Capitolo 38

40.2K 1.3K 115
                                    

PUNTO DI VISTA DI DAVIS
Dio com'è snervante!
Si mise a perlustrare la suite in cerca della mia ragazza.
Odio la sua curiosità.
Sono nella merda perché purtroppo mia madre è come me, quindi so che non uscirà di qui fino a quando non la vedrà.
È molto testarda come me.
Dovrei ricordarmi di chiedere ai miei nonni perché l'hanno fatta così, maledizione.
" Non è venuta al nostro ballo, quindi ho deciso di venire a visitarla di persona "
Poi si bloccò e diede un'occhiata alla suite.
" L'hai portata all'Astor Suite. Deve essere davvero una ragazza speciale per te. "
Disse guardandomi con occhi brillanti.
" Sei venuta da sola? "
Lei annuì.
" Dov'è papà? "
Lei diventò leggermente rossa.
" P-Papà è voluto restare a casa "
La guardai male.
" E sa che sei qui? "
Lei battè le palpebre velocemente e annuì nervosamente.
" Certo che lo sa.Adesso presentamela forza "
Contrassi la maschera irritato e mi venne un'idea.
" Aspetta, prima ho bisogno di fare una chiamata urgente. Tu rimani qui! "
Dissi autoritario e lei mi guardò male.
Mi diressi nella sala biblioteca e chiamai mio padre.
" Pronto figliolo "
" Papà, dove sei? "
" A casa perché? "
" Indovina chi è venuto a ficcare il naso nella mia vita privata "
Sentii sospirare dall'altra parte del telefono.
" Ti prego, non dirmi che è tua madre "
" Si! "
" Oddio! Sono davvero mortificato. Sai bene che non l'avrei fatta venire se avessi saputo le sue intenzioni. Lei mi aveva detto che stava andando a casa di un'amica. In effetti sono stato leggermente sospettoso dato che è stata tutto il giorno a fare i biscotti, e sappiamo bene che li cucina solamente per te. "
" Già, purtroppo "
Risposi irritato.
Sentii sospirare di nuovo mio padre, dall'altra parte del telefono.
" Sto venendo a prenderla "
Disse in tono rassegnato.
" Ti ringrazio "
Dissi per poi staccare la telefonata.
Adesso devo trovare un modo per trattenere mia madre.
Maledizioni, perché le devo avere io tutte le disgrazie.
Mi diressi nel salone e sbuffai esasperato visto che non la trovai.
Andai nella camera da letto e la trovai li a curiosare tra le cose di Grace.
" Mamma! Ti avevo detto di non muoverti dal salone"
Lei mi guardò in cagnesco.
" Cosa c'è? Pensi che io sia il tuo cagnolino? Io non eseguo i tuoi ordini "
Alzai gli occhi al cielo esasperato.
Ti prego papà, vieni il più presto che puoi!
" Forza, dimmi dov'è questa fortunata fanciulla "
Chiese con gli occhi a cuoricino.
" Mamma, perché sei venuta? "
" Te l'ho detto tesoro, voglio conoscere la tua ragazza "
" Ma perché devi avere tutta questa fretta? "
Lei spalancò gli occhi.
" Come scusa? Tutta questa fretta? È da una settimana che aspetto di vederla! E tu hai pure il coraggio di dirmi di non avere tutta questa fretta? "
" Ti chiedo solamente di avere un altro po' di pazienza "
" Un altro po' di pazienza mi stai chiedendo? Stai scherzando? È da 22 anni che aspetto che mio figlio si decida finalmente a fidanzarsi seriamente, con una brava ragazza e che si metta la testa apposto, e proprio adesso che hai deciso di farlo pretendi che abbia pazienza? È da 22 anni e una settimana che aspetto! Adesso me la fai conoscere! "
Disse aprendo tutte le porte della suite.
" Mamma fermati, è in bagno. Si sente male, non è in condizioni presentabili"
Lei si bloccò e mi guardò malissimo.
" Cosa? Basta! Sono stanca delle tue scuse. Non può star sempre male questa povera ragazza. Tutte le volte che ti chiedo di presentarmela mi dici che sta male, mi dispiace figlio mio, non ci casco più ormai!!Fammala vedere, sono stanca delle tue scuse!"
Urlò a pieni polmoni per poi iniziare a bussare al bagno.
" Cara, sono la mamma di Davis, mi apri per favore? "
Spalancai gli occhi esasperato.
La afferrai per le spalle e l'allontanai dalla porta del bagno.
" Ma insomma la vuoi smettere? Lasciala in pace! "
Mi guardò infuriata.
" Basta Davis! Ammettilo che è stata tutta una messa in scena! Non me la vuoi presentare perché di sicuro sarà la solita sgualdrina occasionale che ti tiene compagnia solo per un giorno! Tu non ti sei ancora messo la testa apposto. E quella lì dentro è solamente una puttanella da due soldi! Ma sai che ti dico? Sono stanca di essere presa per il culo! Mi hai illusa! "
Urlò per poi dare caldi e pugni alla porta come una pazza.
" Esci! Esci stupida sgualdrina! Fatti vedere che ti spacco la faccia! "
" Piantala! Tu non sai nulla! Non osare dare della sgualdrina alla mia ragazza!"
Urlai più forte di lei.
In quel momento, fecero capolino nella stanza mio padre e Chuck.
Mio padre aveva gli occhi spalancati per lo shock.
" Lizzie! Cosa diavolo stai facendo? "
Urlò severamente mio padre.
Lei si bloccò di colpo e guardò impaurita mio padre.
" Adesso tu vieni con me, senza fare storie "
Mio padre fece cenno a Chuck di prenderla.
Mia madre indietreggiò impaurita.
" No! Non toccatemi "
Con una mossa agile, mio padre e Chuck presento in braccio mia madre.
Lei si dimenava, urlava e scalciava.
" Nooo lasciatemi! "
Urlò impazzita mia madre.
Li seguii fino al salone d'ingresso e la fecero sedere nel divano.
" Se non la smetti di fare così, ti porto dritta al manicomio! "
Disse mio padre severo, a denti stretti.
" Ma dico ti sei vista? Ti rendi minimamente conto di quello che stavi facendo? Ci sarebbe voluta una telecamera, per farti vedere come facevi, sembravi una diavola! "
Mia madre lo guardò male e gli buttò un cuscino in faccia.
" Vattene a fare in culo! "
Esclamò mia madre facendogli il dito medio.
Io e Chuck restammo scioccati.
In 22 anni non ho mai visto mia madre dire parolacce, ne tantomeno non l'ho mai vista fare certi segni maleducati.
Mio padre avanzò minacciosamente dalla sua parte, infuriato come un demone ed io e Chuck lo bloccammo.
" Papà, per favore calmati "
" Calmati? Tua madre mi farà diventare più pazzo di lei! "
Lei lo guardò male e si alzò minacciosamente.
" A chi hai dato della pazza? "
Urlò mia madre.
Io lasciai mio padre nelle mani di Chuck, e andai a mettermi davanti a mia madre.
" Mamma per favore, possiamo discuterne civilmente "
Lei mi lanciò un'occhiataccia.
" Togliti di mezzo "
Disse per poi mettermi a tappeto con una mossa di Karatè.
Maledizione, a volte mi dimentico che è cintura nera di Karatè e campionessa di Judo.
Questo è uno dei tanti motivi per cui tutti la temono.
"Non toccare mai più mio figlio! Prenditela con me! "
Urlò mio padre.
" Adesso basta! Sono stanco! "
Urlai a pieni polmoni esausto.
Con una mossa agile mi alzai e bloccai mia madre e la spinsi nel divano.
Poi presi mio padre e feci sedere anche lui.
" Adesso parlate come due persone civili! "
Finalmente riuscii a calmare i miei.
Mia madre mi guardò dispiaciuta.
" Scusa tesoro mio, ti ho fatto male? "
Piagnucolò, guardandomi con i suoi occhioni argentati.
" No tranquilla "
Lei abbassò la testa.
" Sono enormemente mortificato per il comportamento indecente di tua madre "
Intervenne mio padre.
" Perché mi hai mentito? "
Chiese mio padre, rivolgendosi a mia madre.
Lei si guardò nervosa le mani.
" Perché se ti avessi detto che sarei venuta qui, me lo avresti impedito "
Sussurrò mia madre.
" E te lo sei chiesta perché te lo avrei impedito? "
Lei non rispose, si limitò a giocherellare con gli anelli che aveva alle mani.
" Io volevo solamente conoscere la ragazza di nostro figlio! Sai bene come sono stata contenta di sapere che, finalmente nostro figlio ha deciso di mettersi la testa apposto. Ho dato di matto perché mi sono sentita presa in giro. Dato che ha sempre avuto una scusa per non farcela conoscere, ho pensato che ci avesse illusi e che avesse inventato tutto. "
Intervenne mia madre.
" Sei davvero incredibile. Quante volte ti ho detto di farti gli affaracci tuoi? Da domani in poi non ti farò mai più uscire da sola. Combini sempre guai senza di me! "
Mia madre s'innervosì e lo pizzicò sul braccio e mio padre cercò di tenerla ferma.
"Basta! Piantatela! "
Urlai mettendomi in mezzo a loro, cercando di dividerli.
Basta, ero stanco.
Dovevo trovare un modo per calmarli.
" Domani sera, vi prometto che ve la presento a cena "
Alle mie parole si bloccarono.
Mia madre si voltò di scatto dalla mia parte.
" Sul serio tesoro? "
Annuii.
" Ma allora hai veramente la ragazza"
La guardai severo.
" Certo che ce l'ho! Per quale motivo avrei dovuto mentirvi? "
Sul viso di mia madre, spuntò un sorriso a 32 denti.
" Vi porterò al Masa, il ristorante più lussuoso di tutta New York, contenti? "
A mia madre le brillarono gli occhi e allacciò le braccia al mio collo.
" Certo che siamo contenti, anzi, siamo contentissimi! Non vediamo l'ora di conoscere la tua ragazza "
Disse riempiendomi di baci.
" Sei il mio amore "
Sussurrò per poi continuare a baciarmi dappertutto.
Mio padre si alzò dal divano e prese mia madre per la vita.
" Forza Lizzie, adesso dobbiamo tornare a casa. "
Lei dimenò i fianchi, liberandosi dalla presa di mio padre.
" No aspetta, lasciami stare ancora un altro po con nostro figlio "
Disse continuando ad abbracciarmi forte e a riempirmi di baci.
" Scusa per averti scaraventato nel pavimento e per aver dato della sgualdrina alla tua ragazza. Ti prometto che domani sera, chiederò scusa a quella povera ragazza. "
" D'accordo mamma "
Dissi esasperato.
" Forza andiamo. Noi due non abbiamo finito di discutere "
Disse severo mio padre, prendendola per mano.
Lei si rifiutò di nuovo.
" No, ancora un altro po"
Mio padre alzò gli occhi al cielo esasperato, e fece cenno a Chuck di prenderla come prima.
" No fermi! Lasciatemi! "
Urlò mia madre scalciando.
" A stasera tesoro mio, ti aspetto "
Disse mia madre rivolgendosi a me, mandandomi una serie di baci con la mano.
" Ti voglio tanto bene tesoro mio "
Piagnucolò lei.
" Anche io te ne voglio mamma "
Lei mi sorrise prima di essere trascinata fuori da mio padre e Chuck.
Lanciai un lungo sospiro di sollievo non appena la porta si chiuse.
" Finalmente se ne sono andati "
Dissi tra me e me per poi dirigermi verso il bagno.
Ormai era già da tanto tempo che Grace era rimasta lì dentro.

Quegli occhi color argento 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora