Capitolo 34

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PUNTO DI VISTA DI GRACE

Non potevo credere a quello che stavano vedendo i miei occhi.

Davis mi aveva portata all' Hotel Plaza di New York!

Rimasi letteralmente a bocca aperta.

Lui guardò attento la mia reazione.

Entrammo nell'imponente Hotel e ammirai affascinata il lusso che manifestava.

Non potevo credere che avevo messo piede nello stesso luogo dove sono stati i Beatles!

Ci dirigemmo verso la reception dove ci accolsero.

" Benvenuti all'Hotel Plaza "

Ci accolse un uomo in perfetta forma.

" Kyle "

Disse Davis andando al sodo.

L'addetto alla reception prese la nostra chiave e fece cenno dietro di noi.

Due facchini ci vennero incontro e presero le nostre valigie.

" L'Astor Suite è pronta ad accogliervi "

Ci annunciò l'uomo con un sorriso a 32 denti.

L'Astor Suite! Ma è pazzo?

Mi voltai dalla sua parte sorpresa.

" L'Astor Suite? "

Chiesi sorpresa.

Lui annuì con un sorriso furbetto.

" Noi possiamo permettercelo "

Disse facendo spallucce.

" Si lo so benissimo, ma non ti sembra un pò troppo l'Astor Suite per soli due giorni? "

Lui allacciò un braccio nella mia vita e mi attirò a lui.

" Io voglio darti solamente il meglio, cerca di godertelo "

Disse dandomi un bacio sulla fronte.

Chiamò l'ascensore, ed io continuai ad ammirare l'hotel.

Non appena si aprirono le porte dell'ascensore, aspettammo che uscisse tutta la gente che c'era all'interno ed entrammo anche noi.

Durante la salita, ci fu molto silenzio tra noi, che venne interrotto dalle varie persone che vi continuavano ad entrare.

Io iniziavo a sentirmi estremamente in colpa.

Dovevo smetterla di giudicare quello che faceva.

Lui ha solamente cercato di darmi il meglio, ed il mio unico compito è quello di apprezzarlo e non di giudicarlo in maniera negativa.

Mi guardai le mani nervosa e mi morsi il labbro.

Non appena arrivammo al nostro piano, alzai la testa e liberai il mio labbro dalle grinfie dei miei denti.

Davis stava inserendo la chiave nella fessura della porta, quando lo bloccai per un braccio.

Lui si voltò dalla mia parte.

I suoi occhi erano di un argento così cupo.

Adesso mi sento ancora più in colpa di prima.

" Che c'è Grace? "

Chiese confuso.

Io assunsi un espressione dispiaciuta.

" Ti chiedo scusa....io....sono stata maleducata. Ti ho giudicato senza scrupoli e mi sento molto in colpa per questo. Voglio dirti che apprezzo questo tuo gesto folle per me "

Quegli occhi color argento 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora