PUNTO DI VISTA DI JOHN
Eravamo appena tornati a casa, dopo una giornata di lavoro intenso, la cosa che desideravo più al mondo in quel
momento, era sdraiarmi sul divano.
Gettai la mia ventiquattr'ore e mi buttai nel divano.
Mi godetti la morbidezza del divano.
Dopo un paio di secondi sentii urlare Lizzie.
"Joooooooohnnnnnnn"
Alzai di botto la testa dal cuscino e aprii gli occhi.
Mia moglie era in piedi, a 40 centimetri da me, con le braccia sui fianchi, in una posa arrogante.
" Ma che cavolo Lizzie! C'è bisogno che urli? Sei a 40 centimetri da me, non sono sordo, mi ci vuoi fare diventare prima del tempo? "
Mi guardò con occhi a fessura.
Ma perché era sempre arrabbiata?
" Cosa ci fai coricato? "
Alzai le sopracciglia come se la risposta fosse ovvia.
" Mi sto riposando forse? "
Alla mia risposta lei sbarrò gli occhi.
" Cosa? Sei impazzito per caso! Fra meno di due ore abbiamo una cena! Alza il culo e vatti a preparare! "
Sbarrai gli occhi esasperato.
" Stai scherzando spero! "
" Non te lo voglio ripetere "
" Ma sei diventata pazza? Abbiamo due ore di tempo. Lo sai che in un quarto d'ora sono pronto "
Lei schioccò le labbra.
" Non mi interessa! Tu ti prepari adesso! Dobbiamo essere impeccabili, ripeto, IMPECCABILI! Aspettiamo questo momento da più di 20 anni! "
Mi misi seduto nel divano e mi massaggiai le tempie.
Calma John, non ti preoccupare, respira.
" Ti prego Lizzie, mi lasci riposare almeno 10 minuti? "
Chiesi esasperato.
" Te lo chiedo un' ultima volta con le buone. Poi passo alle cattive "
DOPO 20 MINUTI....
Eravamo nel salone.
Lizzie mi stava sistemando la cravatta, con un sorriso a 32 denti.
" Perfetto "
Disse, dandomi una pacca sul petto.
" Mi spieghi perché mi hai fatto preparare due ore prima? "
Lei inchiodò i suoi magnifici occhi argentati sui miei.
" Perché ho deciso così "
Disse facendomi spallucce.
Alzai gli occhi al cielo esasperato.
" Secondo te le piacerò? "
Disse facendo un passo indietro per farsi vedere a figura intera.
Era magnifica.
Aveva i capelli raccolti in un elegante chignon, truccata in maniera leggera, con un rossetto rosso.
Indossava un lungo vestito rosso di Dior, e un paio di tacchi argentati.
Era piena di gioielli.
" Meno male che questa sera conosceremo la fidanzata di nostro figlio. Se avessimo dovuto conoscere il ragazzo di nostra figlia, sarei stato gelosissimo. Sei stupenda. "
Allacciò le braccia al mio collo e mi sorrise.
" Sono così eccitata! Non vedo l'ora che siano le nove! "
Esclamò contenta.
Verso le 20:50, Chuck ci accompagnò al Masa.
Nella limousine, Lizzie era talmente eccitata, che non riusciva a stare ferma un minuto.
Non appena arrivammo, un educatissimo cameriere ci accolse.
" Benvenuti al Masa, gentilissimi Kyle. Vi porto subito al vostro tavolo. "
Ci condusse verso la sala ristorante, e in lontananza intravedemmo i Bennet.
Li salutammo calorosamente, con un cenno delle mani.
Alla fine il cameriere ci portò nel loro tavolo.
" Ecco il vostro tavolo, non appena arriveranno gli altri ospiti, vi porterò il menù. "
Disse lui congedandosi.
Io e Lizzie ci guardammo straniti.
" Ci dev'essere un errore! "
Urlò mia moglie al cameriere, ma era troppo lontano per sentirci.
" John, Lizze, che dolce sorpresa "
Esclamò Derek.
Ci salutammo e ci sedemmo al tavolo.
" Deve esserci sicuramente un errore. Forse ci hanno messi insieme perché davano per scontato che stasera dovessimo cenare insieme. "
Esclamò mia moglie.
" Io non so cosa dirvi. Noi siamo venuti per festeggiare il ritorno al lavoro di Grace "
Disse Derek.
" Noi invece siamo venuti per conoscere la ragazza di Davis "
Esclamò Lizzie quasi offesa.
Derek alzò le sopracciglia.
" Davis ha una ragazza? "
Lizzie sorrise.
" Si, questa sera ce la farà conoscere "
Disse orgogliosa mia moglie.
" Sono contento che abbia deciso di mettersi la testa apposto "
Disse dolcemente Derek.
Lizzie fermò una cameriera di passaggio.
" Scusi cara. La devo informare di una cosa. Noi siamo i Kyle, non dovremo essere in questo tavolo. C'è stato un errore "
La cameriera, estrasse un tablet dalla giacca e lo scrutò.
" No Mrs. Kyle, non c'è nessun errore. Il tavolo che vi abbiamo assegnato è giusto. "
Rispose educatamente la cameriera.
" Non può essere, ricontrolli per favore. Mio figlio avrebbe dovuto ordinare un tavolo per quattro persone "
La cameriera scosse la testa.
" Mi dispiace Mrs. Kyle, anche a volerle dare un tavolo all'ultimo momento, non possiamo farlo. Siamo pieni. "
Disse la cameriera per poi congedarsi.
Lizzie rimase a bocca aperta.
" Assurdo! Voglio parlare immediatamente con il direttore "
Disse lei alzandosi.
Io la bloccai per un braccio.
" Lizzie basta. Hai sentito quello che ti ha detto la cameriera? Sono pieni. Rassegniamoci. Non fa nulla se ceniamo pure con i Bennet, a noi fa solo piacere "
Lei si sedette di nuovo con il broncio.
Dopo qualche secondo riprese a parlare.
" Ma aspettate un attimo. Ci sono solamente due posti liberi. Uno per Grace e uno per Davis, e la sua ragazza dove si sederà? Non c'è posto"
NARRATORE
In quel preciso istante, nella sala ristorante, fecero capolino Davis e Grace con le mani unite.
Davis stringeva nervoso, la piccola mano di Grace, per incoraggiarla.
Grace si sentiva agitatissima, le tremavano le gambe.
Mentre Davis, era più agitato di lei, ma non lo lasciava a vedere.
Doveva dimostrare a Grace di essere forte, altrimenti sarebbe crollata.
Katherine guardava con un sorriso nervoso, ma allo stesso tempo incoraggiante, i due giovani.
John, guardava la giovane coppia con una nota di confusione.
Lizzie corrugò la fronte, in un espressione mista a confusione e arrabbiatura.
Derek aveva un'espressione indecifrabile.
Prese a fissare le mani congiunte dei due ragazzi.
" Davis! Dov'è la tua ragazza? Sono furiosa! Voglio proprio sentire la scusa che ti sei inventato questa volta "
Esclamò arrabbiata Lizzie, interrompendo il silenzio.
Davis deglutii nervoso, e con tutto il coraggio che aveva in corpo rispose.
" Ce l'hai davanti mamma. Grace è la mia ragazza "
Lizzie e John rimasero a bocca aperta.
Katherine si morse il labbro nervosa, mentre da sotto il tavolo, cercava la mano di Derek, e quando la trovò, gliela strinse.
Derek strinse la mascella e continuò a guardare le mani dei due ragazzi.
Grace guardò nervosa suo padre.
Lizzie e John si guardarono e sorrisero.
" Ma questa è una notizia stupenda! "
Esclamò Lizzie alzandosi.
" Fatti abbracciare Grace "
Disse andandole incontro.
Grace l'abbraccio e sorrise.
" Siamo davvero felici che tu abbia scelto una così dolce ragazza. Non potevo scegliere di meglio "
Disse Lizzie rivolgendosi al figlio.
" Qui dobbiamo assolutamente festeggiare! "
Esclamò Lizzie fermando un cameriere di passaggio.
" Ci porti dello champagne "
Il cameriere fece un cenno educato del capo.
" Sarà fatto signora "
Grace e Davis presero posto.
" Ciao tesoro "
Disse Katherine alla figlia, accarezzandole affettuosamente la mano.
Grace guardò suo padre, che nel frattempo la guardava in un modo indecifrabile.
Il suo viso non aveva espressione.
Non riusciva a capire se fosse contento o arrabbiato.
La serata proseguì tranquillamente.
Lizzie e John erano così felici, che non si erano nemmeno accorti che Derek non aveva toccato cibo, e non aveva parlato per tutta la serata.
Katherine era preoccupata per il marito.
Continuava a sussurrargli all'orecchio di mangiare.
Lui in risposta, si limitava a fare no con la testa.
Davis da sotto il tavolo, stringeva la mano di Grace, e ogni tanto l'accarezzava con il pollice.
Dopo cena, Derek si alzò dal tavolo.
" Io e Katherine ci congediamo, non mi sento molto bene "
Annunciò in tono cupo.
A quel punto ci alzammo tutti.
" Derek, l' accompagno io Grace "
Derek lanciò un veloce sguardo truce a Davis e si congedò dalla sala.
Grace rimase accigliata.
Salutarono calorosamente i Kyle e si diressero fuori.
Davis aprì la portiera della sua Lamborghini a Grace.
Grace tenne lo sguardo basso.
C'era troppo silenzio in quella macchina.
" Hey piccola, cosa ti prende? "
Disse Davis, accarezzandole una mano.
" Non sembra che l'abbia presa bene. Persino un cieco se ne sarebbe accorto. "
Davis fece un sospiro profondo.
" Non è detto Grace. Noi non dobbiamo arrenderci subito. Magari con il passare del tempo si rassegnerà "
Lei scosse la testa.
" È difficile far cambiare parere a mio padre "
Arrivò davanti la villa di Grace e parcheggiò.
Si voltò completamente dalla sua parte.
" Grace, non dobbiamo lasciarci abbattere. Può darsi che le cose cambino. Non dobbiamo arrenderci, ce lo siamo promessi ricordi? "
Lei annuì e lo abbracciò.
Lui la strinse a se e la baciò con tutta la passione che aveva.
Avevano entrambi paura, che quello potesse essere stato l'ultimo bacio.
" Ti amo Grace, con tutto me stesso "
Sussurrò lui tra le sue labbra.
" Anche io ti amo Davis, davvero tanto "
Si strinsero in un ultimo abbraccio e poi Grace scese.
PUNTO DI VISTA DI GRACE
Entrai in casa e trovai tutte le luci accese.
" Derek, per favore, cerca di ragionare. Non puoi reagire così! "
Sentii le voci di mia madre, provenire dal salone.
Mi ci diressi di fretta.
" Papà "
Lui mi guardò con odio.
Non lo avevo mai visto così.
Mia madre aveva gli occhi lucidi.
" Cosa è successo? "
Chiesi in un sussurro.
" Dovrei essere io a chiederlo a te! Come ti è potuto saltare in mente a farti fidanzata con il tuo capo? "
Spalancai la bocca.
" Non sto con lui perché è il mio capo! "
Esclamai offesa.
" Dimmi Grace, ti ha minacciato in qualche modo? "
Scossi la testa.
" No! Ma cosa vai a pensare papà? Il lavoro non centra nulla "
Lui si passò le mani sulle tempie.
" Grace, perché mi fai questo? Perché con lui? È un puttaniere, ti spezzerà il cuore. New York è così grande, perché proprio con lui, maledizione perché? "
Io abbassai lo sguardo e mi guardai le mani nervosa.
" Tu sei così dolce e intelligente. Lui è solamente un puttaniere, ti spezzerà il cuore. Non te lo meriti "
Io lo guardai arrabbiata.
" Non puoi parlare così di lui, non lo conosci! È cambiato "
Lui scoppiò in una risata nervosa.
" Cambiato? Ma non farmi ridere! Il lupo perde il pelo ma non il vizio! "
Mi vennero gli occhi lucidi.
Non si era mai comportato così crudelmente con me.
" Perché sei così crudele con me? "
Piagnucolai in un sussurro appena udibile.
Lui chiuse gli occhi frustrato.
" Da quanto tempo va avanti questa storia? "
Chiese in tono cupo.
" Da più tempo di quanto pensi "
Lui sospirò forte.
" Togliti dalla mia vista "
Disse in tono gelido.
Sentii una fitta al cuore.
Le sue parole gelide erano pugnali per me.
Una piccola lacrima scese sul mio volto.
Guardai mia madre, che mi guardava amareggiata.
Era mortificata per il
Comportamento di mio padre.
Mi lasciai sfuggire un gemito e corsi nella mia camera.
I miei continuarono a litigare.
Verso le 2 del mattino, Logan entrò nella mia camera.
" Grace "
Disse venendo nel mio letto.
Mi abbracciò e mi baciò la fronte.
" Ti prego, non piangere "
Scoppiai a piangere sul suo petto.
" Domani ci parlerò io, non ti preoccupare. "
Io scossi la testa.
" Non ne vuole sapere "
" Tu stai tranquilla. Con me ragiona meglio "
Io avvolsi le braccia sulla sua vita e lo strinsi a me.
" Ti voglio bene "
Dissi contro il suo petto.
" Anche i tesoro, farò di tutto pur di aiutarti, promesso "
La mattina dopo, tornai a lavoro.
Mio padre decise di prendersi il giorno libero.
Mia madre piangeva in macchina, era distrutta.
" Non mi parla più. Non l'ho mai visto così "
Disse singhiozzando.
Arrivati in azienda, ci dividemmo.
Io andai da Davis.
Bussai ed entrai nel suo ufficio.
" Tesoro, vieni qui "
Disse picchiettando sulle gambe.
Mi sedetti sopra di lui e mi diede un bacio leggero sulle labbra.
" Come stai? "
Mi chiese, mettendomi i capelli dietro l'orecchio.
" Male "
Dissi in un sussurro.
" Non vuole? "
Scossi la testa.
Lui fece un lungo sospiro.
" Dai su, non ci pensare. Oggi hai un paio di lavoro da fare, così almeno non ci penserai. "
Io annuii e mi alzai da lui.
" Se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiamami "
Annui e tornai nel mio ufficio.
Per fortuna avevo così tanto lavoro, che mi dimenticai della situazione.
Pranzai con mia e mio fratello.
Davis rimase a mangiare nel suo ufficio.
Durante il pomeriggio, ripresi a lavorare e ogni tanto chiamai Davis per lavoro.
Era rilassante sentire la sua voce.
Alle 6, andai da Davis per salutarlo.
" Io torno a casa "
Dissi un po malinconica.
" Ti accompagno io? "
Scossi la testa.
" È meglio che vado con Logan e mia madre. Sta molto male "
Lui annuì.
" Come vuoi tu piccola "
Disse dandomi un bacio dolce sulle labbra.
Mi misi in punta di piedi per raggiungerlo.
" Comunque, se vedi che tuo padre non ne vuole proprio sapere, i biglietti per Los Angeles sono ancora validi "
Sussurrò sulle mie labbra.
Io annuii.
" Spero tanto che non ci servano "
" Anche io "
Disse lui baciandomi un'ultima volta.
Una volta arrivata a casa mi cambiai.
Chiesi a Clara dove fosse mio padre, e mi rispose che era nella nostra sala cinema.
PUNTO DI VISTA DI DEREK
Mi sentivo così frustrato.
Non avevo mai preso un giorno di ferie senza un motivo di salite.
Mi sentivo troppo triste per andare a lavoro.
Sono stato tutto il giorno a pensare alla mia piccola Grace.
Dove ho potuto sbagliare con lei?
Ancora non riesco a farmene una ragione.
In questo momento, mi trovavo nella nostra sala computer, a guardare i vecchi filmati della nostra famiglia.
Raffigurano i primi anni di vita del mio piccolo pulcino, Grace.
Il suo primo giorno a casa.
Ricordo che Katherine ed io eravamo così emozionati, di far conoscere la nostra piccina a Logan.
Logan aveva appena due anni.
Non appena la vide se ne innamorò all'istante.
Rimase a bocca aperta e iniziò a saltellare contento.
Io che la tenevo in braccio, mi abbassai all'altezza di Logan, per fargliela vedere meglio.
" Bimba! "
Esclamò Logan in video.
Io e Katherine annuimmo.
" È la tua sorellina "
La piccola Grace, scrutò curiosa il viso di Logan e Logan fece altrettanto.
Sembrava incantata.
Iniziò ad aprire la bocca e a sgambettare.
Io e Katherine ci guardammo.
" Le piace Logan "
Dicemmo insieme contenti.
" Posso baciare bimba? "
Chiese il piccolo Logan.
" Certo amore, però fai piano, è delicata "
Lui annuì e diede un piccolo bacio sulla guancia della piccola.
" Bravo amore "
Disse Kate a Logan.
Sorrisi nel vedere quella scena.
In un altro video, si vedeva la piccola Grace, mentre mangiava nel seggiolone.
In un altro, c'erano immortalati i suoi primi passi.
In un altro ancora, c'era immortalata la sua prima parola.
Eravamo coricati nel lettone, e la piccola Grace era seduta a cavalcioni sulla mia pancia.
" Dì mamma "
" No, dì papà "
Lei alternava lo sguardo tra me e Katherine.
"Papà "
Disse chiaro e forte.
" Ha detto papà! Ha detto papà! "
Esclamai io contento.
Lei batteva le mani insieme a me contenta.
In un altro aveva 3 anni.
Eravamo al mare.
" Papà guarda! Una conchiglia! "
Io gliela raccolsi.
Lei la scrutò e mi guardò contenta, con i suoi occhioni dorati.
" È bellissima "
Esclamò meravigliata.
In un altro video mi abbracciava fortissimo.
" Ti voglio tanto bene papà "
Mi diceva, riempiendomi di baci.
Mi commossi a rivedere quelle scene e mi misi a piangere.
" Non crescere mia piccola Grace "
Sussurrai guardando il video.
" Rimani per sempre il mio piccolo pulcino "
Piagnucolai.
All'improvviso, nella sala entrò Grace.
" Papà "
Sussurrò.
Io spostai lo sguardo verso di lei e mi seccò il cuore.
I suoi occhioni dorati erano tempestati di lacrime.
Merda.
Odio vederla così.
Odio ancor di più il fatto che stava male per colpa mia.
Lei si avvicinò timidamente a me.
Si sedette accanto a me.
" Ti prego, mi abbracci? "
Piagnucolò con le labbra tremanti.
Come potevo dirle di no?
Senza farmelo ripetere due volte aprii le braccia.
" Vieni qui, mio piccolo pulcino "
Lei avvolse le sua braccia intorno alla mia vita, e inizio a piangere sul mio petto.
" Papà non odiarmi, sto così male "
Sussurrò sul mio petto.
" Non ti odio tesoro, non ti odierò mai "
Dissi cullandola fra le mie braccia.
" Per favore, adesso non piangere più "
Dissi asciugandole le lacrime.
" Cosa stai guardando? "
Chiese lei, guardando lo schermo.
" Te da piccola "
Lei arrossì.
" È imbarazzante "
Io scoppiai a ridere.
" Perché mi filmavate mentre la mamma mi faceva il bagnetto? "
Scoppiai a ridere ancora più forte.
" Era divertente "
Restammo in silenzio a guardare i filmati.
Ad un certo punto, iniziò a parlare.
" Quando ci siamo trasferiti qui a New York e conobbi Megan, dopo un paio di giorni mi invitò ad un compleanno esclusivo. Una volta arrivate alla festa, scoprimmo che era il 20esimo di un ragazzo ricco. Ancora non sapevo che si trattava del compleanno di Davis Kyle. Io andai a bere qualcosa e lui mi offrì un Martini alla fragola. Iniziò a provarci spudoratamente con me, mi aveva presa della poco di buono. Io infuriata gli gettai addosso il liquido del mio bicchiere. Lui furioso iniziò a minacciarmi, che se mi avrebbe rivista, me l'avrebbe fatta pagare. Poi tornai a casa, con la convinzione che non lo avrei rivisto mai più. Ma quando fummo invitati al ballo in maschera dei Kyle lo rividi, ed iniziai ad insultarlo. Pensavo che si fosse intrufolato nella villa dei Kyle, non potevo immaginarmi che lui fosse il figlio. Quando lo scoprii a cena, rimasi impaurita. Lo odiavo con tutta me stessa. Quando accettai di lavorare nella tua azienda, mi misero a lavorare per Tyler Hill. Davis era furioso e geloso di lui. Quando accettai il viaggio di lavoro, era furioso, ma io non mi lasciai intimidire. Non appena arrivammo in hotel, Tyler cercò di sedurmi, ma io lo rifiutai e mi gettò nel letto. Però fortuna Davis lo stava intercettando insieme alla polizia, che sfondarono la porta e lo arrestarono. Da quel momento smisi di odiarlo e iniziai a provare qualcosa per lui. Quando poi Megan andò in coma, mi stette vicino. Quando tornai a lavorare e lui diventò il mio capo, le cose andarono ancora meglio. Ci stavamo innamorando. Poi quando a te venne l'infarto, non stesse un secondo senza lasciarmi sola. Mi è stato sempre vicino, mi ha sempre dimostrato che ci sarebbe stato. Poi quando Logan scoprì la mia relazione con Davis, mi costrinse a lasciarlo. Avevamo paura che se tu lo avessi scoperto, ti sarebbe venuto di nuovo un infarto. Non potevamo permettercelo, perché lo avevi avuto da poco, e un altro colpo sarebbe stato fatata le per te. Quindi lo lasciai per il tuo bene. Per questo decisi all'improvviso di andare a studiare all'università. Avevo bisogno di dimenticarlo. Ma non ci riuscii. Decisi di farmi fidanzata con Erik, nella speranza di dimenticarlo, ma anche questo tentativo fallì. Quando dopo due anni tornai e lo rividi, mi resi conto di averlo amato, e che non avevo mai smesso. Rimasi incinta di Erik e lo andai a dire a Davis. Gli spezzai il cuore, era distrutto. Quando lo raccontai ad Erik, mi pugnalò allo stomaco, rivelandomi la sua vera identità. Abortii, per questo stetti mesi senza parlare con nessuno. Il dolore che provavo in quel momento era atroce. Ma solo Davis riuscì a farmi riprendere. Mi fece passare il più bel San Valentino che potessi desiderare. Io e Davis tornammo insieme. Pochi giorni fa, mi ha portata sull' Empire State Building e ha detto di amarmi. Te lo giuro papà, è cambiato davvero. Mi ama davvero. Ormai ho perso il conto, di quante volte mi abbia salvato la vita. Io lo amo, con tutta me stessa. Ti prego, dagli un'opportunità."
Chiese supplichevole.
Rimasi sbalordito.
Non avrei mai immaginato che lo avesse conosciuto fin da prima e che si fossero fidanzati già due anni fa.
Lo ha lasciato per me.
Lo ha lasciato perché temeva che sarei morto d'infarto.
Non potevo immaginare la grande sofferenza che aveva subito.
La mia piccola bambina.
Mi tornarono le lacrime agli occhi.
Ha ragione.
Sono stato troppo crudele con lei.
" Amore mio, tu lo sai che voglio solo il meglio per te. Non immaginavo che lo amassi così tanto. Io non voglio che lui ti spezzi il cuore, tutto qui "
Le asciugai le lacrime.
" Non me lo spezzerà, me lo ha promesso. Mi fido di lui "
Feci un grande sospiro e chiusi gli occhi.
" E va bene. Ti lascerò libera di frequentarlo, se è questo il tuo volere. La tua felicità è la mia, lo sai "
Lei spalancò gli occhi sorpresa.
" Dici sul serio papà? "
Io annuii e lei mi abbracciò.
" Ma se ti spezza il cuore, io gli spezzo le ossa "
Lei scoppiò a ridere.
" Oh ti voglio così bene papà! "
Le sorrisi.
" Anche io te ne voglio pulcino "
Dissi dandole un bacio sulla fronte.
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Quegli occhi color argento 2
RomanceQuesto è il sequel del primo libro: Quegli occhi color argento. Se vi aspettavate un sequel scontato e banale avete proprio sbagliato libro. Se il primo libro vi è piaciuto molto questo vi farà veramente impazzire. Ci saranno molti colpi di scena e...