Capitolo 24

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PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Non riusciva nemmeno a reggersi in piedi anche se cercava di farmi capire di essere forte e di potercela fare.
Mi tolsi il mio giubbotto e glielo misi sulle spalle.
Le stava enorme ma almeno il tremolio era diminuito.
" Ma tu come farai? "
Disse indicando il giubbotto.
" Non ti preoccupare, non sento molto freddo "
Dissi prendendola in braccio.
Lei protestò e assunse un espressione imbronciata perché voleva rimanere ancora un pò.
Era da così tanto tempo che non la vedevo con il broncio.
È davvero adorabile.
" Guarda che le gambe per fortuna ancora mi funzionano eh "
Sospirai alzando gli occhi al cielo esasperato.
" Anche la lingua purtroppo non cessa di funzionare "
Replicai guadagnandomi la sua espressione da offesa con la bocca spalancata.
Arrivati al parcheggio, c'era la mia limousine che ci aspettava.
" Ma la moto? "
Disse lei cercandola.
" L'ho fatta portare a casa, per il ritorno avevo previsto la limousine perché poi eravamo stanchi e infreddoliti e ritornare con la moto sarebbe stato scomodo "
" Ah quindi ti sei calcolato tutto "
Disse lei sorpresa.
" Certo, volevo che fosse tutto perfetto "
" Infatti lo è "
Rispose lei chiudendo gli occhi e appoggiando la testa sul mio petto.
Sul mio viso si formò un sorriso soddisfatto.
Ero fiero di me stesso, sono riuscito nel mio intento come sempre ho raggiunto l'obbiettivo.
Purtroppo però avevo in serbo altre cose per lei, ma purtroppo questo imprevisto me lo ha impedito.
Non pensate male adesso, non avevo intenzione di scopare.
Anche se però ammetto che non mi sarebbe dispiaciuto.
Infatti al ritorno avevo previsto la limousine non solo per i motivi che ho elencato a Grace, ma anche nel caso in cui la situazione si fosse riscaldata.
L'adagiai nel sedile con delicatezza ed entrai pure io.
La limousine era ben riscaldata e piano piano vidi che il suo viso diventava sempre più rosso.
Le presi la mano e dopo un pò si riscaldò.
" Stai bene? "
Lei annuì.
" Si, qui si sta benissimo "
Presi un succo d'arancia per farla riprendere.
Lo versai su un bicchiere di vetro e glielo porsi.
" Grazie "
Disse bevendolo.
" Di nulla "
Risposi.
Quando finì di berlo mi porse il bicchiere che posai.
" Ti senti meglio? "
" Adesso si "
Disse avvicinandosi a me.
Alzò lo sguardo verso il mio.
" M-Mi abbracci? "
Disse in un sussurro.
Senza pensarci due volte e senza farmelo ripetere avvolsi il mio braccio intorno alle sue spalle e l'attirai verso di me.
La strinsi al mio petto e lei avvolse le sue braccia esili sulla mia vita.
Appoggiò la testa al mio petto e chiuse gli occhi sorridendo.
" Sei così caldo "
Affermò accarezzandomi il petto con la sua manina gelida.
" E tu così fredda "
Dissi prendendo una sua mano tra le mie.
Smise di tremare completamente.
Io presi a giocherellare con la sua mano.
Stavo guardando il finestrino mentre continuavo a giocare e ad accarezzare la mano di Grace.
Iniziò a piovere.
Meno male che ce ne siamo andati in tempo pensai.
Ad un certo punto staccò la mano dalla mia e mi voltai dalla sua parte.
Lei adagiò la sua mano sulla mia guancia sinistra e mi rivolse un sorriso dolce, guardandomi con occhi lucidi e sguardo debole.
Era meravigliosa.
" Grazie Davis, sei così premuroso con me "
Le sorrisi e le baciai la fronte.
" Oddio ma tu scotti! "
Lei corrugò la fronte.
" Non è nulla tranquillo, io sto bene "
Presi il telefono che mi faceva comunicare con l'autista della limousine.
" Chad, vai più veloce "
Dissi sbarattato.
" Va bene signore "
Rispose educatamente lui.
Grace mi accarezzò il viso
" Non ti devi preoccupare così tanto Davis, io sto bene sul serio "
Disse con voce roca.
" Non posso rischiare che ti accada qualcosa, lo sai Gr..."
Lei posò un dito sulle mie labbra interrompendomi.
" Rilassati "
Disse lei rivolgendomi un sorriso sbilenco.
Io serrai la mascella e sospirai.
Lei tornò ad appoggiare la testa sul mio petto ed io la strinsi a me.
Dopo un po' si addormentò.
Sembrava una bambina adorabile.
Le toccai delicatamente la fronte ed era ancora bollente.
L'ho fatta ammalare.
È tutta colpa mia pensai.
Mi venne voglia di schiaffeggiarmi.
Arrivato a casa sua chiamai inviai un messaggio a suo fratello.
Quando gli spiegai la situazione lui si accorse.
Aprì lo sportello della limousine.
Guardò prima Grace e poi me.
Gli feci senno di parlare piano.
Lui annuì e la prese in braccio.
" Grazie amico "
Mimò con le labbra.
Io risposi con un cenno della testa.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Mi svegliai di soprassalto e mi ritrovai sul mio letto.
Ero sudata e avevo l'affanno.
E se tutto questo fosse stato solo un sogno ??
Mi toccai la fronte e notai che avevo un asciugamano bagnato.
Cosa è successo?
Mi chiesi confusa.
Mi guardai intorno e vidi i miei vestiti ai piedi del letto.
Alzai la coperta e vidi che avevo il pigiama.
Lanciai un'occhiata all'orologio e vidi che erano le 9 di sera.
In quel momento irruppe nella mia stanza Logan con un piatto in mano fumante.
Mi rivolse un sorriso dolce.
" La bella addormentata si è svegliata "
Esclamò posando il piatto nel mio comodino.
Poi si sedette accanto a me e mi tolse l'asciugamano dalla fronte e me la toccò con il dorso della mano.
" Sei ancora calda, vediamo se è scesa la febbre "
Disse estraendo il termometro dal nulla.
Lo guardai confusa.
" Cosa è successo?? "
Chiesi impaziente di sapere.
" Alza l'ascella "
Mi disse autoritario e feci come mi chiese.
Mi mise il termometro ed io d'istinto abbassai l'ascella.
" Mi vuoi rispondere? "
Dissi acida.
" Davis ti ha portata al mare, tu ad un certo punto hai iniziato a tremare e lui si è preoccupato portandoti a casa "
Disse sistemandomi il termometro.
" Ah "
Riuscii a dire.
Allora non è stato un sogno pensai.
" Mentre aspettiamo che il termometro funzioni ti vado a prendere una cosa. "
Disse uscendo dalla mia camera.
Io chiusi gli occhi con un sorriso stampato sul volto e sprofondai nelle coperte arrossendo al ricordo del bacio.
Ogni suo bacio aveva il potere di farmi provare i brividi anche solo al ricordo.
Logan tornò in camera mia con in mano una scatolina ed un biglietto.
Li poggiò sul comodino accanto al piatto.
Prese il termometro.
" 38 di febbre "
Spalancai gli occhi.
" Come 38 di febbre? "
Esclamai sorpresa.
" Anzi ti è scesa per fortuna. Quando sei arrivata l'avevi a 39 e mezzo "
Accidenti pensai.
Lui prese il piatto e me lo porse.
" Prendilo tesoro, è il brodo di pollo di Clara, vedrai che ti sentirai meglio dopo "
Non me lo feci ripetere due volte.
Io amo il brodo di pollo di Clara.
" Ma oggi Clara aveva il giorno libero! "
Esclamai.
" Lo so tesoro ma quando ha saputo che stavi male ha insistito nel venire a cucinarti il suo brodo di pollo per farti riprendere "
" Che amore, l'hai ringraziata vero? "
" Certo che si "
Rispose lui come se fosse ovvio.
" E tu invece dovevi restare a lavoro perché dicono che hai combinato un casino "
Lui annuì.
" Si, per fortuna ho risolto prima del dovuto e sono tornato a casa. Volevo fare una sorpresa a Megan, le avevo detto che oggi dovevo stare tutto il giorno a lavoro, ma adesso stai male e non ho intenzione di lasciarti sola a casa, i nostri genitori sono andati a cenare con i Kyle. "
Spalancai gli occhi.
" Logan ho 20 anni! Posso benissimo badare a me stessa da sola, e inoltre c'è Clara con me "
Lui mi cambiò l'asciugamano.
" Non posso andarmene sapendo che stai male, voglio essere io a prendermi cura di te "
Posai il brodo di pollo sul comodino e mi alzai.
" Sto benissimo Logan credimi. Ho pure voglia di andarmi a fare un bel bagno caldo. "
" Torna a letto Grace, ti devo ricordare che hai la febbre a 38? "
Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
" Dai Logan! Va da Megan cosa aspetti? Non preoccuparti per me, sto benone "
Lui mi guardò impaurito.
" Stai scherzando vero?"
Feci no con la testa e lo trascinai in camera sua.
" Cambiati e va da lei, senza discussioni. "
Lui aprì la bocca per protestare
" Ma..."
" Niente ma "
Lo interruppi.
" Senza discussioni "
Dissi autoritaria uscendo dalla sua camera.
Tornai nella mia e mi gustai il mio buon brodo.
Una volta finito andai da Logan a vedere a che punto era.
Era vestito con un paio di pantaloni blu ed una camicia bianca.
Lo ammirai per bene.
Feci un verso di approvazione.
" Sei molto appetibile "
Dissi facendogli l'occhiolino.
Lui mi sorrise maliziosamente.
" Lo so "
" Mmmm ti sei messo il one milione!! Sei ingiusto così! "
Dissi avvicinandomi a lui.
" Adesso ti devo mangiare il collo "
Dissi tempestandolo di baci.
Lui rise.
" Piantala Grace mi fai il solletico "
Protestò lui.
Io risi e lo lasciai andare.
" Mi raccomando, se ti senti male chiamami. "
Io annuii
" Tranquillo si "
Mi stampò un bacio veloce sulla fronte e se ne andò.
Io mi diressi dritta al bagno e preparai la vasca.
Accesi le candele e riempii la vasca di acqua.
Mi spogliai ed entrai.
Mi rilassai nel profumo di quell'acqua calda.
Ci stetti quasi un'ora e poi uscii.
Mi sentivo bene, ci voleva sia il brodo di Clara che questo bagno caldo.
Mi misi il pigiama e scesi da Clara.
La trovai in cucina.
" Clara "
Esclamai.
Lei si voltò dalla mia parte sorpresa.
" G-Grace cosa ci fai all'in piedi? Hai la febbre! "
Io sorrisi e scossi la testa.
" Sto benissimo grazie al brodo di pollo, ti volevo ringraziare. "
Lei mi sorrise
" L'ho fatto con il cuore tesoro, sei come una figlia per me, lo sai "
Andai da lei e l'abbracciai.
In quel momento suonò il campanello.
Andai ad aprire io.
Mi trovai davanti un enorme mazzo di tulipani e dietro questo mazzo di tulipani c'era
" Davis "
Esclamai sorpresa.
Mi guardò con il suo sorriso sexy.
" E-Entra "
Non se lo fece ripetere due volte ed entrò.
" Questi sono per te. Dei meravigliosi tulipani per augurarti la guarigione "
Disse porgendomeli.
" Sono bellissimi "
Esclamai.
" Pensavo che non fossi affatto un romanticone "
Dissi guardandolo negli occhi.
" Be pensavi male "
Disse facendomi l'occhiolino.
Li misi sul vaso del salotto.
" A proposito, se stai già all'in piedi significa che ti senti..."
" Male "
Lo interruppi voltandomi di scatto dalla sua parte.
Lui mi guardò con la fronte corrugata.
" Sto male pensando a tutto il male che ti ho fatto Davis. E sto ancora più male da quando non sto più con te. "
Cosa diavolo mi era preso?
Di sicuro mi era salita la febbre.
Sono le parole che mi trattenevo da due anni e adesso sono riuscita a dirgliele.
Lui mi guardò spiazzato.
Non si aspettava certamente che gli dicessi questo.
Ad essere sincera nemmeno io mi aspettavo di dire una cosa del genere.
Mi è scappato così, dal nulla.
Lui si mise una mano al petto.
" Quando mi hai lasciato sono morto dentro. Non immaginavo minimamente che si potesse soffrire così tanto per una persona. Mi hai spezzato il cuore, ed anche io l'ho fatto. Ci siamo distrutti a vicenda. Però sento qualcosa dentro di me, che spero lo senta anche tu. È il bisogno di ritornare insieme nonostante la consapevolezza che siamo in grado di poterci distruggere reciprocamente, abbiamo un voglia sovrumana e inspiegabile di ritornare insieme. Spero che valga la stessa cosa per te, perché è esattamente ciò che provo io Grace, anche se so che solo tu saresti in grado di potermi uccidere dentro, ho questo grande bisogno di ritornare con te. Perché ogni minuto che sto con te, mi rendi una persona migliore. "
Il cuore iniziò a battermi all impazzata e le gambe mi tremavano.
Non immaginavo che provasse così tanto dolore per me.
E non immaginavo nemmeno che ogni momento passato con me, si sentisse così bene.
Ero commossa dalle sue parole.
Poi sentii una sensazione inspiegabile e mi gettai su di lui.
" Oh Davis! "
Esclamai afferrando il suo viso e baciandolo con passione.

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