Lungo i corridoi del palazzo si sente solamente il rumore dei miei passi, anticipati da quelli di Si Woo che mi cammina davanti. Le torce appese alle pareti rischiarano il percorso con un ritmo regolare conducendoci, tramite una scalinata, fino al piano terra e all'interno dell'enorme sala da bagno. Qui la luce è più soffusa, con solo qualche candela accesa qua e là, e tutto l'ambiente è avvolto dai vapori dell'acqua termale, che fluisce con un rilassante gorgoglio dalle cannelle in bronzo a forma di fiori di loto. Mi guardo intorno a bocca aperta, mentre inspiro il profumo inebriante dei petali che riposano in piattini anch'essi di bronzo, disposti sul davanzale dell'enorme finestra, dalla quale si scorge un bellissimo cielo stellato. Le vasche sono talmente grandi che potrebbero benissimo contenere una dozzina di persone l'una.
Si Woo si dirige verso un divisorio pieghevole di legno intagliato, in cima al quale sono appoggiati due panni puliti, che intuisco essere stati lasciati appositamente per noi.
Un'ancella entra silenziosamente nella sala, portando con sé boccette di oli profumati e spugne, e si avvicina a noi.
Serro istintivamente i pugni. Non mi piace l'idea di essere lavato da un'estranea. Si Woo mi lancia uno sguardo interrogativo e la mia espressione facciale deve aver parlato per me, perché si avvicina all'ancella e le si rivolge educatamente.
«Grazie, lasci pure lì la cesta. Facciamo da soli» le indica la vasca centrale e lei obbedisce subito, si inchina di fronte a lui e si avvia poi verso la porta, augurandoci una serena notte. «Buonanotte, anche a lei»
A quel punto il guerriero si dirige di nuovo dietro il divisorio di legno, tira via uno dei panni e inizia a spogliarsi.
Attendo che abbia finito; cerco di calmare i tremori che scuotono il mio corpo e provo, invano, a smettere di farmi svolazzare le farfalle per tutta la pancia.
Poco dopo Si Woo fa capolino dalla parete, con il petto nudo e il bacino avvolto nella stoffa morbida; si avvicina alla vasca centrale e mette un primo piede nell'acqua calda. Non appena inserisce anche l'altro, con le mani inizia a slegare il panno e io distolgo immediatamente lo sguardo, trattenendo il respiro. Perché sono così nervoso?
Con la coda dell'occhio, do una sbirciata in direzione di Si Woo, che intanto si è seduto all'interno della vasca, appoggiandosi con le braccia al bordo e reclinando la testa all'indietro. Con mio grande sollievo, mi rendo conto che tutto il vapore emanato dall'acqua impedisce di vedere ciò che si cela sotto la superficie, lasciandomi così solo un'ottima visuale del suo ampio petto, ricoperto da tante minuscole goccioline che brillano alla luce delle candele.
Si Woo alza leggermente la testa e guarda nella mia direzione, con le palpebre semi abbassate e le labbra dischiuse, segno che si sta godendo il calore dell'acqua.
«Tu non vieni?»
Trasalisco e tentenno qualche istante, prima di dirigermi anch'io dietro la parete di legno. Mi spoglio con estrema lentezza e imbarazzo, domandandomi io stesso il perché di tutto questo. Neanche ieri nella taverna mi sentivo così agitato. Mi avvolgo stretto il panno attorno al bacino, facendomi scendere la coda lungo le gambe, in modo da non far alzare la stoffa, ed esco esitante. Ringrazio mentalmente la carnagione pallida degli Huai che rende quasi invisibili le mie macchie, mentre muovo i primi passi verso la vasca.
Arrivo al bordo e metto i piedi dentro, scaldandomi anch'io con il calore dell'acqua. Si Woo si volta dall'altra parte e capisco che lo sta facendo per permettermi di spogliarmi del tutto. Slego il nodo che avevo creato e mi immergo, lasciando cadere il panno sul bordo della vasca. Rimango così, con il livello dell'acqua che mi arriva poco sopra i capezzoli, ad osservare le nuvolette di vapore che si muovono sinuosamente intorno a noi con forme sempre diverse e sempre nuove. Passano i minuti, ma l'imbarazzo ha deciso che non è ancora arrivato il momento di lasciarmi in pace, pertanto fissare il vapore è tutto ciò che riesco a fare.
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Lasciati salvare
RomansaCOMPLETATA Kees ha vent'anni e non sopporta ballare e spogliarsi nella taverna in cui è costretto a lavorare, da quando si è ritrovato a vivere da solo con il fratello. Ancora di meno, sopporta l'essere stato scelto come Sacrificio della Profezia. ...