La vacanza sta procedendo meravigliosamente: ragazzi si stanno, stranamente, comportando bene, sono solo un pò dispettosi e giocosi.
Sono abbastanza sicuro che Lawrence sa benissimo di averle scampate per un pelo, e l'ho già avvisato che alla prossima stupidaggine lo lincio; Marcus invece, dopo averle assaggiate, non vuole per nessun motivo prendersi un'altra punizione noiosissima o delle sculacciate, per cui è molto attento a non combinare guai. Ovviamente questo non li ferma dal riempirmi di scherzi e saltarmi addosso per fare la lotta ad ogni ora del giorno, ma sono certo che hanno finalmente capito che non ho intenzioni abusive, così si concedono di fare i 18enni.Dopo aver visitato la città nella sua interezza, mostra dopo museo dopo chiesa, Lawrence non è ancora soddisfatto: un pò lo capisco, piccolo, per la prima volta sta finalmente esplorando le sue passioni artistiche e facendo qualcosa che gli piace veramente, quindi è un pò sovraeccitato!!
Marcus man mano che le giornate si susseguono sta diventando sempre più freddo e distaccato. Ho provato a spingerlo a fare qualcosa che gli piace, a visitare un negozio o a partecipare ad un'attività, ma è stato quasi impossibile; è come se si stesse tenendo le sue passioni e gusti avidamente per sè, intimorito che glieli possano distruggere.L'ho tenuto sotto controllo, senza essere oppressivo ovvio, per cogliere anche solo un minuscolo sguardo d'interesse verso qualcosa, ma niente. Mi serve quello schizzo argentato nei suoi occhi per capire se qualcosa lo attira o gli piace, purtroppo ha uno sguardo quasi assente.
Avrei voluto parlargli, ma Law mi ha preso per un braccio, trascinandomi verso un'altra zona storica di Siena e ad una mostra particolare.
<<Law calmati, abbiamo ancora 2 giorni per vederla tutta!>> gli dico dolcemente, cercando di farlo un attimo calmare.
Mentre il biondino va a vedere di cosa si tratta l'ennesima attrazione e a prendere i biglietti, io cerco di conversare un secondo da solo con Marcus:<<allora, ti stai divertendo?>> gli domando, avvicinandomi.Il ragazzo mi sorride, e si accoccola a me, ma so che per quanto possa piacergli quello che abbiamo visto fino a quel momento, non c'era nulla che lo abbia preso davvero.
<<perchè non proponi tu qualcosa? Insomma, siamo in balia delle manie artistiche di Law da due giorni, è anche il tuo turno di scegliere cosa fare!>> cercai di spronarlo.
<<io...non saprei davvero...>> mi disse sospirando, palesemente in difficoltà.
Non feci in tempo ad approfondire questo discorso, che sento del chiasso provenire dalla biglietteria della mostra, e immediatamente la barba inizia a pizzicarmi.Mi alzo di scatto, seguito da Marcus che forse ha già capito di cosa si tratta, e corro a vedere ma, guarda un pò, ci sono Lawrence e una vecchietta che discutono animatamente, o meglio, il biondino sta smadonnando, sfoderando un linguaggio da scostumato mentre la signora sembra pure dispiaciuta.
Ecco, ci voleva pure questa!
Mi avvicino subito, mettendomi in mezzo:<< scusate se mi intrometto, cosa sta succedendo?>> domando, e prima che Law possa vomitarmi addosso qualche scusa, lo acchiappo per il retro del collo, un chiarissimo segnale che deve calmarsi e che io sto perdendo la pazienza.
Mentre il biondino mi guarda male, la vecchietta cerca di parlare:<< mi scusi signore, non volevo dare fastidio a suo figlio, ma ho visto che la fila è lunga e ho solo chiesto se poteva lasciarmi passare avanti...>><<voleva saltare la fila!!!!>> prima che Law possa dire altre scortesie, gli tiro un'occhiataccia di quelle mortali, facendolo zittire.
<< certamente signora, mi scuso del comportamento di mio figlio, a quanto pare si deve essere dimenticato che è dovere civile dare la precedenza a persone anziane, donne incinta e persone diversente abili. Anzi, prenda pure il nostro posto, io e questo ragazzo dobbiamo fare una chiaccherata!>> dico, sorridendo alla signora, ma stringendo la presa sulla collottola di Law.Saluto la donna, scusandomi altre 10 volte minimo, contringendo Law a fare lo stesso, con tanto di minaccia di una sculacciata davanti a tutti, e trascino il ragazzo fuori dalla fila, godendomi lo sguardo compiaciuto delle persone intorno a noi alla sgridata che si è preso.
Inizio a dirigermi svelto verso l'hotel, tenendo ancora per la collottola Law e intimando anche a Marcus di seguirci.
<< Sirio! Perchè stiamo tornando indietro? Lasciami!!>> inizia ad agitarsi il biondino, ma lo zittisco subito:<< ti consiglio di non dire nulla, perchè sono sempre in tempo a portarti fino in camera per l'orecchio invece che per la collottola!>> gli ringhio sottovoce.
Mi giro per controllare che Marcus ci stia seguendo, e in effetti lo vedo, poco distante, un pò spaventato anche lui per la situazione.Arrivati all'hotel, spedisco Lawrence ad aspettarmi in camera per fare due chiacchere, anche se mi da retta dopo un paio di capricci tra il "non ho fatto niente" e il "non è giusto, dovrebbe essere una vacanza! Tra l'altro la mia prima..." ma io non mi lascio impietosire, e anzi, lo minaccio che se non la smette, cerco una panchina e lo sculaccio lì davanti a tutti!
Mi una volta che sono certo che Law sta andando in camera, mi rivolgo a Marcus che è un pò sbigottito:<< hey peste, tutto ok?>> gli domando. Appena mi avvicino lui si ritrae, facendomi sospirare:<< ancora?>> gli chiedo: << non c'è nessun motivo per avere paura di me in questo momento... beh, forse un pochino, anche se quello a cui farò pelo e contropelo è Law, ma tu sei al sicuro. Vieni...>> gli dico, aprendo le braccia.In effetti ho notato che quando mi arrabbio per qualcosa, che sia un compito andato male per cui mi agito a pensare a come far recuperare la classe, o quando Law mi fa impazzire, Marcus si spaventa, come se sapesse che prima o poi la mia ira potrebbe ricadere su di lui, anche se è impossibile.
Il ragazzo mi guarda un pò sull'attenti, avvicinandosi con cautela, ma appena lo trascino tra le mie braccia per stringerlo, lo sento rilassarsi. Ridacchio, abbracciandolo forte e passandogli la mano tra i capelli.
Sapevo perchè si agitava così quando mi arrabbiavo, ma anche solo il fatto che alla fine si fosse avvicinato e calmato, era un progresso non da poco.<<scusa...>> mi sussurra, nascondendosi sulla mia spalla.
<<per cosa? Il guaio non l'hai combinato tu e per il resto sono felice e fiero che tu ti sia fidato nonostante il mio essere nervoso ti incutesse timore... se mai mi arrabbierò con te, non dovrai avere paura, perchè ti giuro, non ti farò nulla di male.>> gli sussurrai alla fine, sentendolo stringermi più forte.
Lo costrinsi a scegliere cosa fare dopo, mentre andavo a sbrigarmela con Law, anche perchè il signorino si meritava di starsene 2 orette in camera a riflettere.
Arrivato al piano, lo trovai in corridoio ad aspettarmi:<< pensavo di essere stato chiaro... avevo detto in camera!>> lo rimproverai con voce ferma, incrociando le braccia.Law sbuffò, facendomi il verso:<< non hai specificato quale e io non sono un indovino!>> mi rispose subito a tono.
Aprii la porta della mia camera:<< ti conviene abbassare quella cresta signorino, perchè ti stai avvicinando pericolosamente a una bella sculacciata!>> dissi, chiudendomi la porta alle spalle.
Sotto sotto sapevo che un viaggietto sulle mie ginocchia non glielo avrebbe tolto nessuno!
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Saudade: "L'amore che resta"
Подростковая литература(Sistemata) Servono poche parole per decrivere la parola "Saudade". E Nostalgia non è il termine più appropriato. È molto di più... è molto peggio.... È l'amore che rimane in una persona quando qualcosa o qualcuno è andato perso. È malinconia ed è...