Capitolo 2

43 3 0
                                    

Faccio come dice Dorothy e ci dirigiamo in bagno, prima ancora che possa realizzare di averne bisogno Liam mi raggiunge portandomi un pannolino da mare e la crema solare per Isabel.
"Grazie tesoro." li dico dolcemente.
Lui mi sorride e torna a bordo piscina.
Cambio prima Isabel e rimango incantata, il costumino le sta alla perfezione. È un graziosissimo bikini coordinato mamma e figlia a righe bianche e rosa, intero per lei, due pezzi per me, basico, delicato, e allegro, mi piace. Lo indosso anche io e con mio grande piacere calza benissimo anche a me. Si sposa benissimo con le mie curve senza risultare volgare ma allo stesso tempo esaltandole. Usciamo dal bagno e ci dirigiamo in piscina.
"Grazie mille Dorothy, sono bellissimi e le taglie sono perfette." le dico con un sorriso timido.
"Tesoro voi due stareste bene con qualsiasi cosa, sono felice che vi piacciano. Siete bellissime!" ci elogia.
Arrossisco e lei sorride.
"Ziooo!" gridano i bambini e solo ora mi accorgo di un ragazzo che ci osserva intensamente da lontano.
"Lui è Andrea, mio figlio.
Andrea, lei è Emily, la nostra nuova babysitter."
Dice Dorothy e lui si presenta avvicinandosi.
"Molto piacere, io sono Andrea. Incantato." mi bacia la mano. Dorothy abbozza un sorriso, immagino compiaciuta per le buone maniere di suo figlio.
"Piacere, io sono Emily. Lei è isabel, mia figlia." dico timida e arrossisco. Non sono abituata a tutta questa gentilezza e galanteria.
"Lei è la mia fidanzata" mi indica Adam.
"No è mia." dice contrariato Liam.
Scoppiamo tutti in una risata che scioglie un po' il ghiaccio.
"Piccoli rubacuori, non è un po troppo grande per voi?" dice Andrea e mi fissa mettendo in mostra un bellissimo sorriso.
"No! Mamma mia!" si arrabbia Isabel e mi abbraccia.
"Isabel!" Non posso trattenere la mia risata.
Andrea arrossisce senza mai distogliere lo sguardo da me.
"Ehi! Credo di aver trovato anche io qualcuno, che ne dici Isabel? Vuoi essere la mia fidanzata?" scherza per smorzare il suo imbarazzo mentre i bambini se la ridono di gusto.
"Pronti per la piscina? Che ne dite di metterci un po di crema?" dico loro e annuiscono felici.
"Già li piaci. E a loro non piace mai nessuno. " mi dice sorpreso Andrea.
"Non sorprenderti, i bambini lo sanno quando ad una persona anche loro piacciono. È questione di affinità." sorride Dorothy.
"Grazie, sono lusingata." arrossisco.
"Bene ragazzi, io vi lascio ho del lavoro da sbrigare, siete in ottime mani! Tornerò per pranzo, i bambini hanno già fatto la prima colazione, a metà mattinata se avranno fame è tutto già pronto in cucina, anche per Isabel. Se hai bisogno di qualcosa chiedi pure ad Andrea, lui rimarrà qui. " dice Dorothy, mi sorride, bacia i bambini e saluta Isabel.
"Grazie Dorothy, buon lavoro!" le dico.
"Ciao mamma, stai tranquilla ci penso io a loro, non le daranno filo da torcere, giusto ragazzi? Oggi lo zio è tutto vostro, niente lavoro! " sorride Andrea e i bambini li saltano addosso.
Sorrido anche io davanti alla tenera scena.
"Ho più dubbi su di te che su di loro!" ridacchia Dorothy guardando il figlio d continua voltandosi verso di me:
"Andrea è un ottimo imprenditore ed uno splendido zio ma più di tutto è un disturbatore seriale, quindi non farti problemi a mandarlo a quel paese! Ciao ragazzi!" ride e se ne va.
"Bene, dopo questa bellissima descrizione, immagino che partirai prevenuta nei miei confronti. non ti darò fastidio, promesso." sorride Andrea.
Sorrido anche io.
Metto la crema ai bambini e Andrea mi passa dei braccioli per Liam e per Isabel. Lo ringrazio timidamente e li metto ai bambini.
Entriamo in piscina e  loro iniziano a scatenarsi, Isabel lì guarda divertita.
" Zio, tuffi!" dice Adam.
"Agli ordini" sorride Andrea.
"siete molto complici." dico gentile.
"Grazie." arrossisce Andrea.
"Scusami, non volevo essere indiscreta." rispondo guardando verso  il basso.
"Ma no, figurati. È che non sono abituato ai complimenti." arrossisce ancora.
Sorrido. Non avevo mai visto un uomo arrossire.
Andrea sembra un uomo gentile ed io non so come comportarmi. Non avevo mai avuto a che fare con uomini gentili prima d'ora. È bello sapere che esistono. Mi fa venire voglia di conoscerlo meglio.
"io voglio fare un tuffo con la mia fidanzata!" dice deciso Adam.
Andrea non riesce a trattenere la sua risata e nemmeno io. Mi fissa sempre intensamente quando rido. Avrò qualcosa nei denti? Spero di no.
"Tuffo bomba?" dico.
"Tuffo bomba!" Adam è entusiasto.
"Isabel andiamo?" dico.
Isabel scuote la testa.
"Vai, tranquilla. Ci penso io a lei." mi dice Andrea avvicinandosi e facendola roteare e ridere.
"Grazie. scusami, non voglio che pensiate che non riuscirò a conciliare i bisogni di Isabel con quelli dei bambini, ha solo bisogno di ambientarsi un attimo." dico imbarazzata.
"No assolutamente, stai tranquilla. Per noi Isabel è un valore aggiunto, i bambini hanno tanto bisogno di Compagnia. È assolutamente normale che anche lei abbia le sue esigenze, i suoi bisogni.. Ed i suoi tempi. Non farti assolutamente problemi di nessun tipo, non pretendiamo la perfezione, né l'esclusività da te. Il nostro concetto di babysitter è un po diverso dal classico, tu non sei qui perché abbiamo bisogno di lasciarti i bambini e fare le nostre cose, sei qui per aiutarci ad intrattenerli. Sono sempre soli e si annoiano molto. Scommetto che mia sorella si è dimenticata di dirti anche questo. " sorride dolcemente Andrea.
" In effetti, si.. Grazie." sorrido timidamente. È davvero bello passare del tempo con una persona così gentile e comprensiva. Ti fa sentire bene.
"Vieni Isabel, che ne dici di guardare la mamma e il suo nuovo fidanzato fare un tuffo?" dice dolcemente Andrea.
"mamma, boom!" ride Isabel.
"Anche io, anche io!" dice liam
"certo, andiamo! Una manina per te ed una per Adam." sorrido loro. Ci mettiamo sul bordo piscina e chiedo a Liam e Adam se preferiscono saltare o venire in braccio. Liam sceglie in braccio e Adam per mano. Prendiamo una mini rincorsa e ci tuffiamo tutti.
"wow, ancora!" dicono i bambini all'unisono.
"anche io! Mamma, anche io!" dice Isabel.
"Eccola qui, la mia sirenetta coraggiosa!" le dico e le bacio la fronte.
"i miei fidanzati non vengono?" sghignazzo e ridono venendo a passo svelto verso di me.
Li prendo tutti e tre e passiamo letteralmente l'intera mattinata a fare tuffi sotto lo sguardo divertito di Andrea.
Verso le 11 quando i raggi del sole diventano troppo forti decido di mettere fine a questa gara di tuffi e li propongo una pausa merenda. Sorprendentemente accettano tutti e tre di buon grado. Mi aspettavo un pó di capricci per uscire dall'acqua, sopratutto da Isabel. Devono essersi stancati davvero molto.
"ci sai proprio fare! Io sarei impazzito già ore fa." sorride Andrea uscendo da una cabina doccia.
"Grazie, ma è merito loro, sono incredibilmente collaborativi. E anche tuo, non ho fatto tutto io." dico gentile. Ma è la verità. Probabilmente da sola non sarebbe stato così facile.
Mi fissa per qualche secondo come se volesse dirmi qualcosa ma poi ci ripensa e mi sorride soltanto.
"Vieni, qui ci sono le docce così possiamo sciacquarci prima di entrare in casa, io ho appena finito. Ho già preparato qui le cose di Liam e Adam. Qui c'è anche qualcosa per Isabel, non so se i pannolini sono della stessa taglia però. Se mi dici dove sono le vostre cose vado a prenderti l'occorrente per lei." Mi dice Andrea. È incredibilmente gentile, non ci sono abituata. Davvero. Sono spiazzata. Con Thomas è tutto così diverso, potrei spezzarmi un braccio e non mi aiuterebbe comunque.
" Grazie davvero, ma non disturbarti. Ho portato la sua borsa qui fuori con noi nel caso in cui mi sarebbe servito qualcosa. È lì sul lettino. " dico.
"Mossa intelligente" mi lusinga.
"con i bambini l'organizzazione è fondamentale se non vuoi rischiare d'impazzire" sorrido.
"concordo." mi dice e mi porge la borsa.
Lo ringrazio, preparo il cambio di Isabel vicino a quelli dei bambini e li aiuto a sciacquarsi. Una volta finito Andrea li aiuta a vestirsi così io e Isabel possiamo sciacquarci a nostra volta. Quando abbiamo finito mi porge un asciugamano per me e nell'altra avvolge isabel. Lo ringrazio per la centesima volta nella mattinata. Una volta puliti e vestiti, sistemo le poche cose che abbiamo disordinato in piscina ed entriamo. Li porto al loro tavolino e li porgo la merenda. Dorothy ha preparato per tutti una bella spremuta fresca e dei toast. Ci sono anche degli omogeneizzati di frutta e yogurt. Ha anche lasciato un biglietto: "Merenda per TUTTI. Mangiate senza problemi. Grandi e piccini. Ps. Non sapevo se Isabel mangiasse omogeneizzati o anche lei toast, nel dubbio ho messo entrambi." sorrido e lo poso, è una donna davvero dolce e premurosa. Capisco meglio adesso la gentilezza dei suoi figli. Con un esempio così non potevano venir fuori in altro modo. Preparo quindi altri due piatti, uno per me ed uno per Andrea che nel frattempo è andato a cambiarsi. Torna giusto in tempo prima che passi i toast ai bambini." Devo tagliarlo per Liam o posso darglielo così?" chiedo. "puoi darglielo così, grazie per averlo chiesto. Apprezzo molto la tua premura." mi ringrazia anche lui per la centesima volta della mattinata. "se vuoi andare a cambiarti vai pure, ci penso io qui." mi dice gentile.
"si grazie, torno subito." rispondo.
Come avevo detto in meno di 5 minuti mi vesto e faccio ritorno in cucina.
"sei davvero bella." mi dice Andrea, poi mi guarda arrossire e trasalisce. "scusami, ho pensato a voce troppo alta, non volevo essere inappropriato".
Si imbarazza.
"grazie" sorrido imbarazzata a mia volta.
"facciamo un patto: smettiamo di dire grazie. Mi sembra di aver e essere ringraziato più oggi che in tutta la mia vita." mi dice sorridendo.
"Già" non posso fare a meno di ridacchiare. E per quella che mi sembra la millesima volta lo ritrovo a fissarmi quasi.. Incantato? Me lo starò immaginando sicuramente. Sono così disabituata alla gentilezza e all'educazione che in automatico la scambio per interesse?

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora