Capitolo 8

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PUNTO DI VISTA DI GRACE
Eravamo ancora presi dell'orgasmo, quindi continuammo ad urlare per altri 4 secondi. Dopodiché il silenzio invase la stanza. L'unico suono che si udiva erano i nostri respiri affannati sia per l'orgasmo appena raggiunto che per il puro terrore.
Dio no, perché è successo. Perchè Erik non mi ha ascoltata maledizione.
Nascosi il mio viso nel corpo di Erik.
Non avevo il coraggio di guardarlo in faccia. Avevo una voglia improvvisa di piangere, che la vista mi si appannò e le mie iridi dorate divennero lucide.
Perché l'ho fatto. Mi sento così in colpa maledizione.
Ci fu un lungo silenzio nella stanza. Io ed Erik avemmo il tempo di calmare i nostri respiri.
Per un attimo chiusi gli occhi, illudendomi che quello era solo un brutto sogno, e che non stava accadendo veramente.
Poi all'improvviso spalancai gli occhi quando non senti più Erik sopra di me.
Lo trovai sdraiato per terra con le braccia davanti al viso e Davis sopra di lui che gli scaraventava una serie di pugni sul viso.
Guardai quella scena per 10 secondi buoni. Non capivo se era reale o no.
Una volta che realizzai che non era un brutto sogno urlai.
" Davis ti prego lascialo!" urlai con le mani sulla testa.
Era troppo arrabbiato per sentirmi. I suoi pugni erano fortissimi! Non aveva mai dato dei pugni così forti.
" È inutile che ti copri! Faccio box ti farò a pezzi lo stesso!" disse Davis senza fermarsi.
Restai a bocca aperta alle sue parole.
Fa box!! Lo devo fermare!
"Davis ti prego fermati! Finirai per ammazzarlo ti prego basta!"
" È proprio quello che ho intenzione di fare!" urlò ancora più forte.
" Dios mio! Cosa sta succedendo aquì? " disse una voce preoccupata fuori dalla stanza. Era Rosita. Scioccata, capì in un secondo cosa stava accadendo. Guardò me, nuda nel letto di Davis ed Erik nudo per terra che tentava di difendersi dal demone dagli occhi argentati.
" Vattene Rosita! Chiudi la porta immediatamente!" disse Davis senza dar tregua ad Erik.
" Ma sign..." ribattè lei ma venne interrotta rudemente da Davis.
"Immediatamente!" sputò con veleno alla povera domestica.
Lei chiuse la bocca e mi lanciò un ultimo sguardo di compassione prima di chiudere la porta, mimando la parola perdonalo con le labbra.
"Davis non devi prendertela con lui! Sono stata io a chiederglielo!" Urlai nel tentativo disperato di farlo smettere. E con mio sollievo si bloccò di colpo, voltandosi dalla mia parte.
Tremai quando le sue iridi argentate fissarono le mie dorate. Mi sentivo così in colpa a vederlo così. Capii che era ubriaco, aveva gli occhi rossi e l'espressione distrutta. Era colpa mia se stava così male.
"T-ti prego, lascialo andare. Discutiamo solo noi due, ma per favore lascialo." supplicai sussurrando appena, con le labbra tremanti.
Lui serrò le labbra e si alzò. Non distaccai lo sguardo dai suoi occhi meravigliosi.
"Vestiti ed esci da qui" disse riferendosi ad Erik, senza distogliere lo sguardo dal mio. Il mio cuore prese a battere forte e trovai impossibile distogliere lo sguardo da quel demone.
"Credi che ti lascerei da solo, ubriaco con la mia ragazza nuda?" Disse Erik in tono di sfida.
A quel punto Davis si voltò bruscamente, pronto a sferrargli un altro colpo fatale.
"Fermo!" Urlai e lui restò con il braccio per aria.
Spostai lo sguardo verso Erik
"Per favore, va via. Non mi farebbe mai del male, stai tranquillo." Dissi assicurandolo.
Lui mi guardò confuso.
" Fidati di me " dissi sorridendogli.
Per un attimo fu combattuto su quello che doveva fare, poi per fortuna decise saggiamente di andarsene.
Non appena chiuse la porta, gettai un sospiro di sollievo.
Il demone prese a fissare con lussuria il mio corpo nudo.
Io spalancai gli occhi e mi affrettai a prendere le lenzuola e coprirmi.
"Cosa fai? Ti stai coprendo da me? " Chiese incredulo scoppiando in una risata isterica.
Io lo guardavo impaurita. Era ubriaco fradicio, non era in sè.
Ad un tratto smise di ridere e con un gesto rude mi strappò le lenzuola di dosso gettandole per terra.
" Ti vergogni a mostrarti nuda davanti a me?! " Urlò in preda all'ira.
Io scossi la testa e chiusi gli occhi impaurita.
" Rispondi!!!" Urlò ai piedi del letto.
"Per favore smettila, mi fai paura"
" E fai bene ad averla! "
Tremai a quelle parole. Spalancai gli occhi e mi tremarono le labbra
" C-cosa mi vuoi fare? " chiesi impaurita.
A quelle parole, sul suo viso si formò un sorriso perverso e prese ad ammirare il mio corpo nudo.
" Sai Grace " disse in maniera lenta e seducente mentre saliva nel letto.
" È da tanto che non lo faccio, e tu hai risvegliato il Boss" disse indicando il suo pacco.
" Sono frottole! Sei ubriaco e non sai ciò che dici. È impossibile che non lo fai da due anni, non è da te " dissi indietreggiando ancora di più.
" In vino Veritas piccola " disse facendomi un sorriso sbilenco accompagnato da un occhiolino.
Non ci credo proprio. È impossibile che non lo fa da due anni.
Ad un certo punto mi afferrò per il piede e mi strattonò verso di lui
" È inutile che scappi " disse baciando il mio piede e strisciando la sua barba per tutta la mia gamba provocandomi un dolce solletico e brividi ovunque.
Mi paralizzai sotto di lui.
Non potevo credere che Davis mi stava toccando ancora. Io volevo scappare ma il mio corpo traditore bramava e dipendeva dal suo splendido tocco.
Nessuno mi sa toccare come fa lui.
Ed il mio corpo, nonostante siano passati due anni, non lo dimenticano.
Afferrò le mie cosce e le spalancò.
Gettai la testa all'indietro, sospirando con la bocca spalancata quando strusciò il suo naso lì.
" Mmm mi è mancato da impazzire l'odore della tua farfallina "
Disse provocandomi solletico con la sua barba.
Tentai di spingere la sua testa da lì
" Davis no! Togliti " dissi senza fiato, ma mi rigettai nel letto urlando di puro piacere quando lui strusciò il viso lì, provocandomi una piacevole sensazione al contatto con la sua barba.
Poi iniziò a salire, fino a raggiungere il mio viso.
Istintivamente mi coprii il viso con le mani, non volevo baciarlo.
Lui però le prese, e le mise all'estremità del letto tenendomi forte.
"Lasciami" dissi girando la testa a destra e a sinistra, impedendogli di baciarmi.
" Fatti baciare piccola " disse, prendendo le mie mani, e portandole sopra la mia testa tenendole con una mano sola, mentre con l'altra mi afferrò il viso e mi baciò. Al contatto con le sue labbra impazzii e non capii più nulla, lasciandomi andare sotto di lui. Non potevo resistere al demone dagli occhi color argento.
SO CHE È CORTO, MA HO TROVATO UN POCHINO DI TEMPO E L'HO SCRITTO. COME AVETE NOTATO, HO MESSO LE DUE VIRGOLETTE NELLA SPERANZA CHE RIUSCIATE A LEGGERE TUTTI I DIALOGHI. FATEMI SAPERE SE VI È PIACIUTO MA SOPRATUTTO FATEMI SAPERE SE RIUSCITE A LEGGERE TUTTI I DIALOGHI. SE LA RISPOSTA È POSITIVA, ANDRÒ IMMEDIATAMENTE A MODIFICARE ANCHE TUTTI I PRECEDENTI CAPITOLI DOVE SI RISCONTRAVA LO STESSO PROBLEMA. UN BACIO DALLA VOSTRA MIUNA_98 :*

Quegli occhi color argento 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora