Finiamo di fare colazione e sistemiamo le ultime cose rimaste nei bagagli; le luci dell'alba fanno scintillare la rugiada sull'erba del cortile, mentre l'essenza fruttata degli infusi spande nell'aria il suo profumo. Vogliamo partire il prima possibile, così da essere alla città sul mare entro sera; Lexa e Azul mi si siedono accanto, mentre riempio la mia sacca e lancio un'ultima occhiata a questo posto. Sono stati mesi fantastici, mi mancheranno questa piccola isola e la casetta di legno, con il suo soppalco.
«Siamo pronti?» Makenna ci incita ad affrettarci, con la sacca già in spalla, e in poco tempo ci troviamo tutti fuori dalla porta.
«Dov'è il Maestro Kodoku? Volevo salutarlo» Liam si guarda in torno e io lo imito, sicuro di aver visto l'uomo nei paraggi, poco fa.
«Non è che per caso c'è posto anche per me, nella vostra imbarcazione?» il Maestro sbuca dal retro della casa con una sacca in spalla anche lui.
«Credevamo sarebbe rimasto qui, nella sua isola» Shaoran gli sorride, leggermente confuso dalla sua richiesta.
«E perdermi le nozze del Comandante e del Prescelto?» chiude la porta di casa con un catenaccio, voltandosi poi verso di noi con aria soddisfatta. «E in ogni caso, per quanto io ami la solitudine e la quiete, non esiste che io mi tiri indietro di fronte a una battaglia di tale importanza»
Ci scrutiamo tutti quanti sorridendo sorpresi; sarà davvero utile la sua presenza nell'esercito.
«Forza, andiamo ora» Si Woo apre la strada al gruppo e in poco tempo raggiungiamo il porto, al quale avevamo lasciato attraccata la barca.
Salpiamo e ci godiamo la breve traversata; mentre osservo il blu intenso dell'acqua che scorre sotto di noi, mi sembra di veder scorrere anche il tempo che ho passato in giro per le isole. Rivedo i balli scatenati con i marinai sulla nave; rivedo quando abbiamo navigato lungo il fiume, per raggiungere l'accampamento di Enya e Makenna; rivedo gli addestramenti con Si Woo e il Profeta nel tempio...
La primavera sull'isola del Maestro Kodoku è davvero trascorsa in un battito di ciglia e so che il tempo continuerà a correre all'impazzata anche in questi giorni... con i preparativi per la battaglia, il matrimonio, gli auguri e, suppongo, anche gli addii...
Il viaggio procede in maniera tranquilla e il sole di inizio estate ci accompagna, avvicinandosi all'acqua ora dopo ora fino a tramontare, in tutto il suo splendore, proprio mentre ci stiamo avvicinando alla città. Non appena raggiungiamo il grande porto, ci accorgiamo della presenza di una miriade di enormi imbarcazioni. Gli Eserciti Sacri sono già tutti qui.
«Quanto mi è mancato questo posto...» gli occhi del Maestro Kodoku si fanno lucidi, mentre Liam ormeggia la barca.
Scendiamo e procediamo a fatica sulla banchina, tra la fiumana di guerrieri che si aggira per il porto; ce ne sono veramente tantissimi, con armature e uniformi diverse, provenienti da tutte le isole. Gli allievi del Profeta devono davvero aver fatto un ottimo lavoro nell'infondere coraggio ai diversi popoli e nel radunarli tutti qui per la battaglia.
Si Woo mi afferra per un polso per non rischiare di perdermi e mi trascina, insieme al resto del gruppo, verso la casa.
Ad un tratto, però, una mano mi si appoggia di peso su una spalla, costringendomi a fermarmi e voltarmi indietro.
«Kees!» lo sguardo giovale del sovrano di Sarkala spicca in mezzo alla folla, mentre la sua mano adorna di gioielli continua a tenermi ben salda.
«Vostra Altezza!» mi inchino all'istante seguito da Si Woo, che si è fermato sentendo lo strattone che gli ho dato involontariamente.
«Ancora con queste formalità. Vi ho già detto che non c'è bisogno che vi inchiniate» ci fa alzare, mentre alcuni guerrieri delle Isole del Fuoco lo raggiungono. «Sono felice di rivedervi»
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Lasciati salvare
RomantizmCOMPLETATA Kees ha vent'anni e non sopporta ballare e spogliarsi nella taverna in cui è costretto a lavorare, da quando si è ritrovato a vivere da solo con il fratello. Ancora di meno, sopporta l'essere stato scelto come Sacrificio della Profezia. ...