<<non eri tu quello che dice sempre che i sogni hanno un significato?>> dissi scocciato a Louis, mentre lo guardavo a testa in giù dal divanetto dove stavo sdraiato.
Odiavo quel coso, per cui mi sistemavo sempre come meglio mi andava.Ero nel suo studio, dato che avevo iniziato a lavorare sulla mia ansia, ma mi ero alla fine ritrovato a parlare della sera precedente.
E in particolare di quel sogno....
<<Sirio, lo so ma... è solo un sogno. So che sembra una risposta stupida, ma è così! L'interpretazione è molto facile, una parte di te si sente in colpa per stare cercando di voltare pagina, che hai cambiato zona e scuola per non pensare a quello che è successo a Selene.... e penso che ci sia un pò d'ansia per questo ruolo "da padre" di cui ti sei preso carico. Da quello che mi hai raccontato, sono volati i primi "papà", vero?>> mi disse, cercando sia di calmare le mie ansie ma anche di tirarmi su di morale.Non che il mio umore sia dei migliori dopo aver sognato il corpo di mia moglie dissotterrato che mi diceva che l'avevo lasciata morire.......
<< hehe, sì. L'ho notato da circa 2 settimane che Law lo infila a caso quando è sovrappensiero o euforico. Sono felice di questo! Si fanno sempre tanti problemi che io possa voltagli le spalle... infatti non glielo faccio mai notare, o sono certo che si farebbe tante di quelle paranoie..>> dissi, ragionando sulla prima volta che gli era scappata quella parola. Il ragazzo si era scusato almeno 200 volte, anche se non c'è era bisogno, e neanche le mie rassicurazioni lo avevano calmato. Lawrence ha davvero paura di perdermi....
<<beh, inutile dirlo... tale padre tale figlio!>> mi prese in giro Louis, facendomi ridacchiare. Non potevo negare che il mio neurone senziente non si facesse spesso dei problemi inutili.
<< hai ragione. Dio, come suona strano.... se ci penso mi sembra così sbagliato che un uomo di 38 anni possa prendersi cura di due ragazzini di 17, che ne dimostrano 13 con me, e che sono attaccati a me come se ci fosse stato un imprinting fulminante.... però il mio istinto e il mio cuore, se ne fottono altamente. Ogni giorno li vedo crescere un pochino grazie a me, alla mia presenza e affetto, ed è come se quello valesse questo strano gioco.>> gli rivelai, senza pensare troppo.Louis sorrise:<< è un meccanismo di regressione anche il tuo, lo sai?>> mi svelò. Io lo guardai stortissimo, che cazz?
<< quello che tu fai a loro, è quello che tu desideravi fosse fatto a te. Con la loro felicità, i loro successi e la loro crescita, stai andando piano piano a chiudere ferite molto longeve, di quando eri piccolo. Sei l'adulto che avresti voluto ti amasse da bambino... è normale, un sacco di genitori lo fanno! Sono capitati nel momento giusto della tua vita, quando tu avevi bisogno di loro molto più di quanto loro avessero bisogno di te...>> mi disse, e io non potei fare altro che sorridere. Era vero!<< sono anni che non ti vedevo così tranquillo e felice, lo sai?>> mi disse da amico. Sospirai, pensando a quanto male mi era stato fatto negli anni e a quanto me ne ero fatto da solo. << lo so....>>
<<bene, ora...come va con l'ansia che stati vivendo sul nuovo posto di lavoro?>> mi domandò a tradimento, dopo avermi per bene infagottato nella tenerezza e affetto verso i miei piccoli.
<< una merda....>>__________________________
Tornai a casa, al mio appartamento, trovando Marcus che mi aspettava al portone, appoggiato al muretto.
Questa faccenda della punizione per insegnarli un pò di pazienza e autocontrollo non gli piaceva, ma si fidava abbastanza da farmi provare a dargli una dose di disciplina. Gli avevo giurato e contro-giurato che non lo avrei sculacciato nè preso a sberle nè simili, anche se avevo un piccolo piano in mente per avviciare il suo culetto alla mia mano in modo poco traumatico, ovvero portandolo all'esasperazione.
Arrivai e gli sorrisi:<< vedo che siamo puntuali! Bravo... >> lo lodai, ottenendo però un'occhiataccia. Era spaventato...
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Saudade: "L'amore che resta"
Ficção Adolescente(Sistemata) Servono poche parole per decrivere la parola "Saudade". E Nostalgia non è il termine più appropriato. È molto di più... è molto peggio.... È l'amore che rimane in una persona quando qualcosa o qualcuno è andato perso. È malinconia ed è...