Mi sveglio. Mi sistemo. Faccio colazione. E prendo una decisione drastica. Voglio dirlo ai miei amici.
Non voglio tenere nascosta la storia della mia vera natura alle persone a cui tengo, mi sembra di tradirle, anche se so che non è così. Però sento di volerlo fare.
Raggiungo il Comandante che, come al solito, è in compagnia di Masao e Shaoran; i due guerrieri mi vedono arrivare prima di lui e mi salutano calorosamente, con i loro meravigliosi sorrisi.
«Kees! Come stai?»
«Bene, grazie» rispondo a Masao, mentre Shaoran si fa leggermente più in là, per permettermi di prendere parte al piccolo cerchio.
«Vuoi che ti lasciamo solo con Si Woo?»
«N-no, va bene se restate»
Il Comandante si gira verso di me, invitandomi con lo sguardo a parlare.
«Io... vorrei dirlo agli altri»
Il suo volto cambia improvvisamente espressione, rivelando una certa sorpresa.
«Te la senti?»
«Più o meno. Non è che lei... potrebbe venire con me?»
Senza dire niente, mi avvolge le spalle con un braccio e ci avviamo verso il cortile dove sono radunati i lupi e dove sappiamo che si trovano anche gli altri, in questo momento.
«Comandante...» mi lascio condurre nervosamente, attraversi i vari locali della casa.
«Sì?»
«Ieri lei ha detto che... quando ha fatto ritorno alle Isole del Vento, dopo essere diventato un guerriero, mi ha visto e... h-ha detto che non sempre riusciva a guardarmi come avrebbe voluto... per colpa di ciò che ero. Di ciò che sono... E-e adesso invece?» senza neanche volerlo, punto gli occhi nei suoi e mi accorgo di attendere la sua risposta con ansia.
Il Comandante, da parte sua, mi scruta calmo, continuando a tenermi un braccio sulle spalle.
«Adesso, ho la certezza che tu sia un rompiscatole, presuntuoso e scontroso. Non so neanche perché io continui a parlarti» gira la testa alzando il mento, con fare altezzoso, ma l'istante dopo non riesce a trattenere la risata e si volta di nuovo verso di me, tirandomi addosso a lui.
Mi scompiglia violentemente i capelli, mandando all'aria i vari tentativi che avevo fatto stamattina, di dar loro un aspetto decente; tutto ciò che posso fare è divincolarmi, cercando di liberarmi dalla sua presa salda.
«Adesso so che hai un cuore grande» smette di stritolarmi e di arruffarmi i capelli e mi guarda, con un sorriso caldo che contorna le sue parole. «E coraggioso»
Lo fisso anch'io per qualche istante, rimanendo in silenzio. Mi spaventa davvero il pensiero che chi venga a sapere della mia natura possa vedermi come... come mi vedo io...
«E come crede che la prenderanno gli altri?»
«Non posso sapere quali saranno esattamente le loro reazioni. Ma andrà tutto bene, ne sono sicuro»
Arriviamo nel cortile e mi accorgo che c'è parecchia gente, soprattutto guerrieri della tribù di Makenna ed Enya, ma non mancano comunque delle zone più isolate. Il Comandante mi fa cenno di aspettarlo, mentre va a chiamare gli altri.
Lo vedo tornare poco dopo e tutto il gruppetto mi raggiunge, così mi siedo su una panca in pietra, in un angolo dell'ampio spazio in cui ci troviamo.
«Che succede?»
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Lasciati salvare
RomanceCOMPLETATA Kees ha vent'anni e non sopporta ballare e spogliarsi nella taverna in cui è costretto a lavorare, da quando si è ritrovato a vivere da solo con il fratello. Ancora di meno, sopporta l'essere stato scelto come Sacrificio della Profezia. ...