Capitolo 43

15 2 0
                                    

È il 23 dicembre.
Domani sarà la vigilia di natale, il giorno in cui diremo a tutti di questa creaturina.
Oggi però è un giorno speciale.
Stiamo andando a fare l'ecografia mensile dal dottor Jefferson e con noi c'è anche Isabel.
Non vogliamo che lei lo sappia insieme a tutti gli altri. Vogliamo che sia un momento solo nostro. E quale meglio di questo? Potrà anche vederlo/a.
Sono emozionata ma anche preoccupata. Spero solo che vada tutto bene. E che isabel sia contenta.
"Eccoci amore, oggi andremo a fare una cosa bellissima. Non avere paura, il dottore ti farà conoscere una persona speciale." le spiego mentre intimorita entra nello studio.
"Sono sicuro che rimarrai stupita." sorride Andrea e le bacia la testa.
"Montgomery." ci chiama il dottore.
Isabel mi stringe forte la mano ed entriamo.
"Ma guarda chi c'è oggi, ciao signorina! Ti va un chupa chups?" le chiede dolcemente il dottore.
Deve avere a che fare con molti fratelli e sorelle durante le visite immagino, non si fa trovare impreparato.
"Grazie." sorride Isabel visibilmente più tranquilla.
"Adesso stai qui con papà, la mamma deve sedersi su quella sedia lì, due minuti di pazienza e conoscerai questa persona speciale. Va bene isabel?" le spiego dolcemente e lei si guarda attorno curiosa. Poi annuisce.
Mi tolgo il cappotto e mi posiziono sulla sedia, alzo la maglia e il dottore applica il gel per l'ecografia.
"Mamma che fai?" chiede Isabel incuriosita.
"Vieni, ti faccio vedere." Andrea la tira su tra le sue braccia.
Sullo schermo comprare la nostra creatura notevolmente cresciuta.
"Ecco Isabel, vieni, guarda qui. Cosa ti sembra?" le chiede il dottore.
Lei osserva attentamente e poi risponde: "Un bimbo?"
"Una bimba, credo proprio sia una bimba. Lei è la tua sorellina tesoro." le sorride.
"È una femmina?" chiede Andrea con occhi lucidi.
"Credo proprio di sì, è ancora un po prestino per dirlo con certezza ma difficilmente io mi sbaglio." afferma il dottore.
"Una bimba, sei contenta amore?" chiedo ad Isabel tra le lacrime.
"Avrò una sorellina?" chiede entusiasta e subito sento un peso scivolare dal mio cuore. Avevo così paura della sua reazione.
"Sei contenta?" le chiede Andrea anche lui in lacrime.
"Siiii!" esulta e lui la stringe a sé facendola roteare.
"Mamma ma dov'è? Lì dentro?" indica lo schermo dell'ecografo.
"Adesso è nella pancia della tua mamma, in questa sedicesima settimana è grande quanto un avocado. Dalle tempo e questa pancia esploderà. In queste settimane potreste già iniziare a sentirla muovere." le spiega.
"Dottore sta bene?" chiedo preoccupata.
"Sua figlia sta perfettamente." mi sorride fiero facendoci ascoltare il suo battito.
"Mamma la mia sorellina farà come Mathias? Crescerà nella tua pancia e poi verrà qui fuori con me?" mi chiede Isabel.
"Bravissima amore, proprio così." le sorrido.
"e nascerà a casa? Come ha fatto mathias?" chiede curiosa mentre scendo dalla sedia.
"Mi piacerebbe tanto tesoro." le dico guardando poi Andrea per capire lui cosa ne pensa.
"Si può fare dottore?" chiede curioso.
"Certo, se la gravidanza è fisiologica e non ci sono problemi si può fare. Nel vostro caso ora va tutto bene, i presupposti per poterlo fare sono ottimi. Vi giro i contatti di alcune ostetriche che se ne occupano, potrete parlare con loro e togliervi ogni dubbio." ci saluta e andiamo via.
"Avremo una bambina!" mi stringe Andrea una volta per strada.
"Scusami se non te ne ho parlato prima della mia idea per il parto, volevo che prima fosse tutto ok per poterci pensare." ammetto.
"Ehi, sei tu a partorire. Non sarò certo io a dirti come. Se è quello che vuoi e non ci sono rischi, è quello che faremo." mi consola.
Amo quest'uomo da morire. È la mia spalla e la mia roccia.
"Grazie." mi asciugo una lacrima.
"Isabel, tesoro. Ascoltami, sai mantenere un segreto? Che ne dici di fare una sorpresa a tutti e dire della sorellina domani quando scarteremo i regali?" propone.
Lei annuisce divertita.
"Promesso? Non lo dirai a nessuno? Impazziranno." ridacchio.
"Promesso." sorride lei.
"Ad un unica condizione: vorrei essere io a dirlo. Vi va bene?" ci chiede Andrea.
"Ma certo amore." so quanto non vede l'ora di dirlo a tutti.
"Quindi siamo tutti d'accordo, noi manteniamo il segreto e papà domani farà la sorpresa a tutti?" chiedo ad isabel per essere sicura che abbia capito.
Annuisce.
"Sono così sollevata che tu sia felice, avevo tanta paura che non l'avresti presa bene." la stringo a me.
"Chi vuole la pizza per cena questa sera? Direi che ce la siamo proprio meritata!" propone Andrea tutto felice.
"io!"
"io!" diciamo isabel ed io contemporaneamente e ridiamo.
"Ottimo, vi porto a casa e vado a prenderle io, non occorre facciate la fila con me." propone.
"Prima che tu lo dica: non è assolutamente un problema fare un doppio giro. So che vuoi andare a casa." mi sorride tenero.
È vero, normalmente mi opporei ma sono davvero stanca. È stata una giornata lunga.
"Sei l'uomo migliore del mondo." li schiocco un bacio sulla guancia.
"Il solito?" ci chiede sull'uscio della porta.
"Potresti prendere anche le patatine?" chiedo. Dopo il milkshake di Fabel, le patatine sono il mio nuovo desiderio costante. Ho cercato di evitarle fin ora perché non sono il massimo per il mio stomaco ancora debole ma ne ho una voglia matta. E poi ehi, è festa! So già che mangeremo un sacco in questi giorni.
Annuisce e va via.
Io ed Isabel approfittiamo per farci una doccia veloce e cambiarci
Ci sediamo sul divano e mi osserva.
"cosa c'è amore mio?" mi tocco il viso pensando di avere qualcosa.
"Mamma posso toccare la mia sorellina?" mi chiede cauta.
"Ma certo vita mia! Vieni qui." mi commuovo.
"Lei sentirà te amore mio ma tu non riuscirai ancora a sentirla, non ancora. Come ha detto il dottore però in queste settimane potremmo cominciare anche a sentirla. Parlale tesoro se vuoi, lei ti sente." le accarezzo i capelli mentre poggia la sua guancia sulla mia pancia.
Questa immagine mi riempie il cuore.
Prendo il cellulare per catturare questo momento.
Mando la foto anche ad Andrea.
"Le mie donne, non posso crederci." mi scrive.
"A chi lo dici. Avremo una bimba! Ancora non realizzo." rispondo.
"Sono l'uomo più felice del mondo." la sua risposta mi fa battere il cuore.
"Ti amo." scrivo e poso il telefono.
Voglio godermi questo momento con la mia bambina. Con le mie bambine.
"Sarai una sorella meravigliosa." le dico accarezzandole il viso.
Lei mi sorride e si alza ad abbracciarmi.
"Mamma cartoni." mi chiede e le accendo la tv.
È passata poco più di un'ora e Andrea ancora non arriva. Il mio stomaco comincia a brontolare.
Prendo il telefono per chiederli tra quanto sarà qui e nello stesso frangente la porta si apre.
"Scusami, c'era una bella fila. Ho visto che c'era da aspettare un bel po e ho pensato di lasciare il mio ordine e farmi un giro al centro commerciale per ingannare il tempo. Ho trovato il regalo perfetto per Mathias." spiega, poggia le pizze sul tavolo e sistema i regali sotto l'albero.
"Tranquillo." Apparecchio e finalmente mangiamo. Immaginavo fosse in giro a fare compere, è praticamente la fatina del natale, lo ama.
Quando è arrivato il momento di addobbare casa ha dato il meglio di sé.
Dopo cena sazia e felice Isabel si addormenta. Andrea la mette a letto e va a farsi una doccia.
Io ne approfitto per rilassarmi sul divano, sono strapiena.
Mi metto comoda e accendo la tv.
Sento come delle piccole bolle d'acqua nella pancia e penso di essermelo immaginato. Una volta, due, tre.. sarà sicuramente la digestione di tutto quello che ho appena mangiato.
Possibile che sia lei? Il dott. Jefferson ha detto che avremmo potuto cominciare a sentirla in queste settimane ma non pensavo così presto. Sarà che sono io così impaziente di sentirla che mi sto lasciando trasportare dalla fantasia..
Decido di non fissarmi ed inizio a fantasticare sul nome cercando un po qua e là su internet.
All'improvviso mi soffermo su un nome in particolare, quello che mi colpisce è il suo significato. Più lo leggo e più suona bene nella mia testa associato alla mia bambina.
"È lui." penso ad alta voce e sorrido.
"Lui chi?" mi guarda Andrea confuso in piedi davanti a me.
Ero così concentrata che non mi sono neanche accorta che mi ha raggiunta.
"Il nome. Credo di averlo trovato. Se piacerà anche a te e Isabel ovviamente." spiego dolcemente con un sorriso sul volto che non riesco a mandar via.
"ora sono curioso." si siede al mio fianco e aspetta che parli.
"Kyla. Mi ha colpito sopratutto per il suo significato: vittoria. Se penso a questa bimba non c'è niente che la descriva meglio. È stata la tua vittoria, perché l'hai fortemente desiderata per anni. È stata la mia, perché è da quando ho guardato Isabel per la prima volta che ho sognato di rivivere questi momenti e di donarle una compagna per la vita, e per questo, è una vittoria anche per lei. Ed è stata una vittoria per sé stessa, perché sì è aggrappata alla vita con tutta la sua forza, e ce l'ha fatta. Sta vincendo lei." dico commossa.
"È perfetto." una lacrima lì bagna il sorriso.

Il Mio Destino Sei TuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora