PUNTO DI VISTA DI LOGAN
Dopo il lavoro uscii di corsa.
Dovevo andare a casa a farmi una doccia veloce, e poi uscivo con la mia adorata Megan.
Durante il tragitto decisi di fermarmi davanti un fioraio.
Stava per chiudere ma per fortuna lo convinsi a riaprire per me.
Presi un bel mazzo di rose bianche, le sue preferite.
Mi avviai di corsa verso casa e mi preparai.
Indossai un paio di pantaloni blu e di sopra una camicia bianca è una giacca dello stesso colore dei pantaloni.
Mi scarmigliai i capelli come piaceva a lei e mi lasciai quell'accenno di barba che la faceva impazzire.
Mi spruzzai una quantità industriale di profumo e quando fui soddisfatto mi misi il cappotto.
Una volta arrivato a casa di Megan suonai al cancello.
Lei lo aprì ed entrai nel suo cortile.
Presi le rose e le tenni dietro la mia schiena.
Lei aprì la porta.
Era magnifica! Stupefacente! Da togliere il fiato.
Aveva raccolto i lunghi capelli in una mezza luna lasciando scoperte le sue adorabili orecchie.
Sono così piccine e perfette! Le metto sempre i capelli dietro le orecchie per guardargliele.
Poi aveva un magnifico giubbotto lungo e di un bianco candido.
Una sciarpa verde smeraldo come i suoi occhi e sotto aveva dei leggins e gli stivali.
Mentre salivo le scale le feci un sorriso e ammiccai.
" Sei magnifica amore mio" dissi prendendola per la vita attirandola sulle mie labbra lasciandole un lungo bacio.
Lei sorrise e ricambiò il mio bacio.
" Entra che c'è freddo " disse lei portandomi dentro.
" Vado a prendere la borsa e andiamo " disse lei salendo le scale.
Non appena la vidi sparire mi affrettai a trovare un vaso per metterci le rose.
Non appena lo trovai, lo posizionai al centro del tavolino all'ingresso.
Sorriso soddisfatto e aspettai Megan.
Non appena scese le scale sul suo viso si formò una grande espressione di sorpresa.
La sua felicità per me non ha prezzo.
" Non ci posso credere! Sono spettacolari! "
Disse abbracciandomi forte.
" Mai quanto te piccola " dissi lasciandole un dolce bacio sulle sue labbra.
" Hai preso tutto? " Chiesi accarezzando il suo piccolo visino adorabile.
Lei annuì e dopo la sua conferma ce ne andammo.
Mentre eravamo in macchina mi squillò il cellulare.
" Tesoro puoi rispondere tu per favore "
Lei annuì e prese il mio cellulare.
" Pronto Kate" disse amorevolmente Megan.
Ah era mia madre. Cosa voleva dirmi a quest'ora?
Guardai per un secondo Megan e vidi che la sua espressione cambiò di botto.
Il suo magnifico viso divento bianco.
Non parlava più, stava solamente ascoltando in silenzio e quasi sotto shock.
Cosa sarà successo???
" Megan cosa succede? " Dissi preoccupato.
Lei chiuse la chiamata e si voltò verso di me con un'espressione cupa.
" Tesoro non farmi preoccupare "
Dissi trattenendomi dal toccarla.
" L-Logan" disse con un filo di voce.
" Parla Megan! Cosa ti ha detto mia madre "
Lei stava per scoppiare in lacrime, ed io iniziavo ad agitarmi.
" Dobbiamo andare in ospedale "
Disse con la voce tremante.
A quelle parole frenai di botto la macchina e le macchine dietro di me suonarono i clacson.
" Perchè? È successo qualcosa a mio padre? "
Dissi in preda al panico.
" No non è tuo padre che si è sentito male "
" E allora chi? "
" Grace! È stata Grace. L' hanno trovata svenuta al Central park. "
A quelle parole feci un inversione illegale e andai a tutta velocità verso l'ospedale.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Mi svegliai confusa. Avevo la vista offuscata e quando misi a fuoco capii che ero in un ospedale.
Cosa è successo? Non ricordo bene.
Aspettate, ero uscita per andare a correre e...sono svenuta.
Adesso mi ritrovo qui.
Oh sono pazza, sento il profumo di Davis addosso.
Lo sento veramente, questo è un chiaro segno della mia pazzia.
Forse sono finita in un manicomio.
Oddio, ditemi di no vi prego.
Giuro che smetto di sentire il profumo di Davis ma ditemi che non sono finita in un manicomio.
Fortunatamente entrò un infermiera e mi affrettai a chiederle dove fossi.
" La prego, non mi dica che sono finita in un losco manicomio non sono pazza mi creda! " Dissi quasi urlando dall'agitazione.
Lei prima spalancò gli occhi per la sorpresa, e dopo qualche secondo scoppiò a ridere.
" Accidenti, era da tanto che non ridevo così tanto "
Diventai rossa per l'imbarazzo. Mi stava prendendo in giro?? Dovevo togliermi il dubbio.
" La prego non sono violenta! Non rinchiudetemi in una stanza in isolamento con la camicia di forza! "
Dissi nascondendomi sotto le lenzuola bianche.
" Oh cara non ti preoccupare! Sei in ospedale! "
Disse dolcemente lei.
Io uscii timidamente dalle lenzuola.
Mi sentii in estremo imbarazzo.
Ma cosa mi prendeva?
"Oh"
Fù l'unica cosa che mi uscì dalle labbra.
Un'espressione di sorpresa.
" È svenuta signorina, e un ragazzo ti ha trovata e portata qui "
"Oh " ridissi sorpresa.
" Ha voluto mantenere la sua identità anonima "
"Oh capisco"
Ormai quel 'oh' era l'unica cosa che riuscivo a dire.
" Lei ha bisogno di riposo, deve smetterla di correre per un bel pò "
Guardai confusa quella dolce infermiera dall'aspetto impeccabile.
" Ma cosa ho? " chiesi.
" Nulla di preoccupante, i miei superiori mi hanno riferito di dirle che è solo un pò stressata e che ha bisogno di un pò di riposo per adesso "
Annuii ma lei restò lì a fissarmi come se volesse aggiungere qualcosa.
La guardai con un punto interrogativo stampato sul volto, e lei si agitò.
" Ci sono dei parenti qui fuori, vuole che li faccia entrare? "
Annuii sorridendole e prima che uscisse la fermai.
" Grazie per avermi confermato di non essere finita in un manicomio "
Lei scoppiò a ridere e uscì dalla stanza.
Entrò immediatamente Logan pieno di agitazione.
" Mio piccolo fiore" esclamò stringendomi a lui.
" Logan " dissi ricambiando l'abbraccio.
Oh come mi sentivo bene tra le braccia del mio fratellone.
" Come ti senti? " Mi chiede guardandomi negli occhi.
Gli feci un sorriso timido per tranquillizzarlo e gli accarezzai il viso.
" Adesso che ho te molto meglio "
Era agitatissimo, ansimava e aveva il respiro irregolare.
"Calmati Logan sto bene, fidati"
Fece un lungo sospiro e si calmò chiudendo gli occhi e lasciandosi accarezzare il viso assecondando il movimento della mia mando con la sua.
"Oh piccola impertinente. Quante volte ti ho detto di non correre di sera da sola! "
Arrossii per l'imbarazzo e mi grattai il naso per l'abitazione come una bambina piccola.
" Scusa " sussurrai con un filo di voce appena udibile.
Mi abbracciò di scatto.
" Oh se ti fosse successo qualcosa! Se ti fosse successo qualcosa! "
Gli accarezzai la schiena nel tentativo di tranquillizzarlo
" Shh non è successo nulla "
Stava per ribattere quando si udì la voce di nostra madre, litigarsi con l'infermiera.
" Ma insomma! C'è mia figlia lì dentro, per l'amor del cielo lasciatemi entrare! "
"Miss Bennet mi dispiace, ho il dovere di farvi entrare ad uno ad uno, c'è già suo figlio dentro "
" Non mi interessa! Mi lasci parlare con i suoi superiori! Devo vedere mia figlia! "
Logan ed io scoppiammo a ridere.
" Forse è meglio che esca, altrimenti la mamma rischia di far impazzire quella povera infermiera. " disse dirigendosi fuori.
" Mamma calmati, sta bene, entra pure " disse facendomi l'occhiolino prima di uscire del tutto.
Mia madre entrò di corsa e mi prese le mani.
"Oh bambina mia! Come stai? " Disse toccandomi ripetutamente il visto.
" Sto bene mamma, sono solo un pò stanca e affamata. "
" Oh hai fame? Chiamo subito Fred e gli faccio portare tutto quello che vuoi"
" Ho voglia della carbonara di Clara "
" Te la faccio portare subito " disse stampandomi un bacio sulla fronte.
" Dov'è papà? " Chiesi esitante.
" Tuo padre sta cercando in tutti i modi di scoprire chi ti ha portata qui, ha intenzione di ringraziarlo "
" Oh " riuscii a dire.
Dopo aver chiamato Fred, ritornò a tenermi per mano.
" Oh eravamo così preoccupati! Tuo padre ha mandato a quel paese un contratto per venire subito qui "
" Mamma così mi fai sentire in colpa però"
" No amore, non devi sentirti in colpa! Tuo padre avrebbe ucciso per te lo sai "
Oh il mio paparino adorato.
" Promettimi una cosa tesoro "
" Dimmi "
" Promettimi che non andrai a correre più a certi orari e per di più da sola! "
Lottai contro la voglia di sospirare e alzare gli occhi al cielo.
Mi limitai a sorridere e ad annuire.
"Promesso mamma" dissi incerta.
"Brava bambina mia" disse con amore.
" C'è anche Megan, la faccio entrare tesoro?"
" Oh si ti prego! "
Lei mi baciò ed uscì.
Megan entrò, era splendida.
" Oh tesoro, ti prego non dirmi che ho interrotto un appuntamento con Logan! " Esclamai appena la vidi.
Lei mi fece un sorriso mozzafiato.
" Tranquilla cucciola, nulla di importante! Tu vali di più di un appuntamento. "
Mi coprii il viso per l'imbarazzo.
" Sono un disastro! Ho combinato solo guai. "
Lei mi accarezzò i capelli.
" Piantala di dire frottole! Lo vuoi che sei più importante di un appuntamento?"
Scossi la testa.
Lei mi osservò in silenzio.
" Ti vedo così pallida tesoro! "
" Tranquilla, i dottori dicono che è solo stanchezza, magari sarà stato tutto lo stress che ho accumulato venendo a Manhattan. "
Lei sospirò.
" Ti prego, non prendermi per pazza, ma la prima cosa a cui ho pensato appena sveglia è stato Davis! Sento pure il suo profumo addosso, ti rendi conto?? "
" Non so se tua madre te lo ha già detto, ma qui fuori c'è tuo padre che sta cercando in tutti i modi di corrompere il personale per scoprire chi ti ha portata qui..." Disse lasciando la frase in sospeso.
" Continua" dissi curiosa.
" Ci ho pensato sù e mi sono chiesta: solo un'altro milionario avrebbe potuto pagarli così bene per mantenere la sua identità anonima, da fargli rifiutare qualsiasi altra cifra proposta da tuo padre..."
La guardai confusa.
" No è impossibile. " dissi secca.
" Invece non lo è. " insistette lei.
" Fidati è impossibile" insistetti io.
" Perchè ne sei così sicura? " Disse lei alzando un sopracciglio.
Io sospirai e mi presi di coraggio per risponderle.
" Perchè gli ho spezzato il cuore. "
" E come? "
" L'ultima volta che ci siamo visti, mi ha sorpresa nel suo letto mentre....lo facevo con Erik "
Lei restò letteralmente scioccata.
" Ma cosa ti prende Grace? È da un pò che non ti riconosco più... in questi due anni sei cambiata "
" Lo so Megan, non capisco cosa mi è preso. Ti giuro che ho cercato di impedirglielo ma mi sono lasciata andare e ho commesso un gravissimo errore. Me ne pento da morire. Dovevi vedere la sua faccia, è stato il momento più orribile che ho passato, dopo averlo lasciato."
Dissi quasi scoppiando in lacrime.
Per fortuna in quel momento arrivò Fred con la mia carbonara.
Nell' arco di 8 minuti me ne sbarazzai e avevo ancora fame.
Dopo entrò l'infermiera di prima.
" Signorina, ho una buona notizia. Può tornare a casa. "
Sorrisi contenta e mi alzai da quel letto.
" Mi raccomando, ha bisogno di molto riposo..." Disse lasciando di nuovo la frase in sospeso.
C'era qualcosa che voleva dirmi ma si tratteneva.
" Allora io vado" dissi contenta.
Prima di uscire dalla porta mi fermò per il braccio.
" Mi ascolti, non sono molto esperta, lavoro qui da poco e mi sono laureata due mesi fà. Ancora non ho molta esperienza e non ho il dovere di contraddire le diagnosi dei miei superiori. Però io ho un vago sospetto che mi tormenta. Le voglio dare solo un consiglio. Per favore, cerchi di farne atto. Si faccia un test di gravidanza domani mattina. "
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Quegli occhi color argento 2
RomanceQuesto è il sequel del primo libro: Quegli occhi color argento. Se vi aspettavate un sequel scontato e banale avete proprio sbagliato libro. Se il primo libro vi è piaciuto molto questo vi farà veramente impazzire. Ci saranno molti colpi di scena e...