Capitolo 8

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Mi godo un po la sensazione di essere coccolata e compresa, avevo dimenticato come ci si sente. Dopo mia nonna nessuno mi hai mai più trattata così. La verità è che dopo di lei anche se avevo Thomas io sono sempre stata sola fino ad Isabel. Non ho mai più avuto una spalla su cui appoggiarmi, un posto dove sentirmi a casa, dove potermi sentire vulnerabile. Ed anche ora che c'è isabel, io sono e voglio essere tutto questo per lei, ma per me non c'è nessuno. Lo realizzo ora, ora che ho un assaggio di tutto ciò che ho perso. La verità mi colpisce come una secchiata d'acqua gelata in pieno viso.
Trasalisco e mi scosto.
"Va tutto bene?" mi chiede Andrea.
No, non va bene. In questo momento la realtà dei fatti fa troppo male per accettarla. Ho solo Isabel al mondo.
Prendo un respiro e mi ricompongo.
Scelgo di vedere solo il lato positivo delle cose: Ho Isabel. E non è assolutamente poco. Sono grata alla vita ogni minuto per avermela donata.
"Si tutto bene, vado a preparami per andare via. Non voglio fare tardi stasera. " dico guardando l'orario e vado vicino ad Isabel a vestirmi.
Li restituisco la camicia e Si veste anche lui.  Non voglio davvero far tardi. Thomas me la farebbe pagare cara. Figuriamoci se rincasassi con la sua camicia..
"Ha il tuo profumo. Mi piace." sorride. mi aiuta con le borse, io prendo Isabel e saliamo in macchina.
Il tragitto verso casa è silenzioso, Andrea sembra perso nei suoi pensieri mentre guida.
Parcheggia davanti al mio giardino e mi aiuta a portare le borse sul portico. In quel momento Thomas apre la porta ed esce fuori.
"Ciao Andrea." lo saluta e lui ricambia.
"Hai fretta di andare via? Vorrei chiederti alcune cose di lavoro." chiede.  Per fortuna non sembra fare caso all'orario. Tiro un sospiro di sollievo.
Si siedono sul dondolo in portico con Isabel e io entro in casa a lasciare le borse.
Andrea mi chiede se ho bisogno di una mano, io rifiuto e ringrazio.
Thomas come al solito se ne frega.
Faccio un caffè al volo per tutti, prendo un succo per Isabel e porto tutto fuori.
Rimaniamo lì giusto il tempo del caffè e una sigaretta e poi Andrea si dilegua educatamente per andare a preparsi.
"Passerò a prendervi io per le 20.00, non portate il sediolino auto, può usare questo, lo lascio sempre fisso per Liam. Elena e Victor ci raggiungeranno al ristorante con la loro auto. Credo ci sarà anche Sierra. Guido's è famoso per le sue serate a tema. Quello di stasera è elegant-chic." ci dice.
"Grazie Andrea."
"Va bene, a più tardi!" diciamo all'unisono io e Thomas e rincasiamo.
Sono le 18:30, ho abbastanza tempo per prepararmi e preparare Isabel.
Ho proprio bisogno di una bella serata in compagnia.
Voglio essere elegante per l'occasione.
Mi faccio una doccia con Isabel, poi la metto in culla a giocare e mi arriccio i capelli, indosso un simil-tailleur nero intero monospalla e dei tacchi aperti neri. Voglio fare una bella figura ma senza esagerare. Opto per un leggero smokey eyes e un rossetto nude. Un paio di accessori e sono pronta. Thomas va a farsi una doccia a sua volta e io preparo Isabel. Le infilo un vestitino con tulle nero e top argento e dei sandaletti argentati. Mi porto dietro il suo giacchetto in pelle e lo infilo in borsa, potrebbe avere freddo più tardi. Le faccio due codini alti lasciando sciolti i boccoletti dietro ed è pronta.
È bellissima. Ed è incredibile quanto mi somigli. Pelle leggermente scura, grandi occhi color nocciola con un pizzico di verde, un velo di lentiggini sul naso accentuate dall'abbronzatura e boccoli castani con striature color rame. È la mia fotocopia ogni giorno di più.
Nel frattempo anche Thomas finisce di prepararsi. Ha indossato una camicia nera, pantaloni eleganti blu, e scarpe da sera nere.
Non male, senza volerlo siamo tutti in pendant e decido di fare una foto per instangram.
"la solita disperata con la sindrome delle attenzioni." sbuffa Thomas e va via in cucina subito dopo lo scatto lasciandomi interdetta davanti allo specchio.
Questo è il mio secondo lavoro non un disturbo psicologico.
Come sempre trova il modo per sminuirmi e rovinarmi l'umore.
Guardo l'orologio e sono le 7:40.
Siamo in perfetto orario.
Decidiamo di preparare tutto e uscire fuori sul portico.
Thomas prende Isabel e io porto fuori il suo passeggino e la borsa con le sue cose, prendo la mia borsa, chiudo la porta a chiave ed esco.
Sediamo Isabel sul dondolo e ci accendiamo una sigaretta.
Alle 20:00 precise Andrea arriva sotto casa, carichiamo nel cofano il passeggino e la borsa di Isabel ed entriamo in macchina.
Thomas si siede avanti con Andrea e io mi siedo dietro con Isabel e un'altra donna. Che sia la sua fidanzata?
Un pizzico di gelosia mi attraversa ma la scaccio subito, non ha senso di esistere.
"Buonasera." dico.
"Ciao, io sono Sierra. Tu devi essere Emily, giusto?". Annuisco sentendomi subito un idiota.
"E questa meraviglia deve essere Isabel. Complimenti, è bellissima." la ringrazio e mi prendo del tempo per osservarla meglio. È una bellissima donna. Bionda, occhi azzurri e pelle chiara. Indossa un vestito che lascia ben poco all'immaginazione e un trucco troppo pesante che non la valorizza al meglio. Ora capisco meglio la defizione di eccentrica di Andrea e Elena. Non esageravano.
Dieci minuti dopo arriviamo davanti al Guido's, un bellissimo ristorante di cucina italiana in pieno centro a San Diego.
Rimango incantata dalla sfarzosità di questo posto ma allo stesso tempo mi preoccupa che non sia un pó troppo per le mie possibilità. Decido di non pensarci, per questa sera faremo un'eccezione dopotutto è la nostra prima sera fuori qui e ce lo meritiamo. Da domani inizierò a mettere via dei risparmi, la casa in cui siamo ora non è male ma è un po piccola per noi e non possiamo stare lì per sempre. Abbiamo firmato un contratto per un massimo di due anni, quindi se voglio dare un tetto a Isabel entro questa scadenza devo darmi da fare. Ma questa sera non voglio pensare a niente.
Andrea è davvero molto bello questa sera. Indossa un pantalone elegante beige, una camicia bianca e un simil stivaletto intonato ai pantaloni. Devo averlo fissato un pó troppo perché lo trovo a guardarmi di rimando sorridendo.
"Ho visto le tue foto prima di uscire, ma ti giuro che non ti rendono giustizia, dal vivo sei qualcosa di impossibile. Per carità sei sempre bellissima, però wow." mi elogia osservandomi
Lo ringrazio e prendo Isabel dal passeggino.
Qui fuori è davvero bello e dato che Elena, Victor e i bambini non sono ancora arrivati né approfitto per fare qualche foto per Instagram.
Andrea si offre di farle lui e accetto. Delle foto per intero sono decisamente meglio di un selfie, e poi più ne riesco a fare meglio è per il mio profilo.
Metto Isabel per terra e le do la mano.
Andrea guarda bene come è vestita ora che è in piedi e si vede meglio e sorride.
"Oh dio, è una te in miniatura! E questo vestito? È troppo bella." dice e ci scatta qualche foto inquadrando sia noi che l'entrata del locale.
Mi giro per vedere la reazione di  Thomas alle nostre ennesime foto e lo vedo intento in una conversazione con Sierra, non le toglie gli occhi di dosso.
Non fa neanche caso a noi. Sono sollevata ma allo stesso tempo affranta.
Si comporta come se non avesse una famiglia. Come se fosse un uomo single in cerca di una compagnia per la serata e noi non fossimo qui a pochi metri da lui. Sono disgustata.
Andrea si allontana per chiamare Elena.
Rimetto Isabel nel passeggino e mi accendo una sigaretta in disparte dagli altri.

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