Capitolo 16

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Dopo la lasagna impiatto gli antipasti. Sarebbe dovuto essere il contrario ma a detta di Andrea la lasagna era troppo irresistibile per fare altrimenti.
"Quello io!" dice Isabel indicando i bocconcini di scamorza.
"Hai appetito oggi. " Nota Andrea. Ne mette un paio in un piatto, li divide a metà e poi li passa a Isabel. È meraviglioso come li venga naturale fare tutto ciò che Thomas non hai mai neanche pensato di fare né con me né con sua figlia.
Finiamo di mangiare e tolgo tutte le stoviglie. Mentre Andrea e Isabel giocano complici ancora a tavola ne approfitto per lavare tutto con lui in sottofondo che mi prega di lasciarmi aiutare, lo ignoro e continuo. Preparo il caffè, prendo il dolce e poi torno a tavola.
"Adesso basta dai, siediti e rilassati, ci penso io. Vero Isabel?" dice Andrea.
"Si, mamma qui." ridacchia Isabel e mi tira a sé.
Sospiro sconfitta e divertita e mi siedo.
Andrea impiatta il dolce e mi porta il mio caffè.
Il pomeriggio passa veloce, con noi tre seduti sul divano a guardare film di Natale.
Verso sera Andrea torna a casa per festeggiare con la sua famiglia e mi prega di andare con loro. Lo ringrazio ma non accetto, non me la sento ancora. Mi dispiace un pó per Isabel perché avrebbe avuto compagnia ma sono comunque le 21:00 e lei comincia ad avere sonno. Lo accompagnamo alla porta e li do la buonanotte.
"Buonanotte ragazze." dice baciando la testa ad entrambe e va via. La tenerezza dei suoi gesti mi colpisce sempre.
Metto Isabel a giocare e do una ripulita alla cucina. Le faccio un po di latte, la porto su con me in lavanderia e mentre se ne sta buona a guardarmi ne approfitto per aprire gli ultimi scatoloni, avviare e stendere un paio di lavatrici.
"Nanna" si lamenta Isabel strofinandosi gli occhi.
"Certo amore, andiamo a letto." le dico mentre andiamo in camera.
Le cambio il pannolino e ci mettiamo insieme a letto, le accendo un po di cartoni per conciliare il sonno.
Dopo neanche mezz'ora sta già dormendo serenamente.
"Buonanotte amore mio, staremo bene io e te." le dico baciandole la fronte mentre la metto in culla.
Ritorno a letto e riprendo la puntata di Riverdale che avevo lasciato in tronco ieri sera. Decido di postare una storia, sono inattiva da un pó, devo recuperare.
Il mio telefono vibra: è un messaggio di Andrea.
Lo apro e sorrido.
È una foto di lui sul divano che guarda il mio stesso episodio.
Un'altro messaggio:
"Sei proprio la mia anima gemella."
Il mio cuore manca un battito.
So che dovrei essere distrutta per quanto è successo con Thomas e lo sono. Ho sempre detto che Isabel non si meritava questo. Aveva tutto il diritto di avere una famiglia unita ed equilibrata. Devo guardare in faccia la realtà però, la nostra era tutto fuorché una famiglia unita ed equilibrata. Ho fatto tutto il possibile per far sì che lo fosse ma non è bastato. Ma non posso fare a meno di sentirmi come se mi fossi tolta un peso, come se non avessi più sulle spalle tutto quel negativo, tutto quel terrore che era passare ogni giorno con lui, come se adesso potessi finalmente vivermi Andrea come desideriamo entrambi.. Ma contemporaneamente mi sento una codarda perché se non fosse stato per quello che è successo io non avrei mai avuto il coraggio di cambiare le cose.

Il mio telefono prende a vibrare ripetutamente e non appena apro instagram capisco perché..
Milioni di messaggi tutti uguali di follower sconcertati che mi segnalano una foto. Thomas in aeroporto a Londra che bacia Sierra con didascalia annessa: 'qualcuno qui è venuto a trovarmi, sentiva già la mia mancanza.' Sinceramente non so neanche come sentirmi al riguardo.
Vedendo che non rispondo Andrea mi manda un altro messaggio:
"Sento le tue rotelle girare fin qui. Cosa succede in quella testolina?"
"Scusa, il mio telefono sta esplodendo." rispondo e allego la foto incriminata e lo screen della quantità spropositata di messaggi che mi stanno arrivando.
"che idiota. Stai bene?" mi chiede.
Decido di togliermi un peso dal cuore e dirli la verità su come mi sento. Scrivo tutto, tutto quello che ho pensato fin ora, tutto quello che ho dentro.
"Hai tutto il diritto di sentirti libera adesso. non devi sentirti in colpa, vivevi incastrata in una vita che non meritavi. Nessuno merita di vivere un incubo del genere." mi dice.
"Penserai che sono una vigliacca adesso, che mi butto su di te solo perché lui mi ha rimpiazzato." rispondo.
"Non penso assolutamente nulla di tutto questo. Non sono cieco, so che anche tu provi qualcosa per me e l'hai represso tutto questo tempo solo per amore di tua figlia. Per tenerla al sicuro. Questo non fa di te una codarda. Ti fa onore. Metti tua figlia davanti a tutto, anche a costo di soffrirne tu. Anche a costo della tua vita. Non potrei mai pensarti vigliacca per questo, mi fa solo apprezzarti di più. Concediti di essere felice Emily." la sua risposta mi commuove.
"Ho paura. Mi sembra di correre troppo, non so se sono pronta." ammetto.
"E allora non farlo. Sarai confusa e spaventata adesso come è giusto che sia. Passiamo semplicemente del tempo insieme, prendiamo quel che viene, non avrò fretta e non ti metterò pressione in alcun modo. Non farei mai niente che anche tu non voglia. Dammi l'occasione di mostrarti che puoi essere felice. Senza impegno. Poi deciderai." scrive.
"mi prendo qualche giorno per pensarci." rispondo. Vorrei dirli di sì subito ma ho paura di non essere propriamente lucida. È passato troppo poco tempo da quel che è successo.
"Prenditi il tempo che vuoi. Io ti aspetterò." Mi risponde.
"Come mai ancora sveglio? Non sei stanco? Non abbiamo riposato molto." chiedo.
"Ho appena finito di parlare con il mio amico avvocato per quanto riguarda Thomas. Domattina avvierà le pratiche per il suo ordine restrittivo. E tu? " chiede di rimando.
"Isabel si è addormentata da poco e mi godevo un episodio in relax. Credo che le farò compagnia adesso. Buonanotte Andrea a domani. E grazie ancora per tutto." scrivo e mi disconnetto. Spengo la tv e mi metto a dormire.
Il mattino seguente quando mi sveglio trovo la buonanotte di Andrea e decido di mandarli il buongiorno.
Sveglio Isabel e andiamo a farci una doccia. Indosso un pantaloncino e un top in lana, cardigan e ciabatte pelose. Tutto sui toni del beige. Metto ad Isabel un pigiamino lungo simile al mio e scatto una foto allo specchio della camera. È il momento di tornare attiva sul mio Instagram.
Andiamo in cucina e suonano alla porta. Chi sarà? Io non aspetto nessuno. Prego che non sia Thomas.
Sistemo Isabel nel sediolone e vado ad aprire. Trovo il fattorino del bar con la colazione e un biglietto. Me li rende e va via.
Apro il biglietto e lo leggo.
"Buongiorno dolcezze. Vi auguro una dolce colazione. Mancherò un paio di giorni, inaspettatamente c'è bisogno di me a Londra per sistemare delle cose con Thomas. Stai tranquilla, risolvo tutto io. Tornerò in tempo per festeggiare capodanno insieme. Pensami. A."
Sorrido nervosamente e torno da Isabel. Spero vada tutto per il meglio.
Apro il sacchetto e sistemo la colazione in tavola: Un cappuccino e una krapfen per me e un milkshake alla fragola e un donuts allo stesso gusto per Isabel. I nostri preferiti. È sempre così attento.
Faccio una foto per Instagram e poi la inoltro anche a lui per ringraziarlo.

Sono stati tre giorni tranquilli, io e Isabel ci siamo godute del tempo insieme nella nostra nuova casa. Ho sistemato tutte le cose che le ho comprato e ora finalmente anche lei ha la sua meritata stanza dei giochi. È felicissima.
Anche se un po' in ritardo siamo riuscite a finire di addobbare casa. Isabel si è divertita tantissimo. Abbiamo anche rifatto per bene l'albero. Adesso ci piace di più, è più luminoso, più allegro, più nostro. Ed è pieno d'amore. Prima l'avevo sistemato alla rinfusa giusto per non farle mancare l'atmosfera natalizia ed anche se non era venuto male era tutto così triste. Ora va decisamente meglio.
Ho avuto del tempo in più per creare contenuti, anche se sono in ferie voglio mantenermi attiva e i miei follower lo apprezzano. Non è più solo lavoro, mi sono molto affezionata alla mia community. E anche loro mi hanno mostrato molto sostegno in questo periodo. Ne sono grata.
Elena si è riconfermata la grande amica che è, e nonostante fosse in luna di miele mi ha chiamata mille volte per chiedermi come stessi e ascoltare i miei sfoghi. Si è mostrata sinceramente dispiaciuta per me e dice di essere arrabbiata con se stessa per non averlo capito prima e non essere riuscita ad aiutarmi. Il suo volermi così bene mi riempie il cuore. Ho omesso di dirle di Andrea e me perché sinceramente non saprei proprio cosa dirle.. Non so bene neanche io cosa fare con lui.
A causa dei suoi impegni di lavoro io e Andrea ci siamo sentiti relativamente poco.
Lì mando un messaggio.
"Buongiorno, buona vigilia di capodanno. Vi aspetto da me questa sera alle 20:00, riuscirai ad esserci?" chiedo ricordando che dovrebbe tornare in giornata.
"Buongiorno a te splendore. Sono appena atterrato a San Diego, sono stanco morto. Vado a casa a riposarmi un po adesso, non vedo l'ora che sia stasera. Buona vigilia anche a voi. Sono le 05:00 di mattina, cosa ci fai già sveglia? " mi risponde dopo pochi minuti.
"Sono sveglia da poco in realtà. Devo sistemare casa." dico.
"Sono arrivato a casa, mi faccio una doccia e ti scrivo." mi risponde Andrea.
Nel frattempo Isabel si sveglia e le preparo il latte, la sistemo nel suo sediolone e continuo a pulire. Fortunatamente due care signore vengono a darmi una mano 3 volte a settimana, non c'è la farei mai a stare dietro a questa enorme casa da sola.
Sono state qui ieri quindi il grosso è stato fatto, devo solo dare una rinfrescata. Le avevo chiamate per dar loro lo stipendio e i regali di natale. Abbiamo chiacchierato del più e del meno e volente o nolente è uscita fuori la situazione che sto vivendo. Sono sempre qui mi è sembrato corretto metterle al corrente di quanto accaduto e delle conseguenze che la cosa ha creato. Sono state molto care con me, quando hanno sentito che avrei avuto visite si sono offerte di pulire nonostante fossero in ferie. Ho avuto davvero gran fortuna con le persone qui a San Diego per questo cerco di ricompensarle sempre come meritano. La loro faccia quando le ho pagate il triplo per l'extra sotto le feste è stata impagabile. È proprio vero che quando fai del bene ti senti bene.
Passano un paio d'ore e di Andrea nessuna traccia, si sarà addormentato probabilmente. Apro la porta di casa per attaccare la ghirlanda e trovo un pacchettino sul patio. Cosa sarà?
Lo apro e quello che trovo mi terrorizza.
È una foto di me ed Isabel mentre addobbiamo l'albero e un bigliettino.
"Vi osservo. Non pensare che sia finita così. Un passo falso e isabel la pagherà per te." oh mio dio!
Porto tutto dentro e Chiamo subito Andrea.
Risponde al primo squillo.
"Scusami tanto, avevo il telefono scarico. L'ho lasciato in salotto a ricaricare mentre mi facevo la doccia, poi mi sono messo a disfare le valigie e non ho fatto caso all'orario. Va tutto bene?" mi chiede sentendo il mio respiro affannoso. Sto avendo un attacco di panico.
" Andrea.. Puo.. Puoi venire qui per favore? Stavo sistemando casa.. ho trovato un pacchettino fuori alla porta. C'era una foto di me e isabel..e una minaccia. Ti prego, ho paura." singhiozzo e tiro fuori le parole alla rinfusa.
"Sto arrivando. Non toccare nulla. Chiama la polizia, sarò lì tra poco." mi dice.
"ti prego non riattaccare." Lo supplico spaventata. Cerco di darmi un contengo per non spaventare Isabel. Fortunatamente guarda i cartoni animati e non sembra fare caso a me.
"Certo, aspetta ora ti videochiamo. Così rimaniamo in contatto fino al mio arrivo. Tu Chiama la polizia, io chiamo l'avvocato. Appena finito richiamami." mi tranquillizza. E così facciamo.
Arrivano tutti in contemporanea e mi sento già più sollevata. Spiego loro la situazione, raccolgono le prove e mi assicurano che non accadrà mai più nulla del genere.
L'avvocato ci informa che l'ordine restrittivo è stato accettato questa mattina e che quindi non potrà più avvicinarsi a noi. Che a quanto pare il biglietto è stato lasciato da Sierra prima di partire, e che quindi anche lei non potrà più avvicinarsi a noi. In accordo con la società di Andrea Thomas lavorerà e rimarrà lì a Londra. dovrà scontare una lunga pena in carcere. Potrà solo lavorare e tornare dentro. E data la gravità dei fatti, le minacce, le percosse e tutto il resto, non essendo un cittadino originario di San Diego la legge emetterà l'ordine restrittivo non solo nei nostri confronti, ma anche della famiglia di Andrea e se dovessero esserci altri problemi si valuterà anche un divieto di accesso a San Diego. Potrà comunicare con Andrea solo ed esclusivamente per questioni lavorative e sempre sotto scorta. che sia finita davvero?

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