Capitolo 9

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Finisco la mia sigaretta ed Isabel si lamenta un pó. Credo sia stanca di stare nel passeggino così vado a lasciarlo a Thomas e la faccio camminare un pó.
Camminiamo in tondo davanti al locale per dieci minuti finché non vedo arrivare Elena e la sua famiglia.
Sono incantevoli. Lei indossa un vestito lungo celeste e victor e i bambini indossano un completo elegante con camicia bianca, reebook bianche e pantoloni in pendant con il suo vestito.
Ci vedono e si avvicinano.
"Oh mio dio, Isabel! Vuoi farmi proprio perdere la testa stasera!" dice Elena e poi guarda me facendo un fischio di apprezzamento.
"siete bellissimi" dico e li saluto.
In tutto ciò gli occhi di Andrea non mi si staccano mai di dosso. Mentre raggiungiamo Thomas e Sierra per entrare dei ragazzi mi fanno le classiche battute d'abbordaggio, io li defilo e vedo Andrea irrigidirsi infastidito mentre riserva loro un occhiataccia che li fa scappare, sotto gli occhi di Thomas che ci ignora totalmente continuando la sua chiacchierata. Torna dei nostri solo quando Elena si presenta. È incredibile come un estraneo sembri addirittura geloso e invece lui se ne freghi altamente. Ha palesemente altro per la testa questa sera.
Entriamo e la nostra serata prosegue all'interno del locale tra buon cibo ed un ottima compagnia. Elena scatta qualche foto di gruppo e le pubblica sul suo instragram taggando ognuno di noi, mi salvo la foto e i loro contatti e faccio lo stesso.
Arrivati alla fine della serata Andrea insiste per pagare lui, definendolo un regalo di benvenuto. Lo ringraziamo e conclusa la serata ci accompagna a casa. Sierra rimane con Elena. Ci offriamo di farli un caffè, uno spritz, un cocktail.. insomma qualsiasi cosa per ringraziarlo della serata ma rifiuta educatamente. Si è fatto tardi e domani lavoriamo tutti.
Lo salutiamo ed entriamo in casa.
Ci facciamo una doccia e andiamo tutti e tre a letto. Thomas mi ignora totalmente.

Le settimane a venire passano cosi velocemente. Di giorno lavoriamo e di sera usciamo a scoprire la città.
Sono molto contenta perché in Elena e Andrea ho trovato due grandi amici. anche Dorothy e suo marito Edoardo sono molto cari con noi, tutta la famiglia lo è. Sono letteralmente pazzi di Isabel, e i bambini vanno così d'accordo tra di loro. Anche lavorativamente abbiamo avuto entrambi grandi soddisfazioni. Thomas è stato promosso a capo segretario ed il mio Instagram è letteralmente esploso! Un numero sproposito di aziende, anche importanti vogliono collaborare con me e non potrei essere più orgogliosa. Di questo passo nel giro di pochi mesi potrò comprare una casa tutta nostra con le mie sole forze.
Le cose con Thomas invece, vanno sempre peggio. Il giorno del compleanno di Liam abbiamo avuto una mega litigata perché ci provava spudoratamente con sierra sotto gli occhi di tutti. Mi sono sentita lo zimbello della festa. Era ubriaco e completamente senza freni. Da quel giorno è come se fossimo semplici coinquilini e basta. Non collabora neanche più con le spese di casa e della bambina. Ha speso ogni suo risparmio per comprarsi la macchina dei suoi sogni lasciando tutto il resto sulle mie spalle. Mi ignora e basta. E quando non lo fa mi rende la vita impossibile.
Siamo qui da 7 mesi ormai e non facciamo neanche più l'amore da 6.
Ha promesso che me l'avrebbe fatta pagare per essermi ribellata e così è stato. Non credo dimenticherò mai quella sera. Se prima le cose tra noi andavano male quella sera ha dato il via a tutto il peggio che ci possa essere. Se prima il suo malumore spariva solo umiliandomi e insultandomi ora non basta più, ora siamo ad un livello successivo. Non esistono più solo ricatti o imposizioni. Ora c'è di più. Le punizioni. Mi aveva sempre minacciata di farlo ma pregavo che non succedesse mai, che non fosse capace di arrivare fino a questo punto ed invece...
E in giornate come quella appena passata vorrei solo che il tempo passasse velocemente o che qualcuno aprisse magicamente la porta e venisse ad aiutarmi. Ma non succede. Mai. E ogni volta è un po' come morire. Sempre un po' di più.
Paradossalmente li sono anche grata che abbia almeno un po' di contegno nel non farlo mai davanti ad Isabel.
Vorrei davvero chiedere aiuto adesso, molto più di prima. Ma se fino a qualche mese fa avevo solo paura ora sono terrorizzata.

Questa mattina sono veramente di malumore. Chiudo a chiave casa, metto Isabel nel suo passeggino e andiamo a lavoro.
Oggi ci sono solo Andrea e Liam in casa.
Elena, Victor ed Edoardo sono al lavoro in concessionaria,
Dorothy ha ripreso ad insegnare in università e Adam è all'asilo.
Non vedo Andrea da un paio di settimane, essere il mio manager li ha dato un bel da fare. Si aspettava tutto questo successo ma non pensava arrivasse così in fretta quindi è andato a fare subito dei corsi di aggiornamento a New York. Devo ammettere che mi è mancato.
L'aria autunnale non vuole ancora lasciarci e si sta davvero bene questa mattina. C'è un leggero venticello fresco e non fa ne troppo caldo ne troppo freddo.
"Buongiorno ragazze, venite ho preparato la colazione." ci saluta Andrea dal patio in giardino.
Ci sediamo in giardino ed Isabel salta letteralmente al suo collo per abbracciarlo. Sorrido davanti alla scena. Mi riempie sinceramente il cuore di gioia vedere quanto mia figlia è amata da questa famiglia. Sono stata davvero fortunata.
Almeno con loro.
Liam viene a darmi un bacino poi chiama Isabel e le chiede di giocare con lei nella sua casetta. Prendono i loro toast e vanno a giocare.
"So quanto ami la colazione salata." mi dice Andrea porgendomi un piatto con dei toast.
"Che succede? Hai una faccia questa mattina! Ti trovo dimagrita." mi chiede con sguardo indagatore.
"niente di importante." scrollo le spalle. Non sono proprio dell'umore adatto per parlare oggi. Cosa potrei dirli? Sai Thomas mi proibisce di mangiare e se tocco qualcosa me la fa pagare a suon di pugni. Quindi ti ringrazio ma mangia tu anche per me. Io non posso. Se faccio ciò che dice potrò presto però. Non è la prima volta, se mi attengo alla regole tutto andrà bene.
So che posso parlare con Andrea, ma lui ha un sincero interesse nei miei confronti e questo rende tutto più difficile.
Ogni volta che li racconto che le cose con Thomas non vanno bene e come se li dessi una falsa speranza in più.
Andrea è prezioso per me, non voglio ferirlo, ma non posso offrirli più di questo. Vorrei tanto averlo conosciuto in altre circostanze. E poi davvero, cosa potrei dirli? Come si affronta un argomento del genere? E se non mi credesse? È tutto così assurdo e Thomas è un abile manipolatore. Qui c'è in gioco la mia vita e quella di isabel, non posso rischiare.
Liam ed Isabel vengono a lasciarci i piatti vuoti e diamo loro da bere.
Andrea finisce il suo toast e si accorge che non ho toccato cibo.
"Stai bene?" mi chiede.
"Si, sto bene." dico sovrapensiero.
In questi 7 mesi ha imparato a conoscermi meglio di quanto abbia fatto Thomas in 12 anni e capisce subito che non è vero.
Viene a sedersi sul divanetto dietro di me e mi massaggia le spalle.
"Mi sei mancata." mi dice baciandomi la testa.
"Non hai fame?" mi chiede.
Faccio no con la testa.
"Ti senti bene?" mi chiede preoccupato.
"Si sto bene, ho avuto solo un po di nausea in questi giorni, non sono riuscita a ingerire niente che non mi risalisse di nuovo sù." dico una mezza verità. Sono a digiuno da una settimana. Ho provato a mangiare due volte: una sono stata beccata e punita, e l'altra, avevo così paura che potesse beccarmi che in preda ad uno dei più forti attacchi di panico mai provati ho rigettato tutto.
Di colpo mi lascia le spalle e si mette di fronte a me.
"Sei incinta?" mi chiede. Riesco a vedere la tristezza nei suoi occhi nonostante il sorriso che mi dedica.
"Cosa? No! Non c'è pericolo per questo. Sono solo stressata." dico. E terrorizzata.
"mi è preso un colpo!" sospira toccandosi il petto e continua:
"non fraintendermi, amerei vedere questo pancino crescere.. Ma per causa mia." mi dice serio e poi sorride.
"ogni scusa è buona per fare presente che vorresti entrarmi nelle mutande." ridacchio prendendolo in giro.
"lo vorrei eccome. ripetutamente e in svariati modi." si lecca le labbra sogghignando. "Ma non è una scusa, è molto più di questo, voglio questo e molto altro da te.  vorrei te nella mia vita. E si, mi piacerebbe costruire un futuro insieme." continua serio.
"oh dio, quanto corri! Nemmeno mi conosci." rispondo. E sono incastrata in questo limbo infernale con Thomas.
"Che senso ha aspettare quando trovi la donna giusta per te? Ti conosco abbastanza da sapere che lo sei." mi dice. Vorrei avere la metà del suo coraggio nell'affrontare l'amore.
Non faccio in tempo a rispondergli che sento un conato di vomito salirmi su per la gola. Arrivo a bruciapelo al bidone dell'immondizia e mi sale su il caffè che ho preso prima di arrivare.
"Dovresti prenderti una pausa. Instagram ti sta dando un sacco da fare e poi continui a venire qui a lavorare, accudire Isabel, la tua casa.. Stai tirando troppo la corda Emily, il tuo corpo ti sta chiedendo riposo." mi dice. So che ha ragione ma non posso fermarmi, potrei facilmente darmi da vivere solo con Instagram adesso ma sono così vicina al mio obbiettivo e non voglio aspettare oltre. Isabel merita una casa tutta sua. E poi mi sono molto affezionata a questa famiglia, non me la sento di lasciarla. Senza contare che se non venissimo qui lei sarebbe sempre sola. E io ho bisogno di questo tempo con loro per non impazzire.
"Vieni a sederti, ti prendo dell'acqua." mi dice Andrea e mi porta una bottiglietta.
Cerca di distrarmi parlando del matrimonio di Elena. Si sposerà il giorno di Natale, sono così entusiasta, mi ha chiesto di farle da testimone! Ormai manca davvero poco.
Dopo una mezz'oretta decidiamo di entrare perché l'aria comincia a raffreddarsi. Entriamo in casa e ci togliamo le giacche.
Ci mettiamo sul divano in salone per guardare un film di natale e Andrea ci porta una coperta. Sparisce per qualche minuto in cucina e torna con dei pop corn e della limonata.
"Tieni, questi sono secchi, non dovrebbero farti venire la nausea." mi dice. Dando una coppa a me e una ai bambini.
"Grazie." Per un secondo immagino come sarebbe stato se ci fosse stato lui quando aspettavo Isabel, le nausee non mi lasciavano respiro e non avevo nessuno.
"A cosa pensi?" mi chiede mentre viene a sedersi vicino a me.
"Nulla, mi sono ricordata che quando aspettavo Isabel questo era il mio stato perenne. Non un bel vedere sicuramente." sorrido cercando di sdrammatizzare.
"Sei proprio sicura di non essere incinta? Vuoi che vada a comprare un test? Se sei stata così male anche quando aspettavi lei.." mi chiede dolcemente.
"Andrea non sono incinta, io e Thomas non ci guardiamo praticamente neanche in faccia, figurarsi andare a letto insieme." dico guardando il vuoto.
"Non posso dire che mi dispiace perché non sarebbe vero e non sono un ipocrita, però posso ascoltarti se hai voglia di sfogarti. Non deve essere una situazione facile, per nulla.. E non puoi tenerti tutto dentro. So che c'è qualcosa che non mi dici, puoi fidarti di me." mi dice serio e mi stringe la mano.

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