Capitolo 28

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PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Entrai nel primo taxi che si fermò, insieme a Grace.
Tremava e il cuore le batteva fortissimo.
La scrutai per bene per verificare se si fosse ferita.
Lei restò a fissare il vuoto impaurita.
" Tesoro stai bene? Ti sei ferita? "
Lei scosse la testa.
Era sotto shock.
Dovevo darle un pò d'acqua.
Chiesi al tassista di fermarsi.
Feci per aprire lo sportello ma Grace mi tenne forte il braccio.
" Che c'è piccola? "
Le chiesi.
Lei mi guardò con quei suoi enormi occhioni dolci.
" Non mi lasciare "
Piagnucolò lei.
Io le accarezzai il viso.
" Non ti devi preoccupare, torno subito "
" Ho paura "
Disse debolmente.
Io le accarezzai il viso.
" Non devi averne. Ti fidi di me? "
Lei fece si con la testa e le diedi un bacio sulla fronte prima di uscire.
Corsi verso il primo bar che trovai e presi una bottiglietta d'acqua.
Tornai subito verso il taxi.
" Ecco piccola, bevi, ti farà bene "
Dissi porgendole la bottiglietta.
Lei molto timidamente bevve.
Io le accarezzai la testa.
" Come ti senti? "
Le chiesi esitante.
Lei non rispose.
Sussurrò debolmente.
Io misi le mani a coppa sul suo viso piccino e la guardai negli occhi.
" Se ti fosse successo qualcosa! Dio, mi sento male al solo pensiero"
Dissi avvicinando il suo viso al mio, dandole una serie di baci a stampo sulle labbra per poi chiudere con un bacio passionale.
" Vieni qui "
Dissi portandola al mio petto, stringendola in un abbraccio.
" Adesso mi dici come ti senti? "
Lei mi accarezzò il petto.
" Benissimo "
Io presi a giocare con la sua coda mentre sentivo rallentare il battito del suo cuore.
Finalmente ero riuscito a calmarla.
Ero preoccupato per quello che era accaduto.
Chissà se Chuck stava bene e chissà se sono riusciti a prendere quell'uomo.
Perché voleva sparare Grace?
Non vedo l'ora di trovare le risposte a tutte le mie domande.
Eravamo bloccati nel traffico.
Grace si era addormentata fra le mie braccia.
Giunti a metà strada mi vidi costretto a svegliarla.
La scossi leggermente e lei si svegliò di scatto.
" Dove sono? "
Disse assonnata con gli occhi mezzi chiusi.
" In taxi, stiamo arrivando a casa tua "
Lei annuì e si appoggiò allo schienale.
Oddio le volevo saltare addosso.
Era così arrapante in quel momento.
Aveva la coda scarmigliata e gli occhi assonnati.
Accavallai immediatamente che gambe per nascondere la mia erezione.
Accidenti a me!
Lei si voltò dalla mia parte e mi sorrise.
Io presi la sua piccola manina e la baciai.
Lei arrossì di colpo e la mia erezione premeva ancora di più sui jeans.
Maledizione!
Una volta arrivati davanti la sua villa, lei fece per prendere il borsellino ma la fermai.
" No "
Dissi autoritario.
" Ci penso io "
Lei prima mi guardò con occhi supplicanti ma poi si arrese.
Le sollevai il mento con l'indice e la baciai.
" Ci vediamo stasera piccola "
Dissi per poi darle un ultimo bacio a stampo sulla fronte.
Lei ridiventò rossa e mi sorrise.
" A stasera "
Disse prima di andarsene.
Rimasi lì a godermi la visuale del suo magnifico lato B facendo un sorriso di approvazione.
Una volta arrivato a casa pagai il taxista.
Per prima cosa mi diressi verso il garage e c'era sia la mia Ducati che la macchina di Chuck.
Entrai in casa e lo cercai.
Lo trovai nella sua stanza.
" Chuck stai bene? "
Dissi avvicinandomi verso di lui.
" Si signore, non si preoccupi "
Disse mostrandomi un sorriso rugoso.
" Lo hanno preso? "
Chiesi esitante.
Lui annuì
" Si ma purtroppo non vuole parlare. Non si è scoperto perché lo ha fatto e per chi lavora "
Diedi un pugno al muro per la rabbia accompagnato da un calcio.
" Maledizione! "
Imprecai.
" Però "
Continuò lui.
" Però? "
Ripetei io in attesa che continuasse a parlare.
" Ha lasciato un messaggio prima di essere portato dalla polizia "
Mi avvicinai a lui.
" Dimmi "
Lui guardò il pavimento e poi alzò lo sguardo sul mio.
" Dice che ha intenzione di rovinare i Kyle e i Bennet e distruggere per sempre la vostra impresa "
Spalancai gli occhi.
" Ma è un folle! "
Esclamai.
Lui annuì.
" Per questa sera mandami 100 guardie sparpagliate per tutta la villa "
Lui annuì.
"Sarà fatto signore "
Dopo di che, uscii dalla sua stanza e andai ad avvisare i miei.
I miei mi guardarono con terrore.
"Dobbiamo avvisare Derek! "
Esclamò mio padre.
Io annuii.
" Non c'è tempo da perdere. Io intanto ho già fatto chiamare 100 guardie per tutta la villa questa sera dato che c'è il ballo in maschera. "
Dopo pranzo decisi di chiamare Grace per sentire come stava.
Dopo 4 squilli rispose.
" Pronto? "
Era così tranquillizzante sentire la sua voce.
" Grace, come stai? "
" Bene, mi sento bene però sono preoccupata. Qui i miei si stanno allarmando, tuo padre ha chiamato il mio e adesso hanno chiamato qualche guardia. Mi dici cosa sta succedendo? "
Sospirai.
" Ricordi l'uomo che per un pelo non ti ha sparata? "
Dopo qualche secondo di silenzio rispose.
" Si "
" Ha lasciato un messaggio. Dice che hanno serie intenzioni di rovinare noi Kyle e voi Bennet. "
Sentii un sospiro di sorpresa.
" Ma è terribile Davis! E se riprovassero a sparare qualcuno di noi? "
Sentii una fitta al petto al solo pensiero.
" Non ti preoccupare piccola, con me sei al sicuro. Avremmo sempre delle guardie insieme a noi. E poi non devi dimenticarti che ci sono io e che ti proteggerò in tutti i modi "
Dissi il più sincero possibile.
" Cercherò di non allarmarmi più di tanto se so che ci sei tu "
Sorrisi.
Questa è la Grace che mi piace.
" Brava, così ti voglio "
" Adesso devo andare, sono già le 3. Ho poche ore per prepararmi "
" Va bene, a dopo piccola "
" A dopo "
Disse lei per poi riattaccare.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Staccai la chiamata e sospirai.
Ero così preoccupata.
Non volevo che gli accadesse qualcosa.
Ci siamo appena riappacificati, non sopporterei di perderlo.
Lasciai il cellulare in camera e scesi al piano di sotto.
" Grace tesoro, ti stavamo cercando "
Disse mie madre facendomi cenno di avvicinarmi dalla loro parte.
" Dimmi pure mamma "
Lei mi indicò un uomo afroamericano.
Ma quale uomo, era un orso! Un bestione di due metri e qualcosa.
Era super muscoloso e assumeva un espressione seria.
Indossava un completo elegante e aveva gli occhiali da sole neri.
" Lui è Alfred, sarà la tua guardia del corpo "
Disse mia madre.
Lui chi salutò con un cenno della testa.
" È uno dei migliori "
Continuò mia madre.
Io gli rivolsi un sorriso timido.
Lui nonostante il suo modo di fare serio, ricambiò il mio sorriso.
Non capisco perché ma già mi fa simpatia.
Mi porse la sua mano.
" È un vero piacere signorina Bennet, sono al suo completo servizio "
Io gli diedi la mia mano e me la strinse.
Una stretta non troppo forte ma decisa.
Lanciai un'occhiata furtiva all'orologio e mi accorsi che era tardi.
" Bene, io vado a farmi un bagno, è un po' tardi, dobbiamo prepararci tutti per il ballo "
Annunciai.
" Oh giusto tesoro! Me ne stavo quasi dimenticando "
Disse mia madre correndo verso le scale.
" Forza Derek, vieni anche tu "
Chiamò mia madre a mio padre.
" Arrivo cara "
Disse mio padre correndo verso di lei.
Io andai in cucina a prendermi un succo e Alfred mi seguì.
" Ne vuoi un pò anche tu? "
Dissi indicandoglielo.
" No la ringrazio signorina Bennet, faccia come se avessi accettato "
Disse in tono garbato.
" Oh no! Ti prego, chiamami Grace "
Lui fece un cenno educato con il capo.
" Come desidera lei signorina Bennet "
Lo guardai male.
" Volevo dire Grace "
Si ricompose lui.
Io gli sorrisi e mi diressi verso il bagno.
Lui ovviamente mi seguì.
" Io ti aspetterò qui fuori...Grace "
Disse correggendosi di nuovo.
" Va bene, ma ti avviso, non ci metterò poco "
Lui sorrise leggermente.
"Non preoccuparti "
Mi rassicurò lui.
Mi feci un bel bagno rilassante di mezz'ora e poi uscii.
Mi diressi nella mia stanza con l accappatoio addosso e rossa in viso per l'imbarazzo.
Mi aspettò di nuovo fuori la mia camera mentre aspettava che mi vestissi.
Mi misi il mio magnifico vestito blu notte.
Indossai anche i guanti e le decoltè blu.
A quel punto non mi restava che scegliere l'acconciatura e il trucco.
So che avevamo le maschere ma durante la cena le dovevano togliere, quindi dovevo truccarmi.
Decisi di lasciare i miei boccoli e di raccoglierne solo alcuni sulla parte superiore della testa, formando una specie di mezzo raccolto.
Mezzi sciolti e mezzi raccolti.
Come trucco, decisi di mettermi un pò di ombretto blu scuro brillantinato sulle palpebre e un fino di eye-liner nero.
Ovviamente non poteva mancare il mascara.
Poi decisi di indossare un rossetto rosso scuro, e con mio grande stupore notai che non stonava affatto con il vestito, anzi, ci stava benissimo.
Per finire indossai la mia magnifica maschera.
Mi guardai un ultima volta allo specchio.
" Bene, sono pronta "
Dissi prima di uscire dalla mia stanza.
Non appena aprii la porta Alfred restò stupito.
"Ma che magnifica fanciulla"
Esclamò facendomi un cenno con il capo.
Arrossii di colpo e ringraziai.
" I tuoi sono giù che ti aspettano "
Disse indicando il piano inferiore.
Io annuii e prima di raggiungere le scale lo fermai.
" Ascolta "
Dissi quasi nervosa.
" C'è una cosa che devo dirti prima di andare "
Lui mi guardò accigliato.
" Dimmi pure "
Sospirai e mi presi di coraggio.
" Lo hai presente Davis Kyle no? "
Lui annuì.
" Ecco...lui è...cioè noi siamo... stiamo insieme. Ed io non voglio che i miei lo scoprano, quindi per favore, se mi vedi ogni tanto con lui, non andare a riferirlo ai miei. Mio padre non potrebbe accettare la nostra relazione per questo ti chiedo di non andare a dirlo ai miei. "
Lui annuì comprensivo.
" Non ti preoccupare, il tuo segreto è al sicuro con me "
Sorrisi e mi rilassai visibilmente.
" Grazie "
" Di nulla, è il mio lavoro, sono a suo completo servizio "
Disse facendomi l'occhiolino attraverso le lenti scure dei suoi occhiali.
Scesi le scale e andai dai miei che mi aspettavano al piano di sotto.
" Wow! "
Dissero in coro.
Restarono a bocca aperta.
Arrossii di colpo.
" Modestamente è tutta il padre "
Scherzò mio padre cercando di stuzzicare mia madre.
" Si, ti piacerebbe! "
Disse mia madre guardandolo con occhi di sfida.
" Dai ammettilo cara, Grace è tutta il padre, mentre Logan è tutto te "
Disse mio padre facendo la linguaccia a mia madre.
In quel momento scese Logan in un elegantissimo completo.
Mia madre lanciò un fischio di approvazione.
" Vieni qui amore! "
Disse mia madre andando incontro a lui.
Gli stampò un bacio rumoroso su una guancia.
" Sei il mio orgoglio! Guarda come sei bello, tutto la mamma "
Mio padre alzò gli occhi al cielo e Logan restò di stucco.
Poi prese le guance di Logan e lo strapazzò.
" Guarda che viso magnifico! Hai due occhi color verde smeraldo come la mamma "
Io e mio padre scoppiammo a ridere.
Mia madre si girò dalla nostra parte e mise le mani sui fianchi.
" Che c'è? Siete solo invidiosi"
Disse lei mettendo il broncio.
" Io dovrei scappare. Devo andare a prendere Megan "
Disse Logan mettendosi il giubbotto.
" Mi raccomando tesoro, non dimenticare la maschera "
Disse mia madre a Logan.
Lui annuì e uscì dalla villa accompagnato dalla sua guardia del corpo.
" Forza, anche noi dobbiamo andare "
Disse mio padre passando il soprabito a mia madre.
" Amore le hai prese le nostre maschere vero? "
Chiese mia madre a mio padre.
" Certo tesoro "
Disse lui rassicurandola.
Montammo sulla nostra limousine e ci dirigemmo verso la villa dei Kyle.
Dopo qualche secondo mi arrivò un messaggio da parte di Davis.
" Hey piccolina ;) "
Accompagnato da un faccino che faceva l'occhiolino.
Decisi di fargli uno scherzo.
" Hey, purtroppo mi è salita la febbre all'improvviso e dovrò restare a casa :( "
Inviai il messaggio e mi stampai un sorriso ebete sul viso.
Chiassà se ci sarebbe cascato come un pollo.
La risposta non tardò ad arrivare.
"Cosa? E quindi rimani da sola a casa?!"
Sorrisi soddisfatta.
Ci è cascato, missione compiuta.
" No tranquillo, rimarrà la guardia del corpo con me "
Inviai questo ultimo messaggio e poi riposai il mio cellulare nella mia borsetta perché eravamo già arrivati.
Scendemmo dalla nostra limousine e i miei indossarono le loro maschere prima di entrare nella villa.
Come sempre ci accolse Rosita alla porta.
" Buona sera, Bentornati signori Bennet. Ci sono i signori Kyle che vi aspettano in sala ballo "
I miei annuirono ed entrammo.
Rosita mi lanciò un sorriso furbetto ed un veloce occhiolino di nascosto.
Forse aveva capito che ero tornata con Davis.
Facemmo il nostro ingresso nella sala da ballo e trovammo i Kyle ad aspettarci.
Non appena Davis mi vide restò sorpreso.
Io sorrisi da sotto i baffi soddisfatta.
" Buona sera! "
Esclamò Lizzie.
" Buona sera cara "
Salutò mia madre andandole incontro.
Ovviamente mio padre e John se ne andarono per i fatti loro ed io restai con mia madre, Lizzie e Davis.
Non smettevamo di fissarci.
Ad un certo punto gli squillò il telefono e si allontanò.
Dopo un pò iniziavo ad annoiarmi a sentire i discorsi di mia madre e Lizzie.
" Io vado a vedere se Logan è arrivato "
Annunciai per giustificarmi.
Me ne andai da loro e mi diressi verso la sala da ballo.
Mentre camminavo, qualcuno mi prese per il braccio e mi strattonò verso il muro.
" E così avevi la febbre eh? "
Disse in tono sensuale.
" Davis! Mi hai fatto prendere un colpo "
Esclamai.
" Sei stata tu a farmi prendere un colpo. "
Ribatte lui offeso.
Io gli feci un sorriso furbetto.
" Era proprio la mia intenzione "
Lui spalancò gli occhi esasperato.
"Quando fai così mi fai venire voglia di mordere quella tua linguaccia bugiarda."
Disse per poi baciarmi con un bacio passionale.
" Tanto lo so che non lo farai perché ti piace "
Dissi sfidandolo facendogli la linguaccia.
Senza rendermene conto ma la morse.
"Ahi! "
Esclamai stupita.
Non mi aspettavo che lo facesse veramente.
" Non sfidarmi mai Grace, mai "
Disse facendomi l'occhiolino per poi baciarmi nuovamente con estrema passione.

Quegli occhi color argento 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora