"Ti amo Andrea, sul serio." li dico guardandolo dritto negli occhi.
Mi stringe a sé e mi bacia. Un bacio che esprime tutta la sua paura e il suo bisogno di me.
"Non voglio che tu vada via, ti voglio qui con me." sussurro.
"Neanche io voglio andare via, voglio passare il resto della mia vita con te. Con voi." si asciuga le lacrime e mi accarezza il viso.
"Sei sicuro di volere un rompicapo del genere sotto i tuoi occhi tutti i giorni?" ridacchio per smorzare la tensione.
"Voglio questo sorriso qui da poter baciare ogni giorno. Sono più che sicuro." mi bacia. Mi lascia un leggero e morbido bacio e finalmente rivedo anche io il suo sorriso.
"E non solo quello." ammicca giocoso al mio corpo.
Sorrido.
"Ti amo Emily, così tanto che mi destabilizza. Non ho mai provato nulla di simile in tutta la mia vita e non voglio rinuciarvici. Sei tutto per me." ammette timido.
"Vieni qui." lo abbraccio forte.
"Anche io ti amo. Più di quanto pensi." li accarezzo i ricci.
"Comunque vadano le cose ci sarò sempre io per voi, te lo prometto." mi dice serio. Mi si stringe il cuore quando sento nella sua voce l'incertezza che tra noi stia per finire. E nonostante ciò sarebbe disposto a rimanere accanto a noi. Non credo abbia ben capito che non ho nessuna intenzione di rinunciare a noi. È diventato fondamentale per me. Lo amo davvero più di quanto lui saprà mai.
"mamma?" sento Isabel chiamarmi e vado in camera a prenderla.La serata prosegue tranquilla ed anche io sono un po più calma ora.
Una volta sbollita la rabbia ho cominciato a realizzare di non poterci fare nulla, posso solo impegnarmi per dare il mio meglio a Isabel ma non posso farmi carico di come si comporterà il resto del mondo con lei. Devo smetterla di sentirmi in colpa per cose che non ho fatto io. Non posso cambiare quello che è stato ma posso impegnarmi per darle un futuro migliore.
Verso le 19:00 io ed Isabel andiamo a farci una doccia e Andrea ordina delle pizze per rallegrare la serata. Alle 21:30, cosa mai successa, isabel crolla.
Questo asilo l'ha proprio sfinita.
La metto a letto e mi godo un po di relax sul divano mentre Andrea è a farsi la doccia.
Quando ha finito faccio partire una nuova puntata di Lucifer, la serie con cui siamo in fissa al momento e lui si sdraia accoccolandosi alle mie gambe. Ci posa un bacio e prende ad accarezzarmi.
"Sei bellissima." mi lusinga.
È incredibile come dopo quasi due anni da quando lo conosco non ha mai smesso di guardarmi come la donna più bella del mondo.
Li spettino i ricci e sorrido. Lui ricambia facendomi un'occhiolino.
Sono contenta sia più tranquillo anche lui ora.
"Posso dirti una cosa?" mi dice osservandomi.
Annuisco e continua.
"Ho visto ogni versione di te: casual, sportiva, elegante, classica, versione mare, ecc.. Ma quella che preferisco è decisamente questa." dice malizioso riferendosi alla mia camicietta nera da notte in raso.
"ovviamente dopo la versione in intimo, quella è una roba che non si spiega." sogghigna e mi bacia la coscia.
"Fatico ancora a credere di poter fare questo." mi accarezza il fianco giocando con il bordo dei miei slip.
"e questo" mi bacia il collo.
"questo" mi strizza un seno.
"e questo. Quante volte ho voluto farlo e ora che posso non smetterei mai." mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
"Ho sognato di fare l'amore con te mille volte prima che si avverasse. Non ne avrò mai abbastanza. " mi sussurra all'orecchio.
Mi alzo in ginocchio e lo bacio.
Le sue mani percorrono il mio corpo sotto la camicietta e geme al contatto con i miei seni nudi.
"Neanche in un milione di vite potrei stancarmi di questo. Non lasciarmi mai Emily." sussurra lasciandomi baci umidi sulla clavicola.
"Le tue sono le uniche mani che vorrei addosso in un milione di vite." ansimo mentre cerco di rassicurarlo.
Mi fa distendere e prende a baciarmi ovunque. Arriva al mio slip e compiaciuto percorre i fianchi con la lingua per poi tirarlmelo via con i denti.
"A pensarci bene è la te scompigliata e vestita solo di me la mia preferita." sogghigna e mi toglie la camicietta. Mi bacia i seni, lo sterno, la pancia.. Fino ad insinuarsi tra le mie gambe per farmi gemere di piacere.
Mi tortura per un pò mentre io mi controrco sotto di lui.
Lo tiro a me per baciarlo e li tolgo i vestiti.
"Non giocare con me." li sussurro succhiandoli il labbro. Questo gesto lo fa sempre impazzire.
Ansima ed entra dentro di me tremante ed eccitato.
Lo stringo a me intrecciando le mie gambe dietro la sua schiena e gemo.
"Mi fa impazzire averti così." mi dice. lo bacio con veemenza e li mordo il labbro.
"Smettila o non durerò ancora molto." geme e sogghigno. Li mordo un lobo e poi li lascio baci umidi sulla clavicola. Li succhio il collo fino a lasciarci i segni e questo lo manda in tilt.
Spinge più forte ed inarco la schiena gemendo. La posizione lì sbatte praticamente i miei seni in faccia e ne lecca ogni centimetro stuzzicandomi i capezzoli. Li stringo i capelli e tengo il ritmo. Passa a baciarmi la clavicola mentre con una mano gioca ancora con il mio seno. Gemo ed inarco ancora di piu la schiena stringendo meglio le mie gambe intorno alla sua schiena. Tiro i suoi capelli e spingo più forte verso di lui e questo lo stende. Aumentiamo il ritmo ondeggiando fino a raggiungere il culmine sfatti e sfiniti ma insieme.
"Sei incredibile. Mai, mai con nessuna é stato così. Mi fai impazzire." mi strizza i seni e si morde il labbro desideroso di me come se non ci fossimo appena persi l'uno nell'altra.
"Sei instancabile allora!" lo prendo in giro.
"Sei tu. Mi basta guardarti e potrei ricominciare altre cento volte. È colpa tua." ridacchia. Mi guarda ancora nuda sotto di lui e si lecca le labbra.
Ancora l'uno nell'altro si mette seduto e mi tira su di sé a cavalcioni.
"Come si fa a resistere a questo?" mi bacia la spalla e mi strizza le natiche.
Sporchi dall'amplesso precedente facciamo un disastro.
"ci penso io dopo non preoccuparti." dice offrendosi di ripulire il divano.
"mi ecciti anche di più così, tutta sporca di me. Tutta mia." sussurra mettendo due dita nel suo liquido seminale caduto sulla mia gamba e poi dentro di me. Sussulto ed è incredibile come anche dentro di me l'eccitazione risale al solo suo tocco. Gemo.
"mi fa impazzire questo tuo lato. Sei così pudica e così perversa allo stesso tempo." mi sussurra.
"Sei tu. Mi fai sentire così desiderata e a mio agio che ogni vergogna cade lasciando spazio al piacere." ammetto.
Sento la sua eccitazione crescere sotto di me e facciamo l'amore ancora una volta, mai stanchi di noi.
Dopo un tempo indefinito stretti l'uno all'altro distrutti mi alzo per andarmi a lavare e Andrea ripulisce il divano. Fortuna che è in pelle altrimenti sarebbe stato un disastro.
Metto la sveglia per domani e ci infiliamo a letto distrutti.
Mi alzo in piena notte in preda ai crampi. Dovevo aspettarmelo, il mio corpo reagisce sempre così quando sono nervosa. Passo letteralmente tutta la notte in bagno rimettendo anche l'anima.
Suona la sveglia che io sono ancora qui. Andrea si sveglia e non trovandomi a letto viene a vedere se è tutto ok.
"Sto bene, solo un bel mal di stomaco. Mi succede spesso quando sono molto nervosa. La giornata di ieri mi ha dato un bel colpo." faccio fatica anche a parlare.
"perché non mi hai svegliato? Da quanto sei qui?" mi chiede preoccupato.
"Non ricordo che ore fossero, ho fatto un po avanti e indietro. Non fa niente, sto bene, davvero." dico ma non lo convinco.
Vedendomi sfatta si offre di preparare lui isabel e di accompagnarla. Accetto per prepararla ma voglio esserci anche io ad accompagnarla. È già un grande cambiamento per lei l'asilo, l'ha presa abbastanza bene non voglio rischiare di fare passi indietro. Mi faccio l'ennesima doccia per svegliarmi un po e mi do una sistemata mentre loro fanno colazione. Come previsto isabel non da un fiato ed entra felice nella sua classe dopo averci salutato. È incredibile la sua indipendenza.
"ciao mamma, ciao papà, ci vediamo dopo!". Dice e raggiunge i suoi amici.
Da ieri non ha più smesso di chiamare Andrea papà nemmeno a casa. Lui ne è felicissimo.
Andrea dice alle maestre e ad isabel che verrà lui a prenderla e andiamo via. Li dico che non occorre ma insiste dicendo che ho bisogno di riposare. Gli sono grata per la sua comprensione e collaborazione.
Torno a casa e distrutta mi addormento sul divano.
Mi sveglio di soprassalto sentendo isabel ridere in cucina con Andrea. Guardo l'orologio che segna le 13:00. Ho dormito un bel pò.
"Scusami, non volevamo svegliarti. Siamo stati nella sua camera dei giochi fino ad ora per lasciarti riposare. Isabel mi sta aiutando a preparare il pranzo." mi dice Andrea.
Questa dormita mi ha rigenerata, mi sento meglio adesso.
"come ti senti?" mi chiede preoccupato.
"Meglio, grazie." sorrido.
"ciao amore mio, ti sei divertita questa mattina?" dico ad isabel accarezzandole la testa e lei annuisce felice.
Questa pomeriggio Elena ha organizzato una festa per il mio compleanno come mi aveva promesso prima di partire. Non posso mandare tutto all'aria per uno stupido mal di stomaco.
Apparecchio la tavola e lo aiuto ad impiattare.
Andrea ha preparato un bel risotto allo zafferano. Ottimo per il mio stomaco ancora sottosopra.
Lo ringrazio e ci sediamo a mangiare.
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Il Mio Destino Sei Tu
ChickLit"Buon compleanno Isabel, dolce cuore mio. E buon San Valentino, non saresti davvero potuta venire al mondo in un altro giorno se non questo." le da un bacio sulla guancia. "Buon San Valentino anche a te." mi intrometto dandoli il nostro regalo. Mi...