Capitolo 46

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"Non vedo l'ora di sentirla." dice emozionato.
"Lo so. E io non vedo l'ora di vederti sentirla. E di vedere Isabel. Rimarrà sconvolta, rimarrete sconvolti!" ridacchio.
"Ti amo." mi bacia il sorriso.
"Ti amo anche io, mio futuro marito." li faccio una linguaccia.
"Ti prego ridillo." mi chiede.
"Che ti amo?" faccio finta di non capire.
Scuote la testa.
"Che sei il mio futuro marito?" sorrido.
"Non riesco ancora a crederci. Un anno fa potevo solo sognare di baciarti e stringerti a me e ora sono qui con te, con voi. Viviamo insieme, isabel mi chiama papà, aspettiamo una figlia e hai accettato di sposarmi!" dice felice.
Lo bacio e mi tolgo la camicia da notte rimanendo in intimo.
"A quei tempi potevo solo immaginare quanto sarebbe stato bello fare l'amore con te, e credimi, ho immaginato tanto.. Ma ora sei mia." mi bacia il collo.
"Posso toccarti, stringerti, baciarti.. È fare l'amore con te è mille volte meglio di come lo immaginavo." mi guarda con lussuria.
"Lo so, lo so, so giocare bene le mie carte." Lo stuzzico.
"Molto. Mi fai impazzire. È incredibile, ho sempre voglia di te come la prima volta in cui ti ho vista. Anzi, anche di più ora che so cosa mi perdevo." si lecca le labbra.
"Sei un ruffiano." Lo prendo in giro e mi metto a cavalcioni su di lui.
"E tu sei ancora più bella con questa pancia, vieni qui. Ma quando è cresciuta così?!" la accarezza in adorazione.
"Vuoi dirmi che sono grassa?" ridacchio.
"Voglio dirti che sei bellissima. Lo sei sempre stata ma adesso.. Dio.." si avvicina alla mia pancia e ne bacia ogni centimetro stringendomi forte a sé.
"Non ho mai avuto una forte attrazione per le donne incinte ma tu.. Non ho mai pensato che potessi essere ancora più bella di come ti ho conosciuta ma la gravidanza ti rende irresistibile." mi bacia con dolcezza.
"Sei la donna più bella che ho mai conosciuto. E sei mia.." mi elogia e arrossisco.
"La verità è che sono io ad essere fortunata ad avere te, l'uomo più bello, dolce e premuroso del mondo. Non te lo dico mai ma dovrei. Sei speciale Andrea. Mi tratti ogni giorno come se fossi la cosa più preziosa su questa terra." Lo stringo forte a me.
"Perché lo sei. Voi lo siete. Le mie tre donne. La cosa migliore che potessi mai sperare di avere." mi bacia.
"Ti amo. Sei la nostra fortuna. Dico davvero." mi commuovo. Dannati ormoni, come se non fossi abbastanza piagnona di mio!
"Vieni qui." mi abbraccia e mi riempie di carezze. Mi sento così piena d'amore e attenzioni. Tutte quelle che non ho mai avuto. E non potrei più farne a meno adesso.
Facciamo l'amore dolcemente, la sua delicatezza nei miei confronti mi fa sciogliere il cuore. È stato da sempre un uomo premuroso con me e con tutti ma da quando sono incinta mi lascia senza parole.
Dopo esserci dati una ripulita mi metto su un fianco e lo stringo forte a me. Ci addormentiamo così, stretti e felici.

L'indomani mattina mi sveglio con calma. Sono le 11 ma chi se ne frega. È natale. Avrei dormito ancora, ero davvero stanca. Ma un piccolo terremoto in pancia mi ha svegliata a suon di dolci calcetti. Immagino abbia fame. Poco male, tra mezz'ora avrebbe suonato la sveglia per avvisarmi di prepararci. Magari sono maniacale, ma metto sempre una sveglia per quando è ora di fare qualcosa. Mi aiuta ad essere sempre in orario. Oggi siamo di nuovo ospiti a casa Rivabianchi.
Dato che sono, anzi siamo le prime ad esserci svegliate mi alzo per preparare la colazione.
Preparo l'impasto per i pancake e dalla camera da letto sento che isabel e Andrea si sono svegliati.
"Buongiorno amore." mi raggiungono ancora assonnati in cucina.
"Buongiorno amori." Do un bacio ciascuno e metto l'impasto in padella.
"Pancake!" esulta isabel con gli occhi a cuoricino.
"si amore. Ecco, tieni. Aspetta solo che si raffreddi un po'." le dico porgendole il suo piatto in tavola, ne va matta.
"Qualcuno qui aveva fame." ridacchia Andrea vedendomi mangiare con gusto.
"Kyla mi ha praticamente costretta a svegliarmi per mangiare." rido anche io.
"Come fai a capire che ha fame?" mi chiede sinceramente incuriosito.
"È come se fossi io ad avere fame ma contemporaneamente non fossi io, è difficile da spiegare. E poi mi ha letteralmente svegliata a suon di calci e non ha smesso finché non ho iniziato a mangiare." dico e sorrido. Il suo interesse mi fa una tenerezza che non si spiega.
"Kyla ti dà le botte?" fa il broncio isabel.
"Ma no amore, i suoi calcetti non sono botte. È come se bussasse alla mia pancia come per dire che lei c'è e ha bisogno di qualcosa. Che sia cibo, coccole, acqua, voglia di giocare.. È il suo modo di comunicare." le spiego dolcemente e lei si tranquilizza.
"Posso sentirla?" mi chiede e si avvicina alla pancia.
"Non ancora amore, ma lei può sentire te. Presto la sentirai anche tu." le bacio i capelli.
"Uffi! Perché tu puoi sentirla e io no?"
Si imbroncia nuovamente. Quel musino mi fa venire voglia di strapparle un bacio.
"Abbi pazienza amore mio, tra qualche giorno potrai sentirla anche tu. Se non fosse dentro di me nemmeno io la sentirei. I suoi calci tra non molto diventeranno sempre più forti e tutti potrete sentirla. Pian piano potrai anche vedere i suoi movimenti. Rimarrai sorpresa vedrai." provo a spiegarle in maniera più semplice possibile. Non è facile far capire a una bambina di tre anni la nascita di una nuova vita e tutto ciò che comporta.
"Nemmeno io la sento tesoro. Ti dirò di più, sono sicuro che sarai tu a sentirla per prima. Vuoi fare una scommessa?" Andrea viene in mio soccorso vedendomi un po' in difficoltà. Lei annuisce.
"Il primo o la prima che lo sentirà vince una torta. Ci stai?" le propone.
"Siii!" risponde contenta.
Mimo un grazie e mi fa l'occhiolino.
Come sempre si dimostra prezioso.

Finiamo di mangiare e andiamo a prepararci.
Dopo la doccia, asciugo e arriccio i capelli di entrambe e passiamo ai vestiti mentre Andrea si prepara per conto suo. Esce fuori un bel riccio per entrambe.
Ho scelto per noi due completi con blazer e gonna tartan. Maglioncino rosso per lei e camicia per me. Calzamaglia per lei e collant per me. Stivali per entrambe. Indosso anche oggi un tacco largo, comincio a soffrire un po' con la schiena e un tacco classico non aiuterebbe.
Opto oggi per un trucco stile pin up, metto degli accessori, teddy per entrambe e siamo pronte.
Raggiungiamo Andrea che ci aspetta in cucina con due cappuccini già pronti per noi e un thè caldo per Isabel.
"Grazie." diciamo entrambe all'unisono.
"Fa abbastanza freddo oggi, sarà bene riscaldarsi un po' prima di uscire." ci sorride.
Dobbiamo essere da Dorothy a pranzo alle 14:00, sono le 13:15 quindi siamo un po' in anticipo. Perfetto perché dobbiamo passare a prendere dei dolci da Fabel prima.
Finiamo le nostre bevande e ci avviamo. Arriviamo giusto in tempo, Fabel aspettava noi per chiudere. Fortunatamente ho prenotato tutto giorni prima per essere sicura di non fare un buco nell'acqua.
"Buon natale Fabel!" lo saluto.
"Buon natale a voi!" mi sorride e si sofferma a guardare il mio ciondolo chiama Angeli.
"Doppi auguri ragazzi!!" il suo sorriso si allarga.
Lo ringraziamo, prendiamo tutto e andiamo via.
"Buongiorno ragazzi, ciao tesoro dello zio!" Arrivati a casa Rivabianchi ci accoglie Victor. Isabel li salta al collo subito. Nonostante sia passato del tempo mi riempie sempre di gioia e stupore come il primo giorno il modo in cui lei ama ed è amata da tutti qui.
"Venite ragazzi, voglio presentarvi due miei carissimi amici. Lui è Carl, e lui è William. Ci siamo conosciuti in palestra, sono stati fondamentali per me in questo anno, il mio percorso non sarebbe durato molto senza di loro." ci spiega Victor. Il suo ultimo anno non è stato semplice, ha rischiato grosso con il sovvrapeso ma la sua volontà è stata tanta e i risultati stupefacenti. È un altro uomo adesso. Sano ed in forma.
"Piacere, Emily." sorrido.
"Piacere, Andrea." ci presentiamo di rimando.
"loro sono i miei cognati." spiega loro mentre William mi fissa insistemente. Mi muovo sui miei piedi un po' a disagio.
"Lei è Isabel, nostra figlia." la presenta Andrea. Lei fa ciao con la manina e poi va via a giocare con Adam e Liam.
Non mi abituerò mai alla dolcezza e all'amore con cui davvero reputa isabel anche figlia sua.

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