𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺

29. Chi parte e chi non ritorna.

"'La morte non esiste, figlia.
La gente muore solo quando
viene dimenticata',
mi spiegò mia madre
poco prima di andarsene.
'Se saprai ricordarmi,
sarò sempre con te."'
(Isabel Allende)

"Chi è quest'uomo? Dice di chiamarsi Jackie Cole, che ha osservato i miei fascicoli sulla guerra e ora vorrebbe propormi un lavoro, sapendo che sono stata cacciata.
-Perché dovrei accettare?- domando diffidente incrociando le mani sotto il mento. La persona davanti a me è di bell'aspetto, capelli biondi ben tirati, neanche un filo di barba e fisico ben messo. Ma non è lui.
Sono distrutta, ieri ho bevuto troppo, non mi sbronzavo da mesi e mesi e adesso è pomeriggio inoltrato, ma ciò che non cambia è che sto pensando ancora a lui.
Telegramma da parte del War Office dell'Impero, informava dei cadaveri riconosciuti alle persone con un legame importante, specialmente familiare. Certo, non capisco perché sia arrivata a me, forse hanno interferito i fratelli.
Thomas...Che cazzo abbiamo fatto per meritarci questo? Mi sembra di essere stata colpita da una maledizione, quella di rimanere sola per sempre...
-Signorina, ragioni bene la proposta.
-Ragiono moltissimo, signore, non c'è bisogno che me lo dica lei.
-Sapendo che non ha più alcun soldo, che l'hanno congedata, che adesso sono ritornati milioni e milioni di uomini, le darebbero un lavoro? Per quanto mi dispiaccia, non si darà più priorità al genere femminile per parecchio tempo. Ordate intere di uomini hanno bisogno nuovamente di un salario soddisfacente e lei, ora come ora, potrà avere fortuna soltanto nel nero.-
Non si sbagliava, purtroppo.
-Mh, è che non mi fido dei contratti, nascondono sempre qualcosa che all'apparenza non c'è.- gli spiego con astuzia; lui rimane stupito dal mio carattere per la quarta volta nel giro di dieci minuti. A dir la verità, non so bene se ne siano passati solo dieci, credo di aver perso il senso del tempo oggi.
-Senta, le sto offrendo un'opportunità di lavoro da cui potrà ritirarsi quando vuole, a patto che lei rimanga in silenzio sui miei affari. Ho in mente grandi cose...E poi, beh, questo contratto qui davanti è stato stilato dall'avvocatino qui, molto fidato, che non ha mai neanche impugnato una pistola. E, soprattutto, non sopporterebbe affatto la vista di una donna morta, specialmente se bella come lei.
-Non mi convince con i complimenti e con la fiducia, Cole. Facciamo così: lei mi offre un giorno di tempo per riflettere sulla proposta e sulle clausole del contratto di lavoro, e domani io le comunicherò la mia decisione.
Sul suo volto di pietra, serissimo, compare un sorriso da folle che fa quasi paura. Io, immobile, non mi faccio intimidire e attendo un suo riscontro, sperando che non mi minacci di morte o mi troverei costretta a commettere un genocidio per uscirne viva.
-Hmm...Va bene, accetto. Ma ha solo ventiquattr'ore, sia chiaro, non un minuto di più. E, se posso, signorina Winterhouse, questa è un'opportunità grandissima che passa una sola volta nella vita, un treno con un'unica fermata.-
I suoi uomini mi portano il cappotto e il borsone accanto al tavolo con finta gentilezza. Mi invitano a farmelo indossare, ma io lo prendo con fare distaccato e lo appendo al mio avambraccio.
-Bene. Arrivederci, mister Cole. Signori, buona serata.- E me ne vado, passandoli a rassegna tutti quanti con lo sguardo. Sebbene la mia parte ragionevole stia pensando di accettare e farmi una nuova vita senza dipendere da nessuno o far preoccupare le persone sul mio stato economico ed emozionale, il mio istinto mi dice che dovrei prendere un'altra strada.
Ma io e Tommy non siamo mai stati bravi con l'istinto, il sesto senso, abituati a ragionare più con la testa.
Accettare mi sembra l'unica opzione."

Mh, maledizione, perché ho accettato quel giorno...Se solo la me del passato avesse saputo dove sarei finita anni dopo e avesse scoperto tutto quello che mi era già stato nascosto a quel tempo, forse avrei ben scelto di stare sotto un ponte per un altro po'. Ormai è inutile lamentarsi.