CAPITOLO XXX revisionato

117 14 3
                                    


Makenna impiega qualche giorno a rimettersi; non è ancora guarito del tutto, ma ha insistito talmente tanto nel voler ripartire, per non farci perdere altro tempo, che alla fine siamo stati costretti ad accettare. I sovrani di Sarkala ci hanno riempito la piccola nave di provviste sufficienti per tutto il viaggio di ritorno, assicurandoci che, non appena giungerà la battaglia finale, il loro esercito non mancherà all'appello.

Così, ora siamo in mare, poco distanti dal porto della città del Profeta, con l'Ampolla ancora nascosta all'interno della sacca.

Non appena sbarchiamo, Akame e Liam ci corrono incontro per aiutarci a scaricare i bagagli. E io inizio a dare in escandescenze al pensiero di poter finalmente raccontare al mio amico quello che è successo nelle Isole del Fuoco. Non vedevo l'ora di farlo. A pensarci bene, non lo sa ancora nessuno, seppure chi è venuto in viaggio con noi potrebbe sospettare qualcosa.

Vedo Si Woo allontanarsi con Akame in direzione della casa del Profeta, portando con sé l'Ampolla, decido dunque di approfittare e parlare ora. Mi avvicino a Liam, che nel frattempo è guarito e solleva le casse senza problemi.

«Ehi»

«Ehi» ne appoggia una a terra e si volta a guardarmi.

«D-devo dirti una cosa...» cerco di trattenere un sorriso, mordendomi il labbro inferiore, ma non mi riesce molto bene; Liam se ne accorge e mi scruta confuso.

«Cosa devi dir–» si blocca sgranando gli occhi. «Oh, Guerriero Celeste!»

Si tappa la bocca con le mani, coprendo l'enorme sorriso che gli si è spalancato in faccia.

«Non dirmi che...!» trattiene anche lui una risata e io so che ha capito tutto. Come ha fatto?

«S-sì»

«Quando?»

«Qualche giorno fa, nelle Isole del Fuoco»

Lancia un grido stridulo al pari di una civetta e mi abbraccia entusiasta, scuotendomi di qua e di là.

«Kees, sono così contento per voi!» mi abbraccia nuovamente, poi si discosta un po' e urla in direzione di Enya. «Le mie monete, carina!»

Cosa?

«Cosa?» la voce di Enya fa eco ai miei pensieri, mentre la ragazza guarda confusa nella nostra direzione.

«Le monete della scommessa. Sono mie, ho vinto»

«Cos– Kees!» si volta di scatto verso di me, con un misto di allegria e rabbia.

Che diamine sta succedendo?

«Forza, sgancia»

Enya si avvicina sbuffando, anche se in realtà è palese che stia ridendo, mentre con una mano fruga nella sua tasca.

«Cavolo Kees, potevate aspettare ancora un po'!» mette tre monete d'argento in mano a Liam e mi guarda con aria dolce. «Sono contenta, però»

Un momento. UN MOMENTO.

«Avete scommesso su di me e il Comandante?»

«Lo avrebbe fatto chiunque» è Liam a parlare, mentre si infila in tasca il bottino.

«Si vedeva troppo bene quanto tenevate l'uno all'altro» anche Enya si aggiunge a darmi spiegazioni, guardandomi con aria furba.

«Cosa sentono le mie orecchie?» Masao si avvicina, seguito da Shaoran. «Qui qualcuno ha combinato qualcosa»

Lasciati salvareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora