"I pescatori sanno che il mare è pericoloso
e le tempeste terribili.
Ma non hanno mai considerato quei pericoli
ragioni sufficienti per rimanere a terra."
(Vincent Van Gogh)La prima cosa che Scarlett vide quella mattina fu il viso abbandonato nel sonno di Tommy. Le coperte erano completamente messe alla rinfusa e la pelle nivea dell'uomo era illuminata da quella luce diffusa e chiara della mattina, filtrata attraverso le tende bianche della finestra. Sky si guardò attorno per vedere la situazione: erano entrambi ancora senza vestiti, la donna aveva la gamba sinistra attorno al fianco dell'uomo, lui aveva una mano nei capelli di lei che le scorreva dietro le spalle. Il suo petto si gonfiava e ritornava come prima ad ogni respiro e Scarlett cercó di non pensare a nulla di perverso dopo la notte precedente, per lei impossibile alla vista di quell'uomo. Lei, che aveva spesso molto freddo, ora sentiva un calore che la stupiva sempre di più. Il contrario era Tom che emanava fuoco dalla sua pelle sempre, soprattutto in questi momenti. Era molto presto, lei riconobbe la luce dell'alba con facilità e ritornò a guardare i capelli scompigliati e il viso rilassato del suo uomo. Ormai era così, era suo e lei era solo di Tommy dopo quella notte magica. Si meraviglió che entrambi avessero dormito tutta la notte visto che avevano gli incubi perennemente, invece stavolta ogni attimo era diverso, per fortuna.
Fece una cosa che non faceva da tempo, iniziò a cantare a bassa voce una canzone che ricordava uscire dalle labbra di sua madre, i versi le ricordavano i pomeriggi di sole nei campi di grano fuori città, quando i capelli biondi e il viso dolce e materno di lei la guardava con amore. La tranquillità era quella secondo il suo spirito e adesso la sentiva ugualmente affianco a Tommy, la persona che in fondo Scarlett voleva al suo fianco. Ogni parola la lasciava nell'aria e la faceva volare, leggiadra, verso le orecchie di chi la ascoltava, passando per i cuori.
Era una melodia che poi la stessa Sky aveva deciso di seppellire tra le vecchie memorie, le ricordava la madre che non sarebbe dovuta morire così presto, troppo bella dentro per un mondo come il loro.
-Che buongiorno...- Tommy aprì leggermente un occhio, sorridendo contro il cuscino. La sua voce era ruvida, roca, più del solito. Scarlett rise e gli passò una mano tra i capelli; dopo si diedero un bacio lento, bello come tutti gli altri.
-Che ore sono?-
-È l'alba, saranno le cinque forse...
Tom annuì passandosi la mano con gli anelli sulla faccia, cercando di svegliarsi completamente. -Ho dormito tutta la notte?
-Credo di sì, non ho sentito nulla e io ho il sonno leggero.
Lo Shelby si stranì, lui era sempre attento ai dettagli, perciò gli sembrava impossibile vedere una cosa del genere solo per la prima volta. Accanto alla collana con il fiore di Scarlett ce n'era un'altra fatta di perline di ferro, una strana medaglietta. -È una piastrina? Sei stata in America, non me l'avevi detto...
-Oh, sì- guardò sul suo petto le due collane che pendevano -Preferisco non dirlo in giro, ma è un regalo dell'esercito americano durante la guerra. Una piastrina col mio nome, come fanno lì i soldati.
-Nessuno sa che sei uscita dall'Europa?
-No, nessuno...Scusa se non te l'ho detto prima, ma mi sarà proprio sfuggito di mente. L'ho fatto durante la guerra e poi per Cole.
Appoggiò la testa sul gomito continuando a guardare Tommy negli occhi che sembrava soddisfatto della risposta. Per un attimo fu serio in volto, ma subito dopo allungò le labbra all'insù sussurrando: -Tranquilla. Chi ti ha fatto la piastrina?
-Un soldato, non so il suo nome. È un regalo dell'intero reggimento dopo aver salvato un generale dal fuoco degli autocarri nemici.
-Non è un pegno d'amore, quindi...Adesso sono più tranquillo.
-Che idiota, secondo te l'avrei tenuto se fosse stato un "pegno d'amore", come l'hai chiamato tu? Amo solo te, Thomas, quante volte te lo devo ripetere?
-Sai, è divertente sentirtelo dire, visto che sei la persona meno smielata su questa Terra.
Scarlett fece una smorfia, fintamente ferita dal commento di Tom. -Se vuoi una donna smielata, sempre dolce e sensibile, di certo dovrai andare a cercarla, Thomas, non sono io- disse incrociando le braccia. Ridendo, l'uomo la prese con un braccio e la strinse a sè, al contrario delle altre donne con cui lui era stato, a lei non importava affatto di essere nuda con la luce del sole che faceva vedere ogni pezzo di pelle, tanto ormai si era già visto tutto. -Ma io voglio te.- Le baciò la spalla e appoggiò la testa nell'incavo del collo di Scarly, al che lei con la sua voce provocante scherzò: -Che dimostrazioni di affetto...Ahia!- si sentì mordere la spalla e rise.
-Vuoi altri tipi di dimostrazioni?
-No, grazie, sono apposto dopo ieri.- L'uomo ghignò e la lasciò andare, anche lui in fondo voleva prendersi ogni parte del loro amore a piccoli pezzi, col tempo. Era anche una delle ragioni che lo spingeva ad andare avanti nella vita, così la pensava anche Scarlett. Si alzarono con calma, lei prese la camicia di Tommy e la indossò chiudendo pochi bottoni, poi si mise gli stivali. Appena si alzò però, sentì le gambe cedere e un dolore al basso ventre, accorgendosi che era arrivato il piccolo prezzo da pagare dopo la notte passata. Si aggrappò al pomello in legno alla fine del letto e respirò, guardando male Tom che stava ghignando con fare colpevole e sfacciato. Scarlett gli mimó con la bocca un'imprecazione rivolta a lui, poi iniziò a camminare lentamente con la camicia addosso che le stava il doppio più grande. Appena passó per andare in bagno si ritrovò davanti allo specchio, qualcosa in lei aveva attirato la sua attenzione. Thomas le aveva fatto un succhiotto, anzi due, quando lei invece li odiava profondamente. Da dietro la sua figura spuntò proprio il corpo di Tommy in tutta la sua maestosità, solamente coperto dai boxer neri che aveva la sera prima. Per un attimo Scarlett trasalì alla vista di quell'uomo, per un secondo pensò di lasciare perdere alla vista di quegli occhi azzurri, ma non avrebbe ceduto alla sua bellezza. Si girò per guardarlo fisso negli occhi e gli puntó un dito sul petto con forza.
-Io ti stacco le palle, Thomas Shelby.
E si girò di nuovo verso il suo riflesso, toccandosi il marchio che l'uomo le aveva fatto. Lui intanto le avvolse le braccia intorno al suo petto e acquisì quello sguardo penetrante che riusciva a stravolgere anche Sky.
-Sai, sei più sexy del solito quando mi minacci...il corpo coperto solo dalla mia camicia e gli stivali di pelle, i capelli leggermente scompigliati. Hai quell'aria da...selvaggia.
Scarlett sorrise e constatò: -Beh, lo sono.
Di colpo vide il profilo di Tommy lasciare il suo corpo, avvicinandosi solo all'orecchio e sussurrando: -Soprattutto a letto...
Dopo di che, tranquillo, di fronte a Sky che percepiva del rossore sulle sue guance, raccattò i pantaloni e la cintura da terra e se ne andó in bagno, non prima di averle lanciato un occhiolino girandosi sullo stipite della porta.
Così tanta audacia in Tommy Shelby non si era mai vista...Devo ammettere a me stessa che però non è poi così male questo suo lato. Sento un fuoco dappertutto dopo ieri sera, mi aspettavo che succedesse ma non che fosse così...intenso...Oh, mi devo riprendere, devo trovare un modo per nascondere questo segno rosso. Spero che con il colletto della mia camicetta si possa coprire. Fosse stato un altro lo avrei preso a schiaffi per due ore, ma lui è l'unico che riesce a farmi impazzire. Lo accetto solo perché...forse anche io lo faccio uscire fuori di testa, credo di esserne consapevole, non sono mica stupida.
Scarlett e Tommy uscirono presto quella mattina. Lei aveva trovato qualcosa da mettere, un vestito azzurro molto semplice che apparteneva ad Ada un po' di tempo prima, non le calzava a pennello però non le importava affatto, sarebbe uscita anche con un saio per vedere il cavallo di cui aveva parlato tanto con Tom.
Dopo essere scesi alla valle, arrivarono fino alla stalla ed entrarono. Quando Sky vide il cavallo fu una grande sorpresa: il primo lo accarezzò leggermente, lo aveva già visto e cavalcato insieme a Johnny Dogs, ma il secondo, quello bianco latte, non l'aveva mai visto.
-È...davvero meraviglioso...- disse avvicinandosi di più e accarezzandolo, poggiando la testa sul suo collo, sentendo il battere del suo cuore animale. Thomas la guardava mentre lei stava vicino al cavallo, appoggiato ad una colonna di legno che reggeva il tetto della stalla. Non aveva il cappotto, ma stava bene lo stesso, si sentiva bene con lei, per questo voleva stare al suo fianco.
Amarla è stato un passo che è venuto dopo il fatto di essermi reso conto che con lei mi sentivo felice. Non ho fatto il duro o il difficile con lei per molto tempo, ci conosciamo da una vita, lei sa come sono e mi comprende meglio di chiunque altro, soprattutto adesso, dopo la guerra e dopo i Red Falcons. Mi sono preso tutto di lei, anche i suoi difetti, mi piacciono specialmente quelli e ancora non ne ho capito il motivo. Di solito, quando sto con una donna, quando esterno le mie emozioni e come mi sento davvero, provo sensazioni come una forte vulnerabilità. Con Sky no, con lei mi sono sempre sentito forte anche se tolgo le mie maschere e il mio atteggiamento esteriore. Perché la aiuto sempre? Non per pietà, ma per paura, paura che me la portino via ora che qualcuno ha accettato una parte di me che non risorgeva da tempo. Per carità, lo so che lei da sola farebbe fuori tutti sul suo cammino, ma quando la ami così tanto non puoi fare a meno di proteggerla.
Ho pensato a Grace in questi giorni e, anche se mi sento in colpa, ho fatto un paragone con Scarlett involontariamente. Il nostro bacio nella chiesa, quel giorno a casa sua, la sua proposta che non ho voluto accettare, il suo essere misteriosa mi piaceva davvero tanto. Ho pensato anche che se non avessi saputo che Scarlett non fosse morta, forse sarei ritornato con lei, ma sarei rimasto sempre col pensiero rivolto alla donna dal rossetto rosso. Poi mi è tornato in mente quello che ha detto Sky su di lei, quello che ha fatto Grace a me e alla mia famiglia. Perché non si è fermata subito quando ha capito che provava qualcosa per me? Per quanto mi sforzavo di farlo con lei, Thomas Shelby non dimentica, non vuole dimenticare. Sinceramente, se Scarly fosse stata al posto di Grace, si sarebbe fermata molto prima. Tra me e la bionda doveva per forza andare così, era segno del destino. E stavolta il destino mi dice chiaro e tondo che Sky è il cielo che voglio ammirare ogni giorno e ogni notte della mia vita...
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𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘛𝘰𝘮𝘮𝘺 𝘚𝘩𝘦𝘭𝘣𝘺
Historical Fiction𝘐𝘵𝘢𝘤𝘢 - 𝘐𝘭 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘰 - Thomas e Scarlett dovranno fare il viaggio che detterà loro il destino prima di essere davvero felici, attraversando ogni tipo di ostacolo e provando ogni genere di emozione. Ce la faranno a...