CAPITOLO XIX revisionato

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La luce della luna è ora sostituita dai raggi del sole autunnale che filtrano dalla finestra e, centrando in pieno i miei occhi, mi svegliano Mi stiro vigorosamente, accorgendomi che sono finalmente tornato nella mia forma umana. Anche Si Woo si sta svegliando, sfregandosi il viso con una mano.

«Siamo andati a dormire cinque minuti fa, com'è possibile che sia già giorno?»

«Mi dispiace di averla tenuta sveglio» mi alzo a fatica, con la pesantezza della serata appena trascorsa ancora addosso.

«Ne è comunque valsa la pena» si tira su a sedere anche lui, liberandosi delle coperte. «Non capita tutti i giorni di vedere uno Huai accoccolarsi a quel modo»

Gli tiro una gomitata, mentre cerco di assumere un'aria seria. Dal canto suo, il Comandante ride sotto i baffi, facendomi l'occhiolino e lanciandomi il suo solito sorriso furbo.

Lo ributto giù sul letto con una spinta ed esco dalla stanza, provando a capire se sono più imbarazzato o più divertito da tutta la faccenda.

Ok sì, sono decisamente più imbarazzato.

Dopo la colazione, mi rendo conto che sono finalmente dell'umore giusto per leggere, così scendo al piano di sotto, dove sono sistemati tutti i nostri materassi, e tiro fuori il libro di mia madre, al cui interno è ancora conservato il fiore viole che Si Woo mi aveva messo tra i capelli.

È un libro di fiabe originarie della mia isola e, mentre leggo, vengo catapultato indietro nel tempo, alla mia infanzia, quando mia madre leggeva queste storie a me e a Ian.

Poco dopo, Makenna entra nella sala, puntando dritto verso di me, e mi raggiunge.

«Si Woo mi ha detto che stanotte ti sei trasformato di nuovo»

«Sì... c'è stato qualche problema»

«Come stai adesso?»

«Benissimo»

Makenna annuisce e mi sorride, accomodandosi ai piedi del mio materasso.

«Vi siete chiariti?»

«Sì»

«Lo sai che si è arrabbiato solo perché era spaventato, vero?»

«Sì, lo so, lo so...» annuisco, mentre chiudo il libro e lo ripongo nella mia sacca.

«E lo sai che sei proprio carino, anche nella tua forma Huai?» ride, scompigliandomi i capelli come al solito.

«Oh, ti prego! Non ti ci mettere pure tu»

«Pure tu?»

«Sì, ieri sera il Comandan– ah! Lasciamo perdere»

Alza un sopracciglio con aria perplessa, poi mi scruta, cercando di trattenere una risata.

«Come vuoi. Comunque, stiamo andando al villaggio che ieri sera è stato attaccato. Andiamo a controllare se ci sia bisogno di aiuto. Mi hanno detto che il Profeta ospita sempre tutti quelli che rimangono senza dimora, ma nessuno è stato accompagnato qui stanotte, dunque la situazione non dovrebbe essere grave» si alza e si avvia verso la porta. «Ad ogni modo, siccome il villaggio ha subito danni durante la battaglia, andiamo a dare un'ultima occhiata. Vieni anche tu?»

Mi alzo subito dal mio materasso e lo seguo.

Mi porgono le redini della mia cavalcatura di oggi, mentre Enya, Liam e gli altri sono già in sella, insieme a un cospicuo numero di guerrieri. Poco dopo arrivano anche Si Woo, Shaoran e Masao e siamo pronti per partire.

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