CAPITOLO XXXI revisionato

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Avanzo lentamente verso il letto, con Si Woo che continua a fissarmi confuso. La mia mente è in subbuglio, così come il mio cuore, che pulsa frenetico nel mio petto. Sono attraversato da una miriade di pensieri ed emozioni, mentre muovo qualche passo esitante in avanti. I miei passi sono incerti sì, ma non la mia volontà, che mi sta guidando chiaramente. Non mi era mai capitato di provare un desiderio così intenso e so che lo stesso vale per Si Woo; l'aveva detto anche quello Huai e il Comandante non l'ha mai smentito.

Avanzo ancora. Appoggio un ginocchio sul letto, sporgendomi sopra il materasso.

Non so quanto del suo desiderio riuscirò ad appagare, perché non so ancora quanto sono disposto a concedermi. Eppure, quel lembo di pelle chiara e scoperta è tutto d'un tratto diventato irresistibile.

«Kees...?» Si Woo mi fissa con le sopracciglia inarcate e si tira su, puntando i gomiti sul letto.

Metto l'altro ginocchio tra le sue gambe e mi chino su di lui per baciarlo. Si Woo ricambia, ma sento che dai suoi baci traspare ancora confusione, mentre fa saettare lo sguardo dai miei occhi alla mia bocca.

Passo a baciarlo sulla mandibola, sotto l'orecchio e sul collo, lasciando qualche morso leggero e leccando la pelle. Un gemito sfugge dalle sue labbra e arriva dritto al mio cuore. Voglio sentirne ancora.

Con una mano, gli alzo lentamente la maglia e gli scopro l'addome e il petto. Mi stacco dal suo collo e vado sui pettorali, mordicchiandoli e tracciando una scia di baci umidi che scende verso il basso, su tutti gli addominali.

«Kees...! Mi farai impazzire così» reclina la testa all'indietro, mentre il suo corpo è attraversato da fremiti.

Ha saputo aspettarmi per tutto questo tempo, voglio almeno provare ad alleviare un po' questa attesa. Lo vedo dai suoi occhi, che neanche lui sa se credere che quello che sta succedendo sia reale o no.

Afferro il lembo della sua cintura con le dita e lo tiro leggermente verso il basso.

«Che cosa fai?» si alza di scatto con gli occhi spalancati e la bocca aperta.

E anche adesso lo vedo, che con lo sguardo mi sta chiedendo se io sia sicuro di quello che faccio. Vedo quanto desidererebbe tutto questo e quanto allo stesso tempo abbia paura che sia un'illusione, che io possa da un momento all'altro tirarmi indietro.

Lo bacio ancora, seguendo le linee del suo inguine, e abbasso del tutto i pantaloni.

Inizio a muovermi con la lingua, forse in maniera troppo impacciata; è che non ho esperienza, non so se lo sto facendo nel modo giusto. Con la coda dell'occhio, mi accorgo che Si Woo sta stritolando le lenzuola tra le mani, mentre si tortura il labbro inferiore con i denti.

Ha superato di un passo il confine che delineava il dubbio: "sta succedendo davvero o mi sto illudendo?" Ora sa che sta accadendo veramente, ma è ancora irrequieto perché è consapevole del fatto che questa per me è una situazione del tutto nuova. Si agita, cercando di capire se sono sul punto di spaventarmi e interrompere tutto. Spera che non succeda, ma lo vedo che cerca di trattenersi, per non cedere totalmente a questo desiderio, rischiando di rimanere deluso. E si trattiene anche perché teme che sia proprio lui a potermi spaventare. Conosco le rughe del suo volto, ho già visto in lui quello sguardo timoroso.

Ma qui, con Si Woo, non voglio tirarmi indietro. Così lo spingo nella gola, più giù che posso.

«Oh! Ti prego!» Si Woo si tuffa sul cuscino con la testa reclinata all'indietro.

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