Dopo 50 minuti di scrivi, riconta, riconta le lenticchie, torna a scrivere, perdere di nuovo il conto e ricomincia da capo, Marcus era prossimo a una crisi di nervi.
<<ti odio......>> mi disse, appoggiando la testa al tavolo.
Ridacchiai e lasciai un secondo perdere le verifiche che stavo disseminando di 2 e 3, andando da lui per due coccole:<< dai stai andando benissimo, sei a metà!>> lo incoraggiai, anche se sapevo che avrebbe mollato.... e già ero pronto con un piano B!<<non ne posso più Sirio, me ne mancano 30..... e ho finito le idee! Le ultime 5 sono casi impossibili, da un evento su un milione, pur di continuare a scrivere. Ti prego basta...ho capito....>> appoggiò di nuovo la testa sul tavolo, esausto.
Sapevo che era una punizione snervante, che lui aveva dormito poco stanotte e si era stressato fino alle ossa per la paura, ma doveva arrivare in fondo.
<<per quanto possa dispiacermi di vederti così stanco, devi andare avanti! Una punizione è una punizione! Pensa a Law, che anche se stava piangendo e gli stavo facendo del male, se l'è dovuta prendere tutta quella sculacciata. Per rispetto di entrambi, le regole sono le stesse anche per te, devi finire... quando avrai finito, ti coccolo tutto il tempo che vuoi, se preferisci possiamo anche uscire a fare qualcosa, ma devi arrivare in fondo alla punizione. >> cercai di concincerlo, imponendomi con severità ma delicatezza.Marcus, che si era girato verso la mia direzione per ascoltarmi, tenendo la testa sulla scrivania, sospirò amaramente. Era veramente esausto.
Cercò di andare avanti, ma con poco successo, arrivando dopo altri 20 minuti, ad appena 24 frasi dalla fine.
<< Sirioooo, ti supplico fammi fare altro, l'ho capita!>> mi disse, spalmandosi sulla sedia, come mai l'avevo visto fare. Un capriccio in pratica, non me lo sarei mai aspettato da lui!
<< Marcus, possiamo fare una cosa, ti faccio fare altro, sempre una punizione, ma più veloce, va bene?>> gli dissi, avvicinandomi a lui. Si tirò su in piedi, rapidamente:
<< quasiasi cosa! Non ne posso davvero più!>> mi disse.Ridacchiai, abbracciandolo e dandogli due scapaccioni affettuosi:<< questo è l'obbiettivo di una punizione peste. Metterti davanti a una situazione, di conseguenza a quello che hai sbagliato, che non ti piace e che in futuro non vorresti rivivere...>> gli scompigliai i capelli, per farlo sorridere. <<fammi pensare a cosa potrei farti fare.... ti do due possilità, solo perchè voglio che ti senta a tuo agio...>> gli dissi, incoraggiandolo un pò.
Era la prima volta, suvvia. Le prossime non sarò così tanto morbido nei suoi confronti.
<< .... allora ci penso un attimo su, tu cerca di andare avanti, anche perchè qualsiasi cosa ti darò da fare, partirà da 24... più riesci a farne ora, meno ne hai dopo.>>
Lui annuì, era abbastanza tranquillo, solo stufo.<< vado a farmi un caffè, vuoi qualcosa?>> gli domandai, prima di andare in cucina.
Lo fissai per un pò, mentre pensava, e notai quanto fosse...piccolo!
Gli avevo ceduto una mia felpa perchè lo vedevo nervoso e teso, come se temesse che un errore gli sarebbe costato caro, che era almeno tre volte più grossa di lui; era seduto alla scrivania dondolando i piedi sotto, e con la testa appoggiata sopra, tenendo svogliatamente la penna in mano davanti al foglio. Sembrava un bambino.
Quando mi chiese del succo di frutta, venni ufficialmente sopraffatto dalla tenerezza.Ero già pronto con il piano B, stavo solo tergiversando per dargli altro tempo, così che potesse andare avanti. Gli portai il succo dopo poco, tenendolo in sospeso finchè non ricevetti un "grazie", che ovviamente gli fece guadagnare non solo la bevanda ma anche una carezza sulla testa. Era la prima volta che lo vedevo così tranquillo e rilassato, a tal punto da permettersi un capriccio.
<<allora, pronto a sentire le due possibilità che hai per cambiare punizione? Ovviamente se non ti piacciono, puoi sempre continuare questa...>> gli dissi, inginocchiandomi davanti alla sedia, così che non si sentisse assoggettato dalla mia figura.
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Saudade: "L'amore che resta"
Genç Kurgu(Sistemata) Servono poche parole per decrivere la parola "Saudade". E Nostalgia non è il termine più appropriato. È molto di più... è molto peggio.... È l'amore che rimane in una persona quando qualcosa o qualcuno è andato perso. È malinconia ed è...