Finiamo di mangiare e Andrea si rifiuta di farmi mettere anche solo una mano nelle faccende domestiche. Mi aiuta ad andare sul divano e mette Isabel a giocare sul suo tappeto ai miei piedi mentre lui ripulisce tutto.
Appena ha finito torna con due caffè per noi e del succo per lei.
La sua premura mi lascia ogni giorno di più senza parole.
"Sei davvero uno su un milione." credo di aver pensato a voce alta perché arrossisce all'istante e mi bacia la fronte.
"Bua mamma!" dice Isabel dispiaciuta indicandomi la gamba.
"Non è niente amore, passerà in fretta." la rassicuro. Il suo visino triste ogni volta che vede un mio livido mi lacera l'anima.
Tra me e me mi ripeto che non ce ne saranno mai più.
Mai più nessuno mi punirà.
Mai più dovrò vedere questo visino triste e preoccupato per me.
E lo spero davvero.
So che questo me lo sono fatta da sola, involontariamente, ma il ricordo di quelli che mi faceva Thomas è ancora troppo vivo in me.
Non credo andrà mai via.
"Oggi saremo i suoi dottori, vero Isabel?" le chiede Andrea e lei s'illumina all'istante chiedendogli di andare a prendere i suoi giochi da infermiera.
Passiamo il pomeriggio cosi, con me che mi fingo morente ogni dieci minuti e lei soddisfatta che mi cura, ogni volta salvandomi da qualcosa di diverso con il suo fedele assistente Andrea.
Non posso fare a meno di notare la grande differenza tra questi due uomini.
Thomas era l'uomo che mi procurava le ferite.
Andrea quello che le cura.I giorni passano velocemente e in un batter d'occhio è già passato un mese.
I lavori a casa di Andrea sono quasi terminati.
Le cose tra di noi vanno molto bene, molto più di quanto mi aspettassi.
Se quando eravamo solo amici mi corteggiava in una maniera dolcissima adesso è anche meglio.
Mi fa sentire corteggiata ogni giorno come se fosse il primo, coltivando però sempre più complicità. Sono proprio cotta di lui...
Rimane nel suo ufficio per un paio d'ore, immagino avessero da ultimare pratiche di lavoro, da quando ho accettato di chiudere contratti importanti il mio lavoro si è triplicato e di conseguenza anche il loro.
Io e Isabel nel frattempo facciamo colazione con calma mentre lo aspettiamo per andare a ultimare alcune cose per la sua festa. Non posso credere che tra poco meno di due settimane farà due anni, il tempo è volato.Andrea torna in cucina con un'espressione abbastanza corrucciata.
"qualcosa non va?" chiedo.
"Devo parlarti di una cosa Emily, possiamo andare un attimo di là?" mi chiede indicando il corridoio.
"Torno subito amore."Sistemo Isabel sul suo tappeto a giocare, prendo il baby monitor e lo seguo.
"Era Thomas al telefono. Mi ha chiesto di trasferirlo a lavorare qui a San Diego. Ho rifiutato. Vorrebbe tornare qui per poter riprendere i rapporti con voi. L'avvocato dice che se noi acconsentiamo, lo stato farà decadere le sue accuse." mi spiega.
Non so cosa dire.
"Non lo voglio vicino a noi, vicino a lei, è pericoloso." vado in panico.
"va tutto bene, stai tranquilla. Non si avvicinerà a voi. Volevo solo che fossi tu a decidere. Che l'ultima parole fosse la tua insomma." mi tranquillizza.
I sensi di colpa tornano a farsi spazio dentro di me.
Non mi fido di lui e non lo voglio con me, men che meno con isabel. Ma non posso fare a meno di sentirmi in colpa. Mia figlia crescerà senza un padre perché io ho deciso così.
"So cosa stai pensando.
Hai fatto la scelta giusta. Non darti colpe che non hai. A isabel basterai tu. L'hai detto anche tu, Thomas non è mai stato un vero padre.. Quale padre farebbe tutto ciò che ha fatto lui alla madre di sua figlia? Quale padre minaccerebbe sua figlia? Non le stai togliendo nulla. Anzi, le stai facendo un regalo. Ed è una bambina fortunata ad avere una mamma che la ama incondizionatamente e che darebbe la vita per lei. Per quello che vale, Isabel avrà sempre anche me e tutta la mia famiglia. Potrà sempre contare su di noi. Ed anche tu. Anche se un giorno le cose tra noi dovessero andare male. Non sono suo padre, lo so. Ma farò in modo di non farle mai mancare l'amore. Te lo prometto amore mio. " mi dice e lo abbraccio.
"puoi rimanere un po con lei? Ho bisogno di prendere un po' d'aria. " sospiro tremante. Sto avendo un attacco di panico.
"Non si avvicinerà più a voi. Te lo posso assicurare." mi promette.
Prendo le sigarette e vado fuori, non prendo nemmeno una giacca e nonostante il freddo di fine gennaio io non sento niente. Solo paura.
Finisco la mia sigaretta e cerco di tranquillizzarmi.
C'è Andrea qui con noi. Non ci succederà nulla.
Torno dentro e mi siedo con lei.
Andrea si mette vicino a noi.
Isabel non ha mai fatto domande sul suo papà da quando è andato via, d'altronde non è mai stato davvero presente.
Mi sento in dovere però, di darle una spiegazione. Non vorrei mai che pensasse che sia in qualche modo colpa sua.
"amore tu sei felice con mamma?" le chiedo. Non so ancora bene come intavolare questa conversazione. Lei annuisce.
"Sono stati anni difficili amore. Ti chiedo scusa se sono stata spesso triste e arrabbiata. Se non hai potuto vivere i tuoi primi anni in una famiglia unita e felice. Eravamo in una brutta situazione. Non avrei mai voluto che tu vivessi tutto questo ma purtroppo non mi rendevo conto che la persona che avevo al mio fianco non ci voleva bene. A volte l'amore ci rende ciechi. E la paura offusca la mente. Però adesso voglio farti una promessa tesoro. Quello che è stato è stato. E non tornerà mai più, non potrà più farci del male. Ce lo lasciamo alle spalle finalmente. Sarà solo un brutto ricordo da adesso in poi. Da adesso in poi saremo io e te. Staremo bene. E saremo felici. Non dovrai mai più vivere in mezzo alle urla, alla rabbia, alla tristezza, alla paura.. Sarai sempre e solo circondata dall'amore. Ti meriti una vita migliore ed io te la darò. Te lo posso giurare. Ti amo isabel, e lo farò per sempre. Qualsiasi cosa succeda nella vita, tu avrai sempre me." le lacrime rigano il mio volto anche se provo a trattanerle. Faccio fatica anche a parlare.
"E anche me, Isabel. Non sarai mai sola. Sei circondata da persone che ti amano. Avrai sempre la tua mamma, me, dorothy, Edoardo, Elena, victor, adam e Liam. Ti amiamo tutti, tantissimo." continua Andrea vedendomi in difficoltà e ci stringe in un abbraccio.
"Anche io." dice Isabel dando un bacio ad entrambi. Non so se abbia capito bene cosa le abbiamo appena detto, ma non potevo tenerglielo nascosto. Non voglio che passi la sua vita a domandarsi perché le cose sono andate cosi. Adesso è ancora troppo piccola e posso solo spiegarle a grandi linee. Quando sarà più grande sarà giusto spiegarle tutto. Dovrà sapere che il problema non è e non sarà mai lei. E dovrà sapere che uomo è suo padre, se mai vorrà cercarlo. Io non la ostacolerò mai, ma è mio dovere metterla in guardia.
"Mamma tu qui?" mi chiede Isabel, come a dirmi 'tu resti con me'? Sento gli occhi pizzicare.
"sempre amore mio, sempre." la stringo forte al cuore e non riesco a trattenere le lacrime. Dolce cuore mio, farò tutto cio che è in mio potere per farti stare bene ed essere felice.
Mi asciugo le lacrime e Andrea le propone di pranzare da mc donald's dopo aver finito le nostre commissioni. Lei accetta felice e andiamo a prepararci.
"Grazie." li stampo un bacio che sa di amore e lacrime salate. "Sei la persona migliore che potessi incontrare." continuo e lo abbraccio.
"Farei di tutto per i vostri sorrisi." ci bacia sulla fronte entrambe.
So che è presto, ci frequentiamo da relativamente quanto? Un mese? Ma tutto ciò che ha fatto per me, per noi, tutto il tempo in cui mi ha aspettata quando nemmeno io avrei scommesso su di noi, il modo in cui mi ama, mi rispetta, mi supporta e fa lo stesso con Isabel senza chiedere nulla in cambio.. Lo amo, e lo realizzo adesso. Sarò ingenua, starò correndo troppo.. probabilmente si. Ma quello che mi ha dato lui in così poco io non l'ho mai avuto con nessun altro nemmeno in tanti anni. Ha fatto così tanto per me, più di quanto lui creda. Non posso decidere io per il mio cuore, e il mio cuore ha scelto lui da molto prima di me.
Andiamo a farci una doccia e ci prepariamo. Scelgo per me e isabel una tuta bicolore bianca e marrone e sneakers bianche. Teddy e via. Niente trucco. Una coda alta per entrambe e siamo pronte. Anche Andrea mette una tuta, sneakers e giubotto. Prendo la borsa di isabel e andiamo alla macchina.
Ci dirigiamo ad una grande sala di gonfiabili per fare un sopralluogo e prendere le misure per l'allestimento.
La sala è molto bella e ci sono tantissimi gonfiabili, isabel è già impazzita. Corre a giocare e noi ci accordiamo per il 14 febbraio.
Prendiamo le misure dell'allestimento e lasciamo il disegno di quel che pensiamo di fare in modo che anche loro possano organizzarsi lasciandoci lo spazio che ci serve.
Una volta finito tutto si sono fatte le 12:00 e ci dirigiamo verso il mc donalds.
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Il Mio Destino Sei Tu
ChickLit"Buon compleanno Isabel, dolce cuore mio. E buon San Valentino, non saresti davvero potuta venire al mondo in un altro giorno se non questo." le da un bacio sulla guancia. "Buon San Valentino anche a te." mi intrometto dandoli il nostro regalo. Mi...