Capitolo 27

50.2K 1.6K 100
                                    

PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Ero in una fase di dormiveglia quando sentii qualcuno saltarmi addosso.
Aprii di scatto gli occhi preoccupato.
C'era mia madre sopra di me con un sorriso a 32 denti e un vassoio in mano con la colazione.
" Buongiorno amore della mamma! "
Urlò mia madre come una pazza.
Mi stropicciai gli occhi e mi assicurai che quello non fosse tutto un sogno.
Cosa era successo?!
Era per caso il mio compleanno e me ne ero dimenticato?
" M-Mamma "
Dissi sorpreso.
Lei sorrise e prese un biscotto infilandomelo in bocca.
" Ti ho preparato la colazione con le mie manine "
Quasi non mi strozzavo.
Ero stato colto di sorpresa.
Il biscotto non sapeva di niente.
Lo sputai su un fazzoletto.
Mia madre fece un'espressione imbronciata.
" Che c'è, non ti piace tesoro? "
Disse dispiaciuta guardandomi con quegli enormi occhioni argentati.
Oddio ero confuso, mi ero appena svegliato e non sapevo nemmeno se mi trovassi in un mondo parallelo.
Mia madre che mi porta la colazione a letto?
Mia madre che si mette a cucinare per me?
Tre possono essere le soluzioni.
1 Mi trovo veramente in un mondo parallelo.
2 È veramente andata e ha bisogno della camicia di forza e di essere messa in isolamento in un manicomio.
3 Si trova nella fase della menopausa.
Non so perché ma la seconda mi sembra la più ovvia.
Restai lì a fissare la sua espressione imbronciata e quei meravigliosi occhioni argentati che erano diventati lucidi.
Oddio come potevo dirle di no.
Adesso capisco perché mio padre non riesce a dirle di no.
Ne presi uno e lo misi coraggiosamente in bocca.
" No mamma, anzi, sono buonissimi, è che mi hai colto alla sprovvista e mi stavo affogando "
Dissi ingoiandolo a forza e facendo un sorriso sforzato.
Lei sorrise orgogliosa prendendone uno.
" Non ti dispiacerà se lo assaggio pure io. Mi hai fatto venire l'acquolina "
Disse avvicinando minacciosamente il biscotto alla sua bocca.
Spalancai gli occhi per il puro terrore.
Se lo mangerà si renderà conto che fanno schifo e che le ho mentito per farla felice, e questo potrà portare due conseguenze.
1 Andrà a piangere chiusa in una stanza.
2 Si arrabbierà con me per averla presa in giro.
Guardai i biscotti e ce ne erano solamente 4.
Mi venne un lampo di genio e la fermai.
" Si mamma mi dispiace. Li voglio tutti per me, sono troppo buoni. Ne ho solo 4 "
Dissi indicando il vassoio.
Lei lo guardò e annuì.
" Oh hai ragione amore mio, non ti preoccupare. Pomeriggio te ne faccio altri visto che ti piacciono così tanto "
O merda pensai.
" Oh no mamma grazie, lo sai che mi devo mantenere in forma "
Lei annuì.
" Giusto hai ragione, allora te li rifaccio Domenica se vuoi "
Mi salì la nausea al solo pensiero.
" Si grazie mamma, sei troppo gentile. "
Lei mi abbracciò e mi tempestò di baci.
Ma insomma, come mai tutte queste attenzioni?
Poi ad un certo punto si sedette accanto a me, mantenendo quel sorriso raggiante.
" Amore mio, lo sai che oggi c'è il ballo in maschera vero? "
Oddio me ne stavo dimenticando.
Merda.
Oggi dovremmo sorbirci l'ira di mia madre per organizzare il ballo.
Signore aiutaci tu!
" Si, certo che lo so "
Dissi con voce tremante.
Ecco.
Ci siamo.
Adesso di sicuro mi chiederà di aiutarla ad organizzare il ballo e finirà che se la prenderà con me dicendomi che sono inutile e che non l'aiuto.
" Mi stavo chiedendo..."
Iniziò il discorso...
La mia morte è vicina.
Addio mondo crudele.
" Se ti andava di invitare la tua ragazza. Senza nessun impegno, voglio solo conoscerla "
Disse lei disinvolta.
Io spalancai gli occhi per il puro terrore.
Ma stiamo scherzando?
Questo è peggio della morte.
Non può chiedermi una cosa del genere accidenti.
Tutto ma non questo.
Lei mi guardava con occhi speranzosi e con un sorriso raggiante.
Non potevo deludere le sue aspettative.
Un attimo Davis.
Fermati e ragiona un attimo.
Dovresti approfittarti del suo buon umore.
Se adesso dici di no, si infurierebbe e avrebbe reso la giornata tua, quella di tuo padre e quella di tutto il personale un vero inferno!
" Si, ottima idea mamma, adesso glielo chiedo "
Dissi sorridendole.
Lei si fece prendere dall'emozione e mi abbracciò.
" Sono così felice tesoro mio! Non vedo l'ora di conoscerla "
Disse tempestandomi di baci.
In quel momento irruppe nella stanza Rosita.
" Mrs Kyle, sono arrivate le scorte "
Disse nervosa.
Anche lei teneva mia madre.
Tutti temevano mia madre.
Specialmente quando doveva organizzare feste.
" Ti aiuto mamma? "
Dissi per poi pentirmene dopo soli due secondi.
Lei mi guardò sorridente.
" No tesoro, non c'è bisogno sul serio, anzi, va da lei e accompagnala in centro e comprale un vestito meraviglioso per stasera "
Rimasi sbalordito dalla sua risposta.
Non voleva che l'aiutassi?
Stava seriamente male.
Io annuii e lei uscì dalla mia stanza.
Presi il cellulare e inviai il buongiorno a Grace.
Successivamente mi alzai e mi stiracchiai la schiena.
Mi arrivò subito la risposta.
Le chiesi se si sentiva meglio e se aveva voglio di uscire con me questa mattina.
Lei rispose di si e le diedi appuntamento.
Poi mi cadde l'occhio sul vassoio della colazione e mi salì la nausea.
Andai dritto a farmi una doccia.
Mi vestii.
Mi misi una camicia bianca e un paio di jeans.
Dato che avevo voglia di prendere la Ducati mi misi un giubbotto di pelle nera.
Inviai un messaggio a Grace prima di scendere e imbattermi nell'interno.
' Mettiti un giubbotto di pelle, oggi si va con la Ducati ;) '
Non aspettai la risposta e scesi giù.
Solitamente si respira un aria tesa e si sentono le urla feroci di mia madre.
Invece con mio stupore, il personale era felice.
Avevano tutti un sorriso stampato sul volto e comunicavano tra di loro.
Scesi più in profondità e trovai mia madre sorridente, che ballava con mio padre.
Non sbraitava come suo solito fare.
Era...dolce tranquilla e felice.
Ballava armoniosamente insieme a mio padre.
Quando mi vide le si illuminarono gli occhi e mi fece segno di andare da lei smettendo di ballare.
Io andai da lei.
" Allora tesoro, dimmi, cosa ha detto la tua ragazza? Posso contare sulla sua presenza stasera? "
Io guardai nervoso mio padre.
Era così felice e rilassato.
Non potevo e non volevo rovinare quel momento felice.
Mi stampai un sorriso sul volto.
" Ha detto che verrà "
I miei si guardarono complici sfoggiando dei sorrisi raggianti.
" Ma è una magnifica notizia! "
Esclamò mia madre eccitata, saltellando per tutta la sala ballo.
Io e mio padre scoppiammo a ridere.
Poi mi venne incontro e mi abbracciò.
" Allora ti conviene andare a prenderle il vestito e la maschera "
Disse dandomi un bacio sulla guancia.
Poi mi diede una pacca sulla schiena.
" Vai sù "
Io annuii e andai.
Mi diressi in garage e misi in moto la mia bambina.
Dopo qualche secondo venne Chuck e prese il suo fuori strada.
Mi doveva seguire perché al ritorno, dopo tutti i sacchetti che avremmo preso ci sarebbe servita una macchina.
Mi misi il casco e partii.
Chuck stava dietro di me.
Arrivato in villa Bennet, c'era Grace che mi aspettava fuori il cancello.
Era magnifica.
Si era fatta una coda di cavallo altissima.
Lei lo sa che io amo il suo collo scoperto.
Poi aveva una linea di Eyes liner o come diavolo la chiamate voi donne e il rossetto rosso.
Indossava come da me richiesto un giubbotto di pelle nero aderente e un paio di Jeans blu scuro strettissimi.
Appena mi vide sfoggiò un sorriso a 32 denti e mi venne incontro.
Le diedi un bacio leggero sulle labbra
" Buongiorno piccola "
Dissi passandole il casco.
" Buongiorno a te "
Rispose lei.
Mentre si metteva il casco, notò la presenza di Chuck e lo salutò con la mano.
Lui ricambiò con un cenno del capo.
Non appena si mise il casco, scesi dalla moto e la presi in braccio facendola montare sulla moto.
Era troppo bassa per arrivarci da sola.
Prima di rimettere in moto mi fece una domanda.
" Dove andiamo di bello? "
Disse allacciando le sue braccia sul mio addome.
" Al centro. Ti serve il vestito e la maschera per il ballo di stasera "
Dissi riscaldando il motore.
" Oh giusto, me ne ero dimenticata "
Disse appoggiando la testa sulla mia schiena.
Partii e piano piano aumentai la velocità.
Lei urlava contenta e sul mio viso spuntava un sorriso soddisfatto.
Una volta arrivati al centro, mi fece girare 13 fottutissimi negozi.
Era sempre indecisa.
Per me le stava bene qualsiasi vestito ma a lei non piacevano.
Però non mi annoiavo anzi, a me piaceva farlo, ma solo perché ero con lei.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Entrammo nell'ennesimo negozio e sperai che fosse quello decisivo.
Mi aveva attirata molto la vetrina.
All'interno vi trovammo una donna sulla cinquantina d'anni che ci sorrise calorosamente.
Con mio grande stupore fu la prima su 13 che non guardò Davis in stile: SCOPAMI SULLA CASSA.
Già iniziava a piacermi.
" Vi dò il benvenuto miei cari signori, come posso esservi d'aiuto? "
Ricambiai il sorriso
" Avrei bisogno di un vestito elegante per un ballo in maschera "
" Oh ma allora siete proprio nel posto giusto! Abbiamo pure le maschere abbinati ai vestiti."
Mi mostrò 5 vestito diversi.
Solo uno catturò la mia attenzione.
Era di un color blu notte magnifico.
Lo provai e mi stava a pennello.
Uscii dal camerino e sul viso di Davis si fece largo un'espressione di approvazione.
La commessa mi riempì di complimenti.
Mi voltai verso lo specchio e mi innamorai di quel vestito.
Mi aveva conquistata.
C'erano pure i guanti a tre quarti, dello stesso colore del vestito e la maschera era argentata con qualche dettaglio blu, della stessa tonalità del vestito.
" Mi piace! "
Dissi entusiasta, voltandomi dalla parte di Davis.
" A te piace? "
Chiesi esitante.
Lui annuì.
" Ti sta d'incanto! Finalmente abbiamo trovato un vestito che ti piace "
Disse gioioso.
Io sorrisi alla commessa.
" Prendo questo "
Dissi decisa.
Lei annuì.
" Prende anche i guanti e la maschera? "
Chiese lei.
" Si "
Risposi eccitata guardandomi un ultima volta con il vestito addosso.
Eravamo appena usciti dal negozio.
Io ero a braccetto con Davis e Chuck era dietro di noi coi i sacchetti.
Mi sentivo in colpa per il vestito ed il resto.
Gli avevo fatto spendere anche troppo.
Ho insistito nel far pagare me, ma con lui è sempre battaglia persa già fin dall'inizio.
" Grazie ancora Davis"
Dissi guardandolo.
Lui si voltò e mi sorrise.
" L'ho fatto con piacere lo sai "
Io gli sorrisi e mi misi in punta di piedi per dargli un bacio.
Ma purtroppo non ci arrivavo lo stesso, era troppo alto per me.
Quindi lui si abbassò e lo raggiunsi dandole una serie di piccoli baci a stampo.
Oggi era molto sexy con quel giubbotto di pelle.
Tutte le commesse dei negozi non hanno perso occasione per mangiarlo con gli occhi.
Questa cosa mi ha dato leggermente fastidio, però la cosa che mi è piaciuta di più è che non mi ha tolto gli occhi di dosso.
Non le ha degnate nemmeno di uno sguardo.
Sorrisi soddisfatta.
Poi ad un certo punto il sorriso sparì, facendo spazio ad un espressione impaurita.
A pochi metri da me c'era un uomo che mi puntava una pistola.
Non capii più nulla, era come se vedessi tutto a rallentatore.
Sentii il rumore di uno sparo.
Immediatamente mi sentii strattonare da Davis e andai a finire contro il suo petto.
Avevo la testa rivolta verso Chuck che posò i sacchetti per terra ed estrasse una pistola dalla sua giacca e sparò all'uomo.
Lanciò abilmente tre colpi.
Il primo sulla mano dove l'uomo teneva la pistola in modo tale da disarmarlo.
Poi gli altri due li lanciò alle sue ginocchia in modo tale da farlo cadere in ginocchio.
Davis mi portò subito via da quella scena e chiamò un taxi.

Quegli occhi color argento 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora