioggia, accadrà e noi la suprereremo. Va bene?
-Va bene...Sai, ad Ada non piace quello che facciamo, non più. Ora con Freddie ha scoperto un'altra libertà e reputa i nostri affari sporchi come ingiusti.
-In parte ha ragione, ma si fa di tutto per salvare le persone che ami. Tommy, dalle tempo per capire, Ada è sveglia e adesso sta bene, ma se si ritroverà in difficoltà si farà in quattro. Tua sorella è una persona furba e ragiona le sue mosse...Ritornerà, ancora non ha visto tutti i lati del mondo, non perché io la reputi piccola, ma abbiamo tutti destini diversi, no? Non si possono biasimare le scelte degli altri.
Thomas la ascoltò per tutto il tempo e dovette ammettere che, anche se faceva male, aveva ragione. Non aveva vissuto l'inferno sua sorella, non ancora.
-Tutti nella vita andremo incontro al nostro inferno, prima o poi. Alcuni si perdono tra le fiamme e bruciano, altri riescono a salvarsi. Noi siamo nel punto di passaggio.
-E allora usciamone vivi, è questo che conta.- Sky prese la sua mano e incrociò le dita con le sue, sentendo il freddo degli anelli di ferro e la sua forza nella presa. Con il pollice lui le accarezzava la parte superiore del palmo, rassicurandola. Tommy voleva di più di quel contatto, anche Sky desiderava altro, ma non avrebbero potuto farsi vedere così in giro. L'uomo legò i suoi occhi a Scarlett mimando con le labbra "Vorrei baciarti adesso", lei rispose con un filo di voce dicendo: -Prima dobbiamo attraversare gli inferi.
Il freddo si fece più secco e l'aria iniziò a condensare facendo nebbia ovunque, mentre loro due sentivano il ticchettio della pioggia da un orecchio e la baldoria all'interno del pub dall'altro. Quando buttarono le sigarette nell'acqua stagna però, sentirono il rombo di una macchina, rumore che attirò notevolmente la loro attenzione. I loro occhi si trasformarono in fessure cercando di vedere oltre i fari, ma la nebbia era troppa. Sciolsero le loro mani e si guardarono negli occhi. Contemporaneamente abbassarono il cappello premendolo sulla testa e si addentrarono nella condensa aggirando l'auto, spalla a spalla. Ma appena videro chi era appena sceso dalla macchina, tolsero le mani dalle fondine e si avvicinarono con passo curioso. Era la macchina nera dell'accompagnatore di Ada e quello l'autista. -Peter, che cazzo succede?
L'uomo era disorientato, grondava sudore che colava dalle guance paffute e arrossate. I capelli bianchi erano tirati un po' all'indietro, i vestiti completamente bagnati, il viso paonazzo. -S-signor Shelby...- salutò col fiatone, poi si tolse il cappello e annunciò l'amara sentenza con solennità, a testa bassa: -Sono corso qui per ordini della signorina Ada. Freddie Thorne è deceduto nel sonno. Il medico ha detto che l'eccessiva tachicardia ha portato ad un infarto. Il suo cuore si è spento. I funerali saranno domani al cimitero fuori città, sapete voi quale.
-Freddie...- sospirò Scarlett. Un lampo squarciò il cielo, illuminandolo all'improvviso.
Freddie, amico mio...quante ne abbiamo passate insieme. Di brutte, di belle, ci siamo divisi tante volte, ma in fondo forse l'amicizia c'era ancora...Riposa in pace, amico, grazie per avermi salvato la vita, porta un saluto a Danny.
Sento la mano di Sky che mi preme sulla schiena per andarmene insieme a lei, dentro, ad avvisare della notizia. Non sapevo che dire, ma per fortuna ci ha pensato lei a liquidare l'uomo con gentilezza.
-Tom...- E capisco ogni cosa che mi vorrebbe dire. So che lei non conosceva molto Freddie, erano più o meno conoscenti e dopo la guerra non si erano più visti. -Entriamo, forza...Freddie starà bene adesso, lì dov'è. Avrà trovato la pace.
-L'hai sentito quel lampo, Sky?
-Certo, ha spezzato il silenzio.- Un forte vento lì colpì in pieno e dopo qualche secondo entrarono dentro sbattendo la porta.
-È come un canto di guerra. Adesso...siamo dentro l'inferno.
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𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺
Historical Fiction𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘐𝘭 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 - Thomas e Scarlett dovranno fare il viaggio che detterà loro il destino prima di essere davvero felici, attraversando ogni tipo di ostacolo e provando ogni genere di emozione. Ce la faranno a...