25. Due anime, stesso cammino.

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Hai dei nemici?
Bene. Questo significa che hai lottato per qualcosa,
a volte, nella tua vita.
(Winston Churchill)

-Sai, credo sarebbe ora di mandare a quel paese un bel po' di persone. 'Fanculo a Jackie, 'fanculo a Campbell, 'fanculo ad Irene O'Donnell e 'fanculo al suo maritino-spia che non mi piace per niente...
-Dimentichi Sabini.
-Ah già, 'fanculo anche a lui, visto che stiamo passando a rassegna tutti i pezzi di merda.-
Thomas, che guidava alla sua destra, ghignó divertito, notando che nel giro di quindici secondi aveva imprecato per la bellezza di ben 6 volte. Sapeva bene che quando era arrabbiata inveire era per lei un gesto liberatorio.
-Sei la persona più delicata della Terra.- la prese in giro. Lei si giró con una mano sul cuore, fintamente ferita dal suo commento.
-Il mio era un discorso molto serio. E poi l'educazione è la cosa più importante per me.
-Certo, come no, Lady Gentilezza.
Fu una delle poche volte che lui rise per qualcosa di divertente, come quella volta in cui lei era caduta dal cavallo. Una risata meravigliosa, cristallina. Ascoltó il riverbero della sua voce guardando il suo profilo sorridente e ne fu felice, era un evento raro a cui assisteva poche volte.
Si fermarono, avevano fatto gran parte del percorso e non ce la facevano più a stare seduti, soprattutto quelli dentro il camion. Scarlett e Tommy scesero e aprirono il retro del furgone, avevano tutti bisogno di fare una pausa, dopotutto l'essere sballottati per ore su quelle strade piene di sassi e ciottoli metteva in subbuglio lo stomaco.
Alcuni si fumarono una sigaretta, altri si allontanavano, altri ancora si sgranchivano semplicemente le gambe.
-Si è surriscaldato il motore, Curly. Dagli un'occhiata.- gli disse Thomas mentre anche lui si metteva tra le labbra quel po' di tabacco come se fosse semplice ossigeno per respirare.
Micheal si mise ad offrire i panini che gli aveva preparato Polly, ma gli altri rimasero divertiti da quella proposta insolita.
-Che cos'è? Il picnic dei boy-scout?- lo schernì Charlie, ma l'uomo dagli occhi oceano pensó di smuovere l'ironica situazione, non voleva che gli altri facessero sentire fuori luogo Micheal. In fondo era solo un ragazzo, lui che ne poteva sapere?
-Adesso fate così. Bevete quel tè e mangiate i panini, poi si riparte e si tira dritto fino alla scuderia.
-Scarlett, tu ne vuoi?-
A dir la verità, lei non riusciva a capacitarsi del fatto che loro potessero mangiare e continuare il viaggio. Quando si trattava di missioni importanti lei preferiva tenersi a digiuno, soprattutto quando si ricordò nuovamente di quella volta in cui ebbe la nausea e vomitó dopo aver ricevuto parecchi colpi sullo stomaco.
-No, Micheal, tranquillo.- E si dileguó, risalendo sul camion nel posto accanto al guidatore con il cuore in gola. Quel giorno ci sarebbe stato l'incontro e lei, sinceramente, non aveva alcuna voglia di sapere come sarebbe andato a finire.

Appena arrivati alla scuderia entrarono in gruppo, Thomas e Scarlett si appostarono al centro visto che erano loro quelli minacciati. Lei adocchió alcune scale e si fece dire l'orario dall'uomo occhi oceano, constatando che entro dieci minuti sarebbe dovuta essere lì, in quel punto preciso. Respiró e si fece forza, poi, con ancora i guanti nelle mani, agguantó la pistola uscendo da quella cerchia di uomini. Tutti si fermarono e la guardarono confusi da quel cambio di programma, ma lei non ci fece caso, non aveva di certo il tempo di spiegare.
-Bene ragazzi, ci vediamo dopo. E non vi sbronzate, pensate a prendere il cavallo.- raccomandó loro, ma i Peaky la fissarono andarsene ancora straniti. Toccó a Thomas evitare le domande in quel caso opportune.
-Tom, ma perché sta salendo sopra? E poi è armata!- esclamó John continuando a camminare insieme agli altri, spalleggiando il fratello.
-Non sono cazzi vostri, lei deve sistemare una cosa, niente di che.
-Seriamente? Perché con voi non è mai 'niente di che'!
-John, non è questo il fottuto momento per chiedere spiegazioni. Andiamo all'asta. E comportatevi bene, qui siamo tra gente rispettabile, quindi niente armi in vista e niente alcool. Quando battono la puledra, io farò le offerte. Sono già stato registrato dal banditore, lui sa che sono interessato.-
Tra le battute di Curly, le sue predizioni e gli ordini di Tommy si ritrovarono davanti al cortile sottostante, dove l'asta si sarebbe tenuta. Intravide una donna, sporta sul bancone opposto al suo, che dettava al suo uomo di alzare l'offerta. Notó Thomas e lui notó lei, che gli faceva gli occhi dolci. L'uomo aveva già capito tutto, sapeva che l'aveva riconosciuto, ma evitó di farci caso. Il suo cuore pulsava e batteva forte, in pensiero per Scarlett, che nel frattempo cercava di farsi strada tra i corridoi sovrastanti col respiro bloccato in una morsa.

𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora