Il prurito alla barba fu presto giustificato dopo che Lawrence cominciò, nel pomeriggio, a fare di tutto per farsi considerare e attirare la mia attenzione....tutto tranne quello che gli avevo chiesto di fare, ovvero parlare come un essere umano normale!
Era stato capace di mettere a soqquadro il bagno, lanciando asciugamani ovunque, l'armadio cercando una felpa e dulcis in fundo di lasciare aperto OGNI. SINGOLO. SPORTELLO della cucina, frigo incluso, senza degnarmi di mezza parola, intraprendendo poi uno sciopero della fame che Mahatma Ghandi levati!
Io, mi ero ripromesso che non potevo dargli la sculacciata più dura della sua vita e dovevo continuare ad ignorarlo, o lui avrebbe associato una punizione ad una semplice e rapida scappatoia ai guai e ai capricci, più che a una conseguenza per un azione sbagliata che non doveva ripetersi.
Insomma, avrei creato un circolo vizioso piuttosto che fermarlo....Marcus era peggiorato, la febbre non scendeva e io ero sempre più preoccupato, tachipirina dopo tachipirina. Ero passato da dargliela ogni 6 ore a ogni 4, diminuendo il dosaggio ma aumentando la frequenza, perchè sotto 38.5° non scendeva.
Anche se "per fortuna" aveva finalmente mollato la presa e si era lasciato andare alle mie cure, pretendendo le mie attenzioni e il mio affetto, come è anche un pò giusto che sua (e al biondino questa cosa non andava per niente a genio); si lasciava toccare, accarezzare e baciare, cercando la mia mano anche solo per stringerla un attimo e sapere che ero lì, e che non ero ancora andato via.
Non riuscii a fargli mangiare nulla, troppo male alla gola, con la nausea in agguato, pronta a mandare in fumo ogni mio tentativo di fargli assumere qualche caloria.Il tutto prese una bruttissima piega verso le 2 del mattino, quando venni svegliato da un terrore notturno di Marcus, che urlava e piangeva nel sonno. Ci mancavano pure i ricordi a tormentarlo!!! Se prendo quei due drogati........
Corsi in camera, con Lawrence che regalò ad entrambi uno sguardo omicida, ma neanche lo considerai: mi bastò passare la mano sulla pesta del moretto per sentire che stava letteralmente andando a fuoco.
Velocemente, d'istinto lo presi in braccio, sia per calmarlo che per provargli la febbre, ma presto mi ritrovai a dover fare i conti con Gelosia in persona:<< da quando in qua lo culli come un bimbo? È una nuova tecnica di medicina o mi sono perso qualcosa?>> mi chiese, acido e infastitito.Io ero fin troppo preoccupato per dargli attenzioni, e lo ammonii senza pensarci troppo:<< Law, non ora! Non ho davvero tempo di stare dietro all'ennesimo tuo capriccio! Stasera stai giocando con il lato corto della mia pazienza...ti avviso!>> gli sbottai contro, un pò incazzato.
Quando lessi 39.7° mi prese un colpo!
Scrissi subito ad Agnese, sperando e pregando fosse sveglia o si svegliasse per aiutarmi, perchè io non sapevo davvero che fare.
Sotto sotto vedevo che anche Lawrence era terrorizzato da questa situazione, e forse proprio per proteggersi e non cadere vittima del panico, mi stava dando addosso, cercando probabilmente quella sensazione che andasse tutto bene in me, ma io, stanco, preoccupato, e per niente paziente, non ero pronto a farmi prendere a parolacce da lui:<< ora tu mi spieghi come hai a dire che i miei sono capricci e quelli di Marcus no!! Insomma, ti sembra normale che si metta ad urlare nel cuore della notte? E glielo lasci pure fare? Se lo avessi fatto io sono certo che non avresti reagito allo stesso modo....>> mi disse.Lì feci l'errore di perdere la pazienza....
<< non avrei reagito allo stesso modo perchè TU le fai da sempre queste scene per attirare l'attenzione! Da quando ci siamo conosciuti hai questa smania morbosa di starmi addosso 24h al giorno. Sei soffocante e immaturo, stare con te è come dover gestire un cazzo di asilo nido! Sembra che non ti chiedi mai come possono stare gli altri, quello che a te interessa è ottenere ciò che desideri e BASTA! Anche io non sono stato amato da bambino, come Marcus tra l'altro, ma non si sembra che nessuno dei due faccia 'ste scene, e per cosa poi? Perchè questa settimana il tuo fidanzato sta malissimo, il suo passato di merda lo tormenta, ha la febbre alta, mal di gola e il vomito e io lo sto aiutando? Fai sempre il paladino di come si è comportato Marcus nei miei confronti all'inizio, ma non ti sei mai guardato un secondo allo specchio ad analizzare quello che fai tu agli altri e soprattutto quello che fanno gli altri per te! Quindi ti consiglio di chiudere la bocca se non hai nulla di intelligente da dirmi e se devi fare qualcosa, aiutami! Perchè qui la situazione è gravissima....>> dissi, senza pensare troppo.Sapevo di avergli tirato in faccia una porta fatta di realtà non da poco, ma non me ne pentivo. Era ora che qualcuno gli desse un calcio in culo, come se lo prese Marcus quel giorno, nel bagno del bar. O scende con i piedi per terra, o quello che ha vissuto, in parte, si ripeterà.
Con la sua solita maturità, Lawrence scoppiò a piangere, si vestì rapido e scappò verso la galleria con furia. NO! Non lo avrei inseguiti dando corda al suo ennesimo capriccio!
Sospirai, decidendomi a chiamare Agnese al telefono, perchè davvero non sapevo che fare.
Marcus mi stringeva forte, ansimando, mentre la febbre gli faceva rivivere chissà che incubi.<<pronto? Che succede?>> rispose assonnata Agnese. <<un casino, non so che fare! Hai 5 minuti.... sennò cerco online, non preoccuparti...>> cercai di dire con gentilezza, perchè sinceramente non la volevo disturbare.
<< ma che cazzo dici?!? Certo che ho 5 minuti, non sei tipo da chiamarmi alle 2 del mattino per una stupidaggine... che succede?>> mi rispose, facendomi sorridere. Non lo so, quando lei mi manda a fare in culo, so che va tutto bene, e mi da sicurezza!
(Anche perchè se ci fossero problemi tranquilli che mi fischierebbbero le orecchie dagli urli che mi tirerebbe!!!)<<È Marcus, la febbre sta salendo in maniera esponenziale, non riesco a farla scendere! L'ho riempito di tachipirina ma nulla.... siamo al limite dei 40°>> dissi, con un pò di disperazione nella voce.
<< quello che ti sto per dire non piacerà nè a te che sei suo padre nè a lui ma... devi, anzi dovete farvi forza e lo devi buttare sotto una doccia fredda! È l'unico modo! Non dico gelida ovvio, ma abbastanza fredda da abbassargli a forza la temperatura...>> mi disse cauta, e io per poco non esplosi:<< MA SEI IMPAZZITA? Lo sai che l'hanno torturato a docce gelate, non posso semplicemente buttarcelo sotto così a cazzo! Ha appena avuto un terrore notturno, la febbre lo sta facendo delirare e chissà in che ricordo merdoso è ora con la testa, no, mi rifiuto di fargli una cattiveria simile!>> mi impuntai, protettivo e preoccupato.<<Sirio.... sarà molto peggio se la febbre sale ancora, e se non lo fai tu e lo porti in ospedale, lo faranno loro di buttarlo in una vasca ghiacciata! So che è una cattiveria orribile da fare a quel ragazzo, ma è necessario....>> cercò di rassicurarmi e di convincermi, con scarsi risultati.
<< perchè non entri con lui?>> mi disse, di punto in bianco.
<<cosa?>> le domandai, chiedendo spiegazioni.
<< mettiti in boxer, spoglialo anche lui in intimo ed entri in doccia con lui...insomma lo tieni in braccio mentre vi fate questa doccia gelata... lo so che non è per niente invitante come cosa, ma forse se sente la tua pelle e il tuo calore, potrebbe non stare peggio di come sta adesso. Potrebbe andare come cosa?>> mi propose Agnese.Sospirai:<< va bene....va bene forse così non mi odierà subito dopo....>> dissi, un pò spaventato dall'idea.
<< Sirio andrà tutto bene, fidati di me! Bastano 5 minuti, poi gli provi la temperatura da....beh per forza dal culetto.... se si è abbassata lo asciughi, sennò altri 5 minuti a rotazione finchè non scende.... va bene? Mi raccomando scrivimi e fammi sapere, che ormai ho l'ansia da nonna addosso, di certo ora non torno a domire!>> mi istruì mentre mi spogliavo, tenendomi vicino Marcus, facendomi però tranquillizzare con le sue ultime parole.
<< va bene, va bene.... se vuoi venire ad aiutarmi e poi dormire qui, c'è posto! Diciamo che io ho perso la pazienza e ho preso Law a parolacce e realtà nel muso.....>> le dissi scherzosamente, anche se sotto sotto speravo dicesse di sì.<<non è una brutta idea! Alla fine se questa sarà una nottata di fuoco, lo sarà fino a domani, ti risparmio di chiamarmi ogni 2 ore, mi vesto e arrivo! Tanto ho i ragazzi grandi in casa che si occuperanno dei piccoli domattina! Intanto tu raffredda il ragazzo, poi appena arrivo vediamo come fare, va bene?>> mi disse, mentre la sentivo smanettate. Senza parole e troppo sovrappensiero, mi scappò, forse non del tutto non voluto, un:<< wow, grazie! Va bene, ti aspetto mamma.....>>
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Saudade: "L'amore che resta"
Teen Fiction(Sistemata) Servono poche parole per decrivere la parola "Saudade". E Nostalgia non è il termine più appropriato. È molto di più... è molto peggio.... È l'amore che rimane in una persona quando qualcosa o qualcuno è andato perso. È malinconia ed è...