Capitolo 9

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
Al contatto con le sue labbra, spalancai immediatamente la mia bocca, in modo tale da permettergli di dargli accesso alla mia bocca.
Dio, è da due anni che non sento il suo sapore. Il mio corpo ha avuto così bisogno di lui.
Le nostre lingue si unirono in una danza frenetica ed iniziammo a gemere nelle bocche dell'altro.
Pian piano rallentò la presa sulle mie mani ed io avvinghiai le mie braccia sul suo collo stringendolo a me.
Lui scese con le braccia e mi avvolse la vita, stringendomi in una morsa quasi fatale.
Ad un certo punto spalancai gli occhi e capii l'errore che stavo commettendo.
Misi le mani sulle sue spalle e lo spinsi via.
Lui rimase sconvolto dal mio gesto e mi guardò con sguardo interrogatorio.
" Davis sono fidanzata! " dissi in tono disperato.
" Lui non ti vuole! Lo vedo da come ti guarda! Come fai ad essere così cieca? "
Disse con voce sciolta a causa dell'ubriacatura.
Aggrottai le sopracciglia " Piantala di dire frottole " dissi tentando con tutte le mie forze di spingerlo via.
" Allora tu piantala di prendere in giro te stessa. " disse quasi in un sussurro.
Non potevo credere che lo avesse detto veramente. Ma è ubriaco quindi non sa cosa dice, anche se in fondo...ha detto la verità.
" Ti prego lasciami " dissi quasi singhiozzando.
Lui calò la testa e si arrese, lasciandomi andare.
Mi vestii e mi asciugai con il dorso della mano.
Lui rimase coricato con lo sguardo perso nel vuoto e l'espressione distrutta.
Dio odio vederlo in queste condizioni, è solo colpa mia se sta così male e mi sento così in colpa.
Mi vestii singhiozzando e mi diressi verso la porta.
" Ti sto perdendo di nuovo. " disse in un sussurro.
Mi voltai dalla sua parte e mi guardò negli occhi.
" Davis, mi hai già persa due anni fà "
Dissi severa.
Lui fece una risata amara.
"Perchè ti sei fidanzata con lui? Quali sono le caratteristiche che tuo padre accetterebbe che io non ho rispetto a lui? In fondo ci siamo lasciati per questo ricordi? Ci siamo lasciati perché eravate tutti convinti che tuo padre non avrebbe accettato la nostra relazione. Dimmi Cos'ha Erik che io non ho." disse tranquillamente, alzandosi dal letto e avvicinandosi lentamente a me.
Il suo sguardo divenne incendiato ed io indietreggiai impaurita fino ad arrivare a toccare il muro con le spalle.
Ad un certo punto scattò "Dimmelo maledizione!" Urlò scaraventando il comodino per terra.
Io mi coprii per evitare le scaglie di vetro delle fotografie che erano sul comodino.
" Davis ti prego calmati " dissi tremando dalla paura.
Lui spalancò gli occhi esasperato.
" Calmati? Mi chiedi di calmarmi? È da due fottuti anni che mi pongo domande! Sono arrivato pure al punto di pensare che quella di tuo padre fosse una stupida scusa per lasciarmi! Potevamo benissimo continuare di nascosto e te lo avevo pure detto! E pensare che avevo pure intenzione di proporti di partire con me e andare a farci una nuova vita altrove nel caso in cui avessimo avuto tutti contro! Non me ne farò mai una ragione! Non si rovina una relazione così splendida per motivi così stupidi Cristo Santo! Sei pure scappata! Hai deciso di licenziarti e andare a studiare all'università. Io non ti capisco Grace! " Urlò a pieni polmoni, passandosi le mani tra i capelli e tirandoli disperato.
Mi buttai per terra e piansi come una bambina. Accidenti! Voleva propormi di scappare con lui! Dio Davis perché non lo hai fatto? Avrei accettato senza pensarci una sola volta!!!
Parve che si calmò leggermente la rabbia e respirò profondamente.
" Un ultima domanda. Ma a questa devi rispondere. Se per puro caso, tuo padre accettasse la nostra relazione, tu lasceresti Erik per rimetterti con me?"
A quella domanda, smisi di piangere di colpo e mi sfuggì un sospiro di sorpresa.
Non mi aspettavo una domanda simile.
Oh Davis! Non ci penserei due volte a lasciarlo e a mettermi con te se mio padre accettasse la nostra relazione! Mi sono messa con Erik nell'inutile tentativo di dimenticarti! Ma non ho il coraggio di dirti tutte queste cose.
Ti lascerò nel dubbio, mi dispiace.
Aprii le labbra tremanti " Io non lo so Davis" dissi in un sussurro appena udibile, con la voce tremante dal puro terrore.
A quel punto, mi alzai coraggiosamente da terra e mi diressi verso la porta per uscire.
Avevo troppo bisogno di uscire da lì.
Proprio quando stavo per raggiungere la porta, Davis si scaraventò su di me e mi bloccò al muro con il suo corpo possente.
Era più alto di almeno 15 cm dall'ultima volta che l'ho visto.
Se prima gli arrivavo al seno, adesso gli arrivo sotto il seno.
Sento il suo corpo molto più muscoloso, più pompato e più tonico.
Sarà perché dice di fare box.
Non mi piace molto questo sport, chissà quante volte sarà tornato a casa pieno di lividi.
Dio, mi vergogno del fatto che mi eccito al pensiero di vederlo nudo.
Avrà dei muscoli da paura, sia sulla zona addominale, che sopratutto nelle spalle e nelle braccia.
Ha le spalle molto più ampie, e delle braccia enormemente e infinitamente muscolose.
Già da prima era abbastanza muscoloso ed eccitante, ma adesso è quattro volte più muscoloso di prima.
Basta Grace! Piantala di farti questi stupidi pensieri e piuttosto pensa a liberarti dalla sua presa.
Dimenai il mio piccolo corpicino, sotto il suo possente ed immenso.
Sembrava un dio greco.
Piantala Grace! Non lasciarti distrarre dalla sua bellezza! Ricordati che sei fidanzata. Reagisci!
Mi rimproverò la mia coscienza.
" Davis lasciami! " dissi dimenandomi inutilmente sotto di lui, senza spostarlo di un millimetro.
Si abbassò in modo tale che i nostri occhi fossero alla stessa altezza.
" Grace dimmi" disse con voce roca.
Era serio, smisi di dimenarmi e mi arresi sotto di lui, guardando le sue magnifiche iridi argentate che adesso erano scure, tristi e cupe.
Fece una lunga pausa, e dopo un lungo sospiro mi chiese " Ma tu..."
Si fermò di nuovo, vagando con gli occhi su sito il mio viso, come se volesse capire se le avrei mentito o meno.
"Lo ami? " Disse con voce quasi spezzata.
Restai a bocca aperta.
Mi rifiutai di rispondere perché ero stufa, stufa di farlo soffrire.
Quindi decisi di fare l'unica cosa che mi passò alla mente in quel momento e l'unica cosa che sarebbe stata in grado di liberarmi da lui.
Gli tirai un calcio la sotto.
" Diavolo Grace!!!" Urlò prima di gettarsi per terra e contorcersi per il dolore.
"Scusami, era l'unica cosa che potevo fare per riuscire a liberarmi " dissi con le lacrime.
Mi voltai verso la porta e uscii finalmente da quella maledetta stanza scoppiando in un pianto doloroso.
SO CHE È CORTO, MA SPERO VI PIACCIA LO STESSO. BUONA LETTURA MIE ADORATE :*

Quegli occhi color argento 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora