Capitolo 44

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"Kyla."Lo abbraccio emozionata ripetendo quello che forse sarà il nome di nostra figlia. Spero che piaccia anche ad Isabel.
"lo adoro." mi dice felice.
Sento di nuovo quelle bollicine nella pancia, sarà davvero lei?
Comincio a sentire il bisogno di sdraiarmi quindi ci mettiamo finalmente a letto. Domani sarà una lunga giornata quindi sarà meglio che mi riposi per bene. Come ogni notte da quando dormiamo insieme Andrea mi stringe a sé e cadiamo tra le braccia di morfeo.
L'indomani mattina ce la prendiamo comoda.
Io ed Isabel ci alziamo con calma verso le nove e facciamo colazione.
È così bello una volta tanto non svegliarsi alle sei e fare tutto di fretta.
Andrea ancora dorme quindi noi due ci rintaniamo nella stanza dei giochi. Lei colora in autonomia al suo tavolino chiamandomi di tanto in tanto per farmi vedere i suoi disegni ed io mi accomodo lì vicino con il mio portatile creando gli ultimi contenuti di lavoro in modo da potermi dedicare completamente a lei in questi giorni di feste.
"Buongiorno." Mi bacia la testa Andrea comparendo d'improvviso e facendoci trasalire.
"Non volevo spaventarvi." si scusa baciando anche la testa di Isabel e il mio pancino.
"Non fa niente, ti aspettavo." sorrido e mi guarda confuso.
"Isabel amore, vorremo chiederti una cosa. Ho trovato un nome per la tua sorellina che ci piace tantissimo, ma prima di decidere vorremo sapere tu cosa ne pensi. Ti piacerebbe se si chiamasse Kyla?" le chiedo fiduciosa.
Ci pensa un attimo e poi si alza per cercare qualcosa nella sua cesta dei giochi. Ci guardiamo confusi.
"Sii! Come la mia bambola!" torna con una delle sue bambole preferite.
"È vero. Come ho fatto a non pensarci prima!" ridacchio. Lei è praticamente ossessionata da quella bambolina.
"Allora è deciso?" chiede Andrea sorridente.
"Ciao Kyla, la mia amica si chiama come te." isabel parla al mio pancino.
"Direi di sì." sorrido felice.
Rimaniamo ancora un po così e poi ognuno torna alle sue cose.
Oggi mi sento particolarmente gonfia, non so se è per tutto quello che ho mangiato dal ringraziamento fino ad oggi o se questo pancino comincia a lievitare.
Se mi guardo allo specchio sono sempre la stessa.

Per pranzo decidiamo di rimanere leggeri, sappiamo già che questa sera si mangerà tantissimo.
Preparo un insalata mista con ortaggi assicurandomi di lavare tutto per bene e ci sediamo a tavola.
"Mamma ho sonno." mi dice isabel strofinandosi gli occhi.
"Ora ti porto a letto, fammi solo sistemare qui" le dico mentre ripulisco la tavola e lei annuisce paziente.
"Ci penso io. Vai pure con lei." mi dice Andrea mettendosi al lavandino.
Sempre il solito.
"Grazie." li bacio una guancia.
"Non devi ringraziarmi ogni volta, viviamo entrambi in questa casa. È giusto che faccia anche io la mia parte." sorride.
È proprio il mio uno su un milione.
Ho passato anni a spiegare questo concetto a Thomas senza risultati ed invece lui non ha neanche bisogno che glielo chieda.
Vado in camera con isabel e ci mettiamo insieme nel mio letto per farla addormentare.

"Amore, è ora di prepararci." mi sveglia Andrea. Mi strofino gli occhi, alla fine mi sono addormentata anche io.
Guardo Isabel che è avvinghiata a me e con dolcezza cerco di svegliarla.
Amo questi momenti.
"Isabel, amore. È ora di alzarsi, Adam e Liam ti stanno aspettando a casa per giocare." le sussurro e lei apre gli occhi sorridendo.
"Ci andiamo ora mamma?" mi chiede e annuisco.
"che dici di fare merenda e poi prepararci?" le chiede Andrea e lei si alza dal letto e li salta in braccio.
Andiamo in cucina e mentre lei si gusta il suo yogurt io preparo due belle tazze di caffè.
"Per fortuna mi hai svegliata tu, sono crollata così di sasso che non ho nemmeno fatto in tempo a mettere la sveglia." dico ad Andrea passandoli la sua tazza.
"Non fa niente. In realtà anche io sono crollato mentre guardavo la tv, mi ha svegliato il tg delle cinque." ridacchia.
"Oh bene, dovremmo ringraziare lei allora." rido indicando la signora nello schermo.
Quando isabel ha finito andiamo a lavarci, io con lei ed Andrea nel secondo bagno. Solitamente lui aspetta che io finisca e mi aiuta con isabel ma oggi cerchiamo di ottimizzare il tempo.
Non che abbia qualche problema a farla lavare con Andrea ma lei sta crescendo e comincia a fare domande sul corpo umano, lo trovo un po imbarazzante. È capitato qualche volta che si facessero il bagno insieme quando stavo molto male ma lui ha sempre avuto la premura di rimanere in mutande.

Usciamo dalla doccia e ci asciughiamo i capelli mentre Andrea è in camera a prepararsi.
Accendo l'arricciacapelli e faccio delle onde sia a me che ad Isabel.
Andiamo in cabina armadio e l'aiuto a prepararsi. Adesso vuole fare tutto da sola. La mia bambina indipendente. Si infila la sua calzamaglia bianca ricamata e un vestitino rosso in ciniglia con i bordini delle maniche e l'orlo della gonna bianchi stile babbo natale. Io l'aiuto a mettersi le sue ballerine rosse e le metto un cerchietto bianco. Gli orecchini con la sua iniziale che le ha regalato Andrea ed è pronta. Magnifica.
Raggiungiamo Andrea in salotto che nel frattempo ha finito ed è già pronto e bellissimo nel suo smoking blu.
"vieni tesoro, lasciamo che la mamma si prepari con calma." le dice facendola accomodare sul divano e le accende la tv sui cartoni animati.
Lei annuisce e si mette comoda.
"Grazie." dico e raggiungo la mia cabina armadio ancora in accappatoio.
Scelgo un tubino rosso che mi arriva poco più su delle ginocchia a manica lunga con scollatura a cuore, collant neri e mi posiziono davanti allo specchio per indossarli.
Mi tolgo l'accappatoio e lo vedo.
La mia pancia piatta ha lasciato il posto ad un piccolo pancino rotondo.
È incredibile come da un giorno all'altro sia esplosa così.
Non è certo enorme ma per una che fino a ieri aveva un addome piattissimo si nota eccome!
"Piccola Kyla hai scelto proprio il giorno giusto per cominciare a farti vedere." dico tra me e me e sorrido.
Oggi è il giorno in cui lo diremo a tutti. In cui Andrea lo dirà a tutti. Sono molto emozionata. So quanta fatica gli è costata tenere il segreto.
Mi vesto e indosso delle scarpe anch'esse rosse, in velluto, con tacco alto e largo e cinturino sulla caviglia.
Opto per uno smokey eyes leggero e per dei gioielli in punto luce e sono pronta.
Mi specchio un' ultima volta e noto che questo tubino aderente accentua ancora di più il mio pancino. Sarà difficile aspettare il momento dei regali per dirlo a tutti.
"Eccomi, sono pronta." dico prendendo la mia pochette ysl nera e raggiungendoli in salotto.
"Wow, sei bellissima." mi elogia Andrea.
"Guarda qui come si vede! Dove la nascondevi?!" dice sorpreso vedendo la mia pancia e si avvicina per toccarla.
Mi guarda con occhi lucidi ed emozionati e sorride.
"Sotto i vestiti larghi che ho indossato fin ora immagino. Tutto quello che ho mangiato in questi giorni ha dato i suoi frutti ." ridacchio.
"Sono rimasta sbalordita anche io. Fino a ieri non avevo nulla e poi oggi..boom! È esplosa." spiego.
"Sei ancora più bella così" mi bacia una guancia.
"Faccio davvero fatica a resisterti. Non vedo l'ora che arrivi stanotte." mi sussurra in un orecchio ed arrossisco.
"Kyla cresce?" domanda Isabel incuriosita e mi riprendo mentre lui ridacchia per la mia reazione e mi fa l'occhiolino.
Annuisco e le bacio la testa.
"Allora siamo d'accordo amore? Non diremo niente fino all'apertura dei regali. Poi papà farà una sorpresa a tutti. Ci stai?" le chiedo chinandomi.
"Siii!" Sorride felice e scocca un bacino sulla mia pancia.
Indossiamo le nostre giacché, i nostri cappelli e andiamo via.
Arrivati a casa Rivabianchi i nostri amici e parenti sono tutti qui.
"Ben arrivati ragazzi." Dorothy fa gli onori di casa.
Appendiamo le nostre cose e raggiungiamo gli altri in salotto.
"Wow Emily, devi dirci qualcosa?" esclama Elena guardando il mio pancino. I suoi occhi si illuminano.
"È colpa tua, mi stai facendo mangiare troppo." le faccio una linguaccia. In parte è vero, dal ringraziamento in poi ogni scusa era buona per rimpilzarsi e coinvolgeva tutti. Mi guarda come a dire 'non me la racconti bella' e io mi fiondo dai bambini per non dover mentire ancora.
"Ciao amori della zia, venite qui." dico ad Adam e Liam abbracciandoli. Isabel si aggrega.
"Ma ciao piccolino." accarezzo una manina di Mathias ed Elena me lo mette tra le braccia. È cresciuto così tanto. Mi dedica un magnifico sorriso senza denti.
"Che ne dite di sederci a tavola?" ci chiede Edoardo e ci sistemiamo tutti.
Lui e Dorothy sono ottimi cuochi ed è sempre tutto così squisito ed invitante.
Mi siedo tra Andrea e Isabel ed Elena mi chiede se posso tenerle Mathias.
"Ma certo, rilassati un pochino." le sorrido. Amo tenere questo topino tra le mie braccia.
Iniziamo a mangiare e mi divido tra la cena, isabel e Mathias. Andrea si offre più volte di aiutarmi ma rifiuto dolcemente. Isabel è diventata molto autonoma, soprattutto a tavola. L'unico aiuto che richiede è il taglio dei pasti. E Mathias è un angelo, si sta addormentando. Cambiare braccia adesso significherebbe disturbare il suo sonno. A meno che non siano quelle della mamma, ma voglio che lei si rilassi. So quanto può essere stancante la vita con un neonato.

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